sabato, 31 Maggio 2025
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Al Bargello i bronzi del Battistero

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Grazie alla disponibilità dell’Opera di Santa Maria del Fiore, questo gruppo monumentale, restaurato sotto la supervisione dell’Opificio delle Pietre Dure, costituisce il fulcro dell’esposizione, che è perciò intitolata: I grandi bronzi del Battistero. L’arte di Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo.
Contemporaneo del Giambologna, ma morto assai giovane, come lui Danti, perugino, ma trapiantato a Firenze, lavorò a lungo al servizio dei Medici. Gran parte delle opere che realizzò per Cosimo I sono oggi conservate al Museo Nazionale del Bargello, che è dunque la sede privilegiata per richiamare l’attenzione del pubblico su questo straordinario scultore del Cinquecento, particolarmente attento alla lezione di Michelangelo.
Nonostante Danti non sia stato né un allievo né un collaboratore diretto del Buonarroti, ne fu tuttavia tra i più originali e importanti seguaci. Il suo rapporto con Michelangelo, di cui può ritenersi un ideale “discepolo”, si basò infatti su una libera elezione delle opere del maestro come modelli normativi: studiandole lungamente e da vicino, egli ne condivise in profondità non solo gli ideali formali, ma anche la tecnica e il metodo di lavoro. Peraltro, il suo ‘michelangiolismo’ è diverso da quello dei seguaci fiorentini del Buonarroti, legati alle opere giovanili del maestro presenti a Firenze. Danti porta invece nella città dei Medici il linguaggio formale del Michelangelo romano e dei molti suoi discepoli – scultori e pittori – dal 1550 in poi.
Museo Nazionale del Bargello Via del Proconsolo Firenze

Dal 16.04 al 07.09.2008

 

Torna il festival della musica

La manifestazione, ormai giunta alla sua sesta edizione, avrà come cornice per il concerto inaugurale lo stupendo Salone dei ‘500 a Palazzo Vecchio. L’Orchestra sarà diretta dal Maestro Massimo Annibali e composta da giovani musicisti fiorentini ed eseguirà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e di Felix Mendelssohn, questorappresenta una delle novità di questa edizione.

Il concerto del 4 aprile inizierà alle ore 21 ad ingresso gratuito e ospiterà gli interessati fino alla capienza del Salone dei ‘500.

Il “Florence International Music Festival. Giovani talenti della musica dal mondo” è nato nel 2002 ed è una rassegna organizzata dalla scuola di musica “Il Trillo” per presentare, a Firenze, le promesse internazionali della musica.

Un evento che vedrà il susseguirsi sul “palco” di numerose orchestre, band e cori, che si esibiranno in chiese, oratori e saloni dei centri storici delle città italiane più importanti. La rassegna proseguirà con la presentazione della “Poway Band”, della manifestazione “Flautisti in festa”, della Nebraska band, della Warren central orchestra e band, della Pike orchestra e band, del Lipscomb Choir e infine del Lirico Choir che si alternano in un progetto didattico che prevede l’esibizione di giovani solisti italiani accompagnati dai medesimi gruppi musicali.

La manifestazione che partirà ad aprile si chiuderà a giugno, tutti i concerti sono ad ingresso gratuito, se non diversamente indicato ed inizieranno alle 21,00.

In dettaglio il programma delle serate:

