venerdì, 22 Agosto 2025
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Matteoli arriva a Figline. E il sindaco gli scrive

“La presenza del ministro a Figline è un’occasione importante per ricordare che il nostro Valdarno è un territorio in cui ci sono infrastrutture fondamentali già realizzate e altre in corso di progettazione: penso alla rete ferroviaria, snodo nevralgico tra le città di Arezzo e Firenze – scrive il sindaco – penso all’intervento che porterà alla realizzazione del sottoattraversamento fiorentino della Tav”.

Le terre di scavo, infatti, saranno depositate nell’area mineraria ex Enel al confine con il Comune di Figline. Ma sono soprattutto le casse di espansione dell’Arno, i cui lavori inizieranno nei prossimi mesi, a stare a cuore del sindaco.

“Questo intervento ha beneficiato – continua Nocentini – di importanti stanziamenti ministeriali provenienti dal Cipe e della proficua collaborazione con la Regione Toscana e I’Autorità di Bacino, prima nella persona del Segretario Generale Giovanni Menduni e adesso nella persona di Gaia Checcucci. Nel darle il benvenuto, le chiediamo la massima attenzione al nostro territorio con I’intento, pur nelle divergenze politiche e di opinione, di poterci confrontare in maniera proficua nel merito delle varie questioni con il PdL provinciale e in particolar modo con il PdL valdarnese e figlinese. Crediamo infatti che la politica sia scontro ma anche condivisione di progetti comuni quando essi riguardano I’interesse di tutti i cittadini”.

Ss. Annunziata Disneyland per un giorno. Anzi due

Saranno due giorni di festa per i bambini dai 3 ai 7 anni con “Giocando s’Impara in Tour”, tante iniziative tra il gioco e l’educazione (al codice della strada, all’ambiente ma anche alle lingue straniere).  

“Il tour ha un forte carattere educativo – ha sottolineato l’assessore Rosa Maria Di Giorgi – i personaggi Disney protagonisti dell’evento sono noti tra i bambini e i loro genitori per i valori e i messaggi formativi che veicolano. Le attività di gioco sono state concepite con uno scopo educativo: ci sono giochi utili per riconoscere forme, colori, dimensioni; attività che sviluppano la logica e l’intuito; giochi che insegnano i numeri e l’inglese, il lavoro di squadra e il rispetto per la natura, fino al gioco dedicato alla serie animata ‘In giro per la giungla’ che è un vero e proprio minicorso sull’educazione stradale”.

“Si tratta di un’iniziativa importante – ha detto il presidente della commissione cultura Leonardo Bieber – che dimostra ancora una volta la vocazione verso l’infanzia di Firenze. Non è un caso – ha aggiunto Bieber – che quest’evento si tenga nella piazza che da sempre è un simbolo di accoglienza dei più piccoli e indifesi. La manifestazione ha toccato anche altre città d’Italia con successo. Speriamo che i bambini partecipino numerosi alle attività organizzate nel villaggio che sono divertenti, ma allo stesso formative per gli stessi genitori”.

La notte della costa toscana si accende. Di blu

E’ la Notte Blu, iniziativa coniata sulla falsariga della Notte Rosa della riviera romagnola, promossa dalla Provincia di Livorno e dall’Apt in collaborazione con la locale Camera di Commercio e i Comuni di Livorno, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo e Piombino.

I motivi per festeggiare non mancano, anzi sono ben sette, come il numero delle bandiere blu assegnate quest’anno dalla Fee (Foundation for Environmental Education – Fondazione per l’Educazione Ambientale) a tutti i comuni della costa livornese, in nome della gestione dell’ambiente e dei servizi.

“Inauguriamo quest’anno la Notte Blu, un ‘evento di sistema’ che coinvolge la Costa degli Etruschi e tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nel turismo – sottolinea l’assessore al turismo della Provincia di Livorno Paolo Pacini – Un’operazione da estendere possibilmente anche a tutta la costa toscana, che può diventare un nuovo prodotto turistico per l’apertura della stagione balneare, condiviso da tutti gli operatori, pubblici e privati, per rispondere alle sfide di un turismo che richiede sempre maggiori sinergie”.

