mercoledì, 30 Aprile 2025
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I lavori dal 10 agosto

In concreto verrà eseguito uno scavo dal marciapiede fino al centro della carreggiata con conseguente istituzione di restringimenti di carreggiata. Inoltre, per mantenere le attuali corsie di scorrimento su viale Belfiore in direzione di Ponte alla Vittoria sarà revoca della corsia opposta, quella verso via Guido Monaco. Questo ultimo provvedimento comporterà anche la deviazione del trasporto pubblico. La fase critica di questo intervento andrà avanti fino a Ferragosto; successivamente i lavori di sposteranno sul controviale interessando l’area a ridossodella sosta.

Inizieranno lunedì 10 agosto anche l’intervento in via Senese. In questo caso si tratta di uno scavo per la sostituzione di una tubazione della rete di distribuzione del gas. Previsto un restringimento di carreggiata con senso unico alternato regolato da un semaforo o, dove possibile, con disassamento della mezzeria. Il tratto interessato è quello compreso tra i numeri civici 160/162 e 11. Termine previsto 10 settembre.

Saranno invece rinviati, per motivi tecnici, a data da destinarsi i lavori di asfaltatura su Ponte alla Vittoria, previsti per la notte di mercoledì 12 agosto.

Via Tosinghi si fa bella

Per la precisione i lavori riguarderanno il tratto fra via Calzaiuoli e via Roma dove il lastrico della pavimentazione risulta in avanzato stato di usura. La strada sarà quindi chiusa per tre mesi mentre i marciapiedi rimarranno sempre percorribili.

“Ho voluto incontrare i rappresentanti delle attività commerciali della strada e delle associazioni di categoria – spiega l’assessore Mattei – per informarli preventivamente dell’intervento. Il nostro impegno è di effettuare i lavori nei tempi previsti, se ci riusciamo anche a terminare in anticipo, in modo che nel periodo dello shopping natalizio la strada sia restituita, risanata e più bella, ai pedoni. Non ci dimentichiamo che si tratta di una delle vie del ‘salotto buono’ di Firenze. Anche per questo vigileremo perché l’area del cantiere sia mantenuta pulita e decorosa. Inoltre ci impegneremo per ridurre il più possibile i disagi per le attività economiche della strada”.

L’assessore Mattei aggiunge che non è stato possibile rinviare i lavori per la situazione in cui versa la carreggiata, molto deteriorata. “Anche per questo intervento – aggiunge – sarà adottato lo stesso sistema già utilizzato per gli ultimi lavori: ovvero all’inizio del cantiere saranno collocate indicazioni sulle attività presenti nella strada che saranno raggiungibili attraverso i marciapiedi, sempre aperti”.

“Sono soddisfatto dell’incontro avuto con i rappresentanti dei negozi della strada: oltre ad essere stato utile perché da loro sono arrivati alcuni suggerimenti interessanti, per esempio su piccoli interventi di abbellimento dell’area di cantiere con piante e fotografie di Firenze, è una ulteriore dimostrazione di come la concertazione preventiva con i cittadini faciliti lo svolgimento dei lavori. È la prima volta – conclude l’assessore Mattei – che viene utilizzato questo metodo prima dell’apertura del cantiere e sono convinto che darà buoni frutti”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Daniele Pesenato di Robiglio, uno dei rappresentanti delle attività economiche che hanno partecipato all’incontro. “Ho molto apprezzato la disponibilità dell’assessore Mattei ad incontrarci e ad ascoltare le nostre preoccupazioni e i nostri suggerimenti. Siamo consapevoli che i disagi ci saranno, ma anche che i lavori sono assolutamente necessari. Il dialogo che abbiamo avviato oggi sarà utile anche durante lo svolgimento del cantiere”.

Dal punto di vista tecnico, l’intervento consiste nello smontaggio del vecchio lastrico che sarà portato nei depositi comunali dove sarà pulito e rilavorato in modo da collocarlo nuovamente sulla carreggiata. Verranno inoltre sostituite le caditoie. Il tutto per un investimento di 150.000 euro.

Scocca l’ora dei green sitter

COME IN UN FILM.Un po’ come l’eroina del film “Scrivimi una canzone”, che incontra Hugh Grant perché è stata ingaggiata per annaffiare il verde del suo appartamento. Un po’ come se le piante avessero bisogno, oltre che dell’acqua, di essere curate da una persona che le passa a trovare anche quando tutto il mondo è in ferie.

