mercoledì, 30 Luglio 2025
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Dal cuore della Germania, al Duomo di Firenze: in bici. Live su IlReporter.it

Dal Duomo di Erfurt a quello di Firenze, un viaggio di 1200 chilometri tutto in sella a una bicicletta. E’ la pedalata-impresa a cui parteciperanno due fiorentini. IlReporter.it seguirà tappa per tappa il viaggio.

MAXI PEDALATA. L’idea è venuta a un fiorentino, che dal novembre scorso vive in Germania. Michele Mastrosimone (foto), 30 anni ex gestore di un’officina per bici, ha pensato di tornare a casa utilizzando un mezzo diverso dal solito e soprattutto ecologico: la sua mountain bike. Così ha lanciato la proposta su facebook e a lui si è unito un altro fiorentino, Lorenzo Passagnoli, 22 anni, che nella vita fa l’elettricista.

STOP ALLE AUTO, SI’ ALLE BICI. Il motivo di questo viaggio? La passione per la bicicletta e la convinzione che le due ruote (quelle ecologiche) siano una valida alternativa al traffico. “Questo viaggio può essere una buona occasione per promuove l’uso della bici – racconta Michele Mastrosimone – un mezzo troppo spesso sottovalutato e che potrebbe risolvere i problemi di traffico anche a Firenze. Io stesso ho preferito la bicicletta all’auto, perché la macchina mi portava troppo stress”.

AL VIA. I due inizieranno la loro traversata d’Europa tra il 10 e l’11 maggio, partendo da Erfurt nel cuore della Germania. Ad attenderli c’è un lungo percorso: 1200 chilometri, che si snodano su cinque diverse nazioni (Germania, Liechtenstein, Austria, Svizzera e Italia). E c’è anche uno “scoglio” da superare: il Passo dello Stelvio, sulle Alpi 2700, metri di altezza. Ben 13 chilometri in salita, un luogo simbolo per il ciclismo italiano, per anni la “cima coppi” del giro d’Italia. L’arrivo è previsto tra il 22 e il 23 maggio.

L’IMPRESA MINUTO PER MINUTO. Il Reporter.it seguirà in diretta questo viaggio sui pedali, con approfondimenti e foto in una pagina speciale.

Valdarno: “L’ultimo sogno”

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Ultimo capitolo del campionato nazionale di B1 di volley femminile, che più che di “Libro Cuore”, ha la trama di un ottimo giallo stile Agatha Christie, sia in testa che in coda; molteplici gli scenari possibili alla conclusione delle partite che verranno disputate tutte in simultanea sabato 7 maggio alle ore 21.00. Entriamo nel dettaglio: in coda, ancora in bilico l’ultimo posto che vale la permanenza in categoria, se lo giocano l’Ediltermica Narni penultima a quota 13 punti e l’Ecomet Marsciano al momento salvo a quota 14; le narnesi faranno visita alla Coim Falconara, a sua volta ancora in corsa per i play-off, mentre le marscianesi ospiteranno il Filottrano, comodamente adagiato a metà classifica. Per l’ultimo posto play-off, tre le squadre ad incrociare le spade: l’Azzurra Casette d’Ete a quota 47 punti, il Valdarno Volley che segue a 46 e la citata Coim Falconara a 44; le combinazioni sono svariate: le fermane hanno chiaramente un vantaggio importante e quindi indosseranno la medaglia di bronzo in caso di vittoria per 3 a 0 o 3 a 1; tutto cambia invece se le ragazze di Domizioli dovessero “zoppicare” in casa contro Trevi lasciando qualche briciola per strada: le valdarnesi vanno avanti se, vincendo per 3 a 0 o 3 a 1 contro Corciano, atteso al Pala San Biagio, l’Azzurra vince al tie-break o perde, ma anche nel caso di sconfitta al quinto se le marchigiane non raccogliessero alcun punto con le umbre, grazie alla migliore situazione in classifica in quanto a vittorie; speranze al lumicino per le anconetane di Raffaella Cerusico che hanno un solo imperativo, prendere i tre punti contro Narni e sperare che né Casette, né il Valdarno, ne facciano (nel caso delle toscane, non ne facciano più di uno!).

