giovedì, 1 Maggio 2025
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Cicali quinta, “complimenti dalla città”

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“Complimenti vivissimi a nome di tutta la città per il brillante risultato”. Con queste parole l’assessore allo sport Barbara Cavandoli si congratula con Stefania Cicali per il quinto posto iridato ottenuto ai campionati mondiali di canoa che si sono svolti a Dartmouth, in Canada.

La giovane atleta fiorentina ha gareggiato nel k1 1.000 metri arrivando appunto quinta, ad appena quattro decimi dal podio.

“Si tratta di un grande risultato – aggiunge l’assessore Cavandoli – che premia l’impegno di questa atleta che, ad appena 22 anni, si è già ritagliata un posto di rilievo a livello mondiale”.

Piazza Salvemini “chiude” per lavori

Prenderanno il via lunedì 24 agosto i lavori di rifacimento stradale in piazza Salvemini. Per consentire lo svolgimento dell’intervento, la piazza dovrà quindi essere chiusa alla circolazione. Sono previsti inoltre ulteriori provvedimenti di circolazione iniziando da via Fiesolana. In questa strada sarà istituito un senso unico di marcia (fino a via di Mezzo) mentre il tratto fino a piazza Salvemini diventerà strada senza uscita. Anche via Pietrapiana diventerà strada senza uscita nel tratto da via Martiri del Popolo a piazza Salvemini. I veicoli provenienti da via dell’Agnolo potranno utilizzare l’itinerario alternativo via dei Pepi (dove verrà invertito il senso di marcia)-via Pietrapiana (dove sarà revocata l’area pedonale)-via della Mattonaia; imboccare via de’ Pandofini oppure svoltare in via San Pier Maggiore. I veicoli provenienti da via Verdi potranno evitare il cantiere svoltando a destra in via Ghibellina oppure utilizzare via de’ Pandolfini o da via San Pier Maggiore. L’ospedale di Santa Maria Nuova sarà accessibile solo utilizzando via della Pergola.

TRASPORTO PUBBLICO. L’intervento di risanamento di piazza Salvemini comporterà anche deviazioni del trasporto pubblico. In dettaglio, la linea 14 in direzione Careggi viaggerà sul percorso “via Frà Giovanni Angelico-viale Amendola-piazza Beccaria-viale Gramsci-viale Mazzini-viale Segni-via della Mattonaia-via della Colonna-via Battisti-piazza San Marco-via Cavour-via Martelli”. Le linee 23 e 71 in direzione di viale XI Agosto invece percorreranno l’itinerario “Ponte alle Grazie-lungarno delle Grazie-lungarno della Zecca Vecchia-piazza Piave-viale Amendola-piazza Beccaria-viale Gramsci-viale Mazzini-viale Segni-via della Mattonaia-via della Colonna-via Battisti-piazza San Marco-via Cavour-via Martelli”. Infine, la linea A verso piazza Beccaria che utilizzerà il percorso “via Ghibellina-via de’ Macci-via Mino-piazza Ghiberti-via della Mattonaia-via Niccoli”. Termine previsto dei lavori giovedì 27 agosto.

Sollicciano, l’assessore Saccardi: “Andrò a vedere”

Preoccupazione per la situazione attuale e impegno a recarsi di persona a vedere lo stato delle cose. L’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi interviene sulla vicenda del penitenziario di Sollicciano.

“Sono preoccupata della situazione che si è venuta a creare nel carcere dovuta principalmente ad un sovraffollamento di presenze che le nuove disposizioni legislative hanno aggravato – spiega l’assessore – in ogni caso verificherò direttamente nei prossimi giorni quale è l’effettivo stato delle cose recandomi lì di persona e aprirò un confronto con l’Azienda sanitaria e i responsabili dell’amministrazione penitenziaria per adottare tutti i provvedimenti necessari per garantire la migliore vivibilità all’interno del carcere”.

“Ogni istituzione – sottolinea Saccardi – dovrà assumersi le proprie responsabilità in ordine agli interventi da eseguire. Ricordo che il Comune è presente all’interno del carcere con numerosi interventi volti ad aiutare i detenuti a reinserirsi nella società una volta scontata la pena e che ritiene il carcere pienamente inserito nel territorio di Firenze e quindi una realtà di cui occuparsi a pieno”.

I cittadini dal sindaco

Torna il “Mercoledì dei cittadini”. Anche oggi, mercoledì 19 agosto, a partire dalle 8,30 il sindaco Matteo Renzi riceve i fiorentini nella sala di Clemente VII.