GREEN SITTER, PLEASE.Arrivano anche in Italia e a Firenze i primi “green-sitter”. Sarà colpa anche dei condomini che non sono più quelli di una volta e della sempre maggiore specializzazione in tutti i settori, ma andare ad annaffiare le piante altrui sta diventando un vero e proprio lavoro, anche se part-time. Il modo migliore per trovare la persona giusta è rivolgersi al proprio fioraio o vivaista di fiducia, che, anche se non si occuperà di persona della questione, saprà affidare il compito di annaffiare e curare il verde del cliente a qualcuno che non affoghi il gelsomino, né asseti il geranio, come avrebbe potuto fare la vicina distratta. Il costo del servizio è molto variabile, dipende dalla quantità delle piante e dalla distanza che il “green-sitter” deve percorrere, dalla frequenza e dalla durata del “sitteraggio”.

RESIDENZE ESTIVE.Del resto, come sanno gli appassionati di giardinaggio e i pollici verdi ci sono delle piante che valgono molto di più di quanto sono state pagate, purché non appassisca in una settimana tutto il lavoro di un inverno. Altrimenti, un po’ come accadeva quando andavano di moda le pellicce, si può ricorrere ad una “residenza estiva” per le piante.

Esistono in tutta Italia ed anche nella nostra zona, soprattutto fuori città e nel pistoiese, vivai che offrono il servizio di ricovero e cura delle piante durante le vacanze. In questo caso il costo base è di pochi euro a pianta al giorno, ma può lievitare a seconda dei servizi aggiuntivi che vengono richiesti, come il ritiro e la consegna a casa: il trasporto in auto, infatti, se non è ben organizzato può essere letale per alcune specie più delicate e con il caldo. Inoltre molti approfittano della residenza delle piante nel vivaio per trasformarla in un “trattamento di bellezza” per il verde di casa, ad esempio richiedendo trattamenti antiparassitari, il rinvaso o la potatura della pianta. Infine, ci sono i soliti consigli per chi vuole fare da sé: dal mettere le piante nella vasca da bagno con una riserva di acqua e dei conduttori (stoppini o stracci di cotone), agli alimentatori in terracotta (si trovano nei negozi di casalinghi e nelle mesticherie) ai trucchi più tecnologici, come i vasi autoinnaffianti.

LE REGOLE DI SEMPRE. Valgono comunque le regole generali, come moderare la luce che le piante riceveranno, evitare che siano seccate dal sole diretto e lasciarle in una zona umida: in casa mettendo dei secchi accanto ai vasi, ad esempio.

Il turismo sotto la lente

“L’obiettivo – spiegano Billi, Nardella e Galgani – è quello di evitare la frammentazione degli interventi sul territorio a sostegno delle imprese e del turismo. Per far ciò è necessaria un’integrazione delle iniziative da parte di Comune, Provincia e Camera di Commercio di Firenze”.

“Questo nuovo accordo – proseguono – apre la strada anche ad azioni mirate a fronteggiare la crisi che sta colpendo il turismo mondiale e che inevitabilmente ha ripercussioni negative anche sul nostro territorio. Abbiamo deciso di fare sistema, di lavorare insieme per superare le divisioni tra enti e per procedere verso un più lungo ed ambizioso progetto: quello di semplificare e snellire la macchina in materia di promozione turistica”.

Si tratta di una rinnovata collaborazione che rafforza il modello organizzativo a partire dal piano politico-istituzionale, con un protocollo d’intesa – già firmato tra i tre soggetti nel marzo 2006 – in cui si concorda sull’opportunità di rendere continuativa e consolidata la reciproca cooperazione.

Stadio, oggi un sopralluogo

E’ quanto è emerso stamani, durante il sopralluogo allo stadio effettuato dall’assessore allo sport Barbara Cavandoli con il presidente della commissione consiliare sport Leonardo Bieber e il consigliere del Pdl Massimo Pieri.

In realtà il campo, hanno spiegato i tecnici della direzione, si presenta nella situazione stagionale degli altri anni. Negli ultimi giorni, a seguito all’abbassamento delle temperature notturne, è stato possibile iniziare gli interventi necessari per il rinfoltimento naturale, con operazioni di concimazione ed adeguati trattamenti.

“Per il momento la massima attenzione è a mantenere la qualità del substrato, quindi livellamento e tenutahanno spiegato – e questo purtroppo va a scapito dell’immagine, che evidenzia ancora ampi strati di manto erboso in sofferenza. Ma, come è stato evidente nella partita Fiorentina-Paris Saint Germain, il suolo ha dimostrato una forte tenuta, grazie ad un ottimo sviluppo dell’apparato radicale, confermando l’obiettivo che ci eravamo preposti”.