Proprio in quest’ottica è partita la collaborazione con la Notte Rosa di Rimini, il tentativo di un ponte tra costa e costa, tra Toscana e Romagna con il medesimo obiettivo di rafforzare l’industria del turismo. “Ho voluto portare qui la testimonianza di un’iniziativa che trova risposte ed entusiasmo”, afferma l’assessore al turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli. “Nata quasi per scherzo nel 2006, festeggiamo quest’anno la quinta edizione che coinvolge quattro Province, dodici Comuni e lo Stato di San Marino; sarà dedicata al tema della Dolce Vita felliniana e all’atmosfera degli anni Sessanta”.

Nozze d’argento tra Mugello e motori

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“Il Gran Premio 2010 – dichiara Paolo Poli, amministratore unico di Mugello Circuit Spa – testimonia il legame oramai inscindibile che esiste fra il Mugello e le due ruote: un legame che abbiamo coltivato, anno dopo anno, adoperandoci per fare un tracciato sicuro per i piloti e nello stesso tempo un impianto sempre più godibile per gli spettatori”.

Realizzata 36 anni fa, la pista non ha mai subito sostanziali modifiche, ma è stata continuamente migliorata nel corso degli anni, per adeguarlo ai nuovi parametri di sicurezza. E alle velocità sempre elevate delle moto, che in fondo al rettilineo arrivano a toccare i 350 km/h.

Entro il 2012, invece, arriverà la nuova tribuna centrale coperta.

Armi antiche in mostra alla Casa di Dante

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Il merito va al signor Benito Piccaia, che ha deciso di donare alla Casa di Dante frammenti di armi bianche ed altro prezioso materiale che va dal 1300 al 1500. Le bacheche contenenti brocche, cocci e armi che «potrebbero aver combattuto a Campaldino», come evidenzia il presidente del Museo, sono state presentate stamani dal professor Fei, dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, dal signor Piccaia e dall’esperto di armi Alberto Corti. Ma l’inaugurazione ufficiale del ‘Museo degli Originali’ è prevista per oggi pomeriggio. Alla cerimonia parteciperanno gli onorevoli Riccardo Nencini e Valdo Spini, il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, il presidente della Società Dantesca Enrico Ghidetti e il presidente della Fondazione Romualdo Del Bianco, architetto Paolo Del Bianco.  L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale Ondus.

Nella Sala della presenza politica del Poeta si possono adesso ammirare una brocca e una splendida secchia da pozzo, originale anche nel manico. Ma è nella Sala di Campaldino che sono racchiusi gli oggetti più preziosi: si va da un resto di una maglia di ferro a spade, pugnali, punte di lancia e scuri. Non mancano neppure un pezzo di corazza e due copricapo.

Il pezzo più vicino all’epoca di Dante è un pugnale che, per forma e proporzioni, è collocabile a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Un oggetto particolarmente significativo è pure un martello d’arme, utilizzato per sfondare le piastre dell’armatura quattrocentesca, al quale è stato aggiunto un manico identico a quelli visibili nelle battaglie di Paolo Uccello. Da piccoli particolari poi si capisce che la maggior parte del materiale esposto proviene dal nord Italia. Molto bella ad esempio è una cervelliera di cui resta purtroppo solo la parte superiore. E’ proprio lì che spicca una ‘A’ maiuscola scritta con una particolare grafia che tradisce la provenienza bresciana dell’oggetto, che risale al 1450-1500. Una simile protezione è visibile anche sulla tomba che raffigura Antonio Rinaldeschi. Anche le decorazioni, fitti fogliami che formano spirali, che si possono ammirare su un copricapo da fanti, sono tipiche della zona di Brescia. Ci sono poi armi da taglio e da punta. E una daga con l’impugnatura a ‘I’ maiuscola (detta basilarda) che, tenuta sul fianco destro del cavaliere, veniva usata per finire gli avversari nel corpo a corpo. Dovrebbe risalire alla seconda metà del XIV secolo.

«Si tratta – commenta Corti, – di una collezione molto interessante, tutta proveniente da scavi, che non ha subito manipolazioni e che, lontano dallo sfarzo e dal lusso della grande committenza, ci parla nel vero linguaggio della guerra». «Una donazione che consente un salto di qualità al Museo, già così ben tenuto – le parole di Giani -. E poi s’introduce il concetto che qui non si trovano solo percorsi didattici, ma pezzi originali dell’epoca di Dante, per giunta donati da un semplice cittadino».

