giovedì, 7 Agosto 2025
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L’Unicef trova spazio a Villa Basilewsky

L’intesa è stata sottoscritta dal presidente della Regione Claudio Martini alla presenza della signora Mehr Khan Williams in rappresentanza del vicedirettore generale Saad Houry.

La nuova sede, di oltre 4000 metri quadrati, è già da oggi in buone condizioni generali e può essere riadattata, con un impegno di spesa relativamente modesto, prevedibilmente tra la fine del 2011 e inizio 2012.

Regione Toscana e Unicef collaborano da anni per la promozione, la diffusione e la tutela dei diritti dei bambini nel mondo. Questa collaborazione si è concretizzata con il sostegno alle attività del Centro Unicef di Firenze – Innocenti Research Center – istituito nel 1989 grazie ad un accordo con il Governo italiano all’interno dell’istituto degli Innocenti.

Quello di Firenze è l’unico centro dell’Unicef dedicato interamente alla ricerca a livello mondiale e molte delle raccomandazioni scaturite dalla sua attività hanno prodotto significativi benefici sulla vita dei bambini di tutto il mondo per il rispetto dei loro diritti. Unicef ha ora deciso di ampliare il programma di ricerca, facendo di Firenze un punto di riferimento a livello internazionale per le attività e le tematiche riguardanti l’infanzia.

Firenze fa squadra con Pisa e Siena. In campo per la ricerca

La Regione concorrerà al controllo dell’andamento finanziario, partecipando alla gestione economica e amministrativa. L’intesa risponde, prima di tutto e soprattutto in questa critica fase della nostra economia, all’esigenza di rilanciare lo sviluppo sociale e produttivo della Toscana. Un rilancio che non può prescindere dal rafforzamento della ricerca e dal suo radicamento sul territorio.

IN TOSCANA L’8,5% DEI RICERCATORI ITALIANI. Come è stato ricordato nel corso della presentazione, nelle Università toscane è impiegato l’8,5% dei ricercatori presenti nelle Università italiane, che riescono nel complesso a far arrivare nella nostra regione l’11,5% dei finanziamenti nazionali per la ricerca. E’ un dato buono, ma che deve essere migliorato se vogliamo essere competitivi su scala europea.

INNOVAZIONE COME MOTORE DI SVILUPPO. La Regione assume l’innovazione e la ricerca a motore della propria strategia di sviluppo ed è partendo da questo presupposto che si è fatta un punto di impegno nel definire, nel pieno rispetto dell’autonomia dell’Università e senza pretendere di condizionarne in alcun modo gli organi di governo, uno strumento per sostenere finanziariamente e rilanciare gli atenei e l’attività di ricerca in una fa se di grave crisi del sistema. Fra le motivazioni anche la necessità di fare fronte al problema degli immobili di proprietà delle università. A questo proposito si è avuta oggi una prima concretizzazione di quanto affermato nel protocollo, con l’approvazione in giunta dello schema per l’acquisizione da parte della Regione dell’immobile dell’ospedale Le Scotte di Siena.

Il protocollo, grazie a una gestione razionale e coordinata delle risorse, punta a garantire l’efficienza e il controllo della spesa, “liberando” così nuove energie da dedicare alla didattica e alla ricerca.

Ecco ‘Progetto Polena’, aiuto contro patologie degenerative

Il comunicatore, che ha un costo di circa 20 mila euro, è stato acquistato dall’associazione Pallium grazie al contributo dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze. Lo strumento consiste in un monitor con cornice a infrarossi che attraverso il solo movimento degli occhi è in grado di rendere possibile una comunicazione scritta e vocale, oltre a consentire al malato di navigare su internet, leggere un libro elettronico e sfogliare un giornale in formato digitale.

L’apparecchio è stato recentemente inserito nel nomenclatore sanitario, ma la procedura per ottenerlo non è semplice: sono infatti necessari accertamenti e valutazioni sanitarie, quindi l’apparecchio deve essere ordinato alla casa produttrice. Tra la domanda e l’utilizzo dello strumento possono passare da quatto a sei mesi.

