giovedì, 22 Maggio 2025
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Siena tra i comuni più ricchi, al top per le entrate

Venezia svetta in testa alla classifica delle entrate proprie grazie al contributo positivo sui bilanci rappresentato dal Casinò e dai tributi speciali (185 milioni di euro i proventi nel 2008). I comuni più poveri risultano invece essere Agrigento ed Enna, mentre i più indebitati Torino e Milano. Su Torino, la città con il maggiore indebitamento, pari a 3.450 euro per abitante, pesa l’effetto Olimpiadi. La segue Milano con un debito di 2.938 euro per cittadino. La meno indebitata è invece Caltanissetta (42 euro a testa).

La media nazionale delle entrate tributarie pro capite è di 395 euro annuali, che salgono a 792 euro se si aggiungono le entrate extratributarie di tariffe e servizi. L‘indebitamento medio per abitante è invece pari a 1.207 euro.
Il valore medio delle spese correnti pro capite è di 1.060 euro. Molto inferiori le cifre degli investimenti, 398 euro a testa, con tutto il sud al di sotto della media nazionale e Palermo all’ultimo posto.

Scoperto falso dentista, Gdf sequestra lo studio

La scoperta è avvenuta nell’ambito delle attività di controllo della guardia di finanza di Firenze. I militari hanno sorvegliato lo studio in incognito per alcuni giorni, notando un consistente via vai di persone. Alcuni clienti fermati all’uscita hanno confermato di aver ricevuto normali trattamenti odontoiatrici.

Quando i finanzieri sono entrati nei locali per un controllo hanno sorpreso l’uomo in flagrante mentre era alle prese con attività odontoiatriche. Questo ha portato al sequestro di tutta la documentazione contabile, fiscale ed extracontabile.

Dagli accertamenti è emerso che il rilascio della fattura fiscale avveniva solamente nei confronti di quelle persone che ne richiedevano l’emissione e la prestazione effettuata veniva registrata come un generico intervento odontotecnico.

Pasticcere aggredito e rapinato in casa, è grave

È accaduto intorno alle 6.30 di ieri mattina a Tavarnuzze, frazione di Impruneta (Firenze), mentre l’uomo stava probabilmente rientrando dal lavoro. La vittima ha ferite e fratture alla testa, non è chiaro se provocate dalle percosse dei rapinatori o se causate da una sua caduta per un malore. È ora ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata.

Missione Usa per Renzi, due giorni al forum di Chicago

Il forum, al quale partecipano rappresentanti delle città di Parigi, Praga, Mosca, Città del Messico, Johannesburg, Bogotà, Osaka, Belgrado, Istanbul, Kuwait City, si propone di promuovere un dialogo sul ruolo delle partnerships pubblico-private come elemento chiave per aiutare le città a esprimere programmi innovativi e servizi in questi tempi di sfide economiche.

Renzi illustrerà oggi tre progetti che riguardano la città di Firenze: la pedonalizzazione di piazza Duomo, collegata all’apertura notturna delle Oblate, l’arte contemporanea alle Murate e il progetto di Palazzo Vecchio aperto fino a mezzanotte a partire dal 30 aprile, giorno della Notte Bianca.

Il sindaco firmerà inoltre un Patto di amicizia con la città di Chicago.

Torna don Santoro, “Non sono pentito”

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Dopo sei mesi di sospensione, don Santoro era stato nei giorni scorsi reinserito nel ministero attivo dall’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. La decisione è avvenuta dopo che don Santoro ha scritto una lettera all’arcivescovo nella quale ammetteva “di aver provocato disagio e turbamento in buona parte della comunità ecclesiale e presbiterale” e di “aver provocato, anche se senza volere, un’incrinatura” nella comunità stessa.
 
Betori ha voluto scrivere a sua volta una lettera a tutta la comunità delle Piagge per in occasione del rientro di don Santoro. “Carissimi fedeli delle Piagge – scrive l’arcivescovo – voglio accompagnare con questa lettera il ritorno tra voi come cappellano di don Alessandro Santoro. In questi mesi ho avuto modo più volte di misurare quanto grande sia l’affetto che vi lega a questo nostro sacerdote e me ne rallegro, come mi accade quando posso constatare il legame di stima, riconoscenza, devozione che la gente nutre verso i preti di questa diocesi”. “Don Alessandro – prosegue Betori – torna a voi dopo un periodo in cui gli ho chiesto particolare riflessione e preghiera, a seguito della ben nota vicenda in cui, come egli stesso si esprime nella lettera che mi ha inviato, si è incrinato il rapporto di comunione ecclesiale e presbiterale che vincola il prete e il suo ministero. Egli torna al servizio pastorale in considerazione di questo suo riconoscimento e dell’impegno assunto ad attenersi alla fede e agli ordinamenti della Chiesa, con un vincolo speciale al vescovo diocesano, secondo una formula sottoscritta da tutti coloro che assumono, con diretta e personale responsabilità, un compito ufficiale nella Chiesa, come ad esempio quello di parroco”.
 