4 aprile, ore 21, presso il Salone dei ‘500 in Palazzo Vecchio, W. A. Mozart: “Divertimento n. 1 in Re maggiore K 136”. Allegro – Andante – Presto.
W. A. Mozart: “Serenata n. 13 in Sol maggiore K 525 Eine Kleine Nachtmusik”. Allegro – Romanza (Andante) – Minuetto (Allegro) – Rondò (Allegro).
F. Mendelssohn Bartholdy: “Sinfonia per Archi n. 12 in Sol minore”. Grave Allegro – Andante – Scherzo – Allegro – Vivace.
9 aprile, presso la Chiesa di Santo Stefano a Ponte (in piazza S. Stefano al Ponte, 5) la “Poway Hs Music Department Band” di Poway, California.
29 aprile, presso la Chiesa Evangelica (in via de’ Benci, 9) “Flautisti in festa”. Concerto degli allievi del corso di alto perfezionamento del Maestro Michele Marasco.
La “Nebraska Wesleyan University Band” si esibirà in tre date: il 26 maggio all’Oratorio del Caravita (in via del Caravita a Roma), il 28 maggio nel Salone Brunelleschi (in piazza S.S. Annunziata) ed il 30 maggio nel Salone Scuola Grande di S. Rocco a San Polo a Venezia.
Tre date anche per la “Warren Central Band and Orchestra” di Indianapolis, Indiana: il 4 ed il 5 giugno nella Chiesa S. Stefano al Ponte (in piazza S. Stefano al Ponte) ed il 7 giugno presso l’Oratorio del Caravita (in via del Caravita a Roma).
Il “David Lipscomb University Choir” di Nashville, Tennessee si esibirà il 7 giugno presso la Chiesa di S. Stefano al Ponte (in piazza S. Stefano al Ponte, 5) e l’8 giugno sempre a Firenze ma in un luogo ancora da definire.
La “Pike Band and Orchestra” di Indianapolis, Indiana si esibirà il 10 giugno presso la Chiesa di S. Stefano al Ponte ed il 12 giugno presso l’Oratorio del Carovita a Roma.
Infine, la tournée del il gruppo “Lirico Chamber Singers” di Spokane, Washington prevede quattro date: il 24 giugno alle 18,00 presso la Chiesa di San Rocco a San Polo a Venezia; il 26 giugno presso la Chiesa di S. Maria del Carmine (corso Italia, 85 a Pisa), il 27 giugno presso la Chiesa di S. Carlo (in via de’ Calzaiuoli) ed il 29 giugno alle 19,30 presso la Chiesa di S. Spirito in Sassia (in via dei Penitenzieri, 12 a Roma).

 

Agraria si trasferisce a Sesto

Via libera da parte della giunta all’attuazione del protocollo d’intesa per la permuta del compendio immobiliare della Fortezza da Basso, con altri beni immobili di proprietà di Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze. Permuta che prevede, tra l’altro, il trasferimento all’Agenzia del Demanio dell’immobile di proprietà comunale di via delle Cascine (dove sorgerà la futura sede della Guardia di Finanza), attualmente concesso in uso gratuito perpetuo all’Università di Firenze per la facoltà di agraria. Ora la delibera passerà all’esame del consiglio comunale.

Il Comune di Firenze metterà a disposizione dell’Università di Firenze, per la costruzione della nuova sede della facoltà di agraria che sorgerà nella caserma Quarleri a Sesto Fiorentino, la somma di 17 milioni di euro (7 nell’anno 2013, 6 milioni nel 2014 e 4 milioni nel 2015). Una volta completata la nuova sede, il Comune di Firenze diverrà proprietario del 35%. La delibera dà attuazione al protocollo d’intesa sottoscritto il 2 agosto 2007 fra il Ministero delle Finanze, Agenzia del Demanio, Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze.

Nella delibera si prevede anche la cessione, dopo il completamento dei lavori alla nuova sede della facoltà di agraria, da parte del Comune a Regione e Provincia, di quote del compendio immobiliare della Fortezza da Basso, pari agli importi sostenuti da Regione Toscana (20 milioni di euro) e dalla Provincia di Firenze (4.590.000 euro) per la realizzazione della nuova sede universitaria.

Centro sociale a Gerusalemme

Il centro, che sorge a pochissima distanza dal check point di Ramallah, ha l’obiettivo di favorire l’incontro e il dialogo fra giovani di differente religione e di diversi popoli nell’ambito del progetto “Bambini senza confini”.

Il progetto è sostenuto da vari soggetti, fra i quali Unicoop, la Fondazione Giovanni Paolo II, la Conferenza episcopale italiana e molti enti e associazioni.

Il centro, che dispone di spazi in grado di fare incontrare 300 giovani ebrei, musulmani e cristiani, è dotato di aule per il catechismo, sale polivalenti, campi di calcio e una pizzeria.