Dal 1948 al 1970 il signor Benito, 77 anni, ha raccolto 5-600 oggetti. Una passione, la sua, nata grazie ai due principali musei di Domodossola, dove il donatore ha vissuto diversi anni. «Ho trovato questo prezioso materiale nei mercatini del milanese e a Ginevra. Ma mi sono rivolto anche a privati e ad armatori. È stato un lavoro tanto lungo quanto entusiasmante. A poco a poco ho messo insieme alabarde, punte, ganci e ferri. Mi sono appassionato alla materia e quando mi sono trasferito a Firenze ho portato una parte del materiale con me», racconta Benito. Che per quasi quarant’anni ha curato con tanto affetto le sue armi, pulendole con la spazzola metallica o mettendole lentamente a bagno nell’aceto. «Ho deciso di donarle al Museo Casa di Dante affinché diventino patrimonio di tutti. E possano essere oggetto di studio per gli esperti e avere anche un’importante valenza didattica per i giovani che visitano l’interessante museo fiorentino», sorride Benito.

10 milioni ai familiari delle vittime di Viareggio: sì della Camera

Dieci milioni alle famiglie delle vittime della strage di Viareggio: il primo sì è arrivato dalla Camera, ora tocca al Senato, a cui passa il testo.

Il testo che prevede il contributo è stato approvato all’unanimità (483 sì e un’astensione) dalla Camera dei deputati: previsto lo stanziamento di 10 milioni di euro per i familiari delle 32 vittime del disastro ferroviario e di coloro che hanno riportato lesioni gravi e gravissime.

Ora il testo passerà al Senato.

 

Ultima gita con “Invito al trekking”

Voglia di camminare, una bella gita e pranzo al sacco. Sono questi gli ingredienti di “Invito al Trekking 2010”, organizzato dal Quartiere 2 e Trekking Italia, che chiude la stagione con l’appuntamento di domenica 6 giugno. In calendario un’escursione a S. Piero a Sieve e al lago di Bilancino, una camminata di cinque ore in particolare lungo le rive dello specchio d’acqua, dove è possibile osservare la flora e la fauna che hanno rinaturalizzato il luogo. 

Ritrovo alle 8,15 alla biglietteria della stazione di Smn e rientro intorno alle 19,30. Prenotazione obbligatoria presso Trekking Italia.

Informazioni: ufficio sport, tel. 055.2767834/7836 – 055/2341040 in orario di ufficio. E-mail: [email protected].

“Florence dragon lady”, le atlete a Palazzo Vecchio

Ad incontrare il sindaco sono state Susanna Bausi, Deanna Santangelo, Iolanda Giamberini, Stefania Raugi, Deanna Niccolai, Anna Maria Barone e Vanda Poggi. Con loro c’era anche l’allenatore Alessandro Piccardi.

LA SQUADRA. La squadra, nata il 14 febbraio 2006 con l’appoggio della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e della Canottieri comunali Firenze, l’8 giugno partirà per Peterborough, in Canada, dove parteciperà all’“International dragon boat festival”, una gara che il 12 e 13 giugno vedrà impegnate 2.000 donne provenienti da tutto il mondo, che hanno vinto la battaglia contro il tumore al seno. Durante l’incontro il sindaco Renzi ha ipotizzato di organizzare nei prossimi anni un’analoga manifestazione anche in territorio fiorentino e ha fatto alle atlete un grande in bocca al lupo.

LO SPORT. Il dragon boat, apparso per la prima volta in Italia nel 1988, è una disciplina sportiva che prevede gare su imbarcazioni standard lunghe 12,66 metri con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono sospinte da 20 atleti, 10 a destra e 10 a sinistra, con pagaie simili a quelle della canoa canadese, al ritmo scandito del tamburino mentre il timoniere a poppa tiene la direzione con un remo lungo circa tre metri.

La “Florence dragon lady” è la seconda squadra di dragon boat nata in Italia; la prima è nata a Roma nel 2004. Gli obiettivi della squadra fiorentina sono sensibilizzare tutte le donne alla prevenzione e promuovere lo sport del dragon boat tra le donne operate.

