sabato, 24 Maggio 2025
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A1, uscita chiusa due notti

A comunicare l’intervento è Autostrade per l’Italia. Dunque, la stazione di Firenze Sud sulla A1 sarà off limits per 2 notti consecutive, martedì 8 e mercoledì 9 aprile, dalle 22 alle 6, in uscita per chi proviene da Bologna, per lavori di pavimentazione.

In alternativa, la società che gestisce l’autostrada consiglia di utilizzare le stazioni di Firenze Certosa e Incisa.La chiusura notturna sarà diffusa attraverso i notiziari televisivi e radiofonici e sui pannelli a messaggio variabile.

 

San Salvi: omaggio a Campana

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Nell’occasione il videomaker e regista Francesco Ritondale realizzerà un film-video, primo momento di un nuovo percorso sul poeta di Marradi che, dopo una presenza a Villafranca in Lunigiana giovedì 10 aprile, si svilupperà pienamente nel prossimo mese di maggio con la presenza di Gabriel Cacho Millet, Christophe Mileschi ed altri importanti studiosi campaniani.

Lo spettacolo si svolge nel mese di gennaio del 1918, per ordine del sindaco di Lastra a Signa Dino Campana viene ricoverato provvisoriamente al manicomio di San Salvi, mentre dentro gli divampa disperatamente l’amore-incontro-scontro con Sibilla Aleramo. Il 17 gennaio, proprio al primo piano del padiglione che ospita da alcuni anni i Chille, Campana scrive un biglietto indirizzato a Sibilla Aleramo presso l’Istituto Francese: “Cara, se credi che abbia sofferto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta della mia vita. Vieni a vedermi, ti prego tuo Dino”. Sibilla Aleramo non risponde e quest’ultimo, definitivo rifiuto fa precipitare Campana in un assoluto silenzio. Il 18 marzo dello stesso anno il poeta è trasferito nel cronicario di Castelpulci, dove morirà quattordici anni più tardi, senza più ritrovare alcun desiderio di comunicare realmente con il mondo.

Claudio Ascoli sceglie proprio questo momento di rifiuto come energia per creare un emozionato omaggio al poeta di Marradi cinque anni dopo “Il tempo è scorso”, delicata performance presentata con successo anche a Parigi e Bruxelles. Resta in Vieni a vedermi… la struttura, tanto amata da Ascoli, del racconto confidenziale tra l’attore e i suoi spettatori. Ma assumono qui un rilievo centrale il doloroso rapporto con Sibilla, la forte eredità nietzschiana e soprattutto la grande utopia del poeta di creare una poesia musicale europea colorita, che Campana forse realizzò con Genova, poesia finale dei Canti Orfici. E in questo spettacolo Ascoli festosamente confronta la sua lettura musicale di Genova con la straordinaria e indimenticabile fonè di Carmelo Bene che anni fa donò al mondo una sua personalissima interpretazione del capolavoro campaniano sino allora noto solo a pochi, eletti specialisti.

Ingresso 8 euro. Dato il numero limitato di posti disponibili, è obbligatoria la prenotazione: tel. 055-6236195 o e-mail [email protected].

Su Pasqual, giù Papa Waigo

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SULL’ ALTARE
PASQUAL

The winner is: Manuel Pasqual. Alla buona ora, quasi avevo perso la speranza di dargli il premio.
E’ tornato in campo quello vero, non il gemello brocco che s’è visto per tutto il campionato finora.
Erano quasi due anni che non si vedevano partire dal suo piedino mancino quei cross così taglienti ed assassini per le difese avversarie che mandavano a nozze Lucatoni.
Pareva avesse dimenticato come si faceva a farli. Forse gli mancava il riferimento visivo di quello zuccone pennellone la al centro dell’area?
Boh, fatto sta che Pazzini non sarà Lucatoni, ma se gli pennelli un cross buono, la palla sa andare a prendersela lassù in cielo per incornarla. Bene, bentornato!

 

NELLA POLVERE
PAPA WAIGO

Lo faccio con dispiacere perchè mi sta simpatico per molti motivi.
In primis per quello che ha fatto a Torino e che lo rende già leggendario e poi perchè mi piace vederlo incedere sull’erba del Franchi con quel fare un po’ naif, con quello zampettare con quelle leve lunghe. Mi spiace perchè non l’ho visto quasi mai in questa partita. Le colpe non sono tutte sue intendiamoci, la palla dalle sue parti nel primo tempo non è arrivata quasi mai e sull’unica giocabile ha fatto un bel cross. Però da lui forse vorrei sempre molto di più, memore dei precedenti…
Un turno a mangiar polvere non dovrebbe fargli male, del resto di sabbia lui che proviene dal cuore dell’Africa ne dovrebbe aver respirata già abbastanza.

Cerimonia per Pian d’Albero

E’ stata l’assessore alle risorse finanziarie a conferire la massima onoreficienza del Comune di Firenze a Rosanna Carresi, del comitato famiglie delle vittime di Pian d’Albero. Erano presenti il presidente della commissione cultura Dario Nardella (che ha illustrato il progetto del Museo della Resistenza), il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il presidente del consiglio comunale di Figline Valdarno, il presidente provinciale dell’Anpi Silvano Sarti e il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Toscana Ivano Tognarini, rappresentanti delle associazioni delle Resistenza. Sono state trasmesse in video le testimonianze di tre sopravvissuti: Mario Bonechi (Fregio), Marino Sgherri (Moro) e Giuseppina Cavicchi.

Questa la motivazione del Fiorino: “Per aver sacrificato eroicamente la propria vita in una battaglia ad armi impari, scrivendo così una delle pagine più dolorose della guerra partigiana e della lotta per la liberazione della città di Firenze. All’alba del 20 giugno 1944, alle pendici del Pratomagno, nella Cascina di Pian d’Albero, messa a disposizione dalla famiglia Cavicchi per l’addestramento dei giovani volontari alla lotta partigiana, un centinaio di uomini furono sorpresi dai mitra nazisti. Molti di loro colpiti a morte, altri catturati. Pian d’Albero resta un simbolo luminoso della dura lotta per la libertà, per la pace contro la barbarie e la tirannia del nazifascismo. Una lotta in cui morirono anche combattenti di altre nazionalità che, uniti ai giovani italiani, hanno affrontato il nemico per sconfiggere una dittatura che aveva provocato la guerra più sanguinosa dell’intera storia umana, soffocando la libertà e la democrazia di ogni individuo. La strage di persone inermi, compiuta nel disprezzo totale della vita umana, fu l’ennesima dimostrazione della ferocia voluta dal nazismo, la cui strategia dei massacri non si è fermata davanti a civili indifesi. La tragedia di Pian d’Albero resta un esempio straordinario del legame forte e profondo tra Resistenza e mondo contadino, che non fu solo il pilastro su cui crebbe e visse il movimento partigiano, ma divenne anche la base su cui si costruì la nuova Italia, la Repubblica e la Costituzione”.

La strage di Pian d’Albero avvenne nel casolare della famiglia Cavicchi, nel Comune di Figline, dove venivano addestrati i giovani che sarebbero entrati nella brigata d’assalto Garibaldi-Sinigaglia. Il 20 giugno 1944 nella cascina si trovavano un centinaio di loro, oltre ai Cavicchi e alcuni sfollati. L’attacco dei soldati tedeschi fu fulmineo e provocò la morte immediata del capofamiglia, di 12 partigiani e di tre soldati russi, ex prigionieri di guerra, che facevano parte della compagnia “Faliero Pucci”. Oltre 100 persone furono fatte prigioniere. Di queste, gran parte furono liberate grazie all’intervento di altre brigate partigiane; mentre i 19 partigiani e i 3 contadini (tra i quali Norberto Cavicchi e il figlio Aronne, di 12 anni) rimaste in mano ai tedeschi, furono impiccate a Sant’Andrea in Campiglia.

Questo l’elenco dei caduti: Ezio Baccetti, Pietro Boncinelli, Nicolai Busanov, Enio Carresi, Michele Caron, Giuseppe Cavicchi, Riccardo Centanni, Divo Demi, Danilo Enderti, Evandro Fabbroni, Ferruccio Forzani, Vinicio Grint, Surten Kirikoizia, Roberto Mascagni, Aldo Pierattini, Siro Pratesi, Giuseppe Romanelli, Bruno Volpi, Ferdinando Zocco, Enio Strada, Enea Zamboni, Carlo Bani, Oliviero Buccianti, Giuseppe Capanni, Ennio Carresi, Aronne Cavicchi, Norberto Cavicchi, Alfredo Della Bella, Luigi Di Vita, Gino Fabbri, Dino Falsettacci, Italo Grimaldi, Ivan Jegorof, Siro Mariani, Guido Mazzinghi, Romualdo Pizzi, Spartaco Pratesi, Alessandro Rossi, oltre a un Giovanni tenente dell’aviazione e un ignoto.

Lavori in città, ecco il “menù”

 

Per quanto riguarda i lavori di manutenzione, si inizia lunedì 7 aprile in via dei Ginori dove saranno effettuati interventi di ripristino della pavimentazione in lastrico. Fino a sabato 12 aprile la strada sarà quindi chiusa da via Guelfa e via Taddea. Prevista anche la revoca dell’area pedonale in via Cavour (tra via Guelfa e via dei Gori), in via dei Gori e via dei Ginori (tra via dei Gori e via Taddea). Sempre lunedì 7 aprile a conclusione dei lavori di risanamento di via Unione Sovietica (che nei mesi scorsi hanno interessato tratti dei marciapiedi) si procederà all’asfaltatura della carreggiata. La strada sarà quindi chiuso nel tratto da via Portogallo ai giardini pubblici.

Da lunedì 7 a giovedì 10 aprile saranno invece effettuati i lavori di manutenzione in via Perfetti Ricasoli, lavori che comporteranno un restringimento di carreggiata all’angolo con via Famiglia Benini e disassamento della linea di mezzeria. Questo intervento implica la chiusura al traffico di via Famiglia dei Benini. Anche quest’ultima strada sarà interessata da lavori di manutenzione, a partire da giovedì 10 aprile. Fino a lunedì 21 aprile, quindi, sarà istituito un restringimento di carreggiata con senso unico alternato regolato da semaforo o movieri nei tratti di volta in volta interessati dai lavori. Sempre a partire dal 10 aprile inizieranno i lavori di manutenzione su lungarno Serristori, piazza Poggi e lungarno Cellini. Sarà quindi istituito un senso unico alternato con semaforo nei tratti di volta in volta interessati dai lavori fino al termine dell’intervento, previsto il 7 maggio. Inizieranno invece mercoledì 9 aprile i lavori di manutenzione in via Quintino Sella con restringimenti della carreggiata da via Nigra a via Rattazzi.

Ecco gli altri interventi e i provvedimenti di circolazione della settimana:

Borgo San Iacopo: nella notte di lunedì 7 aprile è in programma un trasloco. Dalle 3 alle 7 la strada sarà chiusa da via Maggio a via dei Ramaglianti.
Via San Giuseppe: lunedì 7 e martedì 8 aprile sono in programma lavori edili con piattaforma aerea. Dalle 8 alle 20 il tratto fra Borgo Allegri e via dei Macci sarà chiuso al traffico. Inoltre i tratti tra via San Cristofano e Borgo Allegri e tra via dei Macci e via delle Conce diventeranno strade senza uscita.
Via San Biagio a Petriolo: da lunedì 7 aprile, nella fascia oraria 9-17, saranno effettuati i lavori di posa in opera di un impalcato in corrispondenza del sottopasso ferroviario che quindi sarà chiuso al traffico. Il transito sarà consentito ai residenti e a chi si reca ai Vivai Fiorentini e al Centro Ippico Toscano dalla pista ciclabile lungo Arno e dal sottopasso ferroviario di via del Pesciolino. I lavori si concluderanno venerdì 11 aprile.

Via degli Artisti: lunedì 7 aprile inizieranno alcuni lavori edili che comporteranno l’istituzione di un restringimento della carreggiata sul lato dei numeri civici dispari. Sarà quindi revocata la corsia preferenziale posta al centro della carreggiata. Il provvedimento sarà in vigore per un mese.
Via Monalda: da lunedì 7 aprile saranno effettuati i lavori per un nuovo allacciamento alla rete idrica. La strada sarà quindi chiusa, nel tratto da via Porta Rossa a piazza Strozzi, fino a sabato 26 aprile.
Via di Carraia: per lavori di scavo per nuovi allacciamenti alla rete idrica e quella di distribuzione del gas, da lunedì 7 aprile la strada sarà chiusa nel tratto da via Sgambati a viuzzo di Carraia. Prevista anche l’inversione del senso di marcia in via di Carraia tra via Sgambati e via Gemignani con direzione di marcia verso via Gemignani. L’intervento si concluderà venerdì 18 aprile.

Via della Colonna (angolo piazza Santissima Annunziata): dalle 21 di martedì 8 alle 6 di mercoledì 9 aprile e la sera successiva, con lo stesso orario, via della Colonna, all’intersezione con piazza Santissima Annunziata, sarà chiusa al traffico. Il provvedimento è necessario per effettuare lo smontaggio e il successivo rimontaggio dei ponteggi in corrispondenza dell’arco all’angolo con la piazza. Via della Colonna diventerà strada senza uscita dall’incrocio con via della Pergola all’incrocio con piazza Santissima Annunziata. In via Cesare Battisti sarà revocata la corsia riservata ai mezzi pubblici ed istituito un senso unico verso l’incrocio con piazza Santissima Annunziata. Prevista infine la revoca della corsia preferenziale anche in piazza Santissima Annunziata, dall’incrocio con via Cesare Battisti all’incrocio con via Gino Capponi, e l’istituzione di un senso unico verso l’incrocio con via Gino Capponi.
Via Traversari: mercoledì 9 e giovedì 10 aprile sono il programma i lavori relativi a un nuovo allaccio alla rete fognaria. La strada sarà chiusa da via Brezza a via Ramusio.
Via Aretina: inizieranno mercoledì 9 aprile i lavori per un nuovo allaccio alla rete idrica. Sarà istituito un divieto di transito nel tratto tra il numero civico 340 e via Bertini e un doppio senso di circolazione tra il numero civico 342 e via della Chiesa.
Via delle Forbici: mercoledì 9 aprile, dalle 9.30 alle 16.30, saranno effettuati alcuni lavori edili. Prevista la chiusura della strada per un tratto di circa 20 metri fra i numeri civici 38 e 27.

Via Crocifisso del Lume: mercoledì 9 e giovedì 10 aprile, dalle 8 alle 17, saranno effettuate le operazioni di rimozione dei vecchi pali dell’illuminazione pubblica. Sarà istituito un divieto di transito veicolare nel tratto fra via San Lorenzino a Ripaltuzza e via Gaetano Baccani.
Via Marsuppini: per lavori edili con piattaforma aerea, giovedì 10 aprile (dalle 9.30 alle 12) scatterà un divieto di transito nella corsia lato numeri civici dispari tra l’1/A e il 9, con disassamento della mezzeria verso il lato dei numeri civici pari. Via Reginaldo Giuliani: inizieranno giovedì 10 aprile i lavori di ripristino di un muro. Fino al 1 maggio sarà quindi istituito un restringimento di carreggiata per istituire un passaggio pedonale dalla lista del marciapiede nella direttrice di marcia verso piazza Dalmazia (tratto tra via Locchi e via Carlo Del Greco sul muro del farmaceutico militare).
Borgo Pinti: venerdì 11 aprile sarà effettuato un trasloco. Dalle 7 alle 14 il tratto da via dei Pilastri a via di Mezzo sarà chiuso al traffico. Prevista la revoca dell’area pedonale mentre via Nuova dei Caccini e via di Mezzo (tra Borgo Pinti e via Fiesolana) diventeranno strade senza uscita.

Via del Campuccio: ancora un trasloco. Venerdì 11 dalle 2.30 alle 7.30 la strada sarà chiusa da Borgo Tegolaio a via delle Caldaie. Prevista anche l’inversione del senso di marcia tra Borgo Tegolaio e via Romana.
Via dell’Olivuzzo: anche in questo caso si tratta di un trasloco previsto per venerdì 11 aprile. Nella fascia oraria 9-16, nella corsia preferenziale sarà istituito un divieto di transito all’altezza del numero civico 57 con disassamento della mezzera verso il lato dei numeri civici pari.

Tre punti d’obbligo

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La viola in vista del match che l’attende giovedì in Olanda si presenta diversa. A riposo dietro Gamberini ed Ujfalusi sostituiti da Kroldrup e il capitano dagli occhi spenti. Davanti, al fianco di Mutu-Pazzini è in campo dal primo minuto Papa Waigo e a centrocampo turno di riposo per Kuz.


Palla al centro e via ed è subito Montolivo Riccardo da Caravaggio al 2′ a provarci fa fuori area con un destro che termina di poco al lato. Al 7′ timidamente risponde la Reggina con Barreto: altro tiro da fuori, ma da dimenticare.

La Reggina prende coraggio ed avanza e la Fiorentina non riesce ancora a pungere come vorebbe, pare abbia le punte spuntate. C’è difficoltà a servirle e allora ecco che al 21′ ancora Montolivo ci riprova da fuori con un grandissimo tiro che trova Campagnolo in vena di prodezze per la deviazione in angolo.

La gara pare alla svolta, ed infatti, dopo soli due minuti, quando il cronometro segna il 23′ ecco scodellare in area un perfetto cross da Pasqual e Pazzini che vola in cielo a raccoglierla di testa, torsione perfetta e palla in rete. 1 – 0!

Dopo solo un minuto ci prova Mutu con una rovesciata da museo del calcio che se avesse trovato l’angolino avrebbe mandato in visibilio il Franchi, ma invece esce di poco.

Al 29′ trema la Fiesole con tiro ravvicinato di Vigiani che impegna severamente Frey. Al 35′ ancora una grande occasione calabrese: tiro di Brienza, palo pieno con Frey battuto. E’ andata bene…

La Fiorentina si scuote e cerca di andare all’intervallo con un altro gol in saccoccia. Al 36′ bell’assist di Mutu per Papa Waigo che però viene chiuso e poi al 42′ Mutu calcia male una palla invitante.

Niente da fare, si va all’intervallo sull’ 1 – 0.


Nella ripresa la Fiorentina schiera Jorgensen al posto di Papa Waigo e dopo soli 3′ Pazzini sfiora il raddoppio con un destro che termina poco al lato. Montolivo che ha capito di avere il piedino caldo ci prova ancora da lontano, ma il portiere reggino si supera ancora una volta. La gara è viva e non annoia con una Fiorentina in cerca del raddopppio ed una Reggina che cerca di tirare fuori la testa per provare a pareggiare.

Al 13′ ci prova Donadel da lontano con Campagnolo che respinge, ma la palla arriva sul piede sbagliato di Pasqual che, a colpo sicuro anziche la porta becca la traversa. Al 17′ Jorgensen la da a Mutu che calcia ma viene chiuso in angolo. Un minuto dopo gran palla vellulata di Montolivo per Pazzini in area che incorna morbido, ma Campagnolo para. Poco dopo il Pazzo esce fra gli applausi per lasciare il posto a Bobone Vieri. Ed è il 29′ quando Vieri da una bella palla a Mutu che però colpisce male. Al 33′ ancora Montolivo da fuori ed ancora il portiere della Reggina che li nega la gioia del gol.

Dopo tante occasioni al vento, nel finale è la Reggina a crederci con una punizione che al 44′ lascia in silenzio il Franchi: tira Barreto, ma la palla va in Curva Ferrovia, menomale.

Siamo nel primo di recupero quando si tira un grosso sospiro di sollievo. Contropiede, Vieri la da al centro Gobbi la sfiora di tacco palla a Mutu che all’altezza del dischetto di rigore non si fa pregare e fa 2 – 0!

Una partita sudata per una vittoria preziosissima.


Pagelle


Frey – Il gattone di rosso vestito è poco impegnato, ma quando viene chiamato in causa risponde, come sempre presente! Un intervento solo degno di questo nome su Vigiani di piede, ma fondamentale. Voto: 7


Potenza – Tornato titolare se la cavicchia. Fa il compitio, non demerita, ma rimaniamo dell’idea che dovrebbe almeno cambiarsi il nome. Voto: 6


Dainelli – Gli mancavano le scarpe arancioni per sembrare un pollo vero! In tutta la gara fa un buon recupero e due o tre bischerate delle sue. Poi si lamenta se lo stadio gli ulula Ma non lo vuole comprare nessuno? Voto: 5,5


Kroldrup – Quando gioca con Gamberini al fianco è un altro, ma quando si accorge che al suo fianco c’è occhi di triglia va nel panico e sbaglia cose banali. Voto: 6


Pasqual – Finalmente pare tornato quello vero. Fa un paio di cross di quelli che non si vedevano partire dai suoi piedi dai tempi di Toni e su uno il risultato è vincente. Rischia di segnare il gol del 2 – 0 e non demerita nemmeno dietro. Bentornato! Voto: 7


Donadel – Sbuffa e recupera camionate di palloni, sbraccia (come sempre) e si becca l’inevitabile giallo che vuol dire squalifica per la prossima. Suo il tiro su cui Pasqual per poco non raddoppia. Voto: 6


Liverani – Il direttore d’orchestra si limita al solfeggio, ma da fiato e tempi giusti alla squadra, anche se sbaglia più del solito. Voto: 6


Montolivo – Grandioso nel pennellare, nel mordere le caviglie avversarie per recuperar palloni e nel tirare delle bombe da fuori che sbucciano sempre le mani a Campagnolo. Voto: 7,5


Papa Waigo – Fa poco perchè poche gliene danno. Sta in campo un tempo e in quella frazione palle dalle sue parti non arrivano quasi mai. Su l’unica giocabile butta al centro un bel cross. Voto: 5,5


Pazzini – Pare in gran spolvero. Vola in cielo a prendersi il cross di Pasqual, sfiora il raddoppio in un altro paio d’occasioni. Prende le botte e le regge bene. Voto: 7


Mutu – Non è al top ma c’è. Nel primo tempo fa un po’ pochino nel secondo gioca più dietro e distribuisce palloni, assist, tira e segna. Voto: 6,5


Jorgensen – Un tempo in alto a destra. Non fa niente di trascendentale però cambia la fascia destra alta viola. Ma un elisir di lunga giovinezza esiste? Voto: 7


Vieri – Entra in gara subito e fa sentire il suo peso. Crea pericoli in continuo… Nell’ultimo quarto d’ora può essere ancora devastante. Voto: 6,5


Gobbi – Gioca pochi minuti, ma entra sontuosamente, di tacco, nell’azione del raddoppio. Voto: 6,5


Prandelli – Gira ed alterna le pedine della squadra, ma alla fine arrivano i tre punti. Quindi ha sempre ragione lui. Voto 7

Marconi superstar al Vivicittà

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La fiorentina dopo aver vinto le edizioni del 2000, 2003 e 2007 ha ottenuto il suo quarto successo nella classica sui 21 chilometri e 97 metri in 1h15’47”.

Alle sue spalle Veronica Vannucci in 1h18’34” e Laura Fiaschi in 1h23’32”. In campo maschile il primo a tagliare il traguardo di piazza Santa Croce è stato il keniano Julius Too che ha concluso la gara in 1h06’51”. Sul podio Massimo Mei staccato di 4’33” e il francese Jerome Ensuque a 4’47”.

Oltre 1.200 i partecipanti alla 10 km. non competitiva e circa 300 i bambini impegnati nella “Tommasino Run”, la gara di solidarietà di un chilometro. Bandite le bottiglie di plastica i rifornimenti sono stati effettuati con speciali bicchieri in plastica di amido di mais.

Everlast, nuovo stop a Fossombrone

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La settimana scorsa, contro Brindisi, i ragazzi di Rota avevano dato del filo da torcere alla prima della classe. Contro il Fossombrone si sono limitati a fare da comprimari. Senza Monzecchi, squalificato, tutto si è fatto più difficile.

Il capitano, inizialmente fermato fino al 1° maggio in seguito all’espulsione subita domenica scorsa ha visto una riduzione di squalifica a due giornate. Anche a Rota, che in un primo momento gli era stata comminata una squalifica di due giornate, è stato graziato ed era presente in panchina. Alla fine Alessandro Abbio non ha giocato, per i soliti problemi al ginocchio ed anche Raffaele Camerini, annunciato alla vigilia, non è stato del match.

Infortunato Cohen, dentro il giovane Fabio Vignando, classe ’88 molto volenteroso ma poco incisivo. Con tutti questi guai era praticamente impossibile fare risultato nelle Marche. Assente, come accennato, a Fossombrone, e tutti lo hanno notato, Monzecchi salterà l’importantissima sfida di domenica prossima contro Gragnano, dodicesimo come l’Everlast a 7 punti, e rientrerà nell’ultima giornata della regular season contro il Ferentino. Sarà la partita con Gragnano a decidere il futuro dell’Everlast.

Firenze deve difendere assolutamente questo dodicesimo posto in classifica che le permetterebbe di disputare il primo turno di play out. Scivolare al penultimo posto (perdere, quindi, contro Gragnano) vorrebbe dire saltare il primo turno con conseguenze disastrose. Tornando alla sfida di Fossombrone, l’Everlast ha retto molto bene nel primo tempo, conclusosi col punteggio di 25 a 19 per il Fossombrone. Ha ceduto un po’ agli avversari nella parte centrale del match ma ha fatto un bel quarto tempo, col parziale di 23 a 9 che, però, non è servito a molto. Per i padroni di casa ottima partita per Houssam Gamal, autore di 29 punti e Francesco Berlati con 26.

Per l’Everlast, miglior realizzatore è stato Mauro Liburdi con 22 punti seguito da Costantino Cutolo con 16. La sconfitta è da dimenticare subito. Domenica l’Everlast si gioca il tutto per tutto con Gragnano.

Giunti Firenze schianta la capolista Lazio

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Il Giunti Firenze Rugby 1931 ha fatto bottino pieno contro la capolista Lazio. Una partita bella ed emozionante, giocata senza timori reverenziali dai ragazzi di Paolo Ghelardi che, partiti in svantaggio, hanno rimontato e vinto con una prova di carattere.

La Lazio parte bene con il calcio piazzato di Sulpis subito dopo 2 minuti di gioco. Falleri pareggia al 14’ sempre con un calcio piazzato poi, ancora  Sulpis va a segno da palla ferma al 32’ ed al 38’ per portare i laziali, al riposo, sul punteggio di 9 a 3.

Ripresa tutta di marca fiorentina con la meta di Atrio, al 74’, trasformata da Falleri ed il 10 a 9 che rilancia le speranze del Giunti per i play off.

Non sarà facile. Il terzo posto è molto ambito dal Giunti ma anche dal Livorno che non demorde. Giocano, infatti, i play off promozione le prime due del girone ma il Benetton Treviso, secondo, non può accedere ai play off perché gioca con la seconda formazione della società. I titolari, infatti, sono nel Top 10 del Rugby. Ecco perché è importante arrivare terzi.

“La sconfitta di Recco – ci spiega Ghelardi – ha compromesso un po’ il nostro cammino. Già domenica saremo a Modena per giocare contro una squadra alla ricerca di punti per non retrocedere. A tre giornate dalla fine noi siamo costretti a vincere sempre e, contemporaneamente, aspettare passi falsi del Livorno che dovrebbe perdere due partite su tre per lasciarci il terzo posto”.

Palazzo Sacrati Strozzi apre al mondo

Lo ha fatto in occasione della XVI edizione della “Giornata Fai di Primavera” in cui 550 beni in tutta Italia, 39 in Toscana, potranno essere visitati da cittadini e turisti.

A inaugurare il nuovo volto pubblico del palazzo, il presidente della Regione, che alle 10 ha varcato il grande portone che si affaccia su Piazza San Giovanni per un tour dell’edificio. Ad accompagnarlo, la capo delegazione Fai (Fondo per l’ambiente italiano) di Firenze Elena Gabrielli Marziali e il professor Ulisse Tramonti, delegato Fai per la sede di Firenze. Prima della visita il presidente ha firmato l’adesione della Regione Toscana al Fai. Dopodichè si è avviato lungo il percorso museale ricavato nel palazzo gentilizio, sale monumentali mai viste, che convivranno con gli uffici di rappresentanza dell’amministazione regionale.

Il palazzo al momento ospita l’agenzia di informazione della giunta e gli uffici della comunicazione, il trasferimento di alcuni uffici di Presidenza e del cerimoniale dovrebbe avvenire già nelle prossime settimane, mentre in estate il presidente prenderà possesso della sua stanza, un locale totalmente affrescato con cielo terso e folta vegetazione e poi storie di Numa Pompilio, secondo il gusto neoclassico di Fedi, e di Ercole opera di Luigi Catani nel 1814.

In sintesi, a Palazzo Sacrati Strozzi ci sarà la sede di rappresentanza della giunta regionale, con presidenza e vicepresidenza, oltre a 120 postazioni per gli uffici di 90 funzionari, gli assessori andranno a occupare palazzi comunque di proprietà della Regione, mentre Palazzo Bastogi, in Via Cavour, rimarrà sede del Consiglio.

Soddisfatto dei risultati e compiaciuto del restauro imponente che ha riportato l’antico edificio ai suoi fasti, il presidente ha manifestato il piacere di restituire a Firenze un palazzo gentilizio che svolge più funzioni al tempo stesso, palazzo istituzionale e museo: potrà accogliere i numerosi illustri ospiti della Regione nelle occasioni speciali e, tutti i giorni, i cittadini che al primo piano dell’edificio troveranno il percorso museale.

Le visite a Palazzo Sacrati Strozzi, oggi e domani, avranno la durata di 30 minuti e saranno organizzate a partire dalle 10.00 fino alle 17 per gruppi di circa 20 persone. Attesa un’affluenza di circa 4000 visitatori.

Breve storia
Attaccato all´abside del Duomo Palazzo Sacrati Strozzi è uno dei più bei palazzi della città. Sbarrato dal 1980, dalla scomparsa dell´ultimo erede marchese Uberto Strozzi Sacrati, nell’89 è stato acquistato dalla Regione per 13 miliardi di lire.

Il restauro (costato 12 milioni di euro) è iniziato subito, è ancora in corso, ed ha richiesto poderosi studi diagnostici sullo stato dell´edificio, ingenti lavori di consolidamento per restituire alle stanze del palazzo i nuclei decorativi originari recuperati dalla soprintenda dallo staff del direttore Giuseppe Cruciani Fabozzi, ordinario di restauro all´ateneo fiorentino.

Dall´ingresso si arriva nella Sala Pegaso, dove è stato fatto realizzare il nuovo lucernario in vetro colorato (opera della ditta Polloni, sulla scia delle scuola di Galileo Chini) con lo stemma del cavallo alato della Regione. Accanto, un´altra grande sala con pareti affrescate nel 1812 con alberi e scene naturalistiche. Ma è un trionfo di decorazioni in ogni sala. Solo le superfici decorate sono 11.315 metri quadrati. Tra le perle, il “Salone delle feste”, al primo piano, con stucchi e decorazioni che sarà pronto in estate, dove si terranno eventi musicali con orchestre da camera.