Ieri, poco prima di mezzanotte la protagonista della sfortunata vicenda aveva chiamato la guardia medica, che aveva deciso per il trasporto in ospedale. Ma l’operazione è risultata più difficile del previsto, a causa del notevole peso della donna: i volontari della Misericordia si sono visti costretti a chiedere l’aiuto dei pompieri per portare la signora a destinazione. Tra pochi giorni potrà essere dimessa.
Soggiornano a Siena, ma non pagano il conto
Da Agosto una famiglia soggiornava in un hotel tre stelle a Siena. Per prima era arrivata una donna cubana di 36 anni insieme al figlio e successivamente, era stata raggiunta dal compagno italiano di 41 anni con un altro bambino.
La famiglia è rimasta in albergo per un mese, fino a settembre, dopodichè se ne è andata senza però pagare il conto che ammontava a circa 3000 euro. La donna ha telefonato all’albergo avvertendo che la stanza era libera ma non ha mai inviato il bonifico.
La polizia li ha denunciati.
La “Panoramica di Monte Morello” chiude per lavori
L’ha reso noto la Provincia di Firenze. La Strada Provinciale n°130 sarà chiusa al traffico dal km 3+700 al km 4+800 in località Ceppeto dal 14 al 18 settembre, dal 21 al 25 settembre e infine dal 28 al 30 settembre con orario 0/24.
“L’intervento a Monte Morello – spiegano i tecnici della Provincia – si è reso necessario per prevenire il rischio incendi boschivi, in quanto i boschi si presentano molto deperiti, con numerose piante secche e con conseguente accumulo di materiale infiammabile. I lavori servono anche a prevenire il rischio di caduta di piante instabili sulla strada provinciale”.
Il lavoro di diradamento dei boschi migliorerà lo stato fitosanitario dei soprassuoli prevenendo appunto il rischio di incendi boschivi e mettendo così in sicurezza la zona. “Durante le operazioni di taglio ed esportazione del materiale legnoso – ha precisato la Provincia di Firenze – non è possibile garantire la normale transitabilità della strada”.
Torna agli Uffizi il Polittico di Badia
”Il lavoro magistrale di esperti scientifici e di restauratori – ha reso noto la sovrintendente Acidini – ha rimesso in valore le parti originali di una pellicola in vaste aree disastrata,con la medesima amorosa attenzione sui sacri personaggi e sui raffinatissimi ornati”.
Sarà così possibile tornare ad ammirare il Polittico di Badia di Giotto sottoposto ad un delicato restauro. Dal 15 settembre, l’opera sarà visibile gratuitamente per due settimane al museo degli Uffizi.
La denuncia di Arcigay: “Giovane pestato a sangue”
Gli episodi di violenza contro gli omosessuali che nei giorni scorsi hanno scioccato Roma sarebbero avvenuti anche a Firenze. A denunciarlo è l’Arcigay di Firenze. “Un ragazzo di 26 anni, nella notte tra il 9 e 10 settembre, poche ore dopo il presidio-fiaccolata unitario sui ponti fiorentini contro l’omo/transfobia, è stato pestato a sangue da due italiani in piazza Salvemini, mentre rientrava a casa dopo una serata trascorsa in un locale gay fiorentino”, spiega l’associazione Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”, che si dice in contatto diretto con il ragazzo e la famiglia.
“Siamo vicinissimi al ragazzo e alla sua famiglia, e siamo scossi dal fatto che anche la città di Firenze sia protagonista di un episodio di inaudita violenza ai danni di una persona omosessuale, proprio a poche ore dalla grossa mobilitazione contro la violenza omofobica che aveva visto una straordinaria partecipazione della cittadinanza. Il ragazzo – prosegue l’associazione in una nota – era stato avvicinato e minacciato da due uomini nel corso della serata di mercoledì all’interno di un locale gay del centro. I due erano stati allontanati dai gestori. Intorno alle 3 del mattino, il giovane sarebbe uscito dal locale e si sarebbe diretto a piedi verso piazza Salvemini, dove i due uomini, di circa 35 e 40 anni, lo avrebbero aspettato e gli si sarebbero scagliati contro a mani nude. Il ventiseienne è stato trovato in un bagno di sangue da alcuni amici e accompagnato a casa in auto intorno alle 5. Nella prima mattinata di ieri, giovedì 10 settembre, il ragazzo è stato portato al Pronto Soccorso e successivamente ricoverato d’urgenza. Gli sono state diagnosticate, oltre che contusioni e tumefazioni, molteplici fratture: agli zigomi, alla mandibola e al naso. Questo pomeriggio sarà operato”.