La pizzeria, che rientra nel lotto inaugurato domenica 30 marzo, alla presenza, fra gli altri, dell’assessore regionale alla cooperazione internazionale e di quello al welfare, ha l’obiettivo di finanziare l’attività del centro stesso.

L’idea è stata mutuata da un altro esempio, avviato con successo lo scorso anno, realizzato in Burkina Faso. Nell’ambito complessivo del progetto “Noi con gli altri” si svolge anche il soggiorno in Palestina di un gruppo di studenti della IV classe della scuola superiore di San Giovanni Valdarno accompagnati da 4 insegnanti, che hanno preso parte all’inaugurazione del centro sociale e della pizzeria di Beit Hanina.

Grazie a questo progetto nell’arco del 2008 saranno 9 gli istituti toscani che si “eserciteranno” a diventare parte di una comunità attraverso esperienze partecipative in vari contesti, dal Burkina Faso, al Camerun, all’India, alla Palestina, ma anche in località italiane, come la Valle del Marro in Calabria, e l’ospedale Meyer in Toscana.

I ragazzi di San Giovanni, oltre a vivere alcuni giorni con i coetanei palestinesi e israeliani, sono stati impegnati a realizzare murales e a contribuire alla costruzione di una casa, che è stata affrescata all’esterno insieme all’artista Giuliano Tomaino.

Servizi pubblici migliori

Con questo atto la Toscana avrà, d’ora in poi, linee guida chiare ed una cornice di programmazione al cui interno operare.

La giunta ha licenziato l’attesa proposta di legge, che da oggi passa dunque all’esame del Consiglio regionale. Le nuove norme riguardano la regolazione e gestione del servizio idrico e dei rifiuti urbani, il trasporto pubblico locale e, solo per l’azione di monitoraggio dell’autorità regionale, anche la distribuzione del gas e l’energia. Le parole d’ordine sono «qualità ed efficienza», ma anche «partecipazione degli utenti», «tutela dei loro diritti» e «tariffe più eque ed omogenee» e maggioranza pubblica nel settore idrico.

Tutto questo da raggiungere con la creazione di aziende più grandi e forti, capaci di stare meglio sul mercato, e con nuovi investimenti, anche pubblici.

La futura legge prevede tra l’altro un’autorità super partes, indipendente, a cui spetterà tenere sotto controllo i servizi e le tariffe: tre saggi eletti dal Consiglio regionale, che dopo il mandato di sei anni non potranno essere ricandidati. Sarà favorita l’aggregazione delle imprese e la partecipazione degli utenti appunto, che potranno anche riunirsi in associazioni o cooperative.

Saranno inoltre potenziate le funzioni di indirizzo e controllo della Regione. Cambia anche il numero degli Ato: serviva un vestito diverso per un ragazzo che nel tempo è cresciuto, spiegano il presidente della Toscana e l’assessore alle riforme. Dopo che gli ambiti ottimali per la gestione dei rifiuti urbani sono già passati da dieci a tre, passano infatti da sei ad uno quelli dell’acqua (con un Cda al massimo di sette componenti ed un’assemblea, senza gettoni di presenza, di 30 consiglieri).

Per garantire la partecipazione attiva dei Comuni e dei territori rimangono, all’interno dell’unico Ato regionale, le sei conferenze dei sindaci, i cui membri non percepiranno anche loro alcuna indennità. Sempre per l’acqua, viene ribadito l’obbligo di maggioranza pubblica azionaria nelle società miste di gestione del servizio idrico integrato: ad aprire ai privati era stata nel 1994 la legge Galli, che aveva riordinato il settore a livello nazionale.

Con la nuova legge arrivano novità anche per quanto riguarda le gare per appaltare il servizio, che integrano le norme nazionali. La Regione indica come via maestra l’offerta economica più vantaggiosa: nel decidere il vincitore di un appalto non dovrà dunque essere considerato più solo il prezzo ma anche la qualità. Per l’individuazione del socio privato in società miste le eventuali gare indette per tutti i servizi ad eccezione dell’acqua dovranno riguardare una quota di azionariato non inferiore al 40% e non superiore all’80. La Regione promuoverà la costituzione di sportelli unici comunali per dare risposte certe e veloci ai cittadini e sosterrà le aziende nell’uso delle nuove tecnologie, per offrire maggiori servizi on line ai consumatori.