Per avere un campo di un bel colore verde, hanno ancora chiarito i tecnici, “in questo periodo dovremmo effettuare operazioni agronomiche che però avrebbero come conseguenza la riduzione dello sviluppo delle radici e quindi meno ‘tenuta’, con la facile asportazione delle zolle durante il gioco, che rappresenterebbe  anche un pericolo per i giocatori”.

Soddisfatta l’assessore Cavandoli: “Abbiamo la massima fiducia nella nostra direzione – ha commentato – anche quest’anno il nostro manto erboso sarà uno dei migliori d’Italia”.

Viola, bene il centrocampo

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Prosegue, intanto, il tira e molla del mercato. Dainelli e Semioli sono sempre più vicini a vestire la maglia blucerchiata. Mentre si allontana Ebouè, conteso con l’Atletico Madrid, si avvicina il nome nuovo di questo mercato viola, vale a dire Gargano. Il centrocampista in forza al Napoli sarebbe stato contattato direttamente dalla Fiorentina, scatenando così l’ira del presidente De Laurentis.

I fiorentini di cognome fanno Hu

Come il più famoso Valentino che corre sulla moto. Come il classico Mario che qualche anno fa nella pubblicità in tv ci insegnava a fare il controllo annuale della caldaia.

Non stupisce quindi che sia il cognome più consueto a Firenze. La sorpresa arriva quando si scende nella classifica dei cognomi più comuni nel quartiere 5 e si trova al secondo posto, invece di Bianchi, Hu.

A rivelarlo è l’annuario statistico del Comune di Firenze 2006/2007, quasi 600 pagine di dati sulla città di Firenze, divisi in dodici capitoli: ambiente e territorio, popolazione, sanità, sicurezza sociale, istruzione e cultura, giustizia, economia e lavoro, prezzi, trasporti, amministrazione comunale, quartieri, spettacolo e sport. La pubblicazione, giunta quest’anno alla quinta edizione, è stata realizzata dall’ufficio comunale di statistica, che attraverso la consultazione del database dell’anagrafe del Comune di Firenze ha stilato anche una graduatoria dei dieci nomi maschili e femminili della popolazione residente e dei nati nell’anno 2006 e nell’anno 2007 più frequenti e dei dieci cognomi con la più alta frequenza all’interno dei singoli quartieri. Il quartiere 5 è quello da cui traspare maggiormente la Firenze multietnica, fatta di nuovi fiorentini arrivati da tutto il mondo.

Questo anche se il terzo posto dopo Rossi e Hu rimane saldamente italiano: Innocenti. Seguono i signori Bianchi, Conti, Cecchi, Gori  –  che rimanda subito alla memoria cinematografica del famoso Benvenuti in casa Gori – Manetti e Fabbri.

Buon ultimo nella classifica, ma in  realtà in un onorabilissimo nono posto si piazzava nel 2006 un altro cognome straniero, dallo stesso sapore asiatico del secondo classificato: Wang. Ma da una scorsa all’annuario appare chiara la tempra più resistente dei signori Hu rispetto agli Wang: i primi resistono al secondo posto anche al 31 dicembre 2007, mentre i secondi avevano già ceduto il passo a cognomi di origine locale. Dall’Annuario del comune Rossi domina anche nel quartiere 4, dove sono molto comuni anche i signori Martini, Susini, Berti e Masini, e nel quartiere 3, dove si contendono il quarto e quinto posto i cognomi Innocenti e Degl’Innocenti e spopolano Galli e Pratesi. Il quartiere 2 riporta un po’ tutti i cognomi più frequenti nelle altre zone della città, primo fra tutti Rossi che si conferma in testa in tutta la città, senza riservare particolari novità, a parte l’incursione dei Ricci, mentre il centro storico si distingue per l’arrivo fra i primi posti della classifica dei signori Lombardi. Poche le differenze fra il 31 gennaio 2006 e la stessa data del 2007, se non qualche scalata in classifica di cognomi già presenti.

100 mila visitatori per Galileo

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Di fatto, il bilancio dell’esposizione ideata e curata da Paolo Galluzzi, direttore del Museo di Storia della Scienza (prossimo Museo Galileo) e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Strozzi, va già ben oltre le previsioni della vigilia, quando manca un mese circa alla chiusura in programma il 30 agosto.

