sabato, 20 Settembre 2025
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Lieve scossa nel Mugello

 

Gli abitanti della zona lo hanno appena avvrtito. La Sala operativa della protezione civile ha effettuato una verifica sugli effetti del sisma, in collaborazione con il centro intercomunale di protezione civile del Mugello e le strutture operative del territorio, accertando che non si sono verificati danni a immobili o persone.

Anziani, agosto in città

Il Quartiere 1 in collaborazione con l’Ancescao, organizza numerose attività ricreative per dare un’opportunità di svago agli anziani che nel mese di agosto sono rimasti soli in città.

Lunedì 25 agosto, alle 16 al Centro Anziani “Il Quercione” al Pratone delle Cascine, la compagnia “Le Tempie Grigie” porterà in scena un grande spettacolo di cabaret con ingresso libero, mentre tutti i martedì, sempre alle 16, sarà possibile assistere allo spettacolo “Letture a cielo aperto” a cura di Alessandro Verrucciu.

Fino al 30 agosto, presso la Palazzina del Quercione, sarà possibile partecipare alle tante attività ricreative proposte dal centro estivo “Estate Anziani al Quercione” . Oltre ai 25 pasti al giorni forniti dall’Ataf, gli anziani potranno dedicarsi a corsi di ballo, giochi, visite guidate. Inoltre sono iniziate anche le iscrizioni gratuite al corso di burraco che sarà tenuto da Pina Androsoni, arbitro FIBUR.

Ma l’Estate-Anziani prosegue al Quercione anche a settembre, quando si alterneranno esecuzioni di musica classica di Giacomo Puccini e di musica leggera con brani di Ennio Morricone. Il 29 settembre è in programma una gita con visita guidata a Volterra ed al museo.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, telefonare alla segreteria dell’Ancescao (in via dell’Agnolo 1/d), 055/2343021 oppure recarsi al Centro Anziani al Pratone del Quercione, tutti i giorni dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,00 oppure scrivere un’e-mail a [email protected].

Al via il restauro di Porta al Prato

“E’ evidente – ha spiegato il Vicesindaco Giuseppe Matulli– che anche per Porta al Prato, come per altri monumenti che stanno sfidando i secoli, c’è un logorio continuo, ancora maggiore quando il traffico, soprattutto quello pesante di tir, autobus, passa vicino, come nel caso di Porta al Prato. La tramvia – ha proseguito il Vicesindaco Matulli- avrà certamente un impatto inferiore del traffico. La cantierizzazione , che oltre tutto nella fase più consistente è terminata, ha comportato poco più di un metro di scavo senza impatti violenti. C’è da dire  che la caduta dell’intonaco dalla porta è avvenuta dalla parte opposta a quella dove c’è il cantiere”.

L’Ufficio Belle Arti del Comune fa sapere che in tempi brevi procederà alla redazione di un progetto per il restauro totale del monumento affinché venga riportato ad un livello ottimale sia di sicurezza che di immagine.

Liberi i due cooperanti italiani

Paganini e Occhipinti erano stati rapiti lo scorso mese di maggio nei pressi di Mogadiscio mentre lavoravano ad un progetto del Cins (Cooperazione Italiana Nord Sud).

«Il nostro coinvolgimento non è stato formale – hanno detto il presidente e l’assessore – in questi mesi siamo sempre stati vicini alla famiglia, anche nei momenti di maggiore difficoltà. Abbiamo sostenuto le loro scelte e mantenuto un rapporto vivo e costante anche con l’unità di crisi del Ministero degli Esteri e con il Gabinetto del Ministro».

«Dobbiamo dire che è stato fatto un buon lavoro – ha detto l’assessore Toschi – e che la Farnesina ha lavorato al meglio in un Paese dove le condizioni sono drammatiche». L’assessore Massimo Toschi, informato in tempo reale dell’avvenuta liberazione, si è recato subito a Pistoia, a casa di Giuliano Paganini, dove ha potuto seguire la fase conclusiva degli avvenimenti insieme alla famiglia del cooperante.

 

Creatività giovanile al Borghese di Firenze

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Le opere esposte sono degli artisti Barbieri Lorenzo, Federighi Francesco, Magnani Leonardo, Mauceri Luca, Palmieri Sandro, Zei Gerardo.

La mostra sarà inaugurata il giorno 11 settembre 2008 alle ore 18,30 presso la sede del Borghese Palace Art Hotel in via Ghibellina 174 rosso a Firenze , e proseguirà fino al 24 settembre 2008 con ingresso libero.

“Con Almiron si chiude il mercato”

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“Con Sergio si chiude la nostra campagna acquisti” ha spiegato alla conferenza stampa di presentazione il direttore sportivo Pantaleo Corvino. “In mezzo al campo attendiamo anche il totale recupero di Martin Jorgensen – ha aggiunto il ds viola – e il rientro di Riccardo dalle Olimpiadi. Sergio è un calciatore che noi cerchiamo dalla fine della scorsa stagione. Adesso abbiamo in rosa un interno di centrocampo con la vocazione al gioco ed al goal”.

Dal canto suo Almiron ha precisato di avere “uno stato d’animo molto positivo“. “Arrivo – ha aggiunto – con tanta motivazione e voglio dimostrare le mie qualità. A Torino non ho trovato molto spazio, questo può capitare”.

“Il ruolo che preferisco è indifferente – spiega ancora il neo acquisto viola – deciderà il Mister come e dove impiegarmi. Io devo pensare a dare il massimo per poi avere l’opportunità di scendere in campo e dimostrare il mio valore. Voglio sudare e lavorare per questa maglia. Qui ci sono dei ragazzi straordinari, cercherò di mettere in difficoltà il Mister e di plasmarmi con il gruppo. Non so se siamo all’altezza della Juventus, questo lo dirà il campo. Fisicamente sto bene“.

Almiron ha quindi fatto riferimento alla sua esperienza toscana a Empoli, “più che positiva”. “La fiducia ed il calore dei tifosi fiorentini e della società mi aiuterà ad esprimermi al meglio. Ho scelto Firenze perchè la Fiorentina mi seguiva da tempo. Il mio obiettivo è migliorare la scorsa stagione e ci metterò tutta la volontà.”  

Vigneti: “Provvedimento sbagliato”

«Siamo convinti – ha proseguito – che ai produttori toscani, diversamente da quanto potrà accadere in altre regioni, convenga mantenere i vigneti in produzione e non distruggerli, perché le nostre produzioni sono riconosciute e apprezzate sul mercato. Da noi infatti continuano ad arrivare richieste per realizzare nuovi vigneti acquistando diritti di reimpianto. Recentemente abbiamo rilasciato questi diritti, con un costo ridotto della concessione, nelle isole dell’arcipelago e all’Argentario. Ovviamente si tratta di diritti che per oltre dieci anni sottostanno ad un vincolo di non estirpazione. Una scelta coerente, che risponde all’obiettivo di incentivare lo sviluppo della nostra viticoltura che, oltre ad un valore economico, contribuisce anche ad elevare il pregio ambientale al nostro territorio».

Del resto la scelta di non avvalersi delle deroghe previste dalle norme comunitarie per vietare la concessione dei contributi all’estirpazione è stata condivisa dalla maggioranza delle regioni italiane che, ad eccezione della Sicilia e del Trentino Alto Adige, non hanno proceduto a vincolare zone per impedire l’espianto delle vigne. «Noi riteniamo – sono parole di Martini – che quanto deciso dall’UE sia sbagliato e assurdo. Sbagliato perché incoraggia la dismissione di questa attività anziché incentivarne lo sviluppo e l’ammodernamento. Assurdo perché incoraggia la distruzione anziché uno sviluppo qualitativo e dinamico della viticoltura. Sono convinto che una politica basata sui vincoli non porti grandi frutti né al settore, né all’agricoltura».

La Toscana, in sede comunitaria, aveva sostenuto una linea diversa e coerente, proponendo di incentivare la viticoltura, magari aiutando i viticoltori a ristrutturare e potenziare i loro impianti. Alla fine hanno prevalso altri interessi. “In Toscana – ha detto il presidente – saranno i singoli viticoltori in base alla convenienza di impresa a decidere se estirpare i loro vigneti, oppure mantenerli in attività perché conveniente, opportuno e logico. Noi siamo fiduciosi. I viticoltori toscani non inseguiranno questa assurdità. Naturalmente valuteremo sulla base dei risultati se mantenere o correggere questa impostazione anche per il 2009”. Il 15 settembre infatti scade il termine per la presentazione da parte dei viticoltori delle domande di contributo per la distruzione dei vigneti.

Approvata la legge sugli appalti

Trasparenza e sicurezza. Sono queste le parole che il vicepresidente della regione Federico Gelli ha scelto per presentare le nuove norme introdotte dal regolamento della legge regionale sugli appalti che è stata approvata nell’ultima seduta della giunta. Prima innovazione l’istituzione di un archivio regionale dei contratti per lavori, servizi e forniture della pubblica amministrazione toscana. L’archivio conterrà tutti i dati relativi alle stazioni appaltanti, alle misure relative alla regolarità a e alla sicurezza, a tutte le varie fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione; le modalità di accesso a tutti questi dati, che saranno messi a disposizione dei soggetti privati e pubblici interessati, a partire dagli organi deputati ai controlli; la previsione di un prezzario regionale che servirà da riferimento per l’elaborazione dei capitolati di appalto e per la definizione degli importi a base di gara; la definizione dei requisiti professionali di cui dovrà disporre il tutor di cantiere; l’individuazione di meccanismi per la rilevazione delle presenze di tutti i lavoratori nei cantieri e per l’accertamento della regolarità dei rapporti di lavoro.


“Con questo regolamento diventerà pienamente operativa una legge che consideriamo di importanza straordinaria per rilanciare l’economia toscana, ma anche per garantire efficienza, trasparenza, legalità, sicurezza – spiega Gelli – In particolare individua funzioni, attività, servizi dell’Osservatorio istituito dalla legge e che è destinato a diventare una vera e propria garanzia di qualità per tutto il sistema dei contratti pubblici della Toscana“.Di particolare rilievo, sottolinea il vicepresidente, sono i numerosi aspetti del regolamento che serviranno a promuovere una maggiore sicurezza dei cantieri: “Penso per esempio ai vari meccanismi con cui sarà possibile accertare la regolarità delle assunzioni e le presenze sul posto di lavoro, ma anche alla documentazione che dovrà arrivare all’archivio dell’Osservatorio, anche per contratti di importo superiori a 20mila euro per forniture e servizi e che le stazioni appaltanti dovranno trasmettere con tempi e modalità rigorose”.


Anche l’istituzione di un prezzario regionale, del resto, ha aspetti che richiamano fortemente le esigenze di legalità e sicurezza. “Tra le altre cose, servirà ad adeguare gli importi per le gare agli effettivi valori di mercato – prosegue Gelli –  sarà aggiornato di anno in anno e tra i costi di cui si dovrà esplicitamente conto per determinare i prezzi saranno esplicitamente previsti anche quelli relativi alla manodopera e alla sicurezza”.

Calcio storico, tornano i Verdi?

“Dopo la sospensione dell’anno scorso – ha spiegato Eugenio Giani– contiamo che con un buon lavoro ci siano le condizioni perché il colore verde torni a giocare la prossima stagione. Massimo Mattei, che già è stato presidente del calcio storico, è la persona più adatta e credibile per fare il lavoro di mediazione necessario e questa scelta è condivisa anche dal Sindaco e dalla Giunta

“E’ un compito per me molto gratificante – ha aggiunto Mattei – cercare di riportare a giocare correttamente una squadra in difficoltà. E’ un incarico che mi assumo nell’interesse del calcio in costume e sono convinto che il prossimo anno ci saranno quattro squadre in campo”.

Ottimista è anche l’assessore Giani: “Ci sono stati già segnali positivi da parte dei verdi – ha specificato l’assessore allo sport – atteggiamenti evidenti anche nella partita esibizione del 15 luglio, che fanno giustamente pensare che con un buon lavoro possono tornare ad esserci le condizioni per un rientro del colore verde nel calcio.

Monte Morello, recupero fonti

Nel corso dell’ultima seduta, la giunta provinciale ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo relativo ai servizi per il recupero, la conservazione idrica e la fruibilità delle aree poste in prossimità delle fonti storiche di Monte Morello. Il progetto, redatto dall’architetto Roberto Folini, prevede lavori che ammontano complessivamente a 650mila euro. “Questi lavori – ha specificato il presidente della provincia, Matteo Renzi – vanno ad aggiungersi ai tanti interventi in materia ambientale che sono stati previsti nella zona della Piana e del Monte Morello, come ad esempio la realizzazione di un parco periurbano tra Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano”.
“Gli interventi di ripristino ambientale in questo territorio – aggiunge il Vicepresidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci – svolgono una funzione di volano per il recupero di tutta la Piana Fiorentina. La riqualificazione delle fonti storiche di Monte Morello va di pari passo con il progetto del Parco della Piana dove sono previsti anche interventi di forestazione urbana legata alla rete dei corsi d’acqua, dei canali e delle strade”.

Sono 11 le aree che saranno sottoposte agli interventi di recupero e conservazione: Fonte di Vecciolino (comune di Sesto Fiorentino); Fonte di Lanciano (comune di Sesto Fiorentino); Area delle Fonti di Seppi (due fonti) (comune di Sesto Fiorentino); Area delle Fonti Benedette (due fonti) (comune di Sesto Fiorentino); Fonte di Fontecchio Alta (comune di Sesto Fiorentino); Area di Fontecchio (comune di Sesto Fiorentino); Fonte di Ca’ dei Balzi (comune di Sesto Fiorentino); Fonte di Cascina (comune di Sesto Fiorentino); Fonte di Morlione (comune di Vaglia); Fonte di Colle di Rio (comune di Vaglia); Fonte Letizia/Pescina (comune di Vaglia).

 

Il progetto prevede che in una prima fase su ciascuna area venga effettuato un intervento accurato di pulizia attraverso la raccolta e lo smaltimento dei numerosi rifiuti presenti e il taglio della vegetazione infestante, inoltre verrà ripristinata la fauna dell’ecosistema. In un secondo momento, i lavori si concentreranno sulla realizzzazione di strati drenanti in modo da poter gestire l’acqua piovana in eccedenza. La sistemazione delle aree sarà completata dall’installazione di opportune recinzioni in legno, inoltre i  percorsi saranno pavimentati con materiali ecocompatibili ed accessibili agli utenti con una ridotta capacità motoria e/o disabili. Ciascuna area sarà quindi attrezzata con tavoli, panchine, cestini per rifiuti, anche questi realizzati con materiali ecocompatibili. In ciascuna delle aree da valorizzare sono previste opere di miglioramento della captazione delle acque sorgive, alla eventuale realizzazione di fonti e vasche di raccolta.