Il venditore è stato fermato dagli agenti del distaccamento centrale della Polizia Municipale e da ulteriori controlli è emerso che il cittadino straniero era privo di documenti e di permesso di soggiorno oltre ad essere già noto con tre alias. L’uomo è stato multato per vendita abusiva e denunciato per violazione della legge sull’immigrazione e false generalità. Sequestrati gli ombrelli.
Il Carnevale fiorentino nel mondo
I Carnevali del mondo si danno appuntamento a Firenze. E il giorno “clou” sarà il 22 febbraio, quando si terrà la giornata conclusiva della settima edizione del Carnevale fiorentino nel mondo, organizzato dall’assessorato alle relazioni internazionali col supporto della Consiglio degli Stranieri, Protezione civile del Comune di Firenze, dell’Apt, dell’Associazione Borgognissanti e della Carapelli.
La giornata prenderà il via alle 14,30 col tradizionale corteo variopinto che partirà da piazza Ognissanti per giungere in piazza Signoria dove, sul palco appositamente allestito, si esibiranno le varie comunità con costumi e riti dei rispettivi Paesi. “Il Carnevale fiorentino nel mondo – ha sottolineato l’assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani – vuole da un lato riportare agli antichi fasti una tradizione che a Firenze nei secoli ha rappresentato momento di grande festa e dall’altro far conoscere come è vissuto il Carnevale in vari Pesi del mondo. Si tratta anche di un modo per integrare ulteriormente le comunità straniere che vivono a Firenze. Vorrei ricordare il grande successo della manifestazione e l’entusiasmo che la precede nelle comunità. Siamo passati dalle 8 adesioni della prima edizione alle 26 di quest’anno. Fin d’ora un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno stanno collaborando alla buona riuscita dell’evento: la Protezione civile, la Polizia Municipale, la Questura, i Carabinieri, il corpo consolare, oltre naturalmente all’Associazione Borgognissanti e agli sponsor”
Al corteo, che sarà aperto dai figuranti della Repubblica Fiorentina e da quelli del Mese Mediceo, parteciperanno 26 comunità straniere: quelle di Messico, Colombia, Costa d’Avorio, Danimarca, Perù, Sri Lanka, Filippine, Finlandia, Bolivia, Honduras, Albania, Romania, Ungheria, Polonia, Capo Verde, Giappone, Senegal, Spagna, Cina (Istituto Wushu), Brasile, Bangladesh, Associazione Pro Kinder (Germania, Austria, Svizzera), Svezia e Russia.
Gli orti sociali del quartiere 4
Chi era già in graduatoria non deve ripresentare la domanda, mentre chi ha maturato i requisiti nel 2008 o non ha fatto richiesta prima d’ora deve iscriversi alla Fattoria dei Ragazzi (055.7331367) in via Bassi 12, aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e il martedì e giovedì dalle 14,30 alle 16, compilando un apposito modulo di autocertificazione, per cui è necessario presentarsi con un documento valido di riconoscimento.
Violenta alunna disabile, arrestato
E’ il secondo caso in poche settimane di violenza sessuale fermata grazie a un telefonino e ad appostamenti concordati con i carabinieri.
La vittima delle violenze sessuali è una ragazza di 19 anni, lievemente disabile, che secondo i primi accertamenti subiva da anni le molestie di quello che alle medie era il suo insegnante di sostegno.
Finito il ciclo di studi, sembra che il sessantunenne avessa convinto la madre della giovane a iscriverla a un corso di informatica, di cui lui era titolare, con la promessa di “sistemarla” poi con un lavoro.
Ed invece è stato l’inizio di un’altra spirale di molestie sessuale.
Ma è stato incastrato: i Carabinieri si sono messi d’accordo con la giovane e lei, appena lui ha iniziato a molestarla, ha mandato loro un messaggio per avvertirli.
A quel punto, ieri sera, sono intervenuti, nella sede dove si teneva il corso d’informatica, e lo hanno arrestato.
Il rilancio degli atenei toscani
I fondi statali che vengono destinati alle università sono solo lo 0,9% del Prodotto Interno Lordo, rispetto all’1,4% della media europea, ma altri problemi di natura prettamente economica nascono dalla cattiva gestione delle risorse da parte delle Università. Anche l’offerta formativa però risulta creare problemi: troppi corsi di laurea, troppe sedi distaccate e troppi pochi iscritti, per non parlare del crescente numero dei professori ordinari a svantaggio dei ricercatori. In diminuzione anche gli studenti che giungono alla laurea che sono solo il 45% degli iscritti.
