domenica, 8 Giugno 2025
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Fiesole, serve l’autorizzazione per cercar funghi

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La ricevuta, costituisce la denuncia di inizio attività, poichè contiene i dati relativi alle generalità, al luogo, alla data di nascita e residenza del raccoglietore oltre che la causale del versamento.

In alcuni casi è prevista l’esenzione da pagamento: 1) raccolta da parte di titolari di diritti reali o di godimento su fondi, nei fondi medesimi senza limiti di quantità; 2) raccolta nel territorio del Comune di residenza, con il limite di kg 6 per i Comuni montani e kg 3 per gli altri; 3) raccolta in tutto il territorio del Comune da parte di soggetti non residenti, purché siano proprietari di terreni boscati, con superficie pari o superiore a cinque ettari situati nel Comune stesso, e consentano, sugli stessi fondi, il libero accesso agli altri raccoglitori (in tal caso, si applicano gli stessi limiti di cui al punto 2); 4) è stato abbassato a 14 anni il limite di età per la raccolta.

Tali regole valgono sia per l’autorizzazione turistica che per quella personale. A Fiesole il versamento deve essere effettuato sul bollettino di conto corrente postale n. 24810509 intestato a Comune di Fiesole – Servizio Tesoreria – 50014 – Fiesole.

 

 

 

 

 

La settimana di Juve-Fiorentina

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MUTU. “Non ho – ha commentato il rumeno – preso il giallo per tornare prima a Firenze; non ho sentito l’arbitro fischiare. Non ho mai pensato di rinunaciare alla Nazionale; anzi gioco al massimo ogni partita ogni volta che vengo chiamato in causa. Ora sono criticato da tutti”.

GILA. Discorso totalmente diverso è per Alberto Gilardino, che con la sua rete relizzata sabato sera contro l’Eire ha regalato la qualificazione matematica all’Italia. “Sono orgoglioso – dice il bomber biellese al Corriere dello Sport-Stadio-  di quello che abbiamo fatto in Irlanda, sono fiero di me stesso. E’ un gol dal sapore particolare. Il fatto che io sia l’azzurro che segna di più conta fino ad un certo punto. Sono nel pieno della maturità della mia carriera, sento fiducia in Nazionale e alla Fiorentina, questo per me è importante. Mi ha aiutato a crescere”.

FREY. Nonostante sia il portiere più forte di Francia, non è stato convocato Frey, che ha già la testa a Torino: “Sappiamo che per Firenze è una gara particolare. Anch’io sono stato anti-juventino. Ai tempi di Parma ci furono degli episodi sfavorevoli talmente evidenti che ti chiedi: ma come è possibile? Non a caso poi c’è stata Calciopoli. A quei tempi avevano una grande squadra ed avrebbero fatto grandi cose lo stesso, certo però che di aiuti ne avevano tanti. Ho ancora i brividi del ritorno da Torino dopo la vittoria di due anni fa, mi piacerebbe da matti vincere ancora all’Olimpico.

Novembre di concerti a Firenze

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Ad inaugurare i concerti che si terranno a Firenze nel mese di novembre sarà il grande Charles Aznavour che dopo 26 anni di assenza dalle scene è pronto a salire nuovamente sul palco. L’artista francese di origine armena, infatti, terrà una serie di concerti in prestigiosi teatri, interrompendo così un’attesa (da parte del pubblico italiano) che dura dal lontano 1983. La tappa fiorentina sarà domenica 1 novembre al Teatro Comunale.

E’ previsto per giovedì 5 novembre al Saschall il concerto dei Simple Minds impegnati nel loro Graffiti Soul Tour World. La tappa di Firenze è la prima del piccolo tour italiano e segue la pubblicazione del loro quindicesimo album, Graffiti Soul, pubblicato lo scorso maggio.

Sabato 7 novembre, è invece la volta di Corrado Guzzanti che si esibisce col suo “Recital” al Nelson Mandela Forum. Lo straordinario successo ottenuto nella passata stagione, riporta l’artista a grande richiesta nelle principali città italiane. Corrado sarà ancora una volta in compagnia di Marco Marzocca e Caterina Guzzanti.

Infine, anche Gianna Nannini si esibirà in concerto a novembre al Nelson Mandela Forum. Visto il grande successo che la cantante sta riscuotendo a giro per l’Italia, a Firenze è stata di recente aggiunta una data. La Nannini sarà sul palco quindi  sia giovedì 19 novembre che venerdì 20 con il suo Giannadream Tour.

 

 

 

Alla scoperta del mondo dei funghi

Per chiunque fosse interessato a conoscere meglio il mondo dei funghi e dei frutti selvatici ecco un’occasione da non perdere.

A partire da martedì 13 ottobre, tre incontri alla Saletta del Parterre in piazza della Libertà dal titolo “Conversazioni micologiche e ambientali”.

Gli incontri, che si terranno ogni martedì alle 21, sono promossi dal Quartiere 2 e dal gruppo micologico P.A. Micheli.

Ecco il calendario:

Martedì 13 ottobre, “I funghi delle pinete”, relatore Claudio Merlini.

Martedì 20 ottobre, “Funghi commestibili e velenosi a confronto” con Adriano Zorzon.

Martedì 27 ottobre, “Riconoscere gli alberi e le latifoglie” con Silvio Di Cocco.

Ingresso libero, per informazioni chiamare il numero 055 2767828.

 

 

 

Il Q3 in cerca del suo passato

Si tratta dunque di recuperare la memoria del passato recente e non mediante testimonianze architettonico-artistiche, folkloristiche e culturali trasmesse, a chi è sensibile osservatore, dai palazzi, giardini, conventi, strade, piazze, botteghe, chiese, feste tradizionali, sagre ed eventi. Il materiale, recuperato da tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa, sarà utilizzato per organizzare mostre itineranti, pubblicare cataloghi e brevi pubblicazioni di storia locale, con la collaborazione dello scrittore Luciano Artusi.

E’ questa la prima proposta della commissione sviluppo economico, decoro, tradizioni popolari e centro di memoria del Quartiere 3, di recente istituzione. La commissione ha, tra i suoi obiettivi, quello di aggregare il maggior numero di cittadini mediante iniziative a carattere culturale ricreativo, ricerche e mostre legate alle tradizioni popolari per valorizzare il tessuto socio culturale del territorio. La prossima iniziativa interesserà il Galluzzo.

I cittadini saranno parte attiva della proposta: tutti coloro che hanno materiale attinente l’evento, sono invitati a farlo pervenire entro il 31 dicembre al seguente indirizzo: Ufficio Educativo Culturale Quartiere 3 – Villa Bandini Via di Ripoli 118, via del Paradiso 5 50126 Firenze. Referente: Andrea Aprili tel.055/6585128/132; e-mail: [email protected]. Le modalità di consegna: a mano, con restituzione immediata del materiale originale, prendendo appuntamento con l’incaricato sopracitato; per posta all’indirizzo suddetto, naturalmente se ci sono degli originali verranno restituiti. Le foto dovranno avere una esplicita didascalia.

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.comune.fi.it alla pagina del Quartiere 3.

20 milioni per strutture turistiche e commerciali

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Un approdo turistico a Marciana Marina, la risistemazione del lungomare di di Cecina, la ciclopista “Puccini” che tocca i luoghi pucciniani tra Lucca, Pisa e Viareggio. E ancora: nuovi mercati di filiera corta (tra l’altro a Vaiano e a Trequanda), un nuovo spazio espositivo per i costumi teatrali della Fondazione Cerratelli a San Giuliano terme, un centro per l’ippoturismo a Anghiari (Ar), un nuovo ostello per i pellegrini della Francigena a Radicofani (Si), un palacongressi all’Abetone, nuove terme a Bagno Vignoni.

Questi, sono alcuni dei 90 progetti di riqualificazione di strutture turistiche e commerciali nei centri minori e nelle aree montane che saranno finanziati fino al 60% dalla Regione con una cifra pari a 20 milioni di euro.

«Con questo intervento più cospicuo degli anni passati – afferma l’assessore Cocchi che si è occupato della selezione dei progetti – miriamo a rilanciare l’offerta turistica e commerciale, in particolare nei centri minori e nelle aree montane. Tra i criteri di valutazione abbiamo peraltro dato ampio riconoscimento alla sostenibilità ambientale degli interventi, privilegiando i Comuni e le realtà locali che hanno certificazioni ambientali, come Iso 14001 o Emas, o sono riconosciuti come patrimonio dell’Unesco o hanno ottenuto l’assegnazione di bandiere blu (per i comuni costieri) o arancioni (nelle aree rurali), oppure sono impegnati ad applicare i principi dell’e dilizia sostenibile».

 

 

 

 

 

 

Viaggio nel mondo gay

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Il volto gay della Firenze notturna

Prima Roma, poi Firenze. Sono passate poche settimane da quando la miccia dell’omofobia ha innescato un circuito di demenziale violenza. E così in pochi giorni sono successi diversi episodi che hanno avuto come vittime persone omosessuali. Uno, appunto, a Firenze. Dove un ragazzo di 26 anni è stato pestato a sangue da un poco più che coetaneo dopo una serata in un locale gay della città. Sulla dinamica, e sul movente, è al lavoro la magistratura, ma di certo c’è che ora un ragazzo si ritrova con 7 placche di titanio e 31 viti in bocca a memento dei cazzotti che gliela hanno distrutta. L’aggressore, conosciuto poco prima, pare si fosse dichiarato “etero ma aperto” e avesse acconsentito a passare la serata con la sua vittima e i suoi amici in un locale gay.

Un posto più o meno come un altro, dove si beve, si chiacchiera. Qualcuno ammicca, qualcuno “punta”, qualcuno si fa guardare. Il rito degli incontri “maliziosi” in pub e affini è sempre quello. Anche se il locale in questione è dedicato ad una clientela gay. E a Firenze le cose girano come nel resto del mondo: ci sono posti dove si va per incontrare potenziali anime gemelle, oppure semplicemente per “imbroccare”, per riempire una serata con un’avventura. Etero, omosessuali. E’ uguale. Il rito del “da cosa nasce cosa” è sempre il solito, lo scopo è lo stesso.

Anche se ci sono posti più peccaminosi degli altri, locali attrezzati con “dark room” dove tutto è concesso. Negli anni però le cose sono cambiate. C’è stata un’epoca, quella degli anni ’80, in cui Firenze era un po’ la capitale del mondo gay, un paese della cuccagna dove non c’era bisogno di nascondersi per scambiarsi effusioni con una persona dello stesso sesso al ritmo di musica e cocktail. Poi le cose sono cambiate, certe città sono andate avanti e si sono riempite di club, pub oppure interi quartieri “gay friendly” e Firenze è rimasta ferma al palo. Certo, va detto, i locali dedicati alla clientela gay non mancano.

Solo per citare i più noti: c’è il Tabasco, il Piccolo, lo Yag, il Fabrik, il Crisco. Tutti posti noti alla comunità omosex, fiorentina e non. Proprio il Tabasco è una delle icone della nightlife gay: cittadina, toscana, turistica. Dal 1974 sta di casa in piazza Santa Cecilia, dietro piazza della Signoria e al suo interno ospita una sala da ballo, una dark room e una sala video. Altro must della socialità notturna gay sono le serate della Flog, che da quindici anni riempiono l’Auditorium a suon di musica e di incontri.Ma i tasselli del mondo gay di casa nostra sono tanti, il business c’è pure qui e non mancano neppure gli alberghi dedicati agli incontri omosex (vedi fitto elenco su internet) e una sauna riservata ai soli uomini che sta aperta fino alle due di notte.

 

Ma la città non è aperta come sembra

Bombe carta e coltelli, per fortuna, dalle nostre parti non ci sono arrivati e l’escalation di violenze a sfondo omofobico che ha colpito città come Roma qui non ha trovato campo. Ma il rapporto della città con la sua componente gay non sembra essere comunque dei più floridi. Firenze è rinascimentale anche in questo senso, diciamo, e certe volte l’apertura mentale resta un’ idea vaga, spiaggiata sui lidi del preconcetto. E allora capita – e lo raccontano i diretti interessati – che i ragazzi e le ragazze gay in giro per la città si sentano apostrofare con epiteti pesanti. “Malati”. “Promiscui”. “Non normali”.

Alla faccia degli anni duemila, quelli in cui teoricamente certi pregiudizi dovevano essere acqua passata. No, le associazioni non hanno dubbi. “Certo, qui da noi non si respira il clima che si è respirato a Roma qualche settimana fa, ma la situazione è peggiorata“. Lo spiega Francesco Piomboni, presidente di Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”, che tra Firenze, Siena, Arezzo e Prato conta circa 6mila tesserati. “Battute pesanti, risate alle spalle: a quelle ci siamo sempre stati abituati – spiega – ma non sono mai state così frequenti come nell’ultimo periodo. Me ne accorgo anche fuori dai locali. Qualcuno passa, offende, e qualche giorno fa è capitato di dover tornare dentro di corsa prima che la situazione degenerasse. C’è una regressione rispetto a qualche anno fa“.

Niente passi in avanti dunque, la strada verso la tolleranza sembra si faccia in retromarcia. “Per tantissime persone il messaggio che passa è: omosessuale uguale anormale e promiscuo. Manca un giudizio obiettivo, ci sono delle pesanti chiusure mentali” spiega ancora Piomboni. E dello stesso avviso è anche Francesca Cavarocchi di Azione Gay e Lesbica: “In questi ultimi anni non si è lavorato alla costruzione di una cultura della diversità – spiega – L’escalation di violenze va avanti da un pezzo, in questo periodo se ne parla di più, ma in realtà non è una novità, anche se capita spesso che gli aggrediti non se la sentano di denunciarle, di renderle pubbliche”. E per questo le associazioni stanno pensando di correre ai ripari: “Ci sentiamo con le armi spuntate – spiega ancora Francesca Cavarocchi – ora stiamo pensando a iniziative di sensibilizzazione”. Detto tutto questo, siccome per quanto sia ottusa non è comunque un paesino, Firenze continua a far da calamita per la sua fama di città “gay friendly”.

E allora, spiega ancora Piomboni, in città approdano molti ragazzi gay, specie giovanissimi: “Per esempio se devono scegliere una città per l’università è facile che optino per Firenze”. Perchè un po’ di movida omosex la nostra città ce l’ha ancora: “Ci sono occasioni di incontro (anche se purtroppo negli ultimi anni scarseggiano le iniziative culturali) – conclude Piomboni  –  ma c’è uno scarto generazionale e capita che i ragazzi gay, appena arrivati in città, socializzino con persone più grandi di loro”.

Al Verdi va in scena Babar

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La serata di beneficenza, che si terrà al Teatro Verdì lunedì 19 ottobre, è dedicata alla Fondazione FIRMO, ovvero alla raccolta di fondi destinati alla ricerca sulle malattie delle ossa alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, il 20 ottobre, che la Fondazione celebrerà a Roma.

In programma al Teatro Verdi le celebri performance di fiabe musicali: L’Histoire de Babar, le petit eléphant di Francis Poulenc e Pierino il lupo di Sergej Prokofiev interpretate da Paolo Poli e dall’Orchestra della Toscana diretta da Alessandro Pinzauti.

Il biglietto dello spettacolo costa 20 euro e può essere acquistato tramite il circuito del Teatro Verdi (biglietteria di via Ghibellina 91r, da lunedì a sabato, ore 10 – 13 e 16 – 19) oppure direttamente alla sede FIRMO (viale Milton 49, tel. 055.4931063).

 

 

 

 

La cittadella si farà a Castello

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E’ quiete dopo la tempesta: la nuova collocazione piace

Il dado è tratto, Castello ospiterà la Cittadella viola. Dopo mesi di tira e molla, di dichiarazioni inseguite da smentite, di incontri e riunioni, adesso che i 168 ettari di terreno al confine con il Comune di Sesto cominciano a riassestarsi dopo il terremoto dell’inchiesta giudiziaria, peraltro ancora aperta, si intravede l’uscita dall’empasse. Tutto a posto dunque? Pace fatta tra la città e la Fiorentina, intesa come società? Le cose non sono così semplici.

Tant’è vero che solo pochi giorni dopo la “sentenza” del sindaco sulla collocazione del nuovo stadio Andrea Della Valle ha abbandonato la poltrona di presidente della società gigliata, lasciando il posto ad interim al fedele Mario Cognigni, già dirigente viola. Una reazione giustificata dall’ormai ex presidente con il “clima non più condiviso attorno al progetto della Fiorentina”, in una lunga lettera ai tifosi, in cui si avanzava addirittura l’ipotesi di una possibile cessione della squadra. “Se si ritiene che ci sia qualcun altro più adatto di noi a portare avanti questo progetto, si faccia avanti ora, siamo pronti a farci da parte e consegnargli la Società, se questo è quello che serve”. Ci ha pensato il fratello maggiore Diego a rimettere a posto i cocci nei giorni successivi, smentendo un’imminente vendita.

E ribadendo con forza l’impegno a portare a termine l’operazione Cittadella. Un progetto da un miliardo di euro circa, che la Fiorentina è disposta a investire, alla faccia di quel “partito trasversale dei rosicatori” verso il quale lo stesso DDV non si è riguardato a lanciare strali infuocati. Un partito che non coinvolge il Sindaco. “Sono cose tra industriali – dichiara Matteo Renzi – l’amministrazione ha fatto tutto quello che poteva”. A confermare i rapporti distesi tra Comune e società gigliata arriva anche l’assessore allo Sport Barbara Cavandoli, sottolineando che “il cambio al vertice non modifica le intenzioni in merito al nuovo stadio”. In mezzo a tutto ciò rimane la soddisfazione di Cesare Prandelli, che finalmente vede più vicina la realizzazione del “suo” centro sportivo ai “campini” di viale Maratona. Una richiesta, quella di una struttura munita di palestra, mensa e sala video, che risale ormai a quattro anni fa e che adesso dovrebbe finalmente trovare posto all’interno della nuova convenzione.

“Posso garantire che questa scelta – afferma il mister – apporterà 3-4 punti in più alla squadra a fine stagione”. Giusto quei puntarelli in grado di fare la differenza in classifica. Nel frattempo tra i litiganti che si contendevano la “nuvola” disegnata dall’archistar Fucksas, gongola il presidente del Q5, Federico Gianassi. “Trovo la relazione del sindaco molto interessante, perché inserisce lo stadio in un quadro urbanistico più complesso – dichiara – mantenendo come punto fermo la vivibilità della zona. In merito a ciò la questione mobilità e lo sviluppo di un’efficace rete di mezzi pubblici alternativi all’auto viene prima della Cittadella stessa”.

 

Cittadella viola a Castello: “Unica area possibile”

Si ricomincia proprio da là, dove si era arenato tutto. La cittadella viola dovrebbe nascere nella piana di Castello. “È l’unica area che può costituire il cuore di questo progetto” ha detto il sindaco Matteo Renzi. L’annuncio arriva dopo mesi di ipotesi e congetture sulla localizzazione della cittadella dello sport, chiodo fisso della famiglia Della Valle che fin dal loro approdo alla società Viola avevano caldeggiato la realizzazione di questo progetto. Il primo cittadino però detta alcune condizioni. “Il progetto può smettere di essere utopia se si rispettano dei paletti – spiega il sindaco – il primo è l’evidenza pubblica: io non conosco nessun Comune in Italia che regala terreni a soggetti privati. Il secondo è il fatto che ai cittadini non deve costare un euro; noi siamo partner di questo progetto, e una parte degli utili o meglio ancora dei ricavi, dovrebbe essere destinata a iniziative in collaborazione tra Fiorentina e Comune per lo sport giovanile. Il terzo punto riguarda i volumi complessivi di Castello che non cambiano”.

Quindi non si costruirà un centimetro in più di quel che è già previsto e questo per il sindaco è un punto irremovibile. Sui tempi di realizzazione Renzi ha precisato: “è in corso un’indagine giudiziaria che dovrà a breve presentare delle conclusioni”. Infatti, la zona di Castello, di proprietà Fondiaria-Sai, lo scorso anno è stata oggetto di un’inchiesta avviata dalla procura del capoluogo toscano che ha portato al sequestro di tutta l’area. I circa 168 ettari di terreno tra Firenze e Sesto Fiorentino dovrebbero accogliere, in base ad una convenzione stipulata dal Comune nel 2005, circa 700 appartamenti, negozi, alberghi, impianti sportivi, palazzi per uffici di Regione Toscana e Provincia di Firenze.  Concessione edilizia per la quale la Fondiaria-Sai di Ligresti, si è impegnata a cedere 80 ettari per costruire un parco pubblico. Ora, posto che il volume di verde pubblico di Castello resterà lo stesso, è proprio in quegli 80 ettari che dovrebbe sorgere la Cittadella.

Quindi, per far posto al progetto dei Della Valle si dovranno ridurre almeno in parte le volumetrie su cui Fondiaria aveva già incassato l’approvazione della giunta Domenici. “Ho detto no ad interventi residenziali”, dice Renzi. “La mia idea di cittadella è lo stadio, un centro sportivo di prim’ordine, e un parco a tema sul calcio”. Matteo Renzi ha quindi posto il termine del prossimo 26 ottobre per il tavolo di concertazione tra i sindaci della cintura metropolitana (avvertendo però che “se non c’è accordo il Comune andrà avanti”) e alla Fiorentina chiede il rinnovo della convenzione sullo stadio Franchi per 4 anni (e non più 12 come quella attuale) a dimostrazione della volontà dell’amministrazione di chiudere sul progetto. Ora che il sindaco ha deciso, la palla torna ai Della Valle e al gruppo Ligresti.

Università, l’assessore incontra gli studenti

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Si è concluso con “grande soddisfazione” l’incontro del tavolo allargato a tutte le rappresentanze studentesche riunito sabato scorso dall’assessore all’Università Elisabetta Cianfanelli nella sede dell’assessorato di via Ghibellina.

“Abbiamo voluto riunire i rappresentanti di tutte le facoltà e di tutte le provenienze politiche – spiega l’assessore Cianfanelli – per capire quali siano i problemi, recepire le proposte e condividere il percorso, da noi peraltro già avviato, per individuare le soluzioni. Ho registrato grande disponibilità e apprezzamento: sono molto soddisfatta, ora andremo avanti dando sistematicità e operatività agli incontri”.

Tra gli argomenti più urgenti, si è parlato del problema degli alloggi, da anni croce dei fuori sede per gli affitti alti e i posti limitati alle case dello studente. Poi si è parlato di viabilità e trasporto pubblico, in particolare i collegamenti col polo di Sesto. E infine della necessità di creare una “carta” ad hoc  con lo scopo di fornire servizi e informazioni.

L’assessore Cianfanelli ha ribadito gli impegni delle linee guida del suo mandato. Nel dettaglio, ha ricordato il lavoro per arrivare ad un contratto di affitto tra Comune e associazione dei proprietari ed ha ribadito l’impegno per realizzare in tempi brevi un “welcome kit” per gli studenti, una sorta di pacchetto di sopravvivenza che fornirà informazioni di base su trasporti, sanità ecc, ma anche convenzioni per servizi utili come copisterie, librerie bar e ristoranti.