Quattro gli appuntamenti in programma per il consueto appuntamento del “Mercoledì dei cittadini”, durante cui questi ultimi possono esporre a Renzi segnalazioni, proteste e disagi.

Tour “antidegrado” per Renzi

Parte la lotta al degrado voluta dal sindaco Matteo Renzi. Ieri mattina la prima “tappa”: dieci sopralluoghi, dalle 8,20 alle 12,15, e quattordici multe elevate per violazione al codice della strada e al regolamento di polizia urbana. E’ questo il bilancio del tour fatto ieri mattina in città dal sindaco Matteo Renzi per combattere il degrado e individuare le transenne e la segnaletica mobile dimenticate e i muri imbrattati di scritte. Insieme al primo cittadino c’erano l’assessore al decoro, Massimo Mattei, il comandante della polizia municipale, Alessandro Bartolini, il presidente di Quadrifoglio, Giorgio Moretti, e uno staff tecnico guidato da Giacomo Parenti e Vincenzo Tartaglia.

“Firenze ha diritto a spazi di bellezza – ha detto il sindaco Renzi – e ognuno di noi deve fare la sua parte per restituirglieli. Per combattere il degrado, il Comune e i cittadini devono collaborare. Intanto partiremo con il sollecitare la società dei servizi alla strada affinché rimuova la segnaletica e le transenne dimenticate, col rendere più agevole la procedura per togliere le scritte sui muri e aggiungeremo rastrelliere per le strade e nelle piazze cittadine per evitare il parcheggio selvaggio delle biciclette”.

A partire dal 12 settembre, giornata dedicata alla pulizia della città, nata su sollecitazione di un bambino che ha inviato una lettera al sindaco, il software di gestione delle segnalazioni Opc4 (Osservatorio delle piccole cose) sarà fruibile liberamente dai cittadini. “Si tratta di una grande novità – ha spiegato Renzi – perché consentirà ai fiorentini di sapere a che punto è la propria segnalazione. È una sorta di tracciabilità della segnalazione. È un controllo ulteriore del cittadino sull’operato della pubblica amministrazione”. Il sindaco ha annunciato anche che, sempre a settembre, “sarà presentato un disciplinare unico tra Quadrifoglio e Comune di Firenze, nel quale saranno indicati gli interventi che ciascuno dovrà fare per una migliore pulizia della città”.

Nel corso del tour di ieri sono stati avanzati vari progetti di intervento per combattere il degrado in città come la modifica del regolamento delle alterazioni del suolo pubblico con l’obbligo di ripristino di tutta la pavimentazione stradale; il divieto al riutilizzo del materiale scavato per il riempimento delle strade e l’obbligo del deposito cauzionale prima dell’inizio dei lavori per coloro che vogliono alterare il suolo pubblico. Deposito che sarà restituito solo a lavoro concluso. Per quanto riguarda i segnali, invece, potranno essere vestiti con delle “pettorine” qualora momentaneamente sospesi e sulle transenne potranno essere applicati dei Rfid, ovvero strumenti che, sfruttando la tecnologia del transponder, danno informazioni sulla transenna.

La prima tappa del tour è stata piazza Salvemini. A seguire piazza San Pier Maggiore, l’arco di S. Piero, via Fiesolana, piazza Stazione/S. Caterina da Siena, via Il Prato, viale Pieraccini/Alderotti/Brambilla, piazza di Careggi, via Pratolini, piazzale Porta Romana, via del Curtatone/via Il Prato.

Ruba carne a 80 anni (e non per soldi)

L’hanno denunciata a 80 anni per avere rubato carne al supermercato. Lei, l’anziana, rubava la carne al supermercato, insieme a un’amica, e se ne andava con la merce nella borsa.

A denunciare l’80enne sono stati i carabinieri, per furto aggravato. Denunciata anche la sua “complice”, una donna di 48 anni, ospite nell’appartamento della figlia dell’anziana, a Rio Elba.

Il furto – come ha ammesso la stessa anziana ai militari dell’arma – non era motivato da necessità di tipo economico.

Il “Cristo degli Abissi” torna in mare

Il “Cristo degli Abissi” torna a casa. Pardon, in mare. Oggi, infatti, al largo dell’isola del Giglio sarà ricollocata – in fondo al mare – la statua del Cristo degli Abissi.  La statua torna così nella sua sede, a 25 metri di profondità, sul fondale delle Scole.