Altre difficoltà insorgono poi riguardo alla situazione dei ricercatori, degli assistenti e i dottorandi, tutti con contratti atipici, ma anche riguardo alle borse di studio per gli studenti in difficoltà economiche o particolarmente meritevoli, visto che nell’anno accademico 2007-08 solo 11.462 studenti su 127 mila hanno beneficiato di aiuti del genere.
Sono necessari quindi interventi della Regione per sviluppare i legami tra ricerca e imprese, ma anche per attrarre nei nostri atenei studenti, ricercatori e docenti, in modo che l’università possa svolgere al meglio il proprio ruolo di motore dello sviluppo della Toscana.
40 anni dal martirio di Palach
Palach si uccise appiccandosi fuoco in piazza San Venceslao e le vie di Praga si riempirono durante il suo funerale. Il filmato “Jan 69” fu girato da Stanislav Milota e per anni è stato nascosto dal vecchio direttore degli studi internazionali del cinema cecoslovacco, Myrtil Frìda che così lo salvò dalla censura, che altrimenti lo avrebbe distrutto.
La pellicola è stata poi ritrovata casualmente nel 2002 negli archivi degli studi e adesso ha cominciato la sua diffusione al pubblico: venerdì 16 gennaio sarà proiettata a Roma al Palazzo delle Esposizioni, durante la rassegna dedicata al cinema cecoslovacco e lunedì 19 gennaio a Firenze nell’ambito dell’iniziativa “Jan Palach, cronaca di un martirio“.
Manomanouche al Signorelli di Cortona (AR)
Il progetto Manomanouche – Nunzio Barbieri e Luca Enipeo alle chitarre acustiche, Pierre Steeve Jino Touche al contrabbasso e Massimo Pitzianti alla fisarmonica e bandoneon – insieme al Trio Debussy – Francesca Gosio al violoncello, Piergiorgio Rosso al violino e Antonio Valentino al pianoforte- si caratterizza per le originali e raffinate sonorità che scaturiscono dall’incontro del personale swing dei Manomanouche e la tradizione classica del Trio Debussy, dando vita ad un’entusiasmante ed interessante sound melodico fuori dagli schemi e dalle consuetudini. Il repertorio del progetto è costituito da diversi brani originali ed alcune opere di compositori classici ispirati alla tradizione tzigana con l’intento di far conoscere ad un pubblico più vasto la cultura e la tradizione musicale degli zingari Manouches. Una musica basata sull’improvvisazione, aperta alle contaminazioni e derivante principalmente dalla fusione dello swing, del folklore tzigano e della melodia italiana. Nel concerto saranno presentati un repertorio di arrangiamenti di brani del noto chitarrista e compositore Django Reinhardt, alcuni standards jazz, valzer gipsy-musette e diversi brani originali. La proposta dei Manomanouche è quindi caratterizzata da un personale ed originale lavoro di ricerca del suono, degli strumenti e dell’approccio caratteristici dello Swing Manouche, un caso unico per la qualità della ricerca, dell’arrangiamento e per la valenza personale ed emotiva che questo progetto ha per i suoi musicisti, portandoli ad assumere e consolidare uno stile sempre più personale, ricco di contaminazioni diverse ma senza mai dimenticare l’essenza, lo spirito che li caratterizza e dal quale traggono ispirazione.
I biglietti saranno in vendita il gennaio 2009 dalle ore 16 presso la biglietteria del Teatro Signorelli: intero euro 15,00 e ridotto euro 11,00.
