lunedì, 16 Giugno 2025
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Su Facebook un gruppo chiamato “Sex and City” (versione fiorentina)!

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Ironia fiorentina. Su Facebook c’è un gruppo composto da molte ventenni su “sex and city” (versione fiorentina) che ironizza sui 30enni, sul sesso e naturalmente sugli uomini. Il tutto ‘condito’ come una protagonista del noto telefilm.

I comandamenti del ‘gruppo’ recitano:

1)L’uomo avrà anche scoperto il fuoco.. ma la donna ha scoperto come giocarci!
2)Gli uomini tradiscono per lo stesso motivo per cui i cani si leccano le parti basse: perché ci riescono.
3)Vuoi davvero cambiare il tuo uomo? Beh sta attenta tesoro.. se tiri il filo sbagliato, ti si disfa tutto il maglione.
4)Se non sei mai la ragazza di qualcuno non sarai mai la ex ragazza di qualcuno.
Io sono stata con uno che ce l’aveva come quelle matite per segnare i punti a golf… non capivo mai se voleva fare o cancellarmi.
5)Se un uomo ha più di trent’anni ed è single ha qualcosa che non va. E’ darwiniano: la natura li elimina affinché non propaghino la specie.
6)Forse certe donne non sono fatte per essere domate, forse hanno bisogno di restare libere finchè non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre.

ARLECCHINO SI CONFESSO BURLANDO. Naturalmente questo gruppo è stato fatto per ridere un po’, va preso così…ma se avessero ragione?!. Quello che è certo che ormai nei social network si condivide anche una versione fiorentina di “sex and city”: ma chissà quale sarà stato la vera ragione della nascita del gruppo…

LA PAROLA ALLA PSICOLOGA. “Uomini e donne seguono il borderline dei nostri tempi, ma anche di quelli passati, ti ricordo Catullo: Odi et amo, quare id faciam fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Ora invece che excrucior ci si fa un gruppo fb e ci si ride su”. Queste le semplici parole della dottoressa Federica Ermini in merito al gruppo.

E’ a Firenze il miglior attraversamento pedonale d’Italia

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Un nuovo (e piuttosto insolito) primato per Firenze: la città del Giglio può vantare il miglior attraversamento pedonale d’Italia.

LA RICERCA. Ad assicurarlo sono i risultati emersi dal progetto europeo EPCA, European Pedestrian Crossing Assessment, che fa parte degli Euro Test della Fia, Federazione Internazionale dell’Automobile: si tratta, in breve, di un programma europeo di tutela dei consumatori-utenti della strada che coinvolge 17 Automobile Club di 16 paesi europei.  Naturalmente – spiega una nota – il progetto non vuole dare un giudizio complessivo sugli attraversamenti pedonali presenti in una città, ma vuole semplicemente verificare alcuni di essi, selezionati con precisi criteri per creare elementi di confronto e situazioni comparabili.

CONTROLLI. Tre anni i test di EPCA hanno coinvolto 46 città di 22 nazioni diverse, e ben 795 sono stati gli attraversamenti controllati. Le verifiche sono state fatte in orari diversi della giornata seguendo dei parametri specifici, come ad esempio la visibilità notturna e diurna e l’accessibilità, con la valutazione di ogni categoria di sicurezza e con il supporto anche di fotografie e filmati. La ricerca diviene ancora più importante se si pensa che ogni giorno almeno due pedoni muoiono sulle strade europee ed una stima ACI sostiene che 1 incidente su 4 che coinvolge pedoni, avviene proprio su un passaggio pedonale. Tornando in Italia, secondo i dati ACI – Istat nel 2009 dei 4234 morti in incidenti stradali 667 erano pedoni, nello stesso periodo di rilevamento in Toscana su 279 morti per incidenti stradali 15 erano pedoni.