Intercettazioni e legalità, se ne parla in un convegno

Susanna Agostini (consigliera del Pd  e presidente della commissione pace) parteciperà domani al  convegno “Intercettazioni – legalità, diritti e informazione” che si svolgerà alle 10 in via Orsanmichele 4 presso l’Accademia delle Arti e del Disegno.

L’evento è organizzato da Silp Toscana, dall’associazione magistrati e dalla Federazione nazionale della stampa. Fra gli altri interverranno il segretario Cgil Toscana Alessio Gramolati, la senatrice Silvia della Monica, il giornalista di ‘Repubblica’ Carlo Bonini, Paolo Canessa dell’associazione nazionale magistrati. “Al Senato – ha detto Agostini – l’8 giugno i nostri parlamentari riprendono la parola sulle nuove norme in materia di intercettazioni telefoniche e libertà di espressione, il ddl 1611 (e connessi). Auspico che si renda possibile ogni approfondimento e confronto politico su una materia delicata come quella delle intercettazioni e delle libertà di espressione. Sono preoccupata che un patrimonio giuridico e morale parte integrante della formazione democratica del nostro Paese, possa essere contraddetto, offuscato, da leggi ad personam sulle quali i cittadini italiani non hanno in alcun modo avuto la possibilità di esprimersi”.

Susanna Agostini ha poi ringraziato il Siulp per aver organizzato “un incontro tanto importante quanto utile. Vorrei – ha aggiunto Agostini – invitare a partecipare numerosi a questo momento di riflessione. E’ importante cercare la verità, perché come continua a dire il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso ‘non c’è giustizia senza verità’. Le intercettazioni si sono spesso rivelate fondamentali ed è evidente che la loro eliminazione o forte riduzione segnerebbe una battuta d’arresto o un forte rallentamento nelle indagini”.

Prandelli saluta Firenze: rescisso il contratto

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Cesare Prandelli non è più l’allenatore della Fiorentina. Il tecnico di Orzinuovi ha rescisso il suo contratto con il club viola questa mattina, recandosi nella sede della società.

Dunque, dopo 5 anni intensi e pieni di soddisfazioni, le strade di Prandelli e della Fiorentina si dividono: per il tecnico inizia l’avventura in Nazionale (prenderà il posto di Lippi subito dopo il Mondiale del Sudafrica, con l’obiettivo di qualificare la squadra azzurra agli Europei del 2012), a Firenze dovrebbe cominciare l’era Mihajlovic.

E, per salutare Firenze e i suoi tifosi, Cesare Prandelli ha scritto una lettera aperta. Ecco il testo integrale:

“A chi mi incontra per strada e mi chiama Cesare; a chi ha preso la pioggia, il sole, il vento al Franchi; a chi ha fatto le vacanze a Folgaria, a Castelrotto e a Cortina; a chi ha pianto per un rigore sbagliato o per la gioia di Anfield; a chi ci ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola ad una finestra; a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene; a chi ha saputo capire ed apprezzare il significato del silenzio; a chi ha fatto centinaia di chilometri per dire io c’ero, quelli di Verona, di Torino e che hanno pianto di gioia con noi; a quelli che ci aspettavano all’aeroporto la notte per cantare forza viola; a chi urlava falli correre e a chi ha corso; a chi mi diceva, toccandomi ogni volta l’anima, “Grande Mister, uno di noi” oppure “parlare con te è come se parlassi con un parente”, fratello, zio cugino, padre non fa differenza. A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po’ malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore. Cesare”.

D’AGOSTINO. Ma a Firenze, in queste ore, non ci si concentra solo sulla questione-allenatore. Il mercato, infatti, sembra nel vivo più che mai, e a ore il club gigliato potrebbe annunciare ufficialmente il suo primo colpo per la prossima stagione: l’acquisto di Gaetano D’Agostino, talentuoso centrocanpista dell’Udinese.

Il giocatore sembra vicinissimo a vestire la maglia viola. In uscita invece, sono sempre da valutare le posizioni dei big Frey, Gilardino, Mutu e Vargas. Per quanto riguarda il portiere, se il francese dovesse andare via il nome per sostituirlo sembra quello di Curci, quest’anno autore di un gran campionato a Siena.