Betori ha scritto inoltre di non aver “mai pensato il provvedimento dell’ottobre scorso come punitivo, né verso di lui né verso di voi, e sono perciò lieto di aver ora trovato le condizioni per riprendere il cammino. Mi piace pensare che non sia semplicemente una ripresa dopo una pausa, bensì un nuovo inizio, potendo far tesoro della pur sofferta esperienza di questi mesi”.

Nuova Pallacanestro Firenze: Play off addio

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L’impressione, per la Nuova Pallacanestro Firenze, è quella di aver gettato due ottime opportunità – sia nella capitale che, la scorsa settimana, in casa con Cagliari – per arrivare ad un traguardo come i play-off, che avrebbe reso la stagione ben superiore alle attese. Contro la Stella Azzurra Firenze ha pagato cara l’incapacità di superare, nei primi due quarti, la pressione dei giovani romani, che hanno rubato alla NPF una quantità di palloni alla fine decisiva.

 

La squadra di coach Puccetti è stata comunque in grado di rientrare in partita, ottenendo anche – a tre minuti dalla fine del terzo quarto – un vantaggio giunto anche a più quattro. La gara, da quel momento, è andata avanti su binari di sostanziale equilibrio. Fino a quando, sul più due a 20” dalla fine, la Stella Azzurra ha sbagliato un tiro libero importante. Ma Firenze non è stata in grado di prendere il rimbalzo, lasciando agli avversari palla, partita ed ultime speranze di play-off. La NPF il prossimo anno giocherà quindi ancora nella serie B dilettanti.

I vini del Giubileo del Bernina in tutt’Italia

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Per esempio, la Triacca, con sede a Campascio, a ridosso del confine tra Italia e Svizzera, produce vini in Valtellina dal 1897 ed è giunta a coltivare 40 ettari di vigneti situati nei comuni di Tirano, Biancone, Teglio e Sondrio. Le origini della famiglia Triaca sono, appunto, in Svizzera, mentre il centro di produzione dei vini si trova a Villa di Tirano, dove confluiscono le attività commerciali e amministrative del mercato italiano. La Triacca ha l’onore di partecipare all’anniversario della liena del Bernina con i suoi Terrazze Retiche di Sondrio IGT La Contea 2009 bianco, il Valtellina Superiore DOCG Sassella 2007 rosso, e la Grappa di Nebbiolo. La linea rossa sull’etichetta del giubileo, che impreziosisce questi tre nobili prodotti della viticoltura valtellinese è visibile su tutta la circonferenza della bottiglia e raffigura il tracciato della linea del Bernina da St.Moritz a Tirano. Così come il trenino la Triacca unisce la Valposchiavo e la Valtellina in un connubio di natura, cultura e amicizia tra i due popoli.
Anche i grandi vini di Conti Sertoli Salis si sposano degnamente all’immagine del Bernina Express, patrimonio mondiale Unisco e simbolo di un viaggio tra tradizione, alta tecnologia e rispetto della natura. Le bottiglie di alcuni vini Sertoli Salis saranno personalizzate con le etichette del Giubileo e distribuite in tutt’Italia come ambasciatori del centenario.Il Canua Sforzato DOCG, vino singolare e raro della Valtellina, ottenuto dopo un lungo appassimento di ubìve Nebbiolo varietà Chiavennasca. Diventa superlativo dopo anni di invecchiamento. Il Torre della Sirena bianco IGT Terrazze Retiche di Sondrio è ricco di profumi floreali e fruttati. La Grappa di Canua, nobile per nascita, è particolare per il suo “bouquet” intenso e aromatico. Per finire, la Ditta Plozza. che ha alle spalle una storia antica, come la Ferrovia Retica, produce lo Sforzato dal 1946 e propone per il Giubileo il Valtellina Superiore, dal colore rosso rubinoe il delicato bouquet di nocciole con una leggera nota di cacao, e la Grappa di Valtellina, prestigiosa, dal profumo persistente, affinata in botti di rovere.
L’8 e il 9 maggio 2010 saranno spente le 100 candeline del trenino rosso, con festeggiamenti per tutti gli appassionati di cultura, natura ed enogastronomia. Il programma è sul sito www.valtellinaturismo.com. Le iniziative si protraggono fino ad ottobre 2010.
Info: Ufficio Turistico Tirano Tel. 0342/706066

Naufragio viola col Chievo

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Gli ultrà della Curva Fiesole, infatti, hanno lasciato l’Artemio Franchi dopo il raddoppio del Chievo delusi dalla prestazione della Fiorentina. Il primo tempo si caratterizza soprattutto per il doppio miracolo di Frey al 13′, prima su un colpo di testa di Marcolini e poi con una respinta, appena prima che la palla varchi la linea di porta, a botta sicura di Pellissier. La Fiorentina, è molto sfortunata. Due dei suoi quattro uomini del pacchetto arretrato sono out dopo appena venti minuti: al 10′ è Felipe che alza bandiera bianca, dopo un contrasto con Nicolas Frey, e deve entrare Comotto, con De Silvestri nel ruolo di terzino sinistro; dopo nove minuti è Gamberini a dare forfait, con l’ingresso di Natali. Non solo. Al 37′ la jella impone il terzo cambio: fuori Comotto e dentro Ljajic con Vargas costretto a tornare a giocare da terzino.