IL TEST. Il progetto è partito nel 2007: da allora ogni anno sono state scelte città diverse per le verifiche, nel 2010 per l’Italia sono state selezionate la città di Firenze e quella di Torino. A Firenze la squadra di rilevazione del progetto ha controllato ben 15 attraversamenti pedonali, dall’11 al 13 ottobre:

Piazza Beccarla incrocio con via Gioberti (2 attraversamenti)
Piazza Alberti incrocio con via Aretina
Via Landucci – scuola Giotto
Via Mannelli incrocio viale Mazzini
Viale Lavagnini incrocio viale Strozzi (2 attraversamenti)
Viale Guidoni incrocio via Forlanini
Via di Novoli incrocio via Villa Demidoff
Via Benedetto Marcello incrocio viale Redi
Via Cassia incrocio con viale Redi
Viale Fratelli Rosselli – Stazione Leopolda
Via del Bronzino incrocio piazza Gaddi
Lungarno Corsini incrocio Piazza Goldoni
Ponte Santa Trinità incrocio con lungarno Guicciardini.

TOP & FLOP. L’attraversamento pedonale fiorentino che ha risposto positivamente a buona parte dei requisiti richiesti è proprio quello di Piazza Beccaria, che è stato inserito al 22esimo posto nella graduatoria dei 270 passaggi pedonali analizzati nel 2010 in Europa, risultando anche il migliore d’Italia. Anche gli altri attraversamenti pedonali non hanno demeritato, tanto che Firenze è situata all’ottavo posto tra le città analizzate nell’anno passato. Complessivamente, dei 15 passaggi pedonali analizzati 8 sono stati giudicati buoni, 4 sufficienti e solo 3 insufficienti: via del Bronzino all’altezza di Piazza Taddeo Gaddi, lungarno Corsini all’incrocio con piazza Goldoni, e via Mannelli incrocio viale Mazzini.

PREGI & DIFETTI. Tra i punti forti di Firenze la buona illuminazione notturna (eccellente in 7 su 15), la buona temporizzazione semaforica con verdi pedonali sufficienti e tempi d’attesa non particolarmente lunghi e la buona visibilità della segnaletica orizzontale (le strisce). Gli elementi negativi degli incroci fiorentini sono sostanzialmente tre: la non perfetta separazione dei percorsi pedonali da quelli delle biciclette, la scarsa accessibilità a causa della sosta illegale, gradini, rampe troppo pendenti e marciapiedi stretti e limitazione alla visibilità del pedone per sosta legale e illegale immediatamente a ridosso dell’attraversamento.

VIA DEL BRONZINO. L’attraversamento pedonale per il quale sono state registrate maggiori criticità è quello di via del Bronzino all’altezza di piazza Taddeo Gaddi. Tra gli elementi critici di questo attraversamento la sosta legale dei veicoli che ostacola la visuale dei pedoni diretti verso il centro città, l’alta velocità dei veicoli nella direzione opposta e lo stretto marciapiede in curva, sul lato rivolto verso il fiume Arno, che limita l’accessibilità e crea conflitti tra pedone e traiettorie dei veicoli, creando condizioni di alta pericolosità.

Il baratto piace e l’usato spopola

In tempi di crisi gli amanti dello shopping devono fare i conti con il portafoglio vuoto, ma c’è chi si ingegna. Per rinfoltire l’armadio senza sborsare cifre astronomiche, le parole d’ordine sono due: riciclare e barattare. I negozi vintage, dove ciò che è fuori moda torna a essere trendy, negli ultimi tempi hanno assistito a un boom, mentre arrivano a Firenze gli swap party, incentrati sullo scambio di vestiti e accessori.

LE “FESTE DEL BARATTO”. Nate a Manhattan, le “feste del baratto” sono sbarcate prima in Europa, poi a Milano e adesso fanno capolino nella nostra città. Che siano organizzate da negozi, da community web o da gruppi di amiche, le regole sono semplici: prendi alcuni vestiti o accessori che non usi più, organizza una festa e via al baratto. “È un modo di rinnovare il guardaroba in maniera diversa e allo stesso tempo fare dei vestiti un’occasione d’incontro” racconta Francesca, alias Festina Lente seguitissima blogger che a novembre, dopo un tam tam su Facebook, ha organizzato uno swap party al Lochness, locale nel centro di Firenze. Trentacinque persone si sono scambiate abiti e accessori, oltre a incoronare la reginetta vintage della serata. Un’idea che ha riscosso un discreto successo, tant’è che la blogger (lafestina.blogspot.com) ha in mente altri appuntamenti, ad esempio in occasione del cambio di stagione primaverile. Ma ci sono anche tanti gruppi di amiche che organizzano swap party privati, mentre esiste una community nazionale (swapclub.it), che cura eventi in tutta Italia.