“Al momento il giovane gay è ancora sotto choc. Chiediamo però la collaborazione di tutte e tutti affinché possano essere individuati dagli inquirenti i due aggressori. Nel frattempo, oltre a fornire alla famiglia un primo aiuto psicologico, abbiamo dato mandato ai legali della nostra associazione, avvocati Alessandro Traversi e Paola Pasquinuzzi, di raccogliere la denuncia del ragazzo – conclude Arcigay – invitiamo autorità e istituzioni a non considerarlo come un episodio isolato e chiediamo agli Inquirenti di indagare accuratamente affinché gli aggressori possano essere identificati e fermati quanto prima. Chiediamo a tutta la comunità lgbt di non avere paura, ma soprattutto di rimanere compatta e continuare con coraggio e determinazione il percorso di sensibilizzazione e isolamento delle frange violente in città. Valuteremo assieme alle altre sigle e associazioni fiorentine e nazionali quale risposta dare all’ennesimo episodio di violenza ai danni della comunità lgbt che coinvolge il nostro paese”.
Una discarica abusiva in pieno centro
A scoprirli sono stati i carabinieri del Noe, Nucleo Operativo Ecologico, che stavano controllando l’esecuzione dei lavori in quell’area, affidati dalla Provincia di Firenze ad una cooperativa lucchese.
La riva dell’Arno, in pieno centro storico di Firenze, era stata impunemente utilizzata per seppellire i rifiuti: la denuncia per realizzazione di discarica abusiva ha raggiunto nove persone.
In merito al sequestro è intervenuto immediatamente l’assessore provinciale all’Ambiente e alla Difesa del territorio, Renzo Crescioli. “L’Amministrazione provinciale si è immediatamente attivata per accertare le circostanze di fatto che hanno determinato le ipotesi di reato indicate nel verbale di sequestro – afferma l’assessore – . Le attività contestate, se effettivamente poste in essere da parte della ditta affidataria, non possono essere imputate a questa Amministrazione, che non le ha prescritte in alcun modo. Inoltre, dopo l’affidamento dei lavori, i controlli effettuati sono stati frequenti e scrupolosi e non hanno rilevato le situazioni per le quali sono state individuate le ipotesi di reato, salvo in un caso per il quale erano in corso verifiche che si sono interrotte a seguito dell’intervento dei carabinieri”.
“I lavori oggetto dell’indagine – ci tiene a sottolineare Crescioli – erano in corso nel quadro di un progetto complessivo di riqualificazione della riva destra dell’Arno, lavori iniziati e portati avanti con grande difficoltà dopo anni di abbandono e degrado”.
“L’area in questione – ricorda ancora l’assessore – era precedentemente nella disponibilità di concessionari privati a cui la Provincia aveva revocato la concessione proprio in considerazione dello stato di degrado e abbandono in cui tale area veniva mantenuta. Dopo la revoca della concessione la Provincia si è immediatamente attivata per la riqualificazione di quell’area, così come insistentemente richiesto da cittadini ed enti che ne reclamavano da anni l’agibilità e fruibilità”.
Mafia in Toscana, dati preoccupanti
Il quadro presenta non pochi elementi di preoccupazione, campanelli d’allarme a cui anche una regione come la nostra, dove manca il consenso sociale alla criminalità organizzata, dovrebbe prestare una maggiore attenzione.
È una Toscana in chiaroscuro, quella che emerge dal rapporto presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, davanti al vicepresidente della Regione Toscana e al presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri.
