lunedì, 26 Maggio 2025
Home Blog Pagina 2934

Il Divin Orcia il 25 settembre

0

Al Presidente dell’Enoteca Italiana di Siena, Dott. Claudio Galletti, domandiamo: 10 anni fa’ nasceva la doc Orcia, come ricorda quella fase?
Nel 2000 ero diventato da circa un anno Assessore Provinciale all’agricoltura ed allo sviluppo rurale di una provincia straordinaria come la nostra E’ stato un grande onore ed un piacere tenere a “battesimo” l’arrivo del riconoscimento della DOC Orcia. Avevamo già l’IGT, ma la denominazione di origine controllata era il punto di approdo che premiava l’impegno degli imprenditori della Val d’Orcia e delle istituzioni che avevano appoggiato questo percorso, aprendo una nuova prospettiva di sviluppo e nuove opportunità per il territorio.
Una Denominazione su un territorio vasto: quali erano, secondo lei Presidente, i punti di forza di questa doc?
Senza dubbio avere una delimitazione contrassegnata da territori, quelli di media ed alta collina, fortemente vocati per la viticoltura. Una tradizione forte di produzione. Una zona cerniera tra le due grandi celebrità: il Brunello ed il Nobile. Celebrità che avrebbero potuto “schiacciare” la nuova DOC sul nascere, oppure contribuire a valorizzarla. Direi che la doc. Orcia non si lasciata “soffocare”. Anzi. Inoltre, come punto di forza assoluto,la possibilità di valorizzare il vino prodotto attraverso la straordinaria immagine del territorio della Val d’Orcia. Un territorio sul quale da un decennio erano accesi i riflettori del mondo e che ha conosciuto un notevole sviluppo accompagnato da una forte sostenibilità ambientale e paesistica.
Quale ruolo riconosce al Consorzio del Vino Orcia?
Il Consorzio nato 10 anni or sono ha svolto un ruolo incisivo a sostegno della denominazione e delle aziende associate. Sicuramente si è irrobustito ed è cresciuto insieme alla sua Doc. Cosa è necessario fare ancora?
Le politiche pubbliche hanno accompagnato questo percorso di crescita. Come sempre si poteva fare anche di più. Comunque la provincia di Siena ha dato sostegno al Consorzio per la sua costituzione e per il suo sviluppo. Le Istituzione tutte sono state vicini agli imprenditori ed al Consorzio stesso, accompagnando e sostenendo progetti di promozione e di valorizzazione del prodotto e del suo legame con il territorio.
Gli imprenditori hanno fatto investimenti per migliorare gli impianti, le cantine e la qualità del prodotto. La DOC Orcia si sta affermando sui mercati, con riconoscimenti ed apprezzamenti dei consumatori
Occorre ancora il sostegno delle politiche pubbliche; l’incentivazione ad impiantare nuovi vigneti per avere più prodotto sul mercato; continuando a spingere sulla promozione puntando sulla qualità enologica e sulle bellezze storiche e del paesaggio.

E come Enoteca Italiana cosa è possibile fare?
Con la Presidente del Consorzio Donella Vannetti, che è stata una protagonista attiva ed appassionata di questi anni, che ha contribuito a valorizzare e promuovere il Vino Orcia, abbiamo fatto tante iniziative insieme di promozione, valorizzazione e degustazione. Come Enoteca Italiana, siamo disponibili a trovare per il futuro, se possibile anche più che in passato, progetti e iniziative per valorizzare questo vino e questa realtà territoriale.
Presidente Vannetti, quest’anno Divin Orcia festeggia il decennale, della DOC ORCIA e del Consorzio: ci faccia un bilancio del lavoro svolto.
“Divin Orcia è il nostro evento istituzionale, itinerante tra i comuni della Doc Orcia. Quest’anno si svolgerà a Buonconvento e ringrazio per questo il Sindaco Marco Mariotti e il Prof Gianfranco Molteni per disponibilità dimostrate. Il decennale è un primo traguardo che abbiamo tenacemente raggiunto, circondati da una folta schiera di amici, che ci hanno seguiti dalla nascita, incoraggiati, apprezzati,e questo non è poco. Tra gli obiettivi che ci eravamo dati, vorrei tentare di elencarne alcuni, importanti, e cercare di fare un bilancio. L’impegno costante è sulla qualità, con l’istituzione di una commissione di assaggio, composta da tecnici, giornalisti, ristoratori ecc, a garanzia appunto che l’Orcia immessa sul mercato, almeno quella dei consorziati, risponda a uno standard qualitativo buono. Una qualità che ha anche un corretto rapporto con il prezzo. Continua il lavoro sulla promozione costante, che rende l’Orcia conosciuta e apprezzata anche in altre regioni; di recente la Lombardia, il Piemonte con l’evento al Circolo Ufficiali di Torino e il Vinitaly con il nostro stand sempre più affollato da consumatori e operatori. La modifica al disciplinare di produzione, altro traguardo, che permetterà di dare al Vino Orcia un carattere più deciso, un legame ancora più stretto con il suo territorio, affermando con decisione il ruolo del Sangiovese. Saranno introdotte la versione Orcia Doc Sangiovese, e la Riserva e mi auguro che possa essere riconosciuto a partire da questa vendemmia. Il Consorzio non è il presidente, non sono i consiglieri, o perlomeno non solo, ma è lo strumento che i soci si danno per raggiungere certi obiettivi, ed è importante che si rafforzi il più possibile. Come produttrice senese, riporto i pareri anche di importanti produttori di altre denominazioni a noi vicine: tutti sono concordi che questa crisi durerà ancora, e che la concorrenza in casa e fuori è forte e competitiva….E’ importante che tutti i produttori che credono nell’Orcia, che hanno investito in questa Denominazione, comprendano il ruolo fondamentale del Consorzio, per la salvaguardia e la crescita della DOC ORCIA.”