A TUTTO VINTAGE. Intanto i negozi vintage vivono una stagione positiva: in tre anni sono fioriti un po’ ovunque in città. Al momento sono una decina. “Fino a poco tempo fa per gli italiani comprare delle scarpe usate era una bestemmia, adesso il vintage è diventato una moda – spiega Luigi che insieme alla moglie gestisce Pitti Vintage, in Borgo Albizi – stiamo conquistando fasce di età più alte, la nostra clientela va dalle 17enni fino alle 60enni”. L’usato di qualità conquista sempre più seguaci: se prima i clienti erano in gran parte stranieri, adesso il 50 per cento è italiano. “La crisi ci ha toccato poco, facciamo riferimento a un mercato di nicchia – racconta Matteo, commesso di Officina Vintage, catena di negozi con tre punti vendita a Firenze – con la crisi la gente ci sta riscoprendo”.

ABITI A NOLEGGIO. Qualcuno addirittura non mette piede in un negozio di abbigliamento convenzionale da tempo: “Io vesto quasi esclusivamente vintage, raramente compro qualcosa di nuovo” ci confida Debora, titolare di Vado Retrò, in piazzetta Calamandrei. Nei negozi si trova di tutto: dal pezzo unico, ai capi firmati (che nuovi costano il triplo), fino a articoli mai usati. I prezzi sono per tutte le tasche: le scarpe vanno da 10 a 200 euro; i maglioni da 10 a 250 euro; gli occhiali da 40 a 900 euro. Infine una proposta singolare: Officina vintage dà in noleggio i suoi abiti, lo fa per feste a tema, compagnie teatrali, film. Basta pagare il 30 per cento del prezzo e i vestiti sono tuoi per una settimana.

Bloccate tre romene, specializzate nel taccheggio di supermercati

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Ieri tre taccheggiatrici romene sono state colte sul fatto durante un furto in un supermercato di via Milanesi. Le donne, quattro in tutto, avevano messo a punto un’astuta strategia per taccheggiare i centri commerciali.

 

LA STRATEGIA. La strategia attraverso la quale le taccheggiatrici agivano era indubbiamente ben architettata. Le quattro donne facevano in modo di attirare l’attenzione dei presenti su una di loro che vistosamente arraffava un oggetto di poco valore dandosi poi velocemente alla fuga. Le altre potevano in questo modo agire indisturbate tra gli scaffali, arraffando tutto quello che riuscivano a infilare nelle borse.

COLTE SUL FATTO. Questa volta, però, le complici della fuggitiva sono state intercettate e bloccate, subito dopo aver superato le casse, con 43 euro di refurtiva nascosta nelle borse. La quarta complice è riuscita a darsi alla fuga prima dell’arrivo della polizia.

Se i turisti si ”rubano” la città

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Chi conosce la canzone “Viaggi e miraggi” di De Gregori, lo sa: Firenze è la città dei turisti internazionali. Che sia stata una pura casualità o più probabilmente una questione di rime poco importa. Il sospetto, infatti, si è già insinuato: possibile che il cantautore romano, una volta messo piede nel nostro centro storico, sia rimasto colpito più dal caos e dal vociare che dalle bellezze architettoniche? Possibile. Soprattutto perché si tratta di una sensazione ben nota a molti fiorentini, i quali, da tempo oramai, hanno rinunciato a godere di alcuni dei luoghi più belli della città per evitare di trovarsi a tu per tu con la folla.