 

LE PAROLE DEL TECNICO – Siamo certi che Barbara Biagi ed il suo staff non faranno conti o strategie particolari, imposteranno la gara contro le umbre per vincere e poi vedere come va; senza problemi di organico, sarà certamente più mentale che fisico l’impegno delle nero-celesti, che non dovranno assolutamente far affidamento sui 20 punti di differenza con le avversarie, bensì aggredirle fin da subito, rispedendo al mittente qualsiasi velleità di affermazione.

E se Casette o Falconara dovessero risultare avanti a fine gara, tanti complimenti e nessuna recriminazione o delusione, sarà comunque stato un anno eccezionale!

Recensione Film Thor

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Nel 2011 ha senso andare a vedere, e soprattutto, spendere soldi per un film basato su un martello boomerang, un corpo steroidato e un regno astrale? Se siete fanatici, o solo curiosi, delle trasposizioni dei fumetti della Marvel sul grande schermo, allora la risposta è si!

Quello che dalla scorsa settimana è arrivato nelle sale italiane, non è il dio Thor puro e semplice che le vicende vichinghe ci hanno tramandato. Il film inizia con Thor(Chris Hemsworth) e Loki(Tom Hiddleston) figli del dio Odino(Anthony Hopkins), padre degli dei e sovrano di Asgard, che fin da piccoli sono educati al pensiero che prima o poi dovranno prendere il posto del valoroso padre. Da subito, se Thor è arrogante e non vede l’ora di buttarsi nella battaglia, Loki appare come più moderato e più incline alla mediazione.

Passati gli anni arriviamo al giorno dell’incoronazione del dio del tuono che però è interrotta da un attacco dei nemici di sempre. Odino preferirebbe indagare sull’accaduto, mentre il sanguigno figlio, contravvenendo all’ordine paterno, parte per una spedizione punitiva a capo di pochi. Il risultato è la dichiarazione di guerra che l’ormai anziano re voleva evitare e, preso dall’ira, invece di educare la propria indisciplinata prole preferisce castigare l’impetuoso dio spedendolo, senza i suoi poteri divini, nelle desolate lande del New Messico. Anche nelle vesti di misero umano, ma con un fisico da culturista, Thor riuscirà a sconfiggere i cattivi?

Dopo il secondo Iron Man (grosso giocattolo fine a sé stesso) avevo un po’ perso la fiducia per le trasposizioni dei fumetti sul grande schermo. Thor ha invece dalla sua molti aspetti positivi. Primo fra tutti la direzione della regia che è nelle shakespeariane mani di Kenneth Branagh. In molti non lo ritenevano adatto come scelta, perché poco esperto in scene d’azione, ma invece risulta più che mestierante in tal senso( galvanizzante la scena sul pianeta di ghiaccio con il martello roteante, spudoratamente un omaggio ai film western lo scontro sulla Terra). Il regista di Belfast indaga nelle dinamiche familiari che, anche se divine, sono per molti aspetti umane. Ed ecco quindi il rapporto tra Thor e il padre e il fratello Loki: un legame a tre che avvince, specialmente nella figura del villain Loki. Un cattivo ben pensato e ambiguo, diviso dall’amore verso il padre e l’invidia per il fratello, per quel Thor che è bello, fulgido, biondo, spavaldo con una tutina più intrigante, mentre lui è da sempre considerato come una seconda scelta. Cosa c’è di più shakespeariano?  

Detto questo la tragedia familiare non incide pesantemente sulla storia che si mantiene leggera, come è giusto che sia in questo caso e trova, nella parte del film ambientata sulla Terra, la parte dedicata all’umorismo e all’infatuazione. La bella dell’eroe ha qui le sembianze del premio Oscar Natalie Portman che riesce, nel giro di venti minuti, a far diventare l’egocentrico dio nordico un perfetto donnino di casa: potenza dell’amore!

In questa bipartizione Terra/Asgard sta la forza dell’intero film. Asgard è architettonicamente e visivamente spettacolare, tutta nei toni dell’oro e del metallo( sconsiglio di vedere il film in 3D: merita molto di più “alla vecchia maniera”). Dall’altra parte la Terra, il New Mexico, con deserti e cieli infiniti a cui i personaggi terrestri per gran parte del film indirizzano lo sguardo. 