L’occasione di Divin Orcia è anche per confrontarsi con il pubblico su quanto importante sia la territorialità per l’Orcia Doc. Dici Orcia e pensi alla Val d’Orcia , patrimonio UNESCO, dalla quale provengono molti dei grandi rossi senesi.
Nato nel 2000, Il Consorzio del Vino Doc Orcia rappresenta un territorio vasto incastonato tra le prestigiose realtà del Brunello e del Vino Nobile di Montepulciano: 13 comuni con una varietà pedologica tale da esprimere un’ampia diversità di caratteri nella produzione delle aziende associate. Ricordiamo: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, , Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia e Trequanda. Inoltre, parte dei comuni di Abbadia San Salvatore , Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena .Ad oggi la superficie dei vigneti iscritti all’albo della Doc Orcia è pari a 400, di cui 90 ha di viticoltori associati al Consorzio, attualmente costituito da 38 produttori di cui 28 imbottigliatori. Nel 2009 la produzione rivendicata dagli associati del Consorzio è stata pari a 3800 q.li in flessione di circa il 10% rispetto al 2008, mentre il numero delle bottiglie prodotte è rimasto invariato a 160.000 pezzi. Ciò è dovuto all’introduzione dei controlli, che impone dei costi fissi in base alla produzione, per cui i produttori stanno più attenti alle quantità denunciate e evitando o limitando i declassamenti successivi alla denuncia delle uve. È confortante che in un momento di crisi molto accentuata non si assista ad una diminuzione dell’imbottigliato, che invece dovrebbe ulteriormente espandersi con l’approvazione del nuovo disciplinare.

Consorzio del vino ORCIA Via Borgo Maestro, 90 – 53023 Rocca d’Orcia (Siena) Tel. 0577 887471 – Fax 057788845 4 www.consorziovinoorcia.it [email protected]

Nicoletta Curradi

“Raggiungo sempre i miei obiettivi”

0

Domani si gioca Valencia-Fiorentina, ultima amichevole “importante” prima dell’inizio del campionato. E, in vista della partita, alla stampa ha parlato Sinisa Mihajlovic, che ha fatto anche il punto sullo stato di forma (e di salute) dei suoi.

BABACAR E VARGAS. “Babacar potrebbe venire con noi a Valencia, rientra in gruppo oggi. Vediamo quale sarà il suo attegiamento, mi aspetto una reazione positiva e che stringa i denti per dare tutto e superare anche il dolore all’alluce – ha detto Mihajlovic – Vargas rientrerà da giovedì. Non penso che farà parte della trasferta. Non possiamo rischiare nulla a così pochi giorni dall’inizio del campionato. Lui terzino? Non so, l’ha fatto in passato, ma abbiamo Pasqual e Felipe, volendo, in quel ruolo”.

D’AGOSTINO E I PORTIERI. “D’Agostino lo proverò ancora come trequartista, stiamo lavorando su di lui per quel ruolo. Ha già esperienza e ha capito cosa vogliamo da lui”, ha continuato il tecnico serbo, che poi ha affrontato anche la questione-portieri: “Domani gioca in porta Boruc, poi vediamo. Frey contro il Tottenham ha fatto un’ottima partita. Poi, dopo domani deciderò”.

MATOS E SEFEROVIC. Mihajlovic ha poi parlato anche di due giovani della rosa. “Matos? E’ una bella sorpresa. Uno che ha stoffa e qualità anche se non si è mai allenato con noi. Lo porto a Valencia, è un ragazzo che mi piace anche sotto l’aspetto umano. Seferovic? E’ un giocatore di carattere che deve migliorare tantissimo. Fisicamente e tecnicamente può crescere. Non è pronto per giocarsi un posto, ma se farà un po’ di esperienza quando torna potrà dire la sua. E non lo dico solo perchè ho un debole per i ragazzi che vengono dal mio paese”.

RISPOSTE. Poi l’allenatore viola ha fatto il punto sulla squadra, partendo dalla partita di Valencia. “Mi aspetto ottanta minuti ad alto livello e una crescita anche sul piano del possesso palla, e di giocare bene in fase offensiva. Voglio una difesa con meno disattenzioni e che tutta la squadra lavori bene con la linea di difesa. Non perderemo di sicuro – ha aggiunto – non so riusciremo a vincere, ma sono sicuro che arriveranno risposte importanti”.

OBIETTIVI. “Ogni giorno dalla squadra voglio qualcosina in più. Spero di avere presto tutti a disposizione e lavorare con il gruppo al completo. In questo periodo è sempre mancato qualcuno, per una ragione o un’altra. Dall’inizio del campionato però voglio una squadra che sia in grado di giocare alla pari con tutti”. Ma è preoccupato per l’immediato futuro? “Non sono preoccupato. Sono sereno e credo in quello che faccio. Poi gli obiettivi che mi prefiggo li raggiungo sempre. Pensando in maniera positiva. Sono ottimista anche nelle difficoltà. Affronto i problemi e cerco di risolverli.

LA SQUADRA. “Quando sono venuto avevo delle idee – ha aggiunto Mihajlovic – ma oggi sono sicuro che ci sono delle scelte da fare a inizio campionato che magari non tutti pensavano. Vedendo la condizione della squadra, se dovessimo sfidare domani il Napoli sono sicuro che giocheremmo con Donadel e Zanetti a centrocampo. Per esempio, Montolivo non giocherebbe. Magari tra 15 giorni è tutto diverso. Ma io sono fatto così: mi piace che i miei ragazzi mi mettano in difficoltà nelle scelte”.

AMICHEVOLI. Ci saranno altre partite per la sua Fiorentina prima dell’esordio in campionato? “Non penso che faremo altre amichevoli – ha concluso Mihajlovic – penso che il giovedì prima del Napoli faremo una partita in famiglia con Pimavera o Allievi”.

A VALENCIA. Per quanto riguarda l’amichevole di Valencia, in programma mercoledì 18 agosto alle 21.30 allo stadio Mestalla, la Fiorentina comunica che i biglietti disponibili per il settore riservato ai tifosi viola avranno il prezzo di 6 euro. I biglietti potranno essere acquistati ai botteghini dello stadio, i cui cancelli verranno aperti al pubblico alle 19.30.