ZONE “ROSSE”. Le vie storiche sono abolite, soprattutto durante il week end. Stesso discorso per locali, ristoranti e musei. L’impressione è che qui convivano due anime separate, due mondi che si incrociano ogni giorno, quasi per sbaglio: da una parte, la realtà quotidiana e pacata dei residenti, e dall’altra la Firenze turistica prêt-à-porter, troppo spesso “falsata” per meglio accogliere i visitatori. È così che alcuni luoghi, tutti piuttosto noti, sono finiti con l’essere territorio esclusivo per questi ospiti di passaggio, stranieri e non. Da Santa Croce ai pressi della stazione, fino a piazza dei Ciompi, San Lorenzo, Santissima Annunziata e San Marco, la fetta di città “conquistata” da viaggiatori giovani e meno giovani, si dimostra ancora piuttosto consistente, proprio come lo sono le attività economiche che si appoggiano al settore. Si tratta di un universo indipendente e in continuo movimento, fatto di spese e consumi con cifre da capogiro.

NON SOLO CENTRO. Lo scorso anno, dopo il rallentamento registrato nel 2009, sono stati calcolati oltre otto milioni di turisti in soli otto mesi. Una crescita imprevista che ha coinvolto non più soltanto il centro storico ma, a sorpresa, anche i territori limitrofi. In particolar modo nella provincia fiorentina l’aumento dei pernottamenti in agriturismo o appartamento è arrivato intorno al 10 per cento, diversi punti in più rispetto a qualche anno fa. Certamente si tratta di buone notizie per tutti coloro che vedono nel turismo una insostituibile fonte di benessere e guadagno, storce il naso invece chi sperava di strappare alle scolaresche in gita e ai tour internazionali un vecchio angolo di città.

LA RICERCA. Ma pare che una pacifica (e un po’ chiassosa) convivenza sia la migliore delle prospettive: difatti, in una classifica pubblicata su TripAdvisor (la più grande comunità on line di viaggio) Firenze è stata eletta da venti milioni di utenti come meta turistica e culturale preferita, superiore anche a New York, Roma e persino Parigi. Questo vuol dire che, scongiurando crisi economiche e improvvisi cambi di rotta, per fortuna anche il 2011 si preannuncia un anno piuttosto “affollato”.

DI’ LA TUA. Invia la tua esperienza, il tuo racconto o la tua proposta a [email protected]

Tram, verso le linee 2 e 3. ”Non ripetiamo gli errori del passato”

I cantieri per la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia si avvicinano (mentre la linea 1 sta per compiere il suo primo anno di vita, che sarà festeggiato il prossimo 14 febbraio), e cn loro si avvicinano anche i timori.

L’INVITO. “Gli errori commessi con i lavori di costruzione della linea 1 della tramvia fiorentina non si devono assolutamente ripetere. Invitiamo pertanto l’amministrazione comunale a prestare attenzione, da subito, alle esigenze delle imprese interessate dalla futura cantierizzazione delle linee 2 e 3 ed a mettere in atto, preventivamente, strumenti correttivo-compensatori dei disagi che, inevitabilmente, colpiranno le attività economiche”. Queste le dichiarazioni rilasciate da Fabio Masini (nella foto), responsabile delle Categorie Economiche di Confartigianato Imprese Firenze, a margine dell’incontro svoltosi quest’oggi sul tema tra la rappresentanza d’impresa, il vicesindaco del Comune di Firenze, Dario Nardella, l’Assessore alla mobilità, Massimo Mattei e i presidenti di quartiere e delle commissioni direttamente interessate.

LE MISURE. Semplici e chiare le misure che Confartigianato chiede al Comune di mettere in atto. Comunicazioni chiare e tempestive sulla programmazioni dei lavori, rivolte tanto alla cittadinanza quanto al mondo imprenditoriale, ed il tassativo rispetto del timing previsto. Sospensione o dilazione dei tributi comunali (Tia, Ici, tassa occupazione suolo pubblico) per le imprese che, a seguito dei lavori, subiranno ripercussioni economiche negative. Facoltà, per le medesime imprese, di aggiungere, senza ulteriori oneri, segnaletica e insegnistica. Istituzione di contributi diretti alle imprese site nella strade oggetto di cantierizzazione, che siano in grado di dimostrare un calo di fatturato. Sostegno dell’amministrazione a tutte le iniziative che cercheranno di animare le attività economiche delle zone cantierizzate, da concretizzarsi, per esempio, nell’abbattimento della tassa di occupazione del suolo pubblico per la durata delle manifestazioni o nella creazione di una tariffa agevolata Ataf per le linee che condurranno ai luoghi degli eventi. Lo studio di una viabiltà alternativa, in special modo nella zona di Novoli, crocevia strategico, presumibilmente tra i più colpiti. La realizzazione, al termine dei  lavori, di parcheggi capienti e a lisca.