Il secondo tempo si apre con il tentativo di realizzazione di un rigore che potrebbe cambiare il volto della gara. Al 49′, infatti, Morero si strattona in area con Gilardino, dopo un cross da sinistra di Vargas. Per l’arbitro è rigore, di cui si incarica lo stesso peruviano: penalty che però Sorrentino respinge ottimamente. Al 55′ Pellissier, lanciato in contropiede da Jokic, scatta sul filo del fuorigioco e batte in uscita Frey: 0 a 1. E’ ancora l’estremo difensore ospite ad ergersi a protagonista fra il 60′ ed il 65′, due volte su Natali (colpi di testa) ed una su Jovetic (girata da dentro l’area). Il raddoppio clivense è di Sardo al 75′: dopo un triangolo con Pellissier, supera Natali e batte Frey. Per il Chievo Verona è salvezza, per la Fiorentina insulti che arrivano dalla curve nei confronti di giocatori, società (Andrea Della Valle ha lasciato il Franchi a fine primo tempo) ed anche per Cesare Prandelli.

Al Livorno il derby della “palla ovale” col Giunti

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Pomeriggio coperto e variabile a Livorno per il derby toscano di A1 fra il Livorno Rugby e il Giunti Firenze. La squadra fiorentina si presenta in campo con Lo Valvo estremo, Jarvis e Nava alle ali, Rios e Sordini centri, Falleri mediano di apertura e Morace mediano di mischia. Ben Taleb, Moss e Gagliardi sono le terze linee, Parri e Soldi le seconde, piloni Chiostrini e Lunardi, tallonatore Fanelli.

Il Giunti non sembra partire bene e si dimostra in difficoltà in mischia,subendo diversi calci di punizione. Squarcini segna la prima volta proprio su calcio piazzato al 12′ per il 3 a 0 e si ripete al 34′ per il 6 a 0. Non passa che un minuto e Lunardi rimedia un cartellino giallo, il Livorno ne approfitta subito con una meta del pilone Burke trasformata dal mediano di apertura livornese: 13 a 0 e metà gara ancora da giocare.

“Abbiamo giocato davvero male nei primi quaranta minuti, – ci ha detto l’allenatore Paolo Ghelardi –  poco lucidi, in difficoltà nelle fasi statiche, senza riuscire a reggere bene in mischia e in touche e fornendo pochi palloni giocabili”.

Il secondo tempo vede entrare, in casa Giunti, Rodwell Gambineri e Fortunati Rossi per Sordini, Gagliardi e Lunardi. Le cose iniziano ad andare meglio ma è ancora Squarcini a punire i gigliati al 12′ su calcio piazzato per il 16 a 0.  Moss gioca già da un po’ infortunato ma al 13′ non ce la fa più e lascia il posto a Fantoni con Chiostrini che da pilone si sposta in terza linea. Ancora cambi al 20′ con Beretta che sostituisce un Falleri che non ha saputo forse interpretare al meglio la gara, e dopo dieci minuti Zanieri rileva Soldi. Il gioco del Firenze migliora e in chiusura di partita si vedono le azioni più belle della gara. Ben realizzata la la meta di Rios al 33′ che porta il punteggio sul 16 a 5. Una ingenuità di Jarvis infortunato lascia sguarnita al 40′ una fascia del campo su cui si invola Reitsma per una meta trasformata da Squarcini per il 23 a 5. Rosignoli rileva l’ala inglese e c’è ancora il tempo per una meta di Gambineri che fissa il risultato finale sul 23 a 10.

“Meglio sicuramente il secondo tempo – ci dice Ghelardi alla fine della partita – anche se non siamo riusciti a sfruttare al meglio i nostri punti di forza. La situazione infortuni si è fatta pesante con l’uscita di Moss ma abbiamo cercato di giocare soprattutto nella seconda parte. Un bravo a Rios e a Lo Valvo che si sono fatti carico della squadra andando al di là di quanto dovevano fare, provando a contrattaccare con decisione in varie occasioni. Oggi il Livorno ha dimostrato – prosegue Ghelardi – di essere molto più in partita di noi e ha giocato con maggiore determinazione”.

La Rari chiude la regular season con una sconfitta

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Altrimenti non ci si spiega la debacle anche contro il Nervi (12-8) della Rari Nantes Florentia. Impegnate nelle ultime tre gare contro le squadre che cercavano punti per evitare la serie A2 la squadra gigliata ha vinto contro la terzultima (Latina) ed ha perso contro ultima e penultima in classifica. Sicura del quinto posto, irraggiungibile da chi segue, i ragazzi di Popovic hanno forzato al minimo anche a Nervi puntando ora tutto contro il Posillipo (andata dei quarti il 5 maggio a Napoli, ritorno a Firenze l’8 ed eventuale “bella” ancora in Campania il 12). In Liguria dopo un buon primo tempo finito in vantaggio i fiorentini si sono fatti raggiungere e superare dai padroni di casa. Doppiette per Sottani e Pagani e gol di Radu, Bruschini, Di Fulvio e Gobbi.