Tigre alla Rufina. Iniziate le ricerche

Tutto è partito dalla segnalazione di un cercatore di funghi che ieri ha raccontato di aver visto una tigre nella zona della Rufina. Poi si sono aggiunte le testimonianze di un uomo che ha scorto le impronte del felino, e la notte prima un contadino aveva sentito dei ruggiti provenire dal bosco.

GLI AVVISTAMENTI. Circa due ore dopo il primo avvistamento, una casalinga di Rufina ha raccontato ai Carabinieri di aver visto una tigre nel cortile della sua casa. I militari hanno recintato il bosco in modo che la tigre non possa uscire e avvicinarsi al centro abitato e alle strade.

BATTUTA NEI BOSCHI. Sono quindi scattate le ricerche stamattina alle 6.30. Una squadra di Carabinieri e volontari sta battendo a tappeto i boschi. La squadra ha anche dei cani per scovare il grosso felino e un elicottero sorvola la zona delle ricerche.

TRAPPOLE. Sono state piazzate anche trappole fotografiche, che al passaggio dell’animale attirato dal cibo scattano foto per documentarne l’effettiva presenza e poter così restringere il campo delle ricerche.

Più fiorentini in città. Ma non per Ferragosto

Agosto, città mia non ti conosco. Il detto (riadattato per l’occasione) è stato valido anche quest’anno. Se infatti più fiorentini, rispetto al 2009, hanno scelto (o dovuto) di non andare in ferie quest’anno, diversa è stata la situazione nei giorni a cavallo di Ferragosto, quando la città si è svuotata al pari della scorsa estate.

PAROLA DEI RIFIUTI. A “dirlo” è la quantità di rifiuti raccolti in città, indice della presenza o meno dei fiorentini. E i giorni a cavallo di Ferragosto sono stati quelli con la minor produzione annua di rifiuti. Rispetto a mercoledì scorso, 11 agosto – calcola Quadrifoglio – la raccolta dei rifiuti prodotti nei giorni successivi ha segnalato una diminuzione, rendendo i dati del 2010 analoghi a quelli del 2009.

MENO 42%. Lunedì 16 agosto, a Firenze sono state raccolte 409,4 tonnellate di rifiuti indifferenziati, con una diminuzione del 42% rispetto a un normale lunedì dell’anno (ad esempio, il 24 maggio di quest’anno furono raccolte 701, 44 tonnellate di rifiuti su tutto il territorio comunale).

IL CONFRONTO. Se confrontati con gli analoghi giorni di Ferragosto 2009, dunque, i dati di quest’anno sono tornati in linea con la minor raccolta dell’anno passato: lunedì 17 agosto 2009 furono raccolte 406,4 tonnellate di rifiuti indifferenziati, con una variazione minima del + 1% di rifiuti raccolti quest’anno.

TUTTI VIA PER FERRAGOSTO. Quindi – conclude Quadrifoglio – la settimana scorsa il dato confrontato con il 2009 è stato di un +6% di rifiuti raccolti  fino a mercoledì  11,  per poi scendere a un +1% ieri: in sintesi, più fiorentini sono rimasti a casa quest’anno, ma per il weekend di Ferragosto chi ha potuto ha lasciato la città come lo scorso anno.

PIANA. Nei quattro comuni della Piana, invece, il quantitativo raccolto ieri, 151,86 tonnellate di rifiuti indifferenziati, vede una diminuzione del 38% rispetto a un normale lunedì dell’anno (il 24 maggio furono raccolte complessivamente 245,96 tonnellate di rifiuti). In particolare, a Sesto Fiorentino sono state 62,68 le tonnellate raccolte ieri (a maggio, lunedì 24., furono 96,22),  mentre a Campi Bisenzio ieri sono state raccolte 43,03 tonnellate (il 24 maggio erano state 75,61).

Ritrovato in mare il corpo dell’uomo annegato a Viareggio

L’INCIDENTE. Voleva fare un bagno nonostante ci fosse bandiera rossa per il mare troppo mosso. Secondo la Capitaneria di Porto addirittura il giovane non sapeva nuotare, e si crede sia stato colto da un malore. Poco dopo essersi immerso la moglie lo ha visto annaspare e ha dato l’allarme. I bagnini hanno subito messo in mare i pattini e si sono avvicinati all’uomo.

I SOCCORSI. Nonostante lo sforzo di tirare l’uomo a bordo il mare, che misurava forza 5, l’ha trascinato giù, ed è scomparso dalla vista dei soccorritori. Sono poi arrivate 2 motovedette della Capitaneria di Porto, oltre ad un elicottero e si sono iniziate le ricerche, che fino a ieri non avevano dato esito.

Intanto a riva i volontari della Croce Verde assistevano la moglie e i figli dell’uomo.

RESTITUITO DAL MARE. Il cadavere del filippino è stato avvistato stamani, intorno alle 6.30, davanti al bagno Colombo di Viareggio. I bagnini dello stabilimento Balena, dove la corrente ha poi trascinato definitivamente il corpo hanno avvertito la Capitaneria. Oltre al personale è giunto sul posto anche il comandante Fabrizio Ratto Vaquer, che da domenica coordinava le ricerche.

Il cadavere è stato fatto riconoscere dai familiari chiamati sul posto, ed è stato poi trasportato all’obitorio dell’ospedale Versilia per ulteriori accertamenti, anche se per il medico legale la morte è giunta quasi certamente per annegamento.

Tre martedì a tutto shopping

Borgo: shopping in centro il martedì d’agosto.

L’INIZIATIVA. Le occasioni di shopping nel centro commerciale naturale di Borgo San Lorenzo sono promosse dal comitato “Nel Borgo” nel centro storico borghigiano per i martedì 17, 24 e 31 agosto.

DIVIETI. Per consentirne lo svolgimento, in tali giorni, è prevista l’istituzione di un divieto di transito per tutti i veicoli dalle 8,30 alle 13,30 in corso Matteotti, a partire dall’intersezione con via Oreste Bandini fino all’intersezione con piazzale Curtatone e Montanara (ad eccezione dei  mezzi di soccorso, antincendio e polizia).