MASINI. “Interventi – conclude Masini – che rappresentano segnali di una vicinanza e di un sostegno che, da sempre, il mondo imprenditoriale chiede a quello istituzionale”.

VIDEOREPORTAGE – Tramvia, commercianti sul piede di guerra

E tu cosa ne pensi? Manda le tue opinioni a [email protected]

Nebbia, gli aerei ricominciano ad atterrare a Peretola. Ma…

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Dopo il blocco di questa mattina, a causa delle condizioni di scarsa visibilità, alle 12.40 è ripresa l’operatività dello scalo fiorentino con l’arrivo del volo da Londra City Airport, Monaco, Zurigo, Parigi e Roma. Le condizioni metereologiche sono in miglioramento, anche se sono possibili ulteriori irregolarità operative legate al riposizionamento degli aeromobili ed alle cancellazioni pregresse. Questa mattina sono stati cancellati 11 voli tra arrivi e partenze e dirottati 13 voli tra arrivi e partenze.

VOLI CANCELLATI E DISAGI. Lo scalo fiorentino ieri è stato paralizzato dalla fitta nebbia che ha avvolto la città, con oltre 60 voli cancellati e disagi per i passeggeri in partenza. Ieri soltanto 2 aerei sono riusciti ad atterrare, mentre ad oggi alle 11.30 ancora nessun velivolo ha aperto il carrello sulla pista fiorentina.

NEBBIA. E’ stato lo stesso aeroporto fiorentino a informare dei disagi, che si sono avuti fin dalla mattina di ieri: rimossi, a causa delle condizioni meteorologiche, tutti i collegamenti, in partenza ed in arrivo, salvo quelli per e da Roma-Fiumicino e Timisoara. E in serata la situazione non è certo migliorata, con  i passeggeri in partenza che sono stati trasportati in pullman in altri scali.

PISA. Nessun problema, invece, a Pisa, dove nella giornata di ieri il traffico aereo è stato regolare, e dove anche per oggi non sono previsti disagi o cancellazioni.

E Firenze “sparì” nella nebbia – FOTO

Il Punto Credito riparte dopo lo stop

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Il Punto Credito Firenze riscatta prontamente lo stop interno patito la scorsa settimana ad opera di Montecatini ed espugna il PalaGalli al termine di una gara interpretata con un tangibile piglio autoritario che ha visto i gigliati quasi sempre avanti nel punteggio, escludendo solo i primissimi minuti. La superba prestazione fornita dai ragazzi di Cacciatore è figlia anzitutto di un atteggiamento mentale decisamente diverso rispetto all’ultima apparizione casalinga, aspetto psicologico sapientemente integrato anche da un efficace piano tattico fondato su una circolazione di palla incisiva e rapida, che ha permesso di restituire alla manovra il necessario smalto e qualità. L’imprevedibilità nello sviluppo ed esecuzione dei giochi offensivi si è rivelata come una delle chiavi principali per il successo dei biancoblu, proficui interpreti di una gara “ruvida” e spigolosa, fatta di tanto cuore e carattere, evidenziando un’incoraggiante ed esponenziale crescita a livello di personalità, attributo completamente smarrito la settimana prima. L’altro particolare da sottolineare riguarda il totale bilanciamento e multidimensionalità espresse dai gigliati, camaleontici nel presentare ogni volta situazioni diverse per la difesa locale, alternando con puntuale efficacia chirurgiche soluzioni dal perimetro ad incisive iniziative vicino a canestro. Il blitz dei fiorentini assume un significato ancor più rilevante se consideriamo l’effettivo valore tecnico ed il felice momento attraversato dai padroni di casa, reduci da un poker consecutivo di vittorie che li aveva issati al quarto posto in solitario in classifica, eloquente ruolino di marcia che alla vigilia poteva incutere un certo rispetto e timore.