Gli attori infine sono scelte per lo più azzeccate.  Chris Hemsworth è nella parte ed è oggettivamente un piacere per gli occhi (mi dicono che in lingua originale abbia anche una voce particolarmente profonda e più accattivante che nel doppiaggio italiano),  Anthony Hopkins si diverte dando peso e carisma al suo personaggio. Tom Hiddleston ha il giusto sguardo e rende il suo personaggio il più interessante del film( non vi perdete le scene dopo i titoli di coda), Natalie Portman ha troppo poco spazio nel corso della vicenda per andare oltre il personaggio della dolce fanciulla affascinata dal bell’eroe, ma si rifarà.

Se proprio dobbiamo fare un appunto è sulle irreali capacità terrestri di riuscire a infondere nell’animo di un extra terrestre sentimenti come l’umiltà, il perdono, la saggezza. Ma  questa è una piccola ingenuità e Branagh confeziona un bel film ad uso e consumo di molti, ottimo apripista per i Vendicatori.

La Lazio giocherà le partite di Coppa a Firenze

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La Lazio giocherà le prossime partite europee al Franchi di Firenze.

PROVOCAZIONE? Una provocazione? Forse. La squadra biancoceleste non ha la licenza d’uso per giocare allo stadio Olimpico poichè non in regola con i pagamenti dell’impianto capitolino. Per ottenere quindi la licenza Uefa, il presidente Lotito ha presentato le garanzie per lo stadio Franchi. Una provocazione, vedremo?! Tutto da vedere come la prenderanno i tifosi della Fiorentina.

REAZIONI. Una giornalista romana, Arianna Laurenti,  commenta la Lazio ‘fuori’ dalla sua città: ” Penso semplicemente che sia assurdo che un presidente che si vanta sempre di avere bilanci positivi e di aver portato, come dice lui, un criterio in questo mondo poi successivamente per un mancato pagamento obblighi la sua squadra e, soprattutto, i suoi tifosi a dover andare a Firenze. Città bella ma da visitare come turista. Aggiunge poi la giornalista, ex Dahlia tv: “Tra l’altro, una notizia che porta ora sicuramente scompiglio tra la tifoseria, in un momento estramamente importante del campionato”.

Rubinetti a secco in via Fiesolana

 

Rubinetti a secco martedì 10 maggio in via Fiesolana, a causa di alcuni lavori alla rete idrica.

DOVE E QUANDO. Il servizio di erogazione dell’acqua sarà interrotto a partire dalle ore 8 nel tratto tra i numeri civici 17/r e 39. La situazione tornerà a normalizzarsi con gradualità nel corso del pomeriggio. In caso di condizioni meteo avverse l’intervento sarà effettuato il primo giorno utile successivo.

Via dell’Agnolo, slittano i cantieri

Slitta di una settimana la chiusura dell’incrocio tra via dell’Agnolo e via dei Macci. Il provvedimento, che sarebbe dovuto scattare lunedì prossimo, entrerà in vigore lunedì 16 maggio.

 

CANTIERI. La seconda fase dei cantieri, che già occupano un il tratto di via dell’Agnolo che va da via della Mattonaia a via dei Macci, è stata rallentata da alcuni approfondimenti tecnici. I lavori riguardano la rete dell’acquedotto e quella del gas nell’ambito della complessiva riqualificazione di via dell’Agnolo. L’incrocio sarà quindi chiuso dal 16 maggio al 3 giugno.

RIQUALIFICAZIONE. L’intervento complessivo, iniziato il mese scorso, durerà in tutto 4 mesi. Alla fine dei lavori via dell’Agnolo avrà asfalto, illuminazione e marciapiedi nuovi. Questi ultimi saranno anche più larghi. Da rivedere, probabilmente, le modalità della sosta.

Sciopero, ”alta adesione in scuole e fabbriche”. Ma la Cisl: ”Pochi dipendenti pubblici”

”Da Massa a Grosseto, da Lucca ad Arezzo, passando per Livorno, Pisa Prato, Pistoia, Siena e Firenze, ovunque grande partecipazione alle manifestazioni indette nell’ambito dello sciopero generale della Cgil”: lo annuncia la Cgil in una nota. 

”BASTA”. La scritta ”basta” è stata riprodotta in otto delle dieci piazze sedi di manifestazione. Già di prima mattina Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana, dichiarava: “Se al governo nono basta gridare per farsi sentire, vuol dire che glielo scriveremo”.  In piazza non solo lavoratori, pensionati  e studenti, precari, ma anche rappresentati politici e delle istituzioni con tanto di fascia tricolore al collo.