I bronzi di G.Rustici al Bargello dal 10 settembre

L’attenzione è rivolta al monumentale gruppo scultoreo realizzato dal Rustici, “La Predica del Battista”, un capolavoro composto da tre imponenti figure bronzee, che nel 1511 fu posizionato sopra alla Porta Nord del Battistero di Firenze, e che fu realizzato con la collaborazione di Leonardo da Vinci. L’opera è stata sottoposta ad un importante restauro, terminato nel 2008, che ha riportato la scultura.all’originale splendore. L’opera da una parte intende mettere in risalto le partecipazione di Leonardo da Vinci alla realizzazione della stessa, con il raffronto degli autografi leonardeschi, mentre dall’altra intende esaminare la figura di Gianfrancesco Rustici, lo stile dei suoi lavori e la grande ecletticità delle tecniche utilizzate, attraverso le sue opere : invetriati, marmi, terrecotte, dipinti e altri bronzi di medie e piccole dimensioni.
L’esposizione comprende la pala robbiana del “Noli Me Tangere”, “La Zuffa di cavalli e cavalieri”, e altre opere a lui attribuite, che sono esposte nei più importanti musei europei e americani.
Siu tratta del primo percorso espositivo incentrato sulla figura del Rustici, che, sotto la protezione di Lorenzo il Magnifico, si formò presso il Giardino di San Marco ed ebbe come maestri Andrea del Verrocchio e Benedetto da Maiano, oltre a Leonardo con cui collaborò,
Amici importanti furono Andrea del Sarto, Iacopo Sansovino, Domenico Puligo e Baccio Bandinelli.

Dal 10 settembre 2010 al 10 gennaio 2011
Museo Nazionale del Bargello
Via del Proconsolo, 4, 50122 Firenze
Orario:Lunedì – Domenica ore 8.15 – 14.00

www.unannoadarte.it
Fabrizio Del Bimbo

Caccia, ecco il nuovo calendario venatorio

Ecco tutte le disposizioni approvate dalla Provincia di Firenze per la stagione 2010-2011. Apertura domenica 19 settembre, preaperture richieste per i giorni del 1° e del 5 settembre. Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo anno venatorio.

La caccia alla Starna ed alla Pernice rossa è consentita:
a)in tutto il territorio a caccia programmata e nelle Aziende Faunistico Venatorie, dal 19 settembre al 30 dicembre 2010;
b)nelle Aziende Agrituristico Venatorie, nel rispetto dei piani di abbattimento approvati dalla Provincia, ed esclusivamente per esemplari provenienti da allevamento dal 19 settembre 2010 al 31 gennaio 2011;

La caccia alla Lepre comune è consentita in tutto il territorio a caccia programmata e nelle Aziende Faunistico Venatorie dal 19 settembre al 8 dicembre 2010; fanno eccezione le Aziende Agrituristico Venatorie, nelle quali è protratta, esclusivamente in aree recintate, fino al 31 gennaio 2011, nel rispetto dei piani di abbattimento approvati dalla Provincia;

Per quanto disposto all’articolo 8 comma 4 bis della L.R. 20/2002, è consentito l’abbattimento della Minilepre (Sylvilagus floridanus)
a) in tutto il territorio a caccia programmata dal 19 settembre al 8 dicembre 2010 b) nelle Aziende Faunistico Venatorie dal 19 settembre 2010 al 31 gennaio 2011. Per la minilepre non vi sono limitazioni al carniere giornaliero per cacciatore (parere espresso dalla Regione Toscana il 23 ottobre 2008 prot. n.279225/U.90), né è conseguentemente dovuta la trascrizione dei prelievi sul tesserino venatorio;

La caccia al Fagiano è consentita:
a)in tutto il territorio provinciale a caccia programmata dal 19 settembre 2010 al 30 dicembre 2010;
b)nelle Aziende Faunistico Venatorie e nelle Aziende Agrituristico Venatorie dal 19 settembre 2010 fino al 31 gennaio 2011;

Il prelievo del Cinghiale nel territorio a caccia programmata vocato alla specie, è consentito dal 2 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011 anche in caso di terreno coperto da neve, nei giorni di mercoledì, sabato e domenica e nei giorni festivi purché non ricadenti nelle giornate di silenzio venatorio.

Il prelievo del Cinghiale nel territorio a caccia programmata non vocato alla specie ai sensi dell’articolo 92 DPGR 13/R/2004, è consentito, anche in terreno coperto da neve, secondo i modi ed i tempi di seguito indicati:
a- Nel territorio a caccia programmata non vocato compreso nell’ATC FI 4, la caccia al cinghiale sia in forma singola, che in gruppi costituiti da non più di quattro persone, può essere effettuata dal 22 settembre 2010 al 31 gennaio 2011, tutti i giorni consentiti alla attività venatoria, tenuto conto dei giorni di silenzio venatorio. La caccia al cinghiale con la tecnica della braccata da parte delle squadre può essere effettuata dal 22 settembre 2010 al 31 gennaio 2011, unicamente nei giorni di mercoledì, di sabato e di domenica e nei giorni
festivi purché non ricadenti nelle giornate di silenzio venatorio e dovrà essere preventivamente autorizzata dal Comitato di gestione dell’ATC FI 4.
b- Nel territorio a caccia programmata non vocato compreso nell’ATC FI 5 la caccia al cinghiale, sia in forma singola, che in gruppi costituiti da non più di quattro persone, può essere effettuata dal 22 settembre 2010 al 30 dicembre 2010 per tre giorni settimanali a scelta ad esclusione dei giorni di silenzio venatorio e del mercoledì. La caccia con la tecnica della braccata da parte delle squadre può essere effettuata dal 22 settembre 2010 al 31 gennaio 2011 esclusivamente nelle giornate di mercoledì e sabato, nei territori preventivamente assegnati dal Comitato di gestione dell’ATC FI 5.