 

LA CRONOCA. Si apre l’incontro con le triple in rapida successione realizzate da Dolfi e Passa, immediato botta e risposta che fa da prologo ad un match interpretato su alti ritmi e da subito molto avvincente. I valdarnesi sembrano sfruttare positivamente l’onda di ritorno del recente successo esterno di Foligno e colpiscono ancora dalla grande distanza con Martina, adeguatamente supportato dalle incursioni di Dolfi, autore dell’appoggio al vetro successivo ad un pregevole taglio backdoor (9-4 al 3’). Firenze da par suo reagisce e non si lascia scoraggiare dalla fiammata iniziale dei biancoazzurri, attaccando con razionalità ed intelligenza, portandosi addirittura avanti grazie alle triple di Tenerini e capitan Calamai, intervallate dalla sospensione dall’angolo di Passa (13-14 al 5’). L’equilibrio appena instaurato avrà comunque una breve durata, gli affricani serrano le maglie nelle retrovie e anticipano sistematicamente, “sporcando” più di una volta le ideali linee di passaggio. L’eccellente tenuta nei 14 metri difensivi porta in dote transizioni orchestrate con il contagiri che consentono a Passa di sfruttare tutto il suo talento balistico e nel contempo scavano un piccolo break per merito del canestro dalla lunga firmato ancora Calamai, seguito dalla percussione di un volitivo Coccia, protagonista di una prova tutta sostanza e concentrazione (17-23 al 8’). Il tesoretto gigliato viene custodito con oculata parsimonia fino al termine del primo tempino, mentre gli aretini accusano evidenti difficoltà nell’impostazione suffragate negli ultimi tre giri di lancette dallo scarno bottino ottenuto solo a cronometro fermo. La seconda frazione ricalca le orme di quella precedente, Firenze affonda in maniera perentoria e implacabile, Nezosi sgancia l’ennesimo siluro taglia gambe ben coadiuvato da un Rossi inarrestabile nel pitturato, abile nel convertire a proprio favore la superiore velocità nel primo passo contro i pari ruolo avversari che determina lo sviluppo di deliziosi movimenti spalle a canestro derivati in scivolamento sulla linea di fondo. L’OTI  si aggrappa nuovamente alla classe di Dolfi ma si iscrive a referto nuovamente e solo dalla lunetta, senza riuscire nell’intento di ridurre la doppia cifra di svantaggio ed anzi è costretta a subire le ficcanti accelerazioni di Zita, letale in penetrazione e al tiro da oltre l’arco, prontamente imitato da Pulvirenti, autore della bomba scoccata pressoché a fil di sirena che certifica il confortante + 12 sul quale si arriva all’intervallo. 

PUNTO CREDIRO PIU’ DETERMINATO. Al ritorno in campo il Punto Credito riparte da dove aveva cominciato, determinato a chiudere prima possibile la pratica, la fluidità espressa in attacco tocca picchi elevatissimi e “muove” a totale piacimento la difesa ospite, sottoposta all’incessante fuoco incrociato da oltre l’arco promosso da Passa e concluso dalla coppia di triple griffate Pulvirenti. La mano del mancino bolognese è una sentenza per gli uomini di coach Vadi, travolti loro malgrado dalla precisione pressoché inesorabile mostrata da Firenze alla conclusione “pesante” (7/10 alla pausa lunga) e incapaci di arginare la vena realizzativa dei gigliati che decreta il massimo vantaggio (43-57 al 23’). Nel momento di chiudere definitivamente i conti i gigliati accusano il primo e unico calo, San Giovanni tenta la carta della press a metà campo per sparigliare le carte e dare una energica spallata all’incontro, restituendo il favore dai 6 metri e 75 con Rapaccini ma soprattutto innescando con maggiore continuità la fisicità del suo totem d’area Sestucci, implacabile nel confezionare sei punti consecutivi che riavvicinano pericolosamente i locali (56-60 al 27’). I biancoblu non perdono la calma, senza tradire il minimo nervosismo, nell’attimo cruciale esce tutta l’esperienza e lucidità di Scarselli, essenziale artefice della tripla frontale e dei liberi scaccia pensieri, fondamentali nel ricacciare ancora indietro le belligeranti velleità della compagine sangiovannese. Nell’ultimo quarto la gestione gara è pressochè perfetta, gli aretini non riescono mai ad avvicinarsi più di tanto ai gigliati, sempre padroni dell’inerzia, precisi ed estremamente chirurgici nella selezione dei tiri (65-72 al 34′).

