domenica, 18 Maggio 2025
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Studenti toscani, un “esercito” in crescita

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Tutti dietro ai banchi, c’è un nuovo anno di scuola da affrontare. È suonata lunedì 14 settembre la prima campanella per gli studenti di ogni età – e, sempre più, di ogni nazionalità – che affollano gli istituti toscani: la prima delle centinaia di campanelle che dividono gli alunni dalle (già) agognate vacanze estive, che scatteranno sabato 12 giugno 2010. E se per qualcuno pensare alle feste può essere un modo utile per rendere meno “amaro” il ritorno in classe, eccolo servito: le vacanze di Natale sono in programma dal 23 dicembre al 6 gennaio, quelle di Pasqua dal 1° al 6 aprile del nuovo anno.

Ma panettoni e colombe sono ancora lontani, e dunque – per il momento – è meglio concentrarsi sull’anno appena iniziato. Che, in tutta la Toscana, vede aumentare di numero, ancora una volta, l’esercito degli studenti: sono oltre 453mila, circa 7.700 in più rispetto allo scorso anno. E qui scatta il primo allarme: a lanciarlo è Gianfranco Simoncini, assessore regionale all’istruzione. “Nonostante la crescita degli studenti, abbiamo 1.700 insegnanti in meno”, dice l’assessore, che non nasconde la sua preoccupazione.

E in aumento è anche il numero degli alunni iscritti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado fiorentine (le “vecchie” materne, elementari e medie) e agli istituti superiori della provincia di Firenze. Insomma, le classi di casa nostra sono sempre più affollate. Sono 8.823 gli iscritti alle scuole dell’infanzia del comune, 14.853 alle primarie e 8.945 alle secondarie di primo grado: in tutto, una “popolazione scolastica” di 32.621 unità. Sei anni fa era di 29.608 studenti, e da allora la crescita non si è praticamente mai fermata. Ad aumentare ancor più velocemente è la presenza di alunni stranieri, che quest’anno rappresentano – nelle scuole pubbliche fiorentine – ben il 14,86% del totale, con 4.118 “rappresentanti”. E ancora maggiore è la percentuale se ad essere prese in considerazione sono solo le scuole dell’infanzia, dove supera il 16%. Diversa la situazione negli istituti paritari: lì, solo poco più di quattro scolari su cento non sono italiani.

“L’aumento della popolazione scolastica è un dato consolidato – commenta l’assessore comunale all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi – ed è destinato a proseguire”. Stessa cosa alle superiori: dietro ai banchi delle scuole della provincia di Firenze siedono quest’anno 37.804 studenti. Ad essere particolarmente graditi sembrano essere gli istituti tecnici e professionali: i primi hanno registrato 545 alunni in più rispetto allo scorso anno, i secondi 365. Licei classici in lieve flessione, leggero aumento di iscrizioni per gli artistici. In totale, hanno scelto i licei 15.684 scolari, i tecnici in 10.778 e i professionali in 8.313.

“C’è equilibrio – spiega Giovanni Di Fede, assessore provinciale alla pubblica istruzione – ed è da rimarcare che la scolarità del nostro territorio, già buona, è in aumento. Tecnici e professionali sono sempre più apprezzati, anche perché chi ne esce con buoni voti non tarda molto a trovare lavoro”. E una novità è in arrivo anche per gli insegnanti: aggiornamenti professionali attraverso confronti con colleghi di altre città e nazioni.

 

E per i libri è caccia allo sconto

È forse il periodo dell’anno che fa più “paura” ai genitori di tutti i bambini e ragazzi in età scolastica: quello dell’acquisto dei testi per la scuola. Nonostante i tetti di spesa – reali o annunciati – spesso non è infatti un esborso da poco quello che padri e madri devono sostenere per i libri, soprattutto per coloro che di figli ne hanno più di uno.

E allora, tra mercatini che propongono testi usati, librerie che si sono specializzate nella loro vendita e offerte di alcune catene della grande distribuzione, da qualche anno in città e dintorni sono spuntate offerte e promozioni per spendere (un po’) meno. E anche se la scuola è già iniziata, non sono pochi coloro che aspettano l’ultimo momento (e qualche giorno in più) per acquistare i “preziosi” libri. Tanto per essere sicuri che quel prof adotterà davvero quel testo, ed evitare così spese inutili.