SCUOLE E INDUSTRIE. ”Piazze piene – continua la Cgil – ma anche fabbriche, scuole ed uffici vuoti. Alta l’adesione anche nella scuola, settore solitamente restio ad incrociare le braccia, 31.08% la percentuale di adesione,  ai livelli degli scioperi unitari meglio riusciti. Da una rilevazione a campione sulle grandi, medie e piccole industrie toscane la percentuale di adesione è stata del 69.9%. Nei settori sanità, enti locali,  stato e agenzie la percentuale media di adesione si aggira intorno al 50%.  Buona la riuscita dello sciopero anche nel settore del terziario e commercio  con una adesione media superiore al 60%. Nei trasporti quasi ovunque lo sciopero è in corso in queste ore e quindi non siamo ancora in grado di dare dati”.

SODDISFAZIONE. In casa Cgil, dunque, si registra grande soddisfazione. “La partecipazione complessiva alle manifestazioni e l’adesione allo sciopero è stata superiore a quella  del 2 luglio dello scorso anno – continua Alessio Gramolati – quando a Firenze sfilarono migliaia e migliaia di lavoratori arrivati da tutta la Toscana e si ritrovarono in Piazza Santa Maria Novella per ascoltare il comizio di Susanna Camusso. “Grazie di cuore – conclude Gramolati – agli uomini e alle donne della Cgil e a tutti coloro che insieme alla Cgil oggi, in tutta  la regione, hanno gridato basta!”.

DIPENDENTI PUBBLICI. Ma, secondo la Fp-Cisl, i dipendenti pubblici che avrebbero aderito allo sciopero della Cgil sarebbero stati solo il 5,21%. “Sono stati pochi – spiega il segretario generale della Fp-Cisl Giovanni Faverin – i lavoratori pubblici ad incrociare le braccia: solo il 5,21% del totale. Una percentuale più bassa rispetto agli ultimi scioperi della Cgil e che oltretutto negli anni è andata costantemente calando”. “L’adesione allo sciopero – continua – risulta bassa in ogni parte d’Italia: si va dall’1,3% della Campania, all’1,5% di Lazio e Trentino, al 2,7% del Friuli, mentre anche in una regione rossa come la Toscana la percentuale supera di poco il 10%”.

In piazza anche Rosy Bindi. ”Costi della politica, la mia proposta” / VIDEO

In piazza Santa Croce, alla manifestazione organizzata dalla Cgil, era presente anche Rosy Bindi, che non è però salita sul palco a parlare. Ma che ha lo stesso trovato il modo di dire qualcosa. A modo suo. Lanciando una proposta per l’indennità dei parlamentari.

LA PROPOSTA. La Bindi, dalla piazza fiorentina, ha lanciato la sua proposta per diminuire i costi della politica. “La mia proposta per l’indennità dei parlamentari è che ognuno prenda quanto prendeva nel lavoro che faceva prima”. Ma non solo. Ha detto la sua anche sul finanziamento pubblico alla politica.

 

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Manifestazione della Cgil

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6 maggio 2011, sciopero generale della Cgil: la manifestazione di Firenze

Sciopero generale: entrano in azione gli studenti – contestatori / VIDEO

Slogan e spintoni, un gruppetto di studenti che si avvicina al palco per prendere la parola. La tensione si alza. E’ successo al termine della manifestazione indetta dalla Cgil a Firenze per lo sciopero generale.

MOMENTI DI TENSIONE. L’episodio è avvenuto in piazza Santa Croce, poco prima dell’intervento conclusivo del segretario generale della Cgil Firenze, Mauro Fuso. Un gruppetto di studenti ha iniziato a contestare gli organizzatori perché, sostenevano, non era stato concesso loro di parlare. I giovani hanno scandito slogan di contestazione e c’è stato anche qualche spintone. I tafferugli sono stati però subito sedati.

LA PROTESTA. Alla fine uno degli studenti è stato ammesso sul palco a parlare. I giovani protestavano contro gli i fatti dei giorni scorsi (gli arresti di alcuni studenti anarchici): “Punire chi ha preso parte a manifestazioni per il diritto allo studio – hanno detto – è un pericoloso precedente”.

GUARDA IL VIDEO.

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