“Un rapporto che ci invita assolutamente a non abbassare la guardia, anche ora che di mafia si parla meno a livello nazionale – sottolinea Gelli – Un rapporto senz’altro non privo di dati preoccupanti. E questo, al di là del riconoscimento a quanto abbiamo fatto, ci impegna senz’altro a intensificare la nostra azione a difesa di una cultura delle regole, perché ogni volta che questa cultura viene messa in discussione è lì che comincia a trovare alimento la mafia. Cosa che vale nei rapporti con la pubblica amministrazione come nell’uso che si fa del denaro. Per questo come istituzioni dobbiamo essere ancora più presenti nelle scuole e nelle periferie e in ogni realtà significativa per difendere e consolidare la legalità”.
Rispetto agli anni precedenti il rapporto segnala in forte espansione la mafia russa, particolarmente attiva negli investimenti nel settore alberghiero; segnala la nascita di bande di giovani cinesi che potrebbero entrare in rotta di collisione con le organizzazioni criminali più consolidate, attive in campi come il traffico di immigrati clandestini; prova a disegnare la presenza e gli interessi della mafia albanese e rumena; si sofferma sulle mafie italiane segnalando il pericolo di infiltrazione negli appalti. Infine, sebbene la Toscana non sia terra dove si richiede usualmente il “pizzo”, non va sottovalutato il fenomeno dell’usura, così come il traffico di rifiuti della camorra.
Il grande cinema in città
Undici giorni di grande cinema a Firenze: in vari luoghi della città, con tanti eventi collaterali, per vedere pellicole inedite, per incontrare gli autori, per viaggiare alla scoperta di paesi e personaggi, tutto con una tessera al prezzo di cinque euro che dal 17 al 27 settembre dà diritto ad assistere a 30 film: sono le “Giornate del cinema europeo”, rassegna giunta alla seconda edizione organizzata dal Comune di Firenze-Centro Europe Direct con la Fondazione Stensen e la Mediateca Regionale Toscana, presentata in Palazzo Vecchio dal vicesindaco Dario Nardella, dalla presidente della Mediateca Stefania Ippoliti e dal direttore artistico Michele Crocchiola, con il responsabile ufficio Europe Direct Natale Seremia e il curatore del catalogo Marco Luceri.
Molti i punti di forza del programma, diviso in tre sezioni: la retrospettiva completa del regista, sceneggiatore e scrittore svedese Lukas Moodysson; ‘Berlino 20 anni dopo’ dedicata alla città tedesca a vent’anni dalla caduta del muro; “Orizzonti europei” con film di autori di diversi paesi fra cui l’inedito “Falco” (sul celebre rocker austriaco degli anni 80), l’italiano “Rata nece biti” di Daniele Gaglianone (documentario vincitore del David di Donatello), il fiammingo “La merditude des choise”, oltre ad un omaggio a Waida. Le proiezioni si terranno al cinema Stensen, al cinema Odeon, all’Istituto Universitario Europeo, in Palazzo Vecchio, al Deutsches Institut e al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino.
Fra gli eventi collaterali l’ironico e autoironico premio “Nozze con i fichi secchi” (una sorta di stuatuetta dell’Oscar che fa vedere le tasche vuote), che sarà consegnato agli ospiti del festival; le mostre fotografiche “Notturni urbani” e “Il cinema graffito”; la performance “Il cinema di abbraccia’ in piazza Santa Maria Novella il 16 settembre e in piazza della Repubblica il 17. “Questa rassegna merita in pieno il nostro sostegno, anche perché attraverso il cinema si torna a parlare di Europa. E’ uno sforzo, anche un po’ controcorrente, per ritrovare il gusto del cinema, per scoprire nuovi autori, per conoscere e apprezzare giovani cineasti che difficilmente trovano spazio – ha detto il vicesindaco Nardella – Si tratta inoltre di un contributo che si aggiunge al rilancio del cinema a Firenze, che è uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale”.
Il festival è organizzato con il contributo di Bassilichi, Gruppo Sesa, Controradio e Whythebest Florence Hotel e con la collaborazione con Gli Ori editori contemporanei, DeaPhoto associazione culturale, Istituto Universitario Europeo, Cooperativaa Archelogia, Deutsches Institut Florenz, Stensen Cinema, Officine Ubu, Istituto Europeo di Design, Lucca Film Festival, Britmania, Cinema SpazioUno, Multisala Grotta, con il patrocinio di Festival of Festivals.