I punti cardine
1. Riduzione degli Ato, gli ambiti territoriali ottimali in cui vengono gestiti i servizi pubblici, per esempio l’acqua o i rifiuti.
2. Un’autorità «super partes» che tenga sotto controllo i servizi e le tariffe: tre saggi, personalità indipendenti di assoluto valore scientifico, nominati a maggioranza qualificata dal Consiglio regionale.3. Partecipazione effettiva degli utenti.
4. Un maggiore ruolo di coordinamento della Regione.
5. Le gare dovranno svolgersi utilizzando preferibilmente l’opzione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, considerando dunque non solo il ribasso praticato ma anche la qualità e la sicurezza, i piani di investimento, le tariffe e le sicurezza dei lavoratori.

Aggregare le imprese dei servizi
Gli Ato erano 6 per l’acqua e 10 per i rifiuti: diventano uno e tre. Una semplificazione per ridurre costi e disservizi e per rafforzare la Toscana rispetto alle altre regioni. La legge stabilisce che un unico ambito debba essere gestito da un unico soggetto: per l’acqua dunque ci sarà un unico gestore regionale. In questo modo la legge favorirà il processo di aggregazione delle imprese.

La partecipazione: una consulta al fianco dei tre saggi
L’autorità regionale sarà affiancata da sindacati, associazioni, consumatori e cittadini utenti riuniti in una consulta: 18 membri in tutto, anche loro nominati dal Consiglio regionale e in carica per sei anni. La consulta avrà esclusivamente funzioni di indirizzo e nessun costo. Sarà presieduta a rotazione da un cittadino estratto a sorte all’interno di un albo di volontari.

Premiare gli utenti virtuosi
La legge propone anche di favorire tutte le possibili forme di associazione, cooperazione tra i cittadini. Ad esempio i condomini di un palazzo che si uniscono per raccogliere le acque piovane, cittadini che si uniscono per produrre assieme energia rinnovabile, cittadini che mettono insieme per potenziare la raccolta differenziata. Sgravi, incentivi, sostegno alle associazioni saranno poi stabiliti dal regolamento.

Tariffe più omogenee e tariffe agevolate per le famiglie numerose
La proposta di legge punta anche a potenziare le funzioni di indirizzo della Regione, per esempio attraverso la creazione di un fondo unico regionale per le grandi opere, come quelle che riguardano acqua o rifiuti, dal depuratore all’impianto di smaltimento, che possano servire per affrontare o prevenire particolari situazioni di emergenza o per tenere basse e sotto controllo le tariffe. Tra le conseguenze di un ruolo maggiore della Regione ci saranno anche tariffe più omogenee. Ad oggi nei sei Ato dell’acqua sono applicate almeno dodici tariffe diverse. Ci saranno inoltre tariffe agevolate per le famiglie numerose. Cambia infatti il criterio di calcolo: non più a scaglioni di consumo per utenza ma procapite, il che significa che famiglie numerose avranno soglie più alte.

Occhio al prezzo, ma anche alla qualità
La proposta di legge per i servizi pubblici indica come opzione preferenziale nelle gare per l’appalto dei servizi l’offerta economica più vantaggiosa: il che vuol dire che oltre al prezzo si dovranno considerare anche la qualità degli interventi, le tariffe che saranno applicate e la sicurezza dei lavoratori. A dimostrazione che tutela degli interessi dei lavoratori e tutela degli interessi dei consumatori non sono in contraddizione.

Le leggi modificate
La proposta di legge della giunta regionale modifica la legge regionale n. 42 del 31 luglio 1998 sul trasporto pubblico locale, la legge regionale n. 30 del 18 febbraio 2005 sulle espropriazioni di pubblica utilità, la legge regionale n. 20 del 31 maggio 2006 sulla tutela delle acque dall’inquinamento e la legge
regionale n. 61 del 22 novembre 2007 sulla gestione integrata dei rifiuti.

La Memoria a Berlino

Il viaggio nella capitale tedesca costituisce la prosecuzione del percorso iniziato a gennaio con il Convegno internazionale ‘Sterminio e stermