mercoledì, 11 Giugno 2025
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Ultra corretto: il tifo a scuola

Un’iniziativa nata dal progetto omonimo, promosso nel corso dell’anno scolastico 2007/08 dal Comitato Uisp di Firenze – Area Giovani in collaborazione con Regione Toscana – Centro Documentazione della Legalità Democratica, Comitato Uisp Pistoia e Comitato Uisp Valdera, che ha visto coinvolte 6 istituti: Liceo Scientifico XXV Aprile, Istituto Tecnico Commerciale Geometri Enrico Fermi e Liceo Pedagogico Elsa Morante di Pontedera, Scuola media “Bernardo Pasquini” di Massa e Cozzile (PT), Istituto Tecnico per le attività sociali IPSS Elsa Morante e Istituto Tecnico per le attività sociali IPSS Ginori Conti di Firenze.

L’iniziativa “Ultra Corretto”, finanziato dal Centro Documentazione Legalità Democratica della Regione Toscana, è nata come una campagna dei giovani per i giovani per un tifo senza ‘errori’ ed ha coinvolto in questi mesi più di 250 studenti, chiamati a realizzare spot e mini-campagne promozionali.

L’incontro è stato aperto dal saluto di Federico Gelli, vice presidente della Giunta regionale toscana, che ha ricordato “l’importanza di un progetto che lega educazione alla legalità e sport, affiancando questa iniziativa a quelle che vedono un impegno diretto nei terreni confiscati alla mafia” e da Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp. “Lo sport – ha spiegato Fossati – Ha un grande vantaggio, non subisce la legalità, ma la crea: quando il gioco diventa sport, infatti, c’è bisogno di regole che tutti devono rispettare. I ragazzi coinvolti nel progetto hanno dimostrato grande inventiva e creatività, riuscendo ad affermare legalità e fair play come possibilità positiva e non come vincolo”.

Interventi che sono stati seguiti da quello di Francesco Tagliente, questore di Firenze: “E’ fondamentale – ha ammesso – portare avanti un progetto di educazione alla legalità attraverso il tifo e è quello che a Firenze stiamo facendo, coinvolgendo anche i rappresentanti dei gruppi ultras ai tavoli istituzionali. I risultati sono stati ottimi, come abbiamo visto sia nelle trasferte europee dei tifosi della Fiorentina, che nell’ultima partita interna con i Glasgow Rangers. Da questo punto di vista i supporter di Fiorentina e Empoli meritano un plauso. Dal punto di vista dell’ordine pubblico, abbiamo risolto due grandi problemi a livello nazionale, che erano quelli dell’adeguamento dell’impianto e della distribuzione dei biglietti, aspetti che finivano per trasformare le Forze dell’ordine in una barriera fra tifosi. Dobbiamo ancora lavorare su altri aspetti, come l’educazione alla legalità, e iniziative come quella odierna che coinvolgono tanti giovani hanno un valore eccezionale, e la sensibilizzazione dei tesserati che, con le loro dichiarazioni, rischiano di fomentare tensioni. Sono dell’idea che i tifosi siano un valore positivo e da questi bisogna distinguere i teppisti, che niente hanno a che fare con lo sport. Massimo rispetto per i primi e rigore estremo, invece, per i secondi”.

Linea non condivisa a pieno da Carlo Balestri, responsabile del Progetto Ultrà e responsabile Area internazionale Uisp: “Troppo spesso si è lavorato sull’emergenza e attraverso leggi speciali, quattro negli ultimi anni, che hanno avuto il merito di ridurre i tifosi allo stadio, in media siamo passati da 30mila a 20 mila, facendo sentire che va a vedere una partita come un potenziale delinquente. Dobbiamo puntare di più su cultura dell’accoglienza e inclusione, ritrovando i valori e la passione che si legano allo sport”. Sul tema del razzismo e dell’inclusione è intervenuta anche Audrey Alloh, atleta azzurra dell’Atletica Firenze Marathon e testimonial di ‘Black Italians’.

Il progetto intende valorizzare e difendere la cultura popolare e sociale del tifo, con la volontà di affermare la cultura dello sport e la parte positiva della passione sportiva, fatta di valori e voglia di stare insieme, negando invece quello che molte volte appare sulle televisioni e sui giornali: il tifo violento, il tifo razzista. Nelle scuole interessate si è così svolto un confronto ed un lavoro educativo con insegnanti e operatori Uisp, teso a promuovere quegli atteggiamenti e quelle idee positive che anticipano tutti i comportamenti che possono poi portare a negare quelli che sono i valori dello sport, come violenza e intolleranza.

Le bocce tra Toscana e Sud Africa

“Firenze, Pistoia, Siena, Arezzo, Monteroni D’Arbia, Orbetello, Monsummano e Pieve a Nievole, Scandicci e Montecatini – ha detto Giancarlo Gosti, presidente della FIB toscana – saranno i teatri di vere e proprie “giornate africane” cementate dalla passione per le bocce e alimentate da un forte spirito di amicizia e solidarietà”. Al centro della settimana due importanti progetti.

Il primo si propone attraverso la lotteria “(S)boccia la solidarietà”, di raccogliere fondi per l’ultimazione dei lavori della residenza per anziani autosufficienti e non “Casa Serena” a Johannesburg, mentre il secondo di promuovere il gioco delle bocce in Sud Africa e in particolare fra i ragazzi delle scuole. I biglietti della lotteria, già in vendita in tutta la provincia di Firenze al prezzo di 5 euro, danno la possibilità di vincere viaggi-safari e crociere in Sud Africa, Tv Lcd e mountain bike (per informazioni rivolgersi alle oltre 70 società affiliate Fib in Toscana). Momento clou della settimana la giornata internazionale del 9 maggio al Palazzetto dello Sport di Scandicci, con gare di bocce fra la rappresentativa del Sud Africa e quella della Provincia di Firenze, incontri con le scuole, spettacoli folkloristici, percorsi enogastronomici ed estrazione dei biglietti vincenti la Lotteria “(S)boccia la solidarietà”.

Ogni tappa toscana della delegazione, della quale faranno parte il presidente del “South Africa Bocce” Mario Serra e il presidente dell’Associazione Toscani in Sud Africa Giuseppe Lucchesi, oltre a proporre gare e dimostrazioni boccistiche, sarà costellata da eventi culturali e sociali legati alle realtà più vitali dei vari territori (Firenze moda, Pistoia Florovivaismo, Arezzo oreficeria, Siena prodotti tipici locali,  Montecatini attività termali, Orbetello pesca). La delegazione Sudafricana concluderà il suo tour toscano il 10 maggio 2008 a Montecatini Terme dove si svolgeranno le eliminatorie, distribuite anche in altri bocciodromi della provincia, e le finali del “Torneo dell’Amicizia”, che nel corso della settimana, ha attraversato quasi tutta la Toscana. Nella stessa giornata al bocciodromo di Montecatini Terme si svolgerà anche un “Quadrangolare internazionale di bocce”, che vedrà in campo la rappresentativa del “South Africa”, la nazionale juniores italiana, quella della Repubblica di San Marino e una rappresentativa toscana.

Il Città di Firenze femminile di Tennis

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La cinese aveva giocato a Berlino e per le regole WTA non poteva scendere anche alle Cascine dove si gioca fino al 10 maggio il 1° trofeo internazionale “Città di Firenze” di Tennis femminile.

La nuova favorita è la russa Vesna Manasieva che in due set ha regolato la qualificata ceca Kristyna Pliskova. Bene al debutto anche la fiorentina Alexia virgili che si è imposta con un 6-0; 6-1 sulla francese Constance Sibille. Nel secondo turno Alexia Virgili incontrerà la vincente della sfida tra la cinese Xu e la ceca Hradecka, e sarà impegnata anche nel tabellone di doppio (insieme alla pistoiese Letizia Lo Re).

Non ha incontrato problemi l’ungherese Kyra Nagy, tesserata Ct Scandicci: un facile 6-2; 6-4 sulla fiorentina Martina Caciotti. Già tre i KO di rilievo azzurri. L’aostana Nathalie Vierin ha perso 7-6; 6-0 dalla francese Florence Haring; Valentina Sassi si è arresa alla bielorussa Darya Kustova 6-0; 6-3 e la torinese, tesserata TC Time Out, Stefania Chieppa ha perso 4-6; 6-1; 6-3 dalla ceca Sandra Zahlavova. E’ piaciuta molto Evelyn Mayr, 18enne di Brunico, che ha vinto in due set molto sofferti (7-5; 7-6) sulla bosniaca Sandra Martinovic. Ottimo il debutto di Jelena Dokic, ex n° 4 mondiale, che ha vinto su Giulia Gabba per 7-5; 6-2. Nei quarti, parte alta del tabellone, potrebbe uscire un confronto tra la Dokic e la croata Mirjana Lucic. Due stelle che hanno infiammato Wimbledon qualche anno fa.

Campionato italiano di canoa maratona

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Circa 250 gli atleti che si daranno battaglia sul campo gara che va dal ponte di Varlungo alla Pescaia di San Niccolò in Arno.

La partenza e l’arrivo saranno davanti alla sede del club biancorosso e il pubblico potrà seguire le gare (ad ingresso libero) comodamente seduto sulla tribuna dell’impianto. Le gare prenderanno il via alle 8.30 con la partenza del k2 senior, sulla distanza di 29,5 chilometri poi, a distanza di tre minuti l’una dall’altra, le altre partenze dei senior. Per le donne e le canoe canadesi il tratto da coprire è di 23,6 km. A partire dalle 11 le partenze delle gare juniores e master. Dalle 13 le categorie Ragazzi.

Per la Comunali occhi puntati su Susanna Cicali (laureatasi quindici giorni fa a Mantova campionessa italiana di fondo sui 5.000 metri, nel k1 ragazze) e su Ranieri Brandani, già medaglia d’argento europea lo scorso anno. In gara (in coppia nel k2 senior) anche Francesco Baldi e Matteo Graziani che a Mantova avevano fatto parte del k4 che si è laureato campione italiano di fondo Under 23. Nel k1 partono favoriti Marco Lipizer, già 4° agli Europei e ai Mondiali ed Alessio Cannizzaro, che vanta già due partecipazioni ai Mondiali di specialità.

Un bando per le bande

Lo prevede una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dall’assessore Paolo Cocchi (244 del 31 marzo 2008) con un successivo decreto dirigenziale (1474 del 9 aprile) che approva la modulistica e che è reperibile sul sito www.regione.toscana.it fra le “opportunità” nelle pagine della cultura.

Per questa linea di azione sono disponibili 360 mila euro che la Regione ha già trasferito alle Province: la quota maggiore (il 75%) dovrà andare alle scuole di musica, mentre il resto sarà ripartito fra associazioni bandistiche (13%) e associazioni corali (12%). Altri 40 mila euro finanzieranno iniziative specifiche rivolte a insegnanti di scuole di musica, a direttori di cori e di bande: giornate sulla didattica, corsi per direttori di coro e per maestri di banda (ma anche i vice maestri e i capi musica avranno la loro formazione), corsi per docenti di canto nonché un seminario internazionale sull’educazione musicale nelle scuole.

Gli atti della Regione prevedono una tempistica precisa per l’assegnazione dei 360 mila euro: entro il 31 maggio i Comuni dovranno trasmettere, con un loro parere, alle Province le domande pervenute. E le Province avranno tempo fino al 31 luglio per assegnare i contributi regionali nonché quelli autonomamente disposti. Le rendicontazioni sull’utilizzo dei contributi dovranno pervenire entro il 15 maggio 2009. Dal canto suo la Regione curerà uno specifico rapporto di monitoraggio.

Fra bande (137), cori (130) e scuole musicali (80) in Toscana esistono 347 gruppi. La provincia con più bande (musicali) in assoluto è Lucca: ce ne sono 30 ed è seguita da Arezzo (25), Siena (19), Firenze (14). Lucca ha anche il record (23) nel settore dei cori; seguono, sui cori musicali, Firenze (19), Arezzo (18), Siena e Livorno (14). Per quanto riguarda le scuole musicali il balzo, di gran lunga, lo fa Firenze: fra capoluogo e provincia ce ne sono 23; seguono, assai distanziate, Arezzo (9), Livorno (8), Luca e Siena (7) fino a Pistoia (appena 3).

Lucca, fra le province toscane, è quella decisamente più “musicale”: ben 60 fra bande, cori e scuole. Subito dopo arrivano Firenze (56) e Arezzo (52). Fanalino di coda (12 gruppi in tutto), la piccola Prato.

Difesa per le specie a rischio

Tra loro in prima fila tutti i tipi di pipistrelli, mammiferi come la lontra, la lepre italica, la martora, la puzzola, il gatto selvatico, uccelli come il tarabuso e le berte, anfibi come l’ululone appenninico, farfalle come la parnassius mnemosine, ma anche vegetali come il cardo appenninico, l’asparago amaro, la cicerbita violetta, il lauro alessandrino, l’erba di San Giovanni e tanti altri. L’Italia è una delle nazioni con il più alto tasso di biodiversità e la Toscana è una delle aree più ricche di biodiversità dell’intero bacino del Mediterraneo.

Per questo la Regione Toscana e il Wwf hanno siglato un patto per la protezione della biodiversità. A farlo sono stati l’assessore alle aree protette e alla biodiversità, Marco Betti e il presidente nazionale dell’associazione ambientalista, Enzo Venini. Si sono dati tre anni di tempo per redigere un piano concreto d’intervento per la conservazione della natura che prevederà anche iniziative sperimentali rivolte ad enti locali, aree protette ed imprese.

«In questo delicato settore – spiega l’assessore Betti – la Toscana non parte certo da zero. Disponiamo di un patrimonio invidiabile, formato per metà della superficie da boschi e foreste, il 10% del nostro territorio è un parco o un’area protetta e abbiamo strumenti come il Repertorio naturalistico toscano (Re.na.to) e il progetto Biomart per l’ecosistema marino, che rappresentano una formidabile base di partenza. Da oggi, grazie alla collaborazione con il Wwf, lavoreremo per essere la prima regione del Mediterraneo ad avere un piano d’azione per la tutela della biodiversità».

Tra le azioni da intraprendere per contrastare la scomparsa della varietà di specie oggi ancora presenti, figurano la creazione e la tutela delle zone umide, la progettazione di veri e propri corridoi ecologici, oltre ad un sistema di monitoraggio ambientale. Tra i principali fattori di rischio ci sono i cambiamenti climatici, la riduzione delle risorse idriche, la presenza di specie invasive e l’abbandono di alcune attività tradizionali come i pascoli.

«E’ per questo – afferma il presidente del Wwf Italia, Enzo Venini – che il Piano d’azione regionale per la biodiversità in Toscana rappresenta un salto di qualità nella lotta alla perdita di valori naturali e al degrado degli ecosistemi da cui dipendiamo per risorse fondamentali come acqua, cibo e materie rinnovabili.
Per il Wwf Italia, dopo il notevole lavoro che con le Biodiversity vision per l’ecoregione Alpi e l’ecoregione Mediterraneo centrale, ci ha permesso di dare un contributo alla strategia nazionale per la biodiversità, questo Piano d’azione della Regione Toscana rappresenta un passaggio chiave e uno stimolo forte per tutte le altre Regioni, chiamate oggi a svolgere un ruolo fondamentale per arrestare la perdita di biodiversità nei loro territori».

Le liste di attenzione del sistema regionale Re.na.to. comprendono 472 specie di flora spontanea, 159 specie di vertebrati e 351 specie di invertebrati e ben 74 sono gli habitat di interesse comunitario presenti in Toscana.

Bulli a Gavinana, il parroco si sfoga

La “gang”, secondo quanto riferito dal religioso e pubblicato su “Il Firenze”, sarebbe composta da una trentina di giovani, tutti minorenni, e si sarebbe resa protagonista di una serie incredibile di atti di bullismo e di comportamenti violenti e pericolosi, anche nei confronti di alcuni fedeli.

Dal sesso in chiesa a sgambetti agli anziani, passando per sputi e bestemmie: questi, secondo il parroco, i comportamenti di alcuni dei componenti della banda, che a detta sua avrebbe due capi. ”Tempo fa ho anche trovato un ragazzo e una ragazza seminudi a fare l’amore su una panca della chiesa – ha raccontato don Vittorio – un’altra volta alcuni di loro sono entrati correndo e urlando durante la messa, facevano gestaggi al crocifisso, sotto gli occhi dei fedeli. Per non parlare di quando hanno tirato le uova sulla facciata e sulla statua di San Pietro. Ho fatto anche installare quattro telecamere esterne ma le cose non cambiano. I fedeli hanno paura a entrare in chiesa, si aggrappano alle ringhiere perche’ questi ragazzi cercano di farli cadere”.

Ma chi sono questi bulli di quartiere? Giovani provenienti da situazioni difficili e appartenenti a famiglie disagiate? Niente affatto, secondo don Vittorio. ”Molti di loro non abitano nel quartiere – ha spiegato il parroco a “Il Firenze” – alcuni sono di Gavinana, altri arrivano con lo scooter da Ponte a Ema, ma tanti vivono in zone bene, come Santa Margherita a Montici e via Benedetto Fortini. Sono figli di famiglie facoltose, che qui non hanno controlli. Arrivano alle due e restano fino alle otto”.

Per allontanare il gruppetto dalla chiesa, don Vittorio aveva anche provato a installare altoparlanti e a diffondere canti gregoriani sulla scalinata della chiesa, ma anche questa mossa non sembra servita a niente. La gang di piazza Elia Dalla Costa continua a restare al suo posto. E i fedeli, assicura don Vittorio, ad avere paura.

 

La replica del presidente Ceccarelli: “Gavinana non è il Bronx”

“Gavinana non è una zona della città lasciata a se stessa ed alla delinquenza, come riportato oggi da alcuni organi di stampa e sostenuto da alcuni esponenti dell’opposizione. Gavinana non è il Bronx. Ci sono sì alcuni gruppi giovanili che creano dei problemi, ma sono già stati segnalati e sono seguiti”. Così il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli ha voluto precisare sulle notizie di stampa pubblicate oggi relativamente alla situazione di vivibilità e sicurezza della zona di Gavinana.

“Ci sono già stati interventi dei carabinieri e degli educatori di strada, da poco è stata riattivata la vigilanza ambientale nel parco dell’Anconella – ha proseguito Ceccarelli – a dimostrazione che la situazione è conosciuta e le istituzioni preposte si stanno adoperando per contenere questi episodi. Ad esempio, pochi giorni fa tre ragazzi sono stati colti in flagranza di reato mentre stavano cercando di scassinare un bauletto di uno scooter. Sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e speriamo che questo possa servire da deterrente per loro e per altri coetanei”.

“Il quartiere ha predisposto un servizio di vigilanza specifico in piazza Elia della Costa che comincerà nei prossimi giorni ed insieme al parroco stiamo organizzando iniziative per coinvolgere le famiglie – ha concluso il presidente del Quartiere 3 – perché è proprio da questi nuclei che devono cominciare l’educazione al senso civico, il rispetto del bene pubblico e privato. La soluzione delle telecamere, come prospettato da qualcuno, non ci sembra sufficiente: possono essere aggirate. Preferiamo sistemi di controllo più presenti ed efficaci”.

 

I consiglieri Donzelli e Gandolfo (An-Pdl): “Telecamere in piazza Dalla Costa”

“Telecamere in piazza Dalla Costa”. E’ la proposta lanciata dal consigliere Giovanni Donzelli (AN-Pdl) e dal consigliere al Quartiere 3 Giovanni Gandolfo per “fronteggiare il crescente fenomeno della microcriminalità a Gavinana“. “Molti degli episodi incresciosi che si sono verificati in questi ultimi tempi nella zona di piazza Elia Dalla Costa – ha rilevato Gandolfo – sono stati però compiuti da minorenni. C’è dunque anche una “emergenza pedagogica” e l’emergere di un forte disagio giovanile”.

“Ci faremo promotori di varie iniziative per chiedere una maggiore presenza delle istituzioni e delle forze dell’ordine – hanno concluso i due espopnenti di An – e inizieremo una raccolta firme per chiedere l’istallazione di telecamere nel parco”.

Porte aperte al giardino delle rose

A due passi da San Niccolò, fra il piazzale Michelangelo e il Forte Belvedere (una delle entrate è sulla scalinata di via Monte alle Croci) c’è questo bellissimo spazio progettato da Giuseppe Poggi e nato alla fine dell’ottocento con 100 gruppi di 100 rosai e 40 varietà di rose.

Oggi di varietà ce ne sono circa 370 che equivale a circa 100 rose e le specie più antiche risalgono anche al 1500.

“Ci sono esemplari meravigliosi sia di rose antiche di cui la rosa canina è la capostipite e che si contraddistinguano per avere 5 petali semplici, sia di rose moderne composte e a più petali- ha detto l’assessore all’ambiente Claudio Del Lungo presentando stamani le novità del giardino insieme al direttore Giovanni Malin-.E’ uno dei luoghi più suggestivi della città, un piccolo parco che ben si sposa con le mura e i baluardi che lo costeggiano e fronteggiano”.

Ci sono le rose, ma c’è anche un giardino giapponese creato nel 1998 dall’architetto giapponese Yasuo Kitayama che contribuisce alla specialità e originalità del luogo.

“Finalmente possiamo tenere aperto il giardino per tre mesi, ma il nostro obiettivo- ha aggiunto Del Lungo- è quello di mantenerlo aperto tutto l’anno anche nel periodo in cui le rose non sono fiorite perché è comunque uno spazio godibile “. L’assessore ha parlato anche del potenziamento della sicurezza del giardino. Il che significa ringhiere e corrimano per non scivolare nei percorsi interni al giardino, cancelli per delimitare l’accesso alle zone non fruibili. E’ anche stata collocata una fontana di terracotta vicino all’ingresso donata al comune dall’associazione Fornaci Storiche Artistiche di Impruneta.

La risistemazione riguarda anche la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione, di irrigazione e di controllo. Oltre alle rose nel giardino sono conservate bellissime piante di limoni e di tillanze provenienti dal centro america che sono conservate nella serra dove qualche volta si tengono anche esposizioni di pittura. Il giardino resterà aperto fino al 31 luglio, tutti i giorni, dalle 8 alle 20. L’ingresso è gratuito.

Premiati gli atleti di quartiere

I circa 1500 ragazzi delle scuole dell’obbligo del Quartiere 4 che hanno partecipato al torneo interscolastico di atletica leggera organizzato dalla “Prosport Firenze” saranno premiati alle 17.00 di domani all’impianto polivalente di via del Filarete, a Soffiano.

Saranno presenti l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri e l’assessore allo sport Eugenio Giani. Quest’anno il trofeo organizzato della Prosport, società che ha visto vestire la sua maglia da campioni come il marocchino Said Aouità, ex primatista mondiale dei 1500 e dei 5000 metri, e l’olimpionico e primatista italiano Salvatore Antibo, è giunto alla sua diciassettesima edizione.

Durante la cerimonia saranno premiati anche l’assessore Tea Albini, il consigliere comunale Giovanni Varrasi, presidente della commissione qualità urbana, Barbara Baroncelli e Alessio Mavilla, della Fidal toscana, i tecnici e dirigenti dell’Atletica Prato Attilio Baldanzi e Cinzia Toccafondi, la professoressa Rita Grillo e il portacolori dell’Atletica Virtus Cassa Risparmio di Lucca, Manura Pereira Kuranaghe. Nazionale e olimpionico dello Sri Lanka, ma da anni residente in Toscana, Kuranaghe si è aggiudicato ben otto delle nove edizioni del Gran Prix Montepaschi di Siena che ogni anno elegge il migliore atleta della nostra regione.

Riceveranno il «Premio Toscana Sport Cultura e Ambiente 2000», indetto dalla “Fondazione Toscana Pro Sport” ed intitolato alla memoria di Primo Nebiolo, presidente della federazione mondiale di atletica leggera. Questo premio viene assegnato a persone, associazioni, enti, impegnati a favore dell’attività culturale e sportiva dei giovani.

Più panchine per Santa Croce

Si tratta di sedute in pietra realizzate sul modello di quelle già presenti nella piazza e per le quali l’Amministrazione comunale ha stanziato 80.000 euro.

Con quelle che già erano presenti, adesso piazza Santa Croce ha una dotazione di 30 panchine. In questo modo si è voluto ricostituire l’originario disegno della piazza, sostituendo le sedute rotte o che erano state tolte, restituendo quindi una maggiore dignità a un’area di pregio del centro storico.

Sempre ieri sono state riparate due sedute in piazza Duomo (lato via Ricasoli). “Si tratta di un significativo intervento di riqualificazione che riguarda una piazza importante del centro storico – ha commentato l’assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni -. Rendere la piazza più vivibile e confortevole per cittadini e turisti è un primo passo per garantire un maggior decoro di questa piazza e del centro storico in generale. Far vivere la piazza da famiglie, bambini e anziani con iniziative ed eventi ma anche con interventi strutturali come appunto la collocazione delle panchine è uno dei migliori deterrenti contro il degrado e i comportamenti incivili”.

Questo intervento faceva parte dell’appalto che comprendeva anche la prima fase della risistemazione di piazza Brunelleschi, già conclusa. Oltre alla riorganizzazione dell’area destinata al parcheggio di auto e motorini, è stato individuato uno spazio pedonale protetto da dissuasori stradali e attrezzato con porta-biciclette sul lato di via del Castellaccio. È stata inoltre valorizzata la parte posteriore del monumento brunelleschiano con l’allargamento del marciapiede effettuato in pietra e l’inserimento di due panchine in pietra.