Per informazioni:
Fondazione Toscana Musica e Arte, 366 4531380 e [email protected]
Teatro Signorelli 0575 601882
Comune di Cortona 0575 637273- 0575 637209
Riapre “Lo Studiolo” di Campi Bisenzio
Comincia bene, all’insegna della cultura, il 2009 per questo luogo citato da Dante (“..Ma la cittadinanza, ch’è or mista di Campi, di Certaldo e di Fegghine, pura vediesi ne l’ultimo artista”, canto XVI del Paradiso), ripercorso perfino nella letteratura recente di Palazzeschi e Cicognani. Cittadina di millenaria memoria, recupera infatti un piccolo ma importante art corner, la Galleria d’Arte Lo Studiolo (Via Santo Stefano 53, www.emt.it/studiolo). A poco più di tre anni dalla sua fondazione (nasce nel 2005 su iniziativa privata), la Galleria con sede nella piazza principale di Campi, a due passi dalla Rocca Strozzi, torna ad affacciarsi sulla scena quotidiana, culturale e sociale del luogo con un rinnovato spirito di competitività. Più iniziative, nuove collaborazioni con enti, associazioni, realtà che desiderano condividere con Lo Studiolo l’obiettivo di favorire la circolazione di idee, promuovere la creatività e i suoi interpreti compiendo un ulteriore passo in avanti verso l’autonomia culturale di questo territorio.
Il nuovo esordio coincide con l’inaugurazione della mostra collettiva dal titolo One Piece of Peace (15 Gennaio – 5 Febbraio), 7 opere per 7 artisti invitati ad interrogare se stessi rispetto al contesto in cui normalmente operano, agli strumenti, le condizioni, non meno alla censura cui l’arte, nelle sue tante espressioni, sovente è soggetta. Così, nel gioco di parole che l’espediente linguistico di derivazione anglofona permette di esprimere con maggiore effetto, sta quel “pezzo di pace” che ciascun autore desidera liberare nell’atto di realizzazione dell’opera. Allo stesso modo, l’espressione rivela la dicotomia dell’essere, con l’impotenza e la capacità sulle facce di una stessa medaglia a rappresentare il volto ballerino dei tempi presenti, la pace come valore universale da una parte e le barriere che deve poter abbattere dall’altra.
Daria Busoni, Pei Han, Kilroy, Gabriele Mori, Ros, Connie Solari, Gabriel Zagni, danno vita ad un coro di colori, segni, simboli e materia di insolita carica espressiva.
Il percorso collettivo eleva comunque ciascun artista nella propria individualità e la Galleria, da semplice spazio espositivo, si traduce in parte attiva, in un mediatore che dirige le emozioni verso il visitatore. Ideata e curata da Sandra Salvato, la mostra rientra tra le tante attività promosse dal Comitato Culturale l’Area di Broca, Onlus fiorentina che ha fatto della diffusione della conoscenza filosofica, letteraria, scientifica, un impegno quasi ventennale. L’evento è inoltre patrocinato dal Comune di Campi Bisenzio che ne ha riconosciuto la valenza di importante momento di incontro tra pubblico ed artisti in un panorama culturale in continua evoluzione. “L’iniziativa è perfettamente in linea con l’operato dell’amministrazione”, spiega l’Assessore alla Cultura Emiliano Fossi. “L’obiettivo, infatti, è quello di creare una rete tra le istituzioni e i soggetti, sia pubblici che privati, presenti sul territorio campigiano. In questo modo, ogni proposta che miri alla valorizzazione del patrimonio storico del luogo e incentivi la diffusione della cultura, potrà facilmente trovare la strada per la sua realizzazione”.
Lo Studiolo è galleria d’arte, spazio culturale, luogo d’incontro, prestito libri e rassegne video, un vero e proprio laboratorio creativo “aperto a chiunque dimostri – dichiara Paolo Pettinari, Direttore Artistico de Lo Studiolo – di avere un minimo di temerarietà intellettuale, e voglia fermarsi due minuti a raccogliere frammenti d’arte e di poesia”.
La mostra è presentata alla stampa dall’Assessore alla Cultura del Comune di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, dal proprietario e Direttore Artistico della Galleria, Paolo Pettinari, e dalla coordinatrice degli eventi in calendario, Paola Ruiu. L’evento inaugurale ha inizio alle ore 18.30 e prevede anche un momento conclusivo di puro spettacolo. Sul finire della serata infatti, il pittore Gabriele Mori svelerà agli ospiti la propria opera con una originale performance. In uno spazio ritagliato all’esterno della Galleria, l’artista mostrerà in che modo il talento e l’estro muovono i primi passi in direzione della tela per mezzo del colore. La domanda che ne scaturisce è se la vera performance sia nel risultato ottenuto, cioè nella tela che andrà a completare la collettiva, oppure nel percorso di pubblica art exhibition.
Dal 7 Febbraio, la Galleria passa ad un altro capitolo, questa volta incentrato sulla figura di un unico autore. Connie Solari e Gabriel Zagni sono i protagonisti di due differenti momenti espositivi. La prima, di ritorno dal successo della personale “Atmosfere”, ripropone dal 7 febbraio al 4 marzo alcuni passaggi della collezione, “opere in cui – ha commentato il critico Alberto Fremura – “la natura è esaltata da cromatismi personalissimi (…). Se dovessi per puro gioco fare un accostamento, farei il nome di Van Gogh”.
Spetta infine a Gabriel Zagni introdurre la mostra dal titolo “Il miele nel disordine”. Zagni ha fatto dell’eclettismo il suo modulo comunicativo dove la componente ludica si impasta con una sensibilità postromantica. Cantautore, disegnatore, fotografo, videomaker, si è saputo anche improvvisare attore e ultimamente – grazie al ruolo di William Hogarth affidatogli da Lucio Dalla nella Beggar’s Opera – anche pittore in scena. Figlio d’arte (suo padre è il regista Giancarlo Zagni, la madre Dalia Lahav, attrice cinematografica e teatrale), riesce a miscelare sapientemente i tanti talenti.
Alessandro Nocentini alla Galleria Pananti
Alessandro Nocentini è nato a Firenze nel 1949. Sin dalle prime opere, risalenti agli anni Settanta, l’artista cerca un confronto con la tradizione fiorentina del disegno dal vero, con animali e oggetti facenti parte del quotidiano, alle quali alterna opere astratte di grandi dimensioni. L’acquisizione di uno stile personale e maturo comincia a delinearsi a partire dagli anni Ottanta, e dalle sue opere emerge un approfondimento dello studio della luce; attraverso il dosaggio soffuso dei riverberi luminosi e la materia preziosa, il pittore raggiunge l’essenza più intima dell’oggetto; le rappresentazioni di fiori, pesci e le rive dei fiumi divengono immagini interiorizzate della realtà, nelle quali lo spettatore avverte una sorta di filtro personale: un’interpretazione lirica.
La mostra si compone di una ventina di opere di piccole e grandi dimensioni eseguite con acquerelli e tecniche miste su carta, che ripropongono i temi naturalistici a lui più cari.
La mostra si concluderà il 29 gennaio.
Orario: dal lunedì al sabato (esclusi festivi)
Nuove idee per il Parco della Piana
Il Parco della piana, primo parco metropolitano della Toscana diventerà una “grande infrastruttura verde” come ha detto l’assessore al territorio Riccardo Conti che, insieme al Garante per la partecipazione Massimo Morisi, ha presentato stamani il progetto alla commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale. Verranno coinvolti i cittadini attraverso un sito web, discussioni pubbliche, passeggiate nel parco, interviste e incontri nelle scuole e associazioni, fino al “town meeting“.
“Finalmente una grande sfida, all’altezza di quella Toscana che vuole entrare a pieno titolo in Europa – commenta il presidente della commissione, Erasmo D’Angelis (Pd) – Non si è mai vista un’area che sappia tenere insieme in questo modo natura, tecnologia, archeologia, agricoltura, logistica, viabilità, cultura. E’ una sfida ambiziosa, ma è la sfida del nostro tempo, e sarà al centro di una processo partecipativo senza precedenti”.
“Progetto ambizioso, sì, e pieno di buone intenzioni – afferma invece il vicepresidente, Andrea Agresti (An-PdL) – Quello che manca però è un’idea guida, manca la percezione di che cosa si vuole effettivamente realizzare: non un parco cittadino, non un polmone verde e basta, perché ci saranno infrastrutture, ma allora che cosa? Ci vuole una traccia, un’ipotesi progettuale concreta, scritta, dalla quale partire per questi processi partecipativi, altrimenti sarà inevitabile che ad emergere siano più le difficoltà che le opportunità”.
“L’importanza dell’area e l’importanza di gestirla in modo condiviso con i cittadini e fra le diverse amministrazioni – spiega Conti – stanno alla base della decisione politica di innestare nell’accordo di pianificazione un progetto di partecipazione intenso, inusuale”.