La caccia al Cinghiale nelle Aziende Faunistico Venatorie è consentita dal 19 settembre 2010 al 31 gennaio 2011 anche in caso di terreno coperto da neve.

La caccia alla specie Beccaccia è consentita esclusivamente in forma vagante con l’uso del cane da ferma o da cerca. Nel territorio della Provincia l’abbattimento e la detenzione di soggetti di beccaccia durante l’esercizio venatorio è consentito solo ai cacciatori accompagnati da cani da ferma o da cerca. N.B. deve essere segnato sul tesserino venatorio ogni capo di beccaccia subito dopo l’abbattimento.

In base all’art. 7, 6° comma, della L.R. 20/2002, il prelievo sulle popolazioni di Capriolo, Daino, Cervo e Muflone è consentito nei Distretti inclusi nel territorio a gestione programmata della caccia, nei periodi di seguito indicati:
Capriolo
Distretti dell’ATC Firenze 4:
Dal 1 agosto al 30 settembre 2010 per tutte le classi di sesso ed età;
dal 2 febbraio al 14 marzo 2011 per femmine e piccoli (entrambi i sessi);
dal 2 marzo al 14 marzo 2011 maschi adulti;
Distretti dell’ATC Firenze 5:
Dal 1 agosto al 16 settembre 2010 per tutte le classi di sesso ed età;
dal 16 gennaio al 28 febbraio 2011 per femmine e piccoli (entrambi i sessi);
dal 2 marzo al 14 marzo 2011 maschi adulti;
Daino
Comprensori dell’ATC Firenze 4:
Dal 1 novembre al 29 novembre 2010 e dal 2 gennaio al 14 marzo 2011.
Nei comprensori Vicchio, Vaglia, San Piero, Pontassieve, Londa, interamente ricadenti nel territorio non vocato alla specie, i cacciatori iscritti a distretti di capriolo ricadenti nei suddetti comprensori, possono cacciare, nel periodo compreso dal 1 agosto al 30 settembre 2010, i capi assegnati di daino contestualmente ai capi assegnati di capriolo.
Comprensori dell’ATC Firenze 5:
Dal 2 ottobre al 31 ottobre 2010 e dal 16 gennaio al 14 marzo 2011
Nei comprensori ricadenti in area non vocata alla specie, i cacciatori iscritti a distretti di capriolo ricadenti nei suddetti comprensori, possono cacciare, nel periodo compreso dal 1 agosto al 16 settembre 2010 i capi assegnati di daino contestualmente ai capi assegnati di capriolo.
Cervo
Comprensori dell’ATC Firenze 4
in area vocata:
Maschi adulti e sub adulti: dal 1 agosto al 15 settembre 2010 e dal 5 ottobre 2010 al 15 marzo 2011;
Maschi fusoni (anche in velluto), piccoli e femmine giovani dal 1 agosto 2010 al 15 marzo 2011
Femmine adulte: dal 1 dicembre 2010 al 15 marzo 2011.
in area non vocata
I cacciatori iscritti a distretti di capriolo o di daino ricadenti nella area non vocata al cervo possono cacciare, nel periodo compreso dal 1 agosto al 15 marzo 2011, il numero di capi assegnati di cervo, per tutte le classi di sesso e di età, contestualmente ai capi assegnati di capriolo e/o di daino.
Comprensori dell’ATC Firenze 5:
dal 2 ottobre al 31 ottobre 2010 e dal 16 gennaio al 14 marzo 2011
Nei comprensori ricadenti in area non vocata alla specie, i cacciatori iscritti a distretti di capriolo ricadenti nei suddetti comprensori, possono cacciare, nel periodo compreso dal 1 agosto al 16 settembre 2010 i capi assegnati di cervo contestualmente ai capi assegnati di capriolo.
Muflone
Comprensori dell’ATC Firenze 4:
dal 1 novembre al 29 novembre 2010 e dal 2 gennaio al 14 marzo 2011.

Il prelievo di Capriolo, Daino, Cervo è altresì consentito nelle Aziende Faunistico Venatorie nei tempi e nelle quantità suddivise in classi prevista nei Piani di Assestamento per la stagione venatoria 2010-2011, approvati con specifica Delibera della Giunta Provinciale.

L’utilizzo di segugi per la caccia agli ungulati all’interno di recinti di abbattimento è consentito unicamente nelle Aziende Agrituristico Venatorie per le quali tale uso sia previsto nell’ambito dei piani di gestione annuale approvati dalla Provincia (parere espresso dalla Regione Toscana il 7 /02/2005 prot. 123/2729).

Nella caccia di selezione a cervidi e bovidi l’uso di cani da traccia è consentito dal 1 agosto 2010 al 15 marzo 2011, per la sola attività di recupero dei capi feriti, a persone abilitate iscritte nel registro dei conduttori di cani da traccia;

Successivamente all’8 dicembre 2010, l’uso del cane da seguita è vietato. Fanno eccezione i casi seguenti:
a) per la caccia alla volpe, l’uso del cane da seguita è consentito dal 9 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011, limitato a squadre composte da almeno sei partecipanti. In tale periodo, prima dell’inizio della cacciata, tali partecipanti devono compilare su carta una lista, da esibire al momento dei controlli, contenente il loro nominativo e gli estremi del porto d’armi.
b) per la caccia del cinghiale sia in area vocata che non vocata, l’uso del cane da seguita è consentito dal 9 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011, in tutti i casi previsti ai capoversi precedenti;

Nel periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 31 gennaio 2011, l’uso del cane è vietato con l’eccezione dei seguenti casi:
a) nella caccia da appostamento fisso e temporaneo l’uso del cane è consentito per la sola attività di recupero dei capi feriti o abbattuti;
b) per la specie beccaccia;

Oltre i casi previsti ai precedenti punti 13 a) e 11 b), nel periodo compreso tra il 1 gennaio ed il 31 gennaio 2011, la caccia vagante, è consentita esclusivamente:
a) nelle Aziende Faunistico Venatorie e nelle Agrituristico Venatorie;
b) per la specie beccaccia, esclusivamente con l’uso del cane da ferma o da cerca, nelle aree boscate incluse entro i territori vocati alla specie Cinghiale. Per superfici boscate si intendono quelle di estensione superiore a 2.000 mq, di larghezza maggiore a 20 m, coperte da vegetazione arborea con una copertura del suolo determinata dalla proiezione della chioma pari ad almeno il 20 per cento, come indicato all’articolo 3 comma 1 della Legge Regionale Forestale n° 39/2000;
c) nelle aree palustri di cui all’elenco seguente (vedi cartografia su www.provincia.fi.it/agricoltura-caccia-pesca ):
Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi
a Nord – dal confine con la Provincia di Pistoia nel tratto compreso fra il canale del Terzo ed il canale del Capannone (detto anche Usciana);
ad Est – lungo il confine con la Provincia di Pistoia fino ad incontrare la strada campestre che conduce al podere della Chiavica e seguendo detta strada fino a Casa del Morelli passando per Ponte del Turrini, Mulino, C. Cavallino; e da qui seguendo la strada provinciale per Massarella fino a mt. 1000 di distanza dal canale maestro e proseguendo verso Sud mantenendo tale distanza da detto canale, fino ad incontrare la strada provinciale n. 15 Lucchese-Romana;
ad Ovest – dalla Provincia di Pistoia lungo il canale del Capannone (detto anche Usciana) fino all’altezza di Villa Lampaggi, quindi seguendo la gronda del Padule fino a Ponte di Cavallaia e da questa località seguendo il canale maestro in direzione Sud fino a Ponte a Cappiano;
a Sud – da Ponte a Cappiano per mt. 1000 lungo la strada provinciale n. 15 Lucchese-Romana.
Pianura a valle di Firenze
fino ai confini della Provincia di Pistoia e lungo il corso inferiore dell’Arno:
a Nord – dal confine della Provincia di Prato lungo la ferrovia Firenze-Bologna in direzione sud-est fino ad incontrare il confine amministrativo del Comune di Firenze (fosso del Termine);
ad Est – incontro della ferrovia Firenze-Bologna con il confine amministrativo del Comune di Firenze (fosso del Termine) e seguendo detto confine fino al fiume Arno (presso loc. San Donnino);
a Sud – dal fiume Arno (presso Loc. L’Isola) seguendo il confine amministrativo del Comune di Firenze fino all’uscita n.21 casello Autostrada del Sole (Firenze-Signa) e da detta località seguendo la Strada Statale n. 67 Tosco-Romagnola in direzione Ovest e passando per Olmo, Viottolone, Granatieri, Lastra a Signa fino a Ponte a Signa;
ad Ovest – da Ponte a Signa attraversando l’Arno in direzione Nord lungo la Strada Statale n. 325 Val di Setta e Val di Bisenzio passando per Signa fino alla località Il Crocifisso, da questa località seguendo la strada campestre in direzione Ovest che conduce a Caverna, Casa Padule, Podere Chiella, fino a incontrare il confine con la Provincia di Prato sul fiume Ombrone;

In base al Piano Faunistico Venatorio Provinciale approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 167 del 02/10/2006 e successive integrazioni, è stabilito il divieto di caccia su tutto il territorio del Comune di Firenze;

Ai sensi dell’art. 28, comma 11 della L.R.3/94 concernenti le zone dove l’attività venatoria è consentita in forma programmata, le zone riservate alla gestione venatoria privata e quelle dove l’attività venatoria non è consentita sono riportate sull’elenco inserito sul sito web della Provincia www.provincia.fi.it/agricoltura-caccia-pesca.

E’stabilito di richiedere alla Regione Toscana nei giorni 1 e 5 settembre 2010 la caccia da appostamento alle specie tortora (Streptopelia turtur), colombaccio, merlo, gazza, ghiandaia, cornacchia grigia. La preapertura resta subordinata all’acquisizione della relativa autorizzazione da parte della Regione. In attuazione di quanto previsto all’articolo 18 comma 2 della L.R. 157/92, la concessione da parte della Regione Toscana dell’apertura anticipata della caccia sulle specie suddette, comporta la riduzione implicita dell’ultimo giorno disponibile di caccia per ciascuna specie, rispetto ai periodi previsti all’art. 7 della L.R. 20/2002.

A corredo del Calendario Venatorio Provinciale sono date le seguenti prescrizioni e/o precisazioni:
i)SETTIMANA VENATORIA: la settimana venatoria inizia il lunedì. Nel conteggio delle giornate settimanali di caccia sono considerate valide quelle effettuate sia in Toscana che in altre Regioni;
ii) TESSERINO VENATORIO: in base all’art. 28 della legge regionale 12/1/1994 n. 3, nelle Aziende Agrituristico Venatorie non è necessario il possesso del tesserino per l’esercizio dell’attività venatoria.
iii)APPOSTAMENTI FISSI: i titolari, ed in loro assenza i fruitori di appostamento fisso, sono tenuti su richiesta ad esibire agli incaricati della vigilanza l’autorizzazione all’impianto, unitamente alla conferma di validità dell’anno in corso con il versamento aggiornato della tassa di concessione regionale. Deve essere sempre consentito inoltre, durante l’utilizzo degli appostamenti, l’accesso ai medesimi da parte del personale di vigilanza.
iv)APPOSTAMENTI TEMPORANEI: sulla base delle proposte dei Comitati di Gestione degli ATC provinciali, la distanza minima tra appostamenti temporanei è fissata in metri 80.
v)PERIODI DI DIVIETO PER LA CACCIA VAGANTE: nei casi in cui si eserciti l’attività venatoria in periodi in cui sia consentita la caccia solo da appostamento fisso o temporaneo, l’accesso all’appostamento dovrà avvenire con il fucile scarico ed in custodia, o racchiuso in idoneo involucro o smontato.
vi)CACCIA AL CINGHIALE:
La caccia al cinghiale nelle aree vocate alla specie è consentita a cacciatori iscritti al Registro provinciale della caccia al cinghiale riuniti in squadre. Le braccate possono essere effettuate con la presenza di almeno 20 iscritti alla squadra. In deroga a ciò possono concorrere al raggiungimento del numero minimo ospiti in possesso dell’opzione di cui alla lettera d) dell’art. 28 L.R. 3/94. E’ fatto obbligo a tutti i partecipanti alla caccia in squadra, di indossare abbigliamento ad alta visibilità.
La caccia al cinghiale nelle aree non vocate, può essere attuata delle seguenti tipologie di cacciatori, con priorità per coloro che abbiano effettuato l’opzione di cui all’art. 28, lett. d) della L.R. 3/94:
a)Cacciatori singoli che effettuano la caccia all’aspetto ed alla cerca anche con l’uso del cane;
b)Cacciatori iscritti al registro provinciale della caccia al cinghiale riuniti in squadre.
I cacciatori singoli devono essere iscritti in apposito Registro tenuto dagli ATC. L’iscrizione al Registro comporta l’accettazione da parte del cacciatore di offrire la propria disponibilità ad effettuare operazioni di prevenzione dei danni alle colture agricole mediante la realizzazione di opere passive.
Ferma restando la priorità per i cacciatori che abbiano effettuato l’opzione di cui all’art. 28, lett. d) della L.R. 3/94, ogni ATC ha discrezionalità sulle modalità e sui tempi di iscrizione al Registro.
Tutti i cacciatori, durante l’espletamento dell’attività venatoria e dell’abbattimento devono rispettare i seguenti obblighi:
– indossare abbigliamento ad alta visibilità;
– non possono detenere ed utilizzare munizione spezzata;
– devono munire tutti i capi abbattuti di contrassegno inamovibile fornito dagli ATC;
– devono segnalare preventivamente gli interventi in braccata con appositi cartelli con la scritta “attenzione intervento di caccia al cinghiale in corso” da sistemare ai margini e lungo le vie di accesso all’area di intervento;
-i cacciatori che effettuano la caccia all’aspetto ed alla cerca, anche con l’uso del cane, possono riunirsi in gruppi non superiori a quattro persone.
vii)L’ALLENAMENTO ED ADDESTRAMENTO DEI CANI: si svolge, ai sensi dell’art. 30 comma 10 della L.R. 3/94 e dell’art.5 del Calendario Venatorio Regionale, nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica, dalla terza domenica di agosto al giovedì precedente la terza domenica di settembre, dal sorgere del sole sino alle ore 11.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00 (ora legale) sull’intero territorio regionale non soggetto a divieto di caccia L’allenamento e l’addestramento dei cani è consentito ai soli cacciatori iscritti all’ambito territoriale di caccia (ATC). Tale attività non è consentita nelle aree interessate dalle produzioni agricole di cui all’art. 42 comma 2 della L.R.T. 3/94 e della Deliberazione Consiliare 20/12/1994 n. 588, anche se prive di tabellazione.
viii)CACCIA DI SELEZIONE: Ai sensi di quanto inoltre previsto all’art. 6 bis della L.R. 20/2002, i cacciatori abilitati utilizzano per l’annotazione delle giornate di caccia e degli abbattimenti effettuati durante la caccia di selezione, fino al completamento del piano di abbattimento assegnato, gli appositi libretti delle uscite consegnati e vidimati dagli ATC provinciali. Nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre ed il 31 gennaio deve essere segnato anche il tesserino venatorio rilasciato dal comune di residenza.
ix)CACCIA NELLE AZIENDE AGRITURISTICO VENATORIE: Si ricorda che in detti istituti l’attività venatoria è consentita esclusivamente su fauna immessa proveniente da allevamento, pertanto, per quanto concerne la specie lepre comune, qualora le immissioni fossero effettuate unicamente all’interno di recinti, è consentito il prelievo venatorio unicamente all’interno degli stessi.
x)CACCIA NELLE ZPS: Nelle ZPS ricadenti nel territorio della Provincia di Firenze identificate come “Stagni della Piana Fiorentina”, “Padule di Fucecchio”, “Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone” e “Camaldoli, Scodella, Campigna, Badia Prataglia”, (vedi cartografia su www.provincia.fi.it/agricoltura-caccia-pesca) le disposizioni del presente calendario si applicano facendo salve le disposizioni della Delibera di Giunta Regionale n°454 del 16-06-2008 avente per oggetto “D.M. 17.10.2007 del Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare – Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di conservazione (ZSC) e zone di protezione speciale ((ZPS)” che dettano in particolare per le ZPS i seguenti divieti:
a) divieti validi per tutte le ZPS:
Esercizio dell’attività venatoria nel mese di gennaio ad eccezione dei giorni di giovedì e di domenica e con l’eccezione, ove prevista, della caccia agli ungulati;
Effettuazione della preapertura della attività venatoria;
Utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide quali laghi, stagni, paludi, acquitrini, lanche e lagune d’acqua dolce nonché nel raggio di 150 m dalle rive più esterne;
Abbattimento di esemplari appartenenti alle specie Combattente (Philomacus pugnax) e Moretta (Aythya fuligula);
Svolgimento dell’attività di addestramento cani da caccia prima del 1 settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria;
Distruzione o danneggiamento intenzionale di nidi e ricoveri di uccelli;
Svolgimento di attività di circolazione motorizzata al di fuori delle strade fatta eccezione di mezzi agricoli e forestali, mezzi di soccorso controllo e sorveglianza, nonché ai fini dell’accesso all’azienda agli aventi diritto in qualità di proprietari, lavoratori o gestori;
b) divieti validi per le ZPS caratterizzate da zone umide delle quali “Stagni della Piana Fiorentina”, “Padule di Fucecchio”, “Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone” :
divieto di abbattimento, in data antecedente al 1° Ottobre, di esemplari appartenenti alle specie Codone (Anas acuta), Marzaiola (Anas querquedula), Mestolone (Anas clypeata), Alzavola (Anas crecca), Canapiglia (Anas strepera), Fischione (Anas penelope), Moriglione (Aythya ferina), Folaga (Fulica atra), Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), Porciglione (Rallus aquaticus), Beccaccino (Gallinago gallinago), Beccaccia (Scolopax rusticola), Frullino (Lymnocryptes minimus), Pavoncella (Vanellus vanellus);
xi)DIVIETO DI USO DI CARTUCCE CON PALLINI DI PIOMBO NELLE ZONE UMIDE. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Provinciale per il rilascio, il rinnovo e l’uso degli appostamenti fissi, approvato con Delibera del Consiglio Prov.le n. 5 del 22/01/2009, ai fini della salvaguardia delle popolazioni di uccelli acquatici, è fatto divieto detenere ed utilizzare munizioni a pallini di piombo durante l’esercizio di caccia da appostamento fisso a palmipedi e trampolieri, dai capanni complementari e da appostamenti a trampolieri autorizzati su tutto il territorio provinciale, compreso quello del Circondario Empolese Valdelsa.
xii)SANZIONI: L’ art. 58 comma 1 lettera q della L.R.T. 3/94 dispone in merito alle sanzioni da applicare per le violazioni alle disposizioni contenute nel Calendario Venatorio Regionale, nonché alle disposizioni o prescrizioni contenute nel presente provvedimento, se non espressamente già enunciate dalla L.R.T. n. 3/94.