Ma come fare, dunque, per risparmiare almeno un po’? A Firenze, e soprattutto in centro, esistono librerie che vendono libri scolastici usati, a circa metà prezzo: oltre alle “storiche” rivendite di via San Gallo, molto gettonate tra gli studenti a caccia di risparmio sono la libreria di via Laura (che propone un piccolo sconto anche sui libri nuovi) e la Melbookstore di via de’ Cerretani. Ma non solo. All’Isolotto, organizzato dall’omonimo circolo Arci, è tornato anche quest’anno il mercato del libro scolastico usato: fino al 26 settembre sarà ancora possibile vendere e comprare testi di seconda mano (per info: 055.780070).

E non mancano nemmeno le offerte della grande distribuzione: negli ipermercati Coop è possibile acquistare libri scolastici nuovi con sconti dal 10 al 15% (www.ipercooptoscana.it), e c’è anche una novità. Sono infatti arrivati quest’anno in Toscana i “Segnalibro” (www.segnalibro.info), punti vendita di testi per la scuola  in alcuni supermercati, con sconti del 15-20%: nove i “corner” presenti in tutta la regione.

Allarme incendi, si lavora senza sosta

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Ancora un’altra giornata senza sosta per le squadre di volontari e di vigili del fuoco che ieri, domenica 13 settembre, hanno lavorato notte e giorno per domare le fiamme che da 4 giorni ormai devastano i boschi di Terrinca e Mulina nell’Alta Versilia.

L’area distrutta è di circa 150 ettari e per domare l’incendio si stanno utilizzando tutti i mezzi disponibili come elicotteri e canadair.

Da tre giorni chiusa anche la strada provinciale per Arni.

 

 

Aggressione del giovane gay, un arresto

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Sembra dunque essersi risolta in pochissimo tempo l’aggressione del giovane gay, avvenuta in centro a Firenze, in piazza Salvemini, la notte del 9 settembre scorso, a poche ore dalla fiaccolata contro l’omofobia. La squadra mobile di Firenze ha infatti arrestato un uomo, ritenuto l’aggressore del gay di 26 anni pestato con calci e pugni.

L’arrestato ha 32 anni, è originario di Legnano (Milano) e da circa due mesi alloggia vicino a Firenze, per motivi di lavoro. Dalle prime indagini, sarebbe lui l’aggressore del giovane gay. La squadra mobile lo ha individuato in appena 48 ore. E’ stato identificato anche l’amico che, la notte dell’aggressione, era in compagnia dell’arrestato.

ARCIGAY. E non si è fatta attendere la reazione di Arcigay alla notizia dell’arresto dell’aggressore. “Accogliamo con soddisfazione e sollievo la conferma secondo cui uno dei due aggressori del ragazzo gay è stato fermato dalla Squadra Mobile di Firenze. Appena siamo venuti a conoscenza del fermo, ci siamo precipitati in Questura per incontrare il questore di Firenze Francesco Tagliente, che ci ha confermato la sua personale vicinanza al ragazzo, alla famiglia e ad Arcigay Firenze”, spiega l’associazione.

Esprimiamo la gratitudine di tutta la nostra associazione per l’eccellente lavoro di indagine portato avanti dalle Forze della Polizia della città, in particolare del dottor Filippo Ferri, con cui ci siamo coordinati dal primo momento per raccogliere testimonianze e informazioni preziose ai fini dell’indagine. L’azione tempestiva delle forze dell’ordine è la positiva dimostrazione che i cittadini e le cittadine lgbt a Firenze possono stare tranquilli per il clima di collaborazione con le autorità e le istituzioni di questa città, che ancora una volta si è dimostrato solido e duraturo. Come Arcigay Firenze ‘Il Giglio Rosa’, ci costituiremo parte civile al processo con i nostri legali Paola Pasquinuzzi e Alessandro Traversi e invitiamo a fare lo stesso il Comune, la Provincia e la Regione, che sono stati vicinissimi al giovane, alla famiglia e alla comunità lgbt fiorentina e toscana. Continueremo a rimanere in queste ore e nei prossimi giorni vicinissimi al ragazzo aggredito. Approfittiamo infine per invitare tutti i cittadini lgbt a non avere paura e a rivolgersi alle associazioni lgbt del territorio per denunciare qualunque tipo di abuso subito  e ricevere tutta l’assistenza necessaria”, ha concluso Arcigay.

