sabato, 2 Agosto 2025
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”Il Giro d’Italia del 150° anniversario dell’Unità non sarà più la stessa corsa”

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“Il Giro d’Italia del 150° anniversario dell’Unità non sarà più la stessa corsa: non potrà esserlo in rispetto alla memoria del ragazzo morto ieri. E’ stata certamente una fatalità, ma la tristezza, da ieri, ha preso il sopravvento su tutto il resto”. L’assessore regionale Riccardo Nencini, presidente del comitato istituzionale per i Mondiali di ciclismo che tra due anni saranno ospitati in Toscana, è oggi a Livorno, per l’arrivo della quarta tappa del Giro D’Italia, e usa queste parole per commentare l’incidente che ha provovato ieri la morte del ventiseienne ciclista belga della Leopard-Trek Wouter Weylandt, caduto in un tratto in discesa tra Reggio Emilia e Rapallo, ad una ventina di chilometri del traguardo.

IL LUTTO. “La tragedia che ha colpito ieri il Giro d’Italia, con la morte in corsa del giovane ciclista belga Weylandt, mi rattrista profondamente” prosegue Nencini. “Dinanzi a certi eventi l’impulso sarebbe di fermare tutto – confessa – , ancor più dopo avere appreso che Wouter si era iscritto all’ultimo momento alla corsa, in sostituzione di un compagno infortunato: una beffa del destino che rende ancora più amaro il lutto per una giovane vita spezzata”.

Lettera aperta della palleggiatrice Rubertelli alle compagne di squadra…

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Non ci sono molte parole per commentare la ‘lettera aperta’ che una raggazza, in questo caso palleggiatrice del Calenzano, ha scritto per le sue compagne di squadra. Belle, toccanti, profonde. Sicuramente arriveranno a loro, ma hanno colpito anche noi. In fondo riassume i valori e principi dello sport, quello vero. Prima della partita dei play-off che vedranno la sua squadra giocare contro Carmignano per arrivare alle Serie B, Marta, ha voluto far capire che la vittoria più importante è stata ottenuta: l’Amicizia..

 

LA LETTERA. ”Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, siamo Noi. Che abbiamo fatto un sogno, che volavamo insieme, che abbiamo fatto tutto e tutto c’è da fare. Che siamo ancora in piedi in mezzo a questa strada.” (Jovanotti)
Sono sempre stata piuttosto brava con le parole o quantomeno me la son sempre cavata. Nonostante ciò, ho impiegato 40 minuti per trovare qualcosa di sensato per aprire questa (chiamatela pure così, se volete) lettera. E come potete vedere con scarsi risultati. Son state scritte e dette molte cose sul Calenzano quest’anno: tutte analisi tecniche di partite o giudizi esterni da parte di chi si siede sugli spalti e ci guarda giocare. E allora leggi cifre, percentuali, numeri. Stavolta l’ ”articolo” arriva dall’interno dello spogliatoio da una per cui i numeri contano,ma relativamente.
Non siamo sempre state impeccabili, siamo inciampate, più di una volta. Abbiamo avuto le nostre difficoltà e anche la fortuna, più di una volta, sembrava averci voltato le spalle. E lo sapete cos’è che ci rende ”Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”?! Che è proprio in quei momenti che abbiamo saputo credere al fatto che ”Non fosse ancora finita”, che ci siamo guardate negli occhi e fra un ”DAI C….” e una pacca sul sedere,ci siamo rialzate e abbiamo continuato a lottare. E tutto ciò grazie alla consapevolezza del ”NOI”,alla certezza di aver a fianco molto più di semplici compagne di squadra. Non so dirvi come tutto ciò andrà a finire, posso però ripetervi che NOI abbiamo già vinto. Noi,comunque vada,abbiamo già vinto. Io ho vinto voi (le mie compagne) e poche cose hanno più valore dell’amicizia.
Queste le certezze con cui chiudiamo il campionato,le stesse sulle quali dobbiamo costruire questa nostra nuova impresa, le stesse per le quali questa stagione ci rimarrà nel cuore.
”Altro che il Luna Park, altro che il cinema, altro che internet, altro che l’opera, altro che il Vaticano,altro che Superman, altro che CHIACCHIERE..
Volevo dirvelo perché ce l’ho nel cuore,son sicurissima: IL PIU’ GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG, SIAMO NOI.”