Il 24 agosto “La città aromatica” in Piazza del Campo

0

Da La musica di Noi, a un inedito appuntamento che vede protagonisti Paolo Benvegnù che ospita Moltheni, dalla danza al rock senese per arrivare al gran finale con Dalla e De Gregori, l’edizione 2010 sarà una vera e propria festa di spettacoli unici risultato di contaminazioni fra stili e ricerche artistiche diverse.

Artisti che pur avendo fatto percorsi diversi si mettono insieme sul palcoscenico e offrono uno spettacolo unico e irripetibile. Accade a Siena dal 24 al 27 agosto, nel festival “La città aromatica”, la festa dell’estate senese che, per la direzione artistica di Mauro Pagani, da ormai dieci anni propone musica rock, etnica, jazz e danza, grazie al sostegno della Banca Monte Paschi di Siena spa main sponsor del cartellone. L’edizione 2010 propone una serie di eventi nati da collaborazioni tra artisti che si uniscono per dare vita a progetti particolari e unici. “La città aromatica” mantiene così intatta la sua originaria vocazione che vuole fare della contaminazione di espressioni artistiche, stili e generi diversi, la sua peculiarità.

E infatti sarà proprio un originale gruppo di artisti che, martedì 24 agosto, alle ore 21 in Piazza San Francesco, inaugurerà il festival proponendo al pubblico uno dei progetti discografici più curiosi del 2010.

Dario Rosciglione, Roberto Gatto, Danilo Rea, Stefano Di Battista con special guest Walter Ricci, presentano “La musica di Noi” un progetto che nasce con la direzione artistica di Walter Veltroni, si ispira al suo romanzo “Noi” e mette insieme una lunga storia in musica nella quale si fondono linguaggi e stagioni tra loro molto diverse da Parlami d’amore Mariù (1932) a Don’t Stand So Close To Me (1980).

Attesissimo e inaspettato l’appuntamento di giovedì 26 agosto quando, sempre in piazza San Francesco, si esibiranno Paolo Benvegnù che avrà per la prima volta ospite sul palco Moltheni. I due artisti eseguiranno esclusivamente per Siena brani del loro repertorio che verranno arrangiati per l’occasione. Un appuntamento imperdibile che alle ore 21,15 sarà aperto dal direttore artistico Mauro Pagani special guest della band Charme per la vetrina “Nuovo Rock Italiano”.

Nella stessa piazza, mercoledì 25 agosto sempre alle ore 21,15, torna la danza delle compagnie Motus e Francesca Selva, realtà senesi che hanno ormai conquistato palcoscenici internazionali e che lavoreranno su allestimenti che ben si sposano allo spirito del festival.

“La città aromatica” infatti, ha sempre valorizzato il tessuto culturale cittadino e l’Amministrazione Comunale ha fatto in modo che la manifestazione accogliesse accanto ai grandi nomi della musica internazionale anche i giovani artisti senesi.

Immancabile venerdì 27 agosto il gran finale in Piazza del Campo e in tema di artisti che si trovano d’accordo non potevano non arrivare a Siena Lucio Dalla & Francesco De Gregori che in questo 2010 con il loro “Work in progress tour” hanno dato vita a uno degli eventi più acclamati e seguiti dal grande pubblico.

E come consuetudine per questo festival che trasforma Siena in una sorta di città-laboratorio della musica, già si pregustano le immancabili “sorprese” che ovviamente saranno svelate solo all’ultimo momento.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito

Nicoletta Curradi

Palio, il trionfo della Tartuca

Ha vinto la Tartuca, ha (ri)vinto Trecciolino. Si è conclusa quindi senza particolari colpi di scena, almeno per quanto riguarda il risultato finale, l’edizione del Palio dedicato alla Madonna assunta in cielo che si è corso ieri.

COPPIA D’ASSI. La Tartuca, infatti, grazie alla coppia Trecciolino-Istriceddu era una delle grandi favorite della corsa, ed è stata in testa dall’inizio alla fine della gara, cogliendo un meritato trionfo. Qualche momento di tensione, invece, si era registrato prima della partenza della corsa, tra i canapi.

TRECCIOLINO. E quello colto ieri è stato il dodiceimo successo della carriera di Trecciolino. 32 anni, senese, Luigi Bruschelli è il fantino, tra quelli ancora in attività, che ha vinto di più: con ieri fanno 12 edizioni del Palio. Non a caso, è conosciuto come il “re della Piazza”.

ISTRICEDDU. Ma non è nuovo alla vittoria nemmeno il cavallo che ieri montava Trecciolinol ovvero Istriceddu. Castrone, baio scuro, di 7 anni, aveva già trionfato in una precedente edizione della gara. Ieri ha fatto il bis, per la gioia dei contradaioli della Tartuca.