Le foto di Massimo Listri alla Sala Bianca

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La mostra comprende 60 opere di formato 120 x 150 cm che ripercorrono la mappa del Polo Museale Fiorentino e di alcuni spazi topici del patrimonio artistico del capoluogo toscano. E’ un affascinante racconto per immagini che rilegge e reinterpreta luoghi colti, misconosciuti o addirittura non ancora aperti al pubblico. Immagini che dischiudono le sale degli Uffizi in un insolito spaccato di backstage e che evocano la magia sentimentale e consunta di Palazzo Martelli, tuttora in fase di recupero. L’astratta potenza del segno michelangiolesco si dichiara nella geometrica textura in bianco e nero del vestibolo della Biblioteca Medicea Laurenziana e non mancano le suggestioni medievali di Palazzo Davanzati e il sogno antiquario di Stefano Bardini.
La mostra è nata da un’idea di Cristina Acidini, sovrintendente del Polo Museale Fiorentino, che ha invitato Massimo Listri a lavorare sul tessuto dei musei cittadini, dando l’opportunità di vedere con occhi nuovi luoghi noti e stanze segrete non fruibili dal pubblico.
Fondamentale è stato l’interessamento di Alessandro Cecchi, direttore della Galleria Palatina, che ha concesso per l’evento un luogo espositivo di pregio quale la Sala Bianca.
La personale è realizzata con il contributo di FOR Gallery, galleria fiorentina specializzata in fotografia contemporanea che rappresenta il lavoro di Massimo Listri in Italia e all’estero.
Massimo Listri, apprezzato fotografo noto a livello nazionale e internazionale, vive a Firenze. Collabora alle riviste “AD” e “FMR”, di cui nel 1981 è stato uno dei fondatori insieme a Vittorio Sgarbi, e con numerosi periodici stranieri. Ha firmato più di cinquanta libri d’arte e architettura, tra i più recenti “Il fascino delle biblioteche” con prefazione di Umberto Eco, “Le case dell’anima”, con testo di Vittorio Sgarbi (2005), “Giardini in Toscana” (2005), “Versailles” (2006), “Villa Madama” (2007), “Casa Mundi” (2008) e “Oriental Interiors”(2009).
Ha esposto sia presso istituzioni pubbliche che private e nel 2008 Palazzo Reale a Milano ha presentato una sua personale.

La villa del Salviatino diventa hotel di lusso

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Il Salviatino dispone di 61 grandi camere e suites, che godono di una vista magnifica, un ristorante gourmet e una spa olistica Devarana. Tutti gli interni sono disegnati individualmente per conservare le caratteristiche uniche ed originali della villa tra cui gli affreschi del XIX secolo, i grandi caminetti di marmo e gli antichi mosaici.
Le mani degli artigiani locali hanno portato alla luce i tesori storici dei tempi d’oro della villa, tra cui una rete intrecciata di vecchi sentieri e elaborati affreschi riscoperti al di sotto di falsi soffitti. Con attenta devozione e abilità, gli esperti stanno restaurando la villa e i terreni riportandola così alla sua antica gloria.
Caldo, elegante e nostalgico, Il Salviatino offre ai propri clienti un’unica e originale hotel experience. In aggiunta al servizio più pittoresco e all’ambiente più lussuoso, un intuitivo Service Ambassador soddisferà ogni capriccio stando completamente a disposizione del cliente, assicurandone un soggiorno indimenticabile dall’inizio alla fine. Ogni desiderio, dal tour privato nei musei, al tour del Chianti in Ferrari e Lamborghini o la scoperta delle vicine regioni in elicottero, potrebbero essere organizzati dal Service Ambassador de Il Salviatino.
Ma il punto di forza rimane la spettacolare Spa asiatica che prevede una serie di esclusivi e innovativi trattamenti Signature, praticati da abili terapiste tailandesi, che includono: Fiorentine Romance (2.5 ore); The Harmony of Tad Si (2 ore); After Wine tasting retreat (2 ore).
L’area della Spa ospita 14 Devarana De Luxe Rooms create appositamente per avere l’opportunità di farsi fare i trattamenti in camera.
Messa al sicuro nel cuore dei giardini, sarà la prima first class day spa di Devarana in Italia che offrirà un menu di trattamenti antichi orientali eseguiti dalle abili terapiste tailandesi. La spa includerà una piscina riscaldata e parzialmente coperta, un fitness centre e un ristorante il quale insieme alla spa opererà sia come struttura dell’hotel sia come club privato per i locali.