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Grill e salsicce sul marciapiede per dire no alla vendita di Ataf

Continua il presidio di protesta davanti alla sede Ataf di viale dei Mille. Da ieri gli autisti si danno il cambio in un camper parcheggiato davanti al cancello, con tanto di striscioni di protesta contro l’annunciata privatizzazione. E stasera improvviseranno una grigliata sul marciapiede per coinvolgere i cittadini.

 

PRESIDIO. Il presidio va avanti da ieri e durerà fino a stasera. Si tratta di una mobilitazione organizzata da tutte le sigle sindacali in vista del prossimo sciopero, che si terrà il 23 maggio, per manifestare ancora una volta il no contro la vendita del 40% delle quote Ataf ai privati.

CAMPER. Gli autisti si sono organizzati con un camper, parcheggiato davanti alla sede dell’azienda di trasporti pubblici, tavoli per mangiare e bandiere di ogni colore sindacale. “Ieri sera eravamo un centinaio – racconta Fabrizio Bartoli, autista iscritto ai Cobas – tra dipendenti e cittadini che si sono fermati a solidarizzare”. Tre guidatori hanno dormito nel camper e stamattina si sono svegliati alle 6 per riprendere servizio sul bus. “Nessuno qui ha saltato un minuto di lavoro”, sottolinea Fabrizio.

MUSICA E SALSICCE. Stasera però di persone se ne attendono molte di più. Tant’è che tra qualche ora Fabrizio lascerà temporaneamente il presidio per andare dal macellaio a ritirare 250 salsicce da cuocere sulla griglia, sempre lungo il viale dei Mille. Lasagne, pa sta fredda e bruschette completano il menu della serata. Dalle 8 in poi si cominceranno ad arrostire le salsicce, in barba al traffico. A far da colonna sonora arriverà anche una band napoletana.

SECONDO TEMPO. Non è la prima volta che i Cobas allestiscono una grigliata in viale dei Mille. “Ne organizzammo una anche un anno e mezzo fa”. Sempre per protesta, ma allora per altre ragioni. Che però si sono perse nel tempo. Quel che è certo è che a Palazzo Vecchio c’era già Matteo Renzi, lo stesso che i dipendenti Ataf hanno stampato su migliaia di adesivi, adesso, corredata dalla scritta “L’Ataf non si (s)vende”. Gli stessi che il presidente Ataf Filippo Bonaccorsi è andato personalmente a rimuovere dalle pensiline del bus. “Ne abbiamo già pronta una seconda mandata”, assicura Fabrizio.

Recensione Film Machete

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Perché dovrei essere una persona reale, quando sono già una leggenda?

Machete era stato annunciato nel 2007 con un trailer (finto) all’interno di Planet Terror. Questo trailer era fra i più accattivanti, intelligenti, esplosivi e tamarri degli ultimi anni.  Il mio primo pensiero fu: “Io andrei subito a vederlo!” E devono averlo pensato in tanti se Robert Rodriguez, spinto da tante richieste e da un proprio desiderio, ne ha fatto un film. E che film!

In breve la trama, che volutamente è semplice e prevedibile. L’ormai ex agente federale messicano Machete(Trejo) è da tutti i suoi nemici e sopratutto da Torrez(Seagal), creduto morto. In realtà sopravvive illegalmente in Texas. Incaricato dal facoltoso Booth(Fahey) di uccidere il senatore McLaughlin(De Niro), Machete è  suo malgrado intrappolato in una serie di situazioni a catena: accusato di tentato omicidio è braccato dal vigilantes pazzo Von(Johnson: “per la prima volta sugli schermi”) e dall’agente Rivera(Alba) che però quasi subito capisce la situazione. Preso da più fuochi decide di rispolverare a tutti gli effetti la sua arma bianca preferita e con l’aiuto di un parroco Padre(Marin) e di una supersexy venditrice di tacos Luz(Rodriguez), inizia a lasciare sulla sua strada una scia infinita di cadaveri. Machete – Il film non delude e non perde il confronto con il corto che è diventato ormai culto.

Quando Rodriguez mette in campo i suoi pezzi da ’90 – sangue a gogò, battute da pelle d’oca, grande fotografia, personaggi volutamente sopra le righe – regala sempre grandi momenti. La scelta più azzeccata è Danny Treyo: la sua faccia è un totem, incredibile nelle sue mille rughe, un viso che per fortuna non ha niente di Hollywoodiano. Ammalia davvero e non solo le donne. Nel film parla poco, ma le battute più belle sono tutte sue e dimostra una capacità innata nel genere demenziale: “Machete non manda messaggi”, “Machete improvvisa”, “Perché devo essere reale quando sono già leggenda?”

A fare da contorno una serie di bellezze femminili per tutti i generi: da quelle latine di Jessica Alba, Michelle Rodriguez e delle crazy twins, a quella orientale di Cheryl Chin per finire con l’ americanissima Lindsay Lohan. Tra le latine vince a mani basse la Rodriguez, odierna combattente alla Che, sexy e grintosissima sia che indossi dei micro jeans piuttosto che l’abbigliamento della scena finale. La Alba appare un po’ fuori ruolo, poco intrigante seppur bellissima. La Chin fa la sua figura come compagna silente del villain Torrez e la Lohan, forse perché deve interpretare un personaggio nelle sue corde, se la cava benissimo, anche se la sua mimica facciale è po’ limitata dall’uso di botox. 

I personaggi maschili sono tutti promossi. Robert De Niro gigioneggia nella parte del senatore razzista, si prende in giro e il regista gli concede una serie di scene dove l’occhio è costantemente strizzato ad altre sue interpretazioni. I due attori feticcio, il mitico Tom Savini, il sex machine di Dal tramonto all’alba,  e Cheech Marin con la sua battuta: “Dio perdona, io no!”,  sono il collegamento personale  di Rodriguez a tutto il suo lavoro e gli spettatori gradiscono. Bene Jeff Fahey nel ruolo di padre immorale e Don Johnson, dalle lunghe basette. Imperdibile Steven Seagal: probabilmente questo rimarrà il suo primo e unico film dove dimostra di essere davvero un attore.

Che altro dire. Rodriguez riesce anche ad infilare in Machete una critica sociale , un messaggio nemmeno troppo nascosto fra budella usate come corda e un uso incredibile di scene esplosive: il problema del popolo messicano. Un popolo che realmente da una parte è soggiogato dai signori della droga, dall’altro è sfruttato dagli americani che li utilizzano soprattutto per i lavori più umili( giardinieri, aiuto cuochi, badanti) e non perdono occasione per ribadire che non li vogliono nel loro Stato(vi ricorda per caso una situazione simile in Italia?) Questo discorso è ancora più evidente se pensiamo a come i ruoli da cattivo siano tutti interpretati dagli americani, mentre quelli dei buoni alla riscossa, escluso Torres, sono dati ai latini.

Questo film è un omaggio perfetto ai b-movie anni ’70, sanguinolento e divertente. Rodriguez: ora aspettiamo i seguiti partendo da Machete Kills!

Il porta a porta arriva in via Martelli

Raccolta differenziata, il ”porta a porta” arriva in via Martelli.

IL SERVIZIO. Da lunedì 16 maggio, infatti, il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con il sistema “porta a porta” si estende a via Martelli. La raccolta, affidata a Quadrifoglio spa, avverrà secondo modalità e orari diversi a seconda della tipologie merceologiche e riguarderà abitazioni, esercizi commerciali e uffici.

ISTRUZIONI PER L’USO. I rifiuti dovranno essere depositati esclusivamente nell’orario stabilito, in sacchetti accuratamente chiusi e disposti in modo da evitare ogni intralcio al transito di pedoni e veicoli.

INFORMAZIONI. Per informazioni su modalità e orari della raccolta è possibile consultare il sito www.quadrifoglio.org.

Sul palco sale l’attore robot

Sul palco sale un robot. Il “teatrante cibernetico” è stato messo a punto nei laboratori dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con la III C della scuola media di Capannoli (Pisa) sarà protagonista del monologo portato in scena per la prima volta mercoledì 11 maggio a Bocholt, in Germania, in occasione del meeting conclusivo del progetto Comenius.

IL PROGETTO. Il progetto si è concentrato sul tema “Home sweet home” e si è svolto nell’arco di due anni scolastici, a partire da settembre 2009, coinvolgendo classi di scuole europee (sono interessati studenti dai 3 ai 15 anni) su tematiche riguardanti la casa, considerata sotto diversi punti di vista. Gli studenti di Capannoli si sono dedicati al tema della casa nel futuro, con particolare attenzione all’uso della domotica nelle case moderne. Hanno prima visitato la casa domotica di Peccioli, allestita dalla Scuola Superiore Sant’Anna, e poi hanno seguito lezioni di robotica presso l’Istituto di BioRobotica.

I ROBOT. Il titolo del monologo che andrà in scena mercoledì 11 maggio sembra essere autobiografico: si intitola infatti “I robot” ed è stato scritto dai Fratelli Binder, autori americani che influenzarono lo stesso Isaac Asimov. Per la realizzazione di questo spettacolo, l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna ha messo a disposizione una delle sue piattaforme robotiche, (Nao robot by Aldebaran). I ricercatori hanno poi dato vita al robot, programmando le azioni da far compiere e i movimenti per dare enfasi alle varie parti del monologo. La voce invece è stata prestata da una studentessa della scuola media  di Capannoli, Sandy Cioni.

LO SPETTACOLO. Nello spettacolo, il piccolo Nao vestirà il ruolo di Adam Link,  il robot protagonista del racconto di fantascienza del 1939 “I robot”, primo di un’antologia dei fratelli Binder. Adam riceve dal suo creatore e “padre”, Dottor Link, il dono della coscienza e dell’intelligenza e racconta in prima persona l’ingresso nella società degli umani. Il suo approccio con il mondo avverrà senza la presenza dell’uomo che gli ha donato la vita, morto prima che potesse accompagnarlo in questo cammino,  e il mondo lo rifiuterà vedendo in lui una minaccia al genere umano in quanto “diverso”. Adam lotterà per rivendicare il proprio diritto all’esistenza in quanto creatura intelligente, finché, raggiunto da un gruppo di uomini pronti ad aggredirlo ed eliminarlo, non deciderà di “spegnersi” da solo, staccandosi dal petto le pile che gli consentono di vivere.

La Rari in vasca per l’Europa

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“Siamo di fronte a qualcosa di importante e vogliamo ottenere il massimo”. Riccardo Tempestini “fotografa” così la situazione in casa Rari Nantes Florentia. Domani i biancorossi affronteranno a Brescia la gara di andata (il ritorno sabato 14 maggio a Bellariva, l’eventuale “bella” a Brescia il 18) della finale per il 5° posto contro il Lake Iseo Brixia.
In palio l’Europa – “Per i ragazzi e per la società – continua Tempestini – si tratterebbe di un risultato importante, col quinto posto che aprirebbe ancora una volta le porte dell’Europa. In questo periodo abbiamo lavorato sia dal punto di vista fisico, tecnico-tattico e mentale per farci trovare pronti a questo appuntamento. Sulla carta noi siamo meno titolati, siamo una squadra giovane e con meno esperienza. Le partite però non si vincono con la storia e con le parole ma in acqua. Bisognerà vedere se le nostre motivazioni e la nostra voglia saranno superiori alle loro”. Per la partita di domani Tempestini dovrà fare a meno dello squalificato Francesco Di Fulvio.

Alla scoperta degli antichi mestieri e sapori del Mugello

Dal 12 al 15 maggio 2011, al Foro Boario di Borgo San Lorenzo (FI) torna la seconda edizione di “BorgoinFiera”, la fiera campionaria del Mugello dedicata alla produzione commerciale e artigiana locale.

I PRODOTTI. Con i suoi 3.500 mq di esposizione, la fiera ospita prodotti di artigianato, abbigliamento, hobbystica, sport, tempo libero ed enogastronomia, con un’attenzione tutta particolare all’ambiente, come testimoniano, ad esempio, gli stand dedicati alla “BioEdilizia” e al “Buon Costruire”. “BorgoinFiera” punta, inoltre, a essere una manifestazione a ridotto impatto ambientale grazie alla promozione della raccolta differenziata in tutta l’area espositiva.

LE ATTIVITA’. Nei quattro giorni – ad accesso gratuito – i visitatori potranno gustare le specialità enogastronomiche locali, assistere a spettacoli, cabaret e musica dal vivo. La giornata del 14 maggio, inoltre, sarà interamente dedicata ai bambini, che potranno partecipare a una visita didattica guidata in due fattorie del Mugello, alla scoperta degli antichi mestieri e di un nuovo contatto con la natura.

“VIENI, GIOCA E VINCI”. Tra le novità di questa seconda edizione di “BorgoinFiera” ci sono il concorso “Vieni, gioca e vinci” – che mette in palio fino a 4 soggiorni premio al giorno per i partecipanti – e “IdeaMu”, il concorso destinato a tutti gli aspiranti grafici e letterati (non professionisti) del Mugello di età compresa fra i 15 e i 35 anni. I partecipanti dovranno realizzare  entro il 10 maggio 2011 un disegno per una t-shirt (IdeaMu Visual) oppure inventare uno slogan (IdeaMu Writing) che esprima, in modo creativo e originale, il proprio punto di vista sul Mugello. I due progetti migliori saranno premiati da una giuria di qualità con viaggi esclusivi messi in palio dal Tour Operator del Mugello.

UNITA’ D’ITALIA. Infine, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la manifestazione promuove l’iniziativa “Va’ pensiero”, uno spettacolo sul Risorgimento italiano che si svolgerà il 15 maggio presso Villa Pecori Giraldi. Alla realizzazione del progetto collaborano 5 direzioni didattiche del Mugello e 450 bambini delle classi V delle Scuole elementari di Barberino del Mugello, Borgo San Lorenzo, Grezzano, Luco di Mugello, San Pietro a Sieve, Scarperia e Vaglia.

Per maggiori informazioni visita il sito www.borgoinfiera.it.

 

No agli incidenti sul lavoro, la mostra

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A Palazzo Medici Riccardi la mostra fotografica per dire “no” agli incidenti sul lavoro

Una mostra per dire ”no” agli incidenti sul lavoro / LE IMMAGINI

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Una mostra per dire ”no” agli incidenti sul lavoro.

LA MOSTRA. Dopo il successo ottenuto nel 2009 e nel 2010, è ripartito il viaggio della Mostra fotografica “NO! contro il dramma degli incidenti sul lavoro” di ANMIL e INAIL. La terza tappa del 2011 è stata inaugurata a Firenze alla Galleria dei Medici, a Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour, n. 5). La mostra, inaugurata per la prima volta a Roma nel novembre 2008, ha poi continuato il suo viaggio per due anni, facendo tappa in più di trenta città d’Italia, da Aosta a Trapani, isole comprese.

INCIDENTI. Le fotografie, firmate dal reporter Riccardo Venturi e “raccontate” dal giornalista Matteo Bartocci, sono state raccolte in un catalogo che viene distribuito gratuitamente a tutti i visitatori e che documenta uno spaccato di realtà sul quale è necessario riflettere, affinché aumenti l’impegno di tutti per ridurre il numero degli incidenti sul lavoro e migliorare la tutela delle vittime di infortuni. Gli scatti di Venturi sono stati ammirati da oltre 20.000 visitatori e tra questi meritano di essere segnalati Sindaci, Prefetti, Assessori e tutti quei rappresentanti delle istituzionali locali che hanno voluto mostrare vicinanza e attenzione al tema degli infortuni e delle morti sul lavoro. Coinvolgendo studenti, giovani, lavoratori e famiglie, la mostra intende far comprendere i rischi del lavoro e far conoscere il dramma del dopo-infortunio con le difficoltà economiche e di reinserimento familiare, sociale e lavorativo ad esso collegato. 

ORARI. L’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Camera dei deputati hanno contribuito a dare prestigio a questa iniziativa che rappresenta una straordinaria campagna di sensibilizzazione contro gli infortuni. L’esposizione a Galleria dei Medici – Palazzo Medici Riccardi rimarrà aperta al pubblico con ingresso libero dal 10 al 22 maggio tutti i giorni dalle 9 alle 19, escluso il mercoledì.

 

GUARDA ALCUNE DELLE FOTO IN MOSTRA:

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