VITTORIA DEI FIORENTINI. Le successive uscite per falli di Dolfi e Barbarossa, unite al tecnico fischiato a Giachi direttamente dalla panchina, annunciano i titoli di coda di un match praticamente mai in discussione (66-78 al 37′), vinto dai fiorentini con pieno merito, sfoggiando un piglio che fa ben sperare alla luce dell’evidente crescita a livello di maturazione del gruppo.

OTI S. Giovanni Valdarno – Punto Credito Firenze  74-85

Parziali: 18-26, 17-21 (35-47), 25-21 (60-68), 14-17 (74-85).

OTI S. Giovanni Valdarno: Martina 16, Dolfi 19, Tello 8, Barbarossa 4, Rapaccini 3, Giachi 1, Sestucci 14, Boussemah n.e, Puliero 2, Donato 7. All. Vadi.

Punto Credito Firenze: Zita 7, Nezosi 7, Scarselli 12, Calamai 8, Pulvirenti 13, Rossi 12, Tenerini 8, Passa 16, Paradisi n.e, Coccia 2. All. Cacciatore.

Arbitri: Bernardini Cesare e Giansante Alberto di Siena.

Note – Usciti per cinque falli: Donato, Dolfi e Barbarossa.

Sinisa si allontana da Firenze: spunta il nome di Dunga

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Sinisa Mihajlovic, nonostante un contratto ancora in essere con la Fiorentina, è sempre più lontano. Tanto che la società viola starebbe già pensando alle alternative per la prossima stagione. Qualora la proprietà decidesse di puntare su un emergente sarebbero da seguire tecnici come Sannino del Varese, fresco vincitore della Panchina d’oro per la Prima Divisione, che fra l’altro avrebbe il vantaggio di avere come secondo Ciccio Baiano o l’ex viola Michele Serena, oppure allenatori più esperti come Delio Rossi o Gasperini. Incuriosisce il nome di Pioli, che tanto ha fatto bene con il Chievo quest’anno: forse sarebbe quello più adatto.

POTREBBE TORNARE DUNGA – Infine troviamo il solito Dunga, che non ha mai allenato in Italia, ma che di sicuro piace per il suo carisma e per il fatto di essere ricordato bene dai tifosi viola.

U14: La squadra di coach Targioni non si ferma

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Forse la squadra più forte. Si è conclusa, infatti, con il Valdarno Volley ampiamente in testa alla classifica del girone D la prima fase del Campionato Fipav Under 14;  percorso fin troppo semplice per le ragazze di mister Targioni che hanno inanellato una vittoria dietro l’altra nel corso di questi mesi, adesso però arrivano gli altri “squadroni” e tutto si complica! Fin dalla prima partita le nero-celesti hanno dimostrato la loro superiorità sul campo vincendo nettamente tutte le gare, ultimo successo, quello di sabato 29 gennaio sul campo del Montelupo Fiorentino con un convincente 3 a 1!

Prossimi impegni – I prossimi giorni vedranno le “ragazze terribili“ opposte alle prime squadre classificate di tutta la provincia, con l’obiettivo di entrare tra le prime sei e guadagnare l’accesso alle fasi regionali del torneo.

Quindi, usufruito del week-end di riposo, Becattini e compagne, si preparano alla sfida contro il Volley Club le Signe, prima qualificata nel girone A; sarà fondamentale mantenere la concentrazione, la determinazione e la cattiveria agonistica dimostrate fino ad ora, ma salendo un gradino ci si aspetta anche un salto di qualità, soltanto così, l’obiettivo del passaggio del turno sarà possibile; d’altronde, d’ora in poi, qualsiasi passo falso potrebbe compromettere la qualificazione.

“L’importante è, come sempre, crederci fino in fondo! La grinta e la fiducia nei vostri mezzi vi porterà a importanti risultati !! stirke og mot “