Il visitatore numero 100 mila, così ha voluto il caso, è una ragazzina francese di 10 anni, Lolà Hautecoeur (foto www.galileofirenze.it), in vacanza in Italia con i genitori Luc e Helèn, entrambi fotografi, e il fratellino Merlin (7). Vengono da Jurançon, una delle capitali del vino ai piedi dei Pirenei atlantici, nella provincia del Bearn, terra natale di Enrico IV, il re navarro cui bastò assistere a una messa per conquistare Parigi e la corona di Francia.

A Firenze gli Hautecoeur alloggiano in un albergo del centro. Come non pochi turisti e fiorentini, trovano la città piuttosto cara. “Cara e un po’ caotica, con troppe macchine e motorini”, dice papà Luc, “Però anche ricchissima di storia e di cose stupende da vedere. Mostra di Galileo compresa. Eccezionale. Davvero istruttiva anche per i bambini. I nostri si sono divertiti moltissimo anche grazie ai vari gadget. Torneremo”.


Per omaggiare mademoiselle 100 mila la Fondazione Strozzi ha concesso ingresso gratuito a tutta la famiglia, donando anche il bel catalogo (Giunti editore, pagine 444, € 48) e alcune pubblicazioni. La quota fatidica è stata peraltro raggiunta e superata dopo 147 giorni di programmazione, con una media giornaliera di 680 visitatori e una punta massima di 1564 il 15 marzo. Questi dati si aggiungono alla entusiastica accoglienza riservata alla mostra dai media italiani e internazionali e contribuiscono a fare di un’operazione culturale di eccezionale raffinatezza e rarità un fenomeno di dimensioni popolari.


“Si dimostra così”, commenta il presidente della Fondazione Strozzi Lorenzo Bini Smaghi, “non solo la validità e l’altissima qualità del progetto, ma anche la nostra capacità di creare un nuovo genere di mostre capaci di fondere arte e scienza. Grazie alla particolare attenzione per famiglie e bambini, Galileo è stata visitata da una grande varietà di pubblico di ogni età.  Palazzo Strozzi offre anche un ricco programma di eventi collaterali (le conferenze di Caffè Galileo, uno spettacolo teatrale il 13 agosto e concerti il 20 e 21 agosto), confermandosi centro culturale globale al servizio della città”.


Esplicita soddisfazione anche all’Ente Cassa di Risparmio. “Centomila visitatori”, dice il presidente Michele Gremigni, “sono un traguardo straordinario per questa mostra tanto bella e rara, quanto intimamente complessa. E’ la prova regina che la qualità paga sempre, perché il pubblico sa riconoscerla e apprezzarla. Siamo dunque felici di aver promosso e organizzato questa iniziativa, con cui Firenze si è imposta all’attenzione internazionale nell’anno che l’Onu ha dedicato all’astronomia e alle rivoluzionarie scoperte di Galileo.

Se anche il cane va in pensione

La pensione ha un costo variabile, a seconda della qualità (che si declina a seconda dello spazio che ha l’animale, della località più o meno fresca e nel verde in cui si trova la pensione) del cibo e delle cure che vengono fornite. Per ovvi motivi, costa meno mandare in villeggiatura un gatto di un cane e per questi ultimi, spesso conta la taglia.

Alcune pensioni offrono inoltre un servizio di ritiro e consegna del cane/gatto. In media i prezzi variano dai 15 ai 20 euro per i cani e si attestano sui 10-12 per i gatti. Per trovare la lista delle pensioni, oltre al passaparola, molto materiale si trova sul web (www.clinicaveterinaria.org; www.tuttocani.it;  www.dogsitter.it). Il cat o dogsitter è sicuramente più economico, ma anche questa è una figura che sta cambiando.

Il catsitter può sostituire la pensione per gatti quando la vacanza si riduce ad un week end, mentre il dogsitter è spesso la soluzione preferenziale per chi lascia l’amico a quattro zampe dall’anziana zia ma vuole assicurarsi la presenza di un esperto che lo curi.

Il dogsitter moderno, infatti, non è solo quello che porta a spasso e ad espletare i propri bisogni fisiologici il cane, è piuttosto l’esperto di psicologia canina o felina che sa come far divertire, rilassare e  far star bene l’animale. Continua ad esserci una folta schiera di studenti che lo fanno come “lavoretto”, ma sempre più spesso la richiesta è quella di personale specializzato, magari dotato di patentino di conduttore cinofilo.

Tanti big al concerto per Viareggio

L’incasso sara’ interamente devoluto in ricordo delle vittime dell’incidente ferroviario del 29 giugno.

L’idea è del produttore Mimmo D’Alessandro della D’Alessandro & Galli,immediatamente raccolta con entusiasmo da Zucchero.