Si conclude in questo modo, con la sua ricollocazione, la vicenda iniziata nell’aprile scorso, quando fu scoperto che qualcuno aveva amputato entrambe le braccia alla statua, che era così stata riportata a terra per il restauro.

All’immersione parteciperà anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Viola, a Lisbona finisce 2-2

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Passa in vantaggio, si fa raggiungere e superare, vive un momento difficile ma alla fine riesce a risollevarsi e a fare un buon passo in avanti per la qualificazione alla fase a gironi della Champions. Questa, in breve, la sintesi di Sporting Lisbona-Fiorentina, conclusa con un 2-2 che lascia ben sperare in vista del ritorno.

LA PARTITA. La gara si mette subito bene per i viola, che passano dopo appena 6 minuti con Vargas. Poi, dopo l’intervallo, lo Sporting si sveglia: agguanta il pareggio con Vukcevic (che nell’occasione viene espulso, portoghesi in 10) e va in vantaggio con Veloso, per poi “rischiare” addirittura di segnare il terzo gol, che inguaierebbe la Fiorentina.

GILARDINO. Ma, a questo punto, ci pensa lui: Alberto Gialrdino. Quando mancano 10 muniti alla fine del match, il bomber viola inventa un gol dei suoi, mettendo così il suo sigillo sul 2-2 finale. E una buona ipoteca sul passaggio del turno.

La “bioarte” si mette in mostra

La “bioarte” debutta a Firenze. E’ infatti in programma al Museo di storia naturale della Specola, dal 20 agosto, la mostra “Reliquie”, con “microsculture cellulari”. Autore delle opere è Pietro Antonio Bernabei, medico che ha lavorato nella ricerca biomedica.

Bernabei è riuscito a isolare una specifica linea cellulare in grado di riassorbire un osso, modificandolo e “scolpendolo”, dando vita in questo modo a vere e proprie sculture. In mostra saranno circa 15 opere che, come spiegato dall’autore, fanno parte della “bioarte”.

Protestano i detenuti: lenzuola a fuoco

A Sollicciano è scattata la protesta dei detenuti. Nella notte e in mattinata, infatti, i 950 detenuti del carcere hanno iniziato a dare fuoco a quanto trovavano, soprattutto lenzuola e coperte, e a sbattere oggetti contro le inferriate.

Oltre a questi gesti – tenuti comunque sotto controllo dagli agenti di polizia penitenziaria – i detenuti hanno gridato slogan per l’indulto e contro il sovraffollamento della struttura fiorentina. Fuori dal carcere si sono sistemati anche carabinieri e polizia, ma la situazione appare al momento piuttosto tranquilla.

DE ZORDO. “L’Amministrazione comunale intervenga subito per garantire le necessarie condizioni igienico sanitarie e nuove strutture per l’applicazione delle misure alternative per i detenuti del carcere di Sollicciano. Solo così Firenze potrà riportare la situazione in condizioni degne di uno Stato civile”. E’ questa la richiesta di Ornella De Zordo, capogruppo di perUnaltracittà. “L’Amministrazione comunale faccia la sua parte e adotti iniziative per risolvere urgentemente l’emergenza perenne che Sollicciano, insieme ad altre strutture nella nostra regione, vive ormai da troppo tempo fra sovraffollamento e mancanza dei servizi essenziali. Per fronteggiare questa situazione il Comune può, secondo le proprie competenze, intervenire concretamente per affermare il principio della totale internità del carcere rispetto alla città”.

De Zordo prosegue chiedendo, in particolare, al Comune di “garantire, attraverso la Azienda sanitaria e la Società della Salute, le condizioni di vivibilità della struttura, oggi del tutto insoddisfacenti, e di applicare finalmente la riforma Bindi del 1999 sul passaggio della sanità penitenziaria al Servizio sanitario nazionale, ribadita dal decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 1° aprile 2008”. “E’ necessario – sottolinea ancora la capogruppo di perUnaltracittà – inoltre garantire l’applicazione delle misure alternative previste dalla legge, di cui molti detenuti, pur essendo nelle condizioni di farlo, non possono oggi usufruire perché non hanno una casa o un lavoro. Per questo – conclude De Zordo – il Comune metta in pratica le opportune politiche sociali, affrontando la più generale e drammatica questione abitativa e dotandosi di una rete di appartamenti per le misure alternative alla detenzione, quanto più possibile autogestiti dagli stessi detenuti”.