PREVENDITE. Presso gli uffici Europe Direct in Palazzo Vecchio (orario 9-13) oppure presso la Fondazione Stensen in Viale Don Minzoni 25/G (orario 10-13 e 15-18).
Jorgensen: “Consapevoli della nostra forza”
Domenica arriva il Cagliari, e lui, come tutta la squadra, si sente pronto. A parlare in vista della terza gara di campionato è Martin Jorgensen. “Il Cagliari? Un’ottima squadra con un allenatore che ha portato nuove idee di gioco, noi ci stiamo preparando al meglio per affrontare la squadra sarda”.
Recentemente, mister Prandelli lo ha indicato come un esempio per i giovani: cosa ne pensa Jorgensen? “Ho letto le affermazioni del mister e lo ringrazio per i complimenti nei miei confronti. Un giovane calciatore diventa prima di tutto uomo se ha la fortuna di avere accanto dei professionisti come esempio, poi se gioca bene al calcio diventa anche un buon calciatore“.
Giovani su cui, ha dichiarato nei giorni scorsi Kuzmanovic, la Fiorentina però non punterebbe… “La Fiorentina è una società che crede nei giovani – risponde Jorgensen – mi dispiace per la partenza di Kuzmanovic. Zdravko soffriva molto a stare fuori anche solo una partita, ma in una rosa ampia e in una stagione piena di impegni bisongna imparare anche a stare fuori. E’ stata una sua scelta quella di andare via”.
Quindi, Jorgensen potrebbe essere utilizzato anche come centrocampista centrale… “In Nazionale mi è capitato più volte di ricoprire quel ruolo, non mi spaventa. Dal mister mi sono fatto trovare sempre pronto nel momento in cui aveva bisogno di me”.
Ma questa Fiorentina è più forte o più debole rispetto a quella della scorsa stagione? “Vedremo a maggio. Noi siamo consapevoli della nostra forza, sarà il campo poi a parlare. Abbiamo il nostro gruppo e tutti i nuovi arrivi daranno sicuramente una grande mano all’ossatura già presente”.
L’arte di Man Ray arriva a Lucca
Man Ray. The Fifty Faces of Juliet 1941-1955, il titolo della mostra fotografica che verrà inaugurata domenica prossima, 13 settembre, al Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art). Un tributo ad una delle figure più imprevedibili, provocatorie ed eclettiche della storia dell’arte del Novecento.
In un ambiente intimo e accogliente verranno esposte le cinquanta fotografie che l’artista scattò alla moglie Juliet Browner nel periodo che va dal 1941 e il 1955. Ogni stampa è frutto delle sperimentazioni in campo fotografico di Man Ray che utilizzando tecniche e stili diversi, giocando con la luce e con i colori, riusciva a reinventare ogni volta l’immagine di Juliet, unica vera musa della sua vita.
A fare da cornice a questa mostra unica nel suo genere (realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano), il Lu.C.C.A. , Museo di arte contemporanea, importante progetto indipendente volto valorizzare la città dal punto di vista culturale ed artistico.
Alla presentazione della mostra, questa mattina, venerdì 11 settembre, sono intervenuti Angelo Parpinelli, Presidente del Lu.C.C.A., Maurizio Vanni, direttore generale del museo, Letizia Bandoni, Assessore alla cultura del comune di Lucca e Domenico Petrocelli, Presidente di Lucca Fiere & Congressi.
“Vi invito ad entrare nel mondo affascinante di Man Ray, una persona libera, aperta, sempre alla ricerca di nuove esperienze”, con queste parole Angelo Parpinelli ha invitato a visitare la mostra che durerà fino al 6 dicembre 2009.
“Un’arte, quella di Man Ray che per prima cosa vuol far pensare e meditare, far interagire il mondo con se stessa” ha spiegato il direttore del museo Maurizio Vanni.
A fare da proscenio alle immagini anche alcuni degli oggetti più significativi dell’espressività artistica di Man Ray, come ad esempio la macchina fotografica originale che utilizzò per i suoi particolari lavori.