Italia KO all’esordio mondiale

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Tanto pubblico al “Cerreti” ma non il tutto esaurito come ci si aspettava alla vigilia. Gli asiatici, in fondo, sono una squadra con poco appeal. Ostico il girone degli azzurri con Messico, Antille Olandesi, Australia, Giappone, Canada e Stati Uniti. Per superare il turno Davide Dallospedale e compagni sono chiamati a giocare ad altissimi livelli. “Da toscano e da tifoso della Fiorentina è stato per me un sogno giocare a Firenze il Mondiale” ha detto Marco Mazzieri. “Il girone è molto duro – ha commentato – ma dobbiamo scendere in campo cercando di non pensare a chi abbiamo davanti”. Si tornerà a giocare sul diamante del Campo di Marte il 22 settembre.

 

Gila insacca il Cagliari

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Comincia con una vittoria una settimana ricca di impegni per la Fiorentina. In attesa di mercoledì, quando i viola scenderanno in campo con il Lione per la prima partita di Champions infatti, gli uomini di Prandelli sono usciti vittoriosi da un Franchi finalmente in condizioni accettabili. Dopo un primo tempo avaro di conclusioni in porta sia da una parte che dall’altra, dopo nove minuti dall’inizio della ripresa, Gilardino insacca di testa raccogliendo dalla sinistra un bellissimo cross di Vargas. Per lui, dopo il 2 a 2 di Lisbona, è il primo gol in questo campionato. Per il bomber ex Milan, come per Vargas e Jovetic, non ha pesato l’impegno con la Nazionale. Eccezion fatta per Marchionni;  apparso sottotono, specialmente nella ripresa. Ci aspettavamo qualcosa di più anche dal centrocampo, dove Montolivo (ammonito nella ripresa) e Zanetti possono sicuramente dare di più.

Le sculture di Paddy Campbell a Fiesole

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L’artista, irlandese di nascita, fin dagli anni ’90 lavora come scultore a Firenze. Le sue opere sono per la maggior parte figurative ed esprimono, con un approccio istintivo e immediato, la natura intima dei modelli, rappresentati in una forma naturale e fluida. Emerge così il profondo amore di Paddy Campbell per le persone e le loro storie.
La mostra si articola in quattro scenari che rappresentano la quotidianità: un bar, un treno, un bagno e una casa. Le figure animano frammenti di vita rappresi nella scultura che ci invitano a porci delle domande e a ricreare le loro storie. Questo perché riconosciamo immediatamente i soggetti rappresentati, come se avessimo già visto quelle persone: esse ci parlano e noi ci riconosciamo in esse. Il punto di vista si inverte, vediamo le nostre vite con occhi che ci guardano da “un altro mondo”, e in questo modo la rappresentazione apre prospettive rinnovate sugli scenari noti del quotidiano.
Nota biografica. Nato a Dublino nel 1942, Paddy Campbell frequenta negli anni sessanta i corsi serali del National College of Art, ma dopo essersi laureato in Hotel Management nel 1964, inizia a lavorare in diversi alberghi a Dublino, a Londra e in Svezia. Tornato nella sua città natale, mette su una propria attività di catering nel 1967. Riscopre la sua vocazione artistica a metà degli anni ’90: riprende a frequentare i corsi serali del National College of Art e, nel 2002, si iscrive a un corso di scultura a tempo pieno presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Nel capoluogo toscano apre nel 2005 uno studio; da allora, la sua attività artistica si divide tra Dublino e Firenze. I lavori di Paddy Campbell sono stati esposti in gallerie prestigiose come la Royal Hibernian Academy e l’Oireachtas & National College of Ireland e nel febbraio 2002 l’artista ha tenuto la sua prima personale alla Cross Gallery di Dublino. Nel 2000 ha vinto il Miller Prize per la pittura del National College of Art. Nel 2007 è stato scelto per scolpire il ritratto ufficiale del Presidente della Repubblica Irlandese, Mary McAleese.
Orari di visita: 8.00 – 18.30 dal lunedì al giovedì; 8.00 – 13.00 il venerdì; chiuso il sabato e la domenica. L’ingresso è gratuito.

Yang Maoyuan a Palazzo Medici Riccardi

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Yang Maoyuan, 43 anni, pone il pensiero tradizionale cinese e la filosofia al centro del suo lavoro, esplorandone le possibilità mentali e spirituali e sviluppandole nella sua arte. Lui stesso concepisce il suo lavoro come espressione della ricerca di spiritualità, armonia e del desiderio di un significato nell’esistenza umana.

Le 55 opere esposte a Palazzo Medici Riccardi rappresenteranno un dialogo tra l’arte occidentale e quella cinese. I busti, che raffigurano filosofi e politici dell’antichità, hanno contorni molto marcati, che rispecchiano lo stile classico, ma attorno alle teste sono stati posti gusci levigati che riportano a forme rotonde e voluminose, ideali di bellezza cinesi.

Tra le opere esposte compare anche il busto di Giuliano de’ Medici, ispirato alla statua funebre fatta da Michelangelo Buonarroti presente alla Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze. Nelle sue opere, Yang Maoyuan ha creato una sinergia tra stile classico e cinese, che invece di collidere sviluppano un’intesa unica.

Attraverso il linguaggio della scultura e l’uso del materiale “classico” per eccellenza, il marmo, Yang Maoyuan riflette sulle asperità nascoste di alcune delle icone dell’occidente, come il David di Michelangelo, racchiuse dall’artista in levigati gusci marmorei. Analogamente, le forme armoniche care alla cultura cinese vengono dilatate, portandole sull’orlo di una tensione foriera di conflitti e trasformazioni. Grazie al suo messaggio e alle forme che lo veicolano, la mostra promette di schiudere nuove prospettive attraverso la sua collocazione negli ambienti rinascimentali di Palazzo Medici Riccardi, che diventano un ulteriore elemento dialogante, una sponda storica in un gioco di specchi che mescolando culture, epoche e stili diversi sfida le certezze consolidate dello spettatore, invitandolo all’esplorazione di nuovi orizzonti culturali.

La sequenza delle opere di Yang Maoyuan, infatti, si colloca armoniosamente negli spazi della dimora medicea che già ospita una vasta collezione di busti in marmo.

La mostra rappresenta per la Provincia una grande occasione di dialogo culturale con la comunità cinese, una delle più grandi d’Europa, presente sul territorio provinciale. Con l’installazione si intende dare un forte segnale politico di confronto con una realtà spesso vista come fonte di attrito piuttosto che come opportunità di approfondimento culturale.

Qualche cenno biografico sull’artista Yang Maoyuan:

Laureato nel 1989 presso l’Istituto Centrale di Belle Arti di Pechino, Yang Maoyuan ha vinto nel 2002 il Premio per l’Arte cinese contemporanea, CCAA Award. L’artista ha esposto i suoi lavori in tutta Europa, in città come Berlino, Londra, Gent e Varsavia. Nel 2003 le sue opere hanno trovato spazio all’interno del prestigioso Centro Pompidou di Parigi.

Questa sarà la seconda volta che l’artista cinese metterà in mostra le sue opere in Italia. La prima fu nel 2001 presso Villa Breda, a Padova.

La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso a Palazzo Medici Riccardi (intero 7 euro, ridotto 4 euro).

A Pratolino pittura en plein air

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Domani alle 17, l’inaugurazione dell’evento, patrocinato dall’Istituzione Parco Mediceo di Pratolino e realizzato in collaborazione con le associazioni culturali “Dall’Arte alla Zeta” e “Lamminpaa Fine Art”.

I laboratori di pittura e la mostra di dipinti in tema di natura che li accompagna rappresentano un’occasione ideale per visitare le meraviglie del Parco di Pratolino e vivere un piacevole incontro con l’arte. Infatti, in occasione della rassegna “Ritratti e paesaggi en plein air”, molti luoghi solitamente chiusi al pubblico saranno aperti per visite straordinarie.

Le opere esposte nelle sale della Paggeria sono dipinti rappresentativi del realismo figurativo contemporaneo di artisti italiani ed internazionali.

I partecipanti del laboratorio di pittura trarranno ispirazione da un luogo magico come Pratolino per dipingere all’aria aperta e completamente immersi nella natura. La partecipazione al workshop è aperta a tutti, per iscriversi occorre inviare una mail a [email protected] o telefonare al 3347804007. L’atmosfera romantica della location sposerà lo stile pittorico del realismo figurativo dei ritratti e paesaggi in mostra.