“Questo strumento – ha detto Alessandro Coppini, medico responsabile dell’assistenza ai malati cronici dei Pallium – cambia notevolmente la qualità della vita delle persone affette da patologie neurologiche e muscolari degenerative gravi. Si tratta di persone che, nonostante la perdita di autonomia di movimento, mantengono intatta la capacità cognitiva ma non possono comunicare con l’esterno”.

Il comunicatore potrà essere fornito ai pazienti che ne facciano domanda al laboratorio ausili dell’Azienda sanitaria locale in attesa che arrivi l’apparecchio assegnato dal sistema sanitario regionale, ma potrà essere utile anche come sostituto in caso di interventi di riparazione del comunicatore già consegnato dall’Asl.

Bus e tram gratis per gli under 12, la palla passa all’Ataf

Bambini e ragazzini dovranno però viaggiare accompagnati da un genitore munito di titolo di viaggio e documenti attestanti l’età dei figli.

“Sia in Italia che all’estero – si legge nel testo della mozione – sono previste diverse modalità per incentivare l’uso del mezzo pubblico, comprese agevolazioni per minori, giovani, studenti e famiglie con figli”. L’iniziativa proposta va incontro soprattutto a queste ultime. E la mozione ha già superato il primo gradino verso l’entrata in vigore.

Leggere libri ai figli, ecco un corso al Quartiere 2

Alcuni esperti della cooperativa Progetti Educativi insegneranno ai partecipanti come trasferire ai propri figli l’espressività, i sentimenti, la spontaneità del testo scritto.

Le lezioni si terranno dalle 21 alle 23 per tre mercoledì consecutivi (17, 24 e 31 marzo). Il corso si chiuderà poi con una piccola festa in programma il 7 aprile durante la quale gli adulti si cimenteranno nella lettura ai ragazzi. La partecipazione è gratuita.

I fiorentini? Vanno cercati a Prato

Sempre più fiorentini in fuga (verso Prato)

Il costo delle case è esagerato? Il traffico e le orde di turisti sono esasperanti? E io trasloco fuori Firenze. E’ l’esilio (quasi) forzato di un gran numero di fiorentini. Lo conferma il Rapporto sul territorio 2010 dell’Irpet (Istituto regionale programmazione economica Toscana). Nell’arco di un decennio, dal 1997 al 2008, sono usciti da Firenze circa 108mila residenti.

Ogni anno, in media, lasciano la città quasi 9mila fiorentini, il 2,4 per cento della popolazione. Sono per lo più giovani adulti dai 20 ai 40 anni. Dove si rifugiano? Circa metà di loro sceglie uno dei comuni alle porte di Firenze e il capoluogo più vicino, Prato. A spingerli verso questi lidi sono per lo più i valori immobiliari allettanti. Sono in prevalenza giovani, non laureati, spesso stranieri, famiglie di recente formazione in cerca della prima casa, strozzati dal costo delle case e dell’affitto. Nell’arco del decennio 1998/2008 la spesa per l’affitto a Firenze è arrivata ad assorbire un quarto del reddito familiare. Un destino analogo attende coloro che decidono di acquistare un’abitazione.

“Le famiglie – scrivono i ricercatori dell’Irpet – si sono spesso accollate mutui pluriennali, rinunciando mediamente al 20 per cento del proprio reddito per periodi che spesso superano i 15 anni”. Quando arriva il momento di metter su famiglia o di conquistare la propria indipendenza non resta allora che emigrare nell’hinterland. Il costo delle abitazioni infatti diminuisce col crescere della distanza dal centro urbano. Le mete preferite? Ai primi posti svettano Signa e Campi Bisenzio, le cui popolazioni sono cresciute più del 20 per cento dal 1998 al 2008, grazie anche all’apporto della componente straniera. Mentre a Montelupo, nello stesso periodo, il numero delle famiglie residenti è raddoppiato.

“Un’attrazione – spiega l’Irpet – da mettere sicuramente in relazione con i prezzi delle abitazioni notevolmente più bassi rispetto al capoluogo regionale: nelle aree semicentrali si va dai 2mila euro al mq di Campi Bisenzio ai 2mila 500 di Montelupo, contro i 4mila 500 di Firenze (Fonte: Il Consulente Immobiliare-Sole 24Ore)”. Si abbandona Firenze ma non si va troppo lontano. Gran parte dei “migranti” metropolitani preferisce stabilirsi nei comuni vicini, sebbene quelli più distanti offrano prezzi abitativi ancora più bassi. In ballo sono infatti altre spese, quelle per il trasporto.Il posto di lavoro resta a Firenze e magari anche i nonni, ai quali lasciare i figli durante la giornata lavorativa. Crescono così le fila dei pendolari, quotidianamente a far la spola tra la casa e l’ufficio. Un adeguato sistema di infrastrutture e una più alta qualità ambientale compensano l’andirivieni forzato. Ma il risparmio ha comunque un costo: il tempo passato (in prevalenza) in macchina, a dar man forte a due presenze indesiderate come il traffico e l’inquinamento.

 

E i ricchi si rintanano nelle campagne

A spingere i fiorentini fuori città non è solo il portafoglio che piange. Si abbandona Firenze anche per sfuggire al caos urbano e migliorare la propria qualità di vita. E’ l’esodo dei “benestanti”. Come dimostra il Rapporto sul territorio 2010 dell’Irpet, la metà circa delle famiglie che lasciano la città trasloca verso territori con costi delle case analoghi a quelli del capoluogo toscano, e in alcuni casi superiori. L’ipotesi più calzante per spiegare questo esodo sembra essere la ricerca di un maggior livello di benessere.

La fuga da Firenze ha così due facce. Accanto ai giovani che scappano per esigenze di risparmio, ci sono gli adulti che desiderano lasciarsi alle spalle i difetti della città per abbracciare la quiete della campagna. Questi ultimi hanno un’età mediamente più matura, sono per lo più nuclei familiari con figli, con una persona di riferimento quarantenne e un titolo di studio elevato. Caratteristiche che fanno ipotizzare di trovarsi di fronte a famiglie benestanti. Tra di loro ci sono meno stranieri rispetto a coloro che inseguono il risparmio. “Una parte importante dei flussi in uscita dall’area centrale – spiegano i ricercatori dell’Irpet – trasloca nella prima cintura alla ricerca di una maggiore qualità dell’ambiente naturale e costruito, delle tipologie edilizie, nonché dei servizi, tutti aspetti che probabilmente risultano critici nell’area urbana centrale”.

Tra le mete più gettonate troviamo Fiesole, Bagno a Ripoli, Impruneta e Vaglia, comuni pregiati con costi abitativi in linea con quelli fiorentini, se non superiori. Ma ad attirare gli ex fiorentini sono anche paesi più distanti dal capoluogo toscano, con valori immobiliari più bassi. In questo caso la qualità della vita più soddisfacente è pagata con tempi di pendolarismo più ampi. Si va dal Chianti al Mugello, passando per la Val di Pesa. Tra le destinazioni scelte troviamo Greve in Chianti, San Casciano, Borgo San Lorenzo, Scarperia. Le colline toscane si stanno urbanizzando ma il rischio di cementificazione selvaggia sembra scongiurato. Il Rapporto dell’Irpet, infatti, è rassicurante.

I flussi diretti verso nuove aree hanno determinato impatti relativamente contenuti sull’urbanizzazione. Non si è assistito a espansioni incontrollate e opere di edilizia scadente (se non, in parte, nella piana ad ovest di Firenze), così come all’impoverimento nell’offerta di servizi, tipico dei quartieri dormitorio. Di fronte a questa fuga da Firenze, viene da chiedersi chi rimane nella città del Rinascimento. Solo monumenti e turisti? Pare di no. Tra la fine del 2007 e la fine del 2008, dopo anni di contrazione della popolazione, si assiste a un’inversione di tendenza, con un aumento di 1265 unità. Il merito è per lo più degli stranieri, unici a compensare (in parte) l’abbandono dei fiorentini.

Iniziano (male) lavori, chiuso lungarno del Pignone

Inizialmente erano infatti programmati solo alcuni restringimenti di carreggiata, ma le cattive condizioni del manto stradale hanno costretto la ditta incaricata dei lavori ad ampliare l’area del cantiere, rendendo necessaria quindi la chiusura della strada.

Il lungarno resterà chiuso fino al termine dell’intervento, previsto per il prossimo 19 marzo.

Viola, vedi Napoli e poi riparti

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E’ stata solo una vittoria, certo, ma arrivata al momento giusto. Dopo l’immeritata eliminazione dalla Champions League, seguita da altri due infortuni importanti come quelli di Natali e Marchionni, un’altra sconfitta in campionato avrebbe rischiato di buttare eccessivamente giù l’umore di squadra e città.

E invece la gara di Napoli, vinta in rimonta grazie a una doppietta di Gilardino, più che mai lanciato in chiave azzurra, e al gol finale di Jovetic, può segnare una svolta importante nella stagione. Perchè quell’Europa che sembrava ormai sfuggita di mano non sembra più così irraggiungibile, e con un finale di stagione importante i viola possono togliersi ancora qualche bella soddisfazione (senza dimenticare che c’è ancora da giocare il ritorno della semifinale di Coppa Italia).

Così, l’attenzione di tutti è ora puntata alla prossima partita, l’anticipo interno (sabato 20 marzo, ore 18) contro il Genoa. E, dopo la giornata di riposo concessa ieri, la squadra viola si ritroverà nel pomeriggio al Franchi per l’allenamento in vista proprio della gara contro i rossoblù.

Casa, pubblicato bando per il contributo affitto

I contributi saranno erogati a favore degli inquilini che hanno un immobile pubblico o privato (con esclusione di alloggi Erp) in affitto ad uso abitativo. L’entità del finanziamento varierà a seconda dell’incidenza dell’affitto sul reddito del nucleo familiare, calcolato con riferimento alla situazione Ise/Isee. Le attestazioni Ise possono essere richieste presso tutti i Centri autorizzati di assistenza fiscale (Caaf) convenzionati con l’Inps che le rilasceranno gratuitamente dietro appuntamento.

Una copia del bando e dei moduli per la richiesta può essere ritirata presso tutti gli Urp del Comune di Firenze, le associazioni sindacali degli inquilini e presso la sede della Direzione patrimonio abitativo – Servizio casa in viuzzo delle Calvane 3, oltre che sulla Rete civica del Comune di Firenze (www.comune.fi.it).

Le domande dovranno invece essere presentate alla Direzione patrimonio abitativo – Servizio casa o spedite tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno entro il 15 aprile 2010 al Comune di Firenze – Direzione patrimonio abitativo – Servizio casa  in Viuzzo delle Calvane 3 – 50127 Firenze. Sarà possibile inoltre presentare le domande tramite le associazioni sindacali degli inquilini (Conia via Acciaiolo 38/b Scandicci, Sicet via Ricasoli 30, Sunia via delle Porte Nuove 15/a, Uniat via Corcos 15 , Unione Inquilini via dei Pilastri 41/r).

I tarocchi di Buldrini alla Galleria del Palazzo

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A seguito dell’anteprima di alcune delle sue tavole esposte nell’ambito del ciclo
“tarocchi la strada reale della vita” dal 3 al 7 Febbraio 2010, in Lucca nella sede di LuCCa. – Lucca Center of Contemporary Art .
Il percorso espositivo, fatto tra il 2001 ed il 2005, è diviso in: 22 ARCANI MAGGIORI (olio su tavola) e 56 ARCANI MINORI (acquarelli, raggruppati in 14 quadri). La estrema cura delle figure – una nota importantissima in tutta la pittura dell’artista – campeggia sullo sfondo acceso della luce del colore.
Buldrini ha un particolare interesse per i simboli e per il mistero interno che essi nascondono, dove sbocciano strane armonie tra forza e leggerezza, meandri tutti da scoprire. Dalla lettura delle descrizioni bellissime , quasi visione oniriche, narrate nel libro del filosofo russo Ouspensky parte questo lavoro. Per Buldrini, come scrive nel testo introduttivo del libro, edito dallo Scarabeo, […] “la simbologia del tarocco rappresenta una concreta indicazione per raggiungere un luogo poco conosciuto ma tanto sognato e desiderato : l’anima. Nell’apparente contemplazione di un mazzo di tarocchi c’è la chiave per ottenere la mappa che ci può permettere di arrivare a questo meraviglioso tesoro. I Tarocchi sono un libro senza parole sulla vita dell’uomo perche non c’e parola per descrivere tanto mistero e tanta meraviglia” […], in quest’ottica la sua ricerca è più contemplativa, mistica ed esoterico che divinatoria.
In data e ora da concordare ci sarà una presentazione/dibattito dove Buldrini parlerà dell’origine, dei simboli, dell’uso e della sua rilettura iconografica dei tarocchi,
Biografia di Buldrini

Nasce a Firenze nel 1969 dove vive e lavora.. Si diploma al Liceo Artistico di Firenze nel 1987 e, ancora nella sua città, nel 1993, conseguirà la laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti. Terminati gli studi inizia a collaborare come aiuto pittore negli atelier di alcuni pittori toscani.
Nel gennaio del 1995 il suo debutto, la sua prima personale alla Ken’s Art Gallery di Firenze, dal titolo Il ritorno. Fin dagli esordi la sua pittura si accompagna ad un’estrema cura per il disegno e ad un uso magistrale del colore, tecnica che si fa evidentemente carico di tutta la tradizione pittorica fiorentina.

Ma è nella ricerca concettuale che le sue opere assumono un carattere strettamente contemporaneo. Tra le sue celebri serie: I Tappeti di Dio, Il Giardino di Luce, Arcangeli, I momenti di Maria e I Tarocchi.
Dal 2004 si intensificano le mostre personali esponendo presso importanti gallerie e fiere nazionali; Milano, Brindisi, Firenze, Napoli, Torino ed internazionali: Foreing Art Museum-Riga(Lettonia),Shanghai International Fair(China),Tetford Horncastle -Lincoln (UK), Art Basel Miami & Fort Lauderdale (Usa), da qualche anno riscontra un certo interesse da parte di alcuni musei locali e le sue opere figurano in diversi collezioni private in Italia e all’estero. Sono anche numerosi i premi e gli attestati che ha ricevuto
Nel 2007 un suo disegno è stato leit motiv di tutta la collezione primavera estate 2008 di Enrico Coveri Maison, sfilata a Milano durante settimana del P.A.P. Milano Moda Collezioni.
Nel 2008 vince il Concorso per la realizzazione del 100° Palio del Balestro del Girifalco, Massa Marittima, ha recentemente pubblicato l’atteso libro Tarocchi Contemplativi, edito da Lo Scarabeo (TO).

BULDRINI – TAROCCHI- immagini da contemplare
Adriano Buldrini
Catalogo edito da “Lo Scarabeo”, in galleria
Galleria del Palazzo Coveri – 19 Lungarno Guicciardini – Firenze
Dal 19 marzo al 24 aprile 2010
Orario: da martedì a sabato dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19
Ingresso libero

Galleria del Palazzo Coveri
Lungarno Guicciardini 19
50125 Firenze
Tel +39 055 281044 Fax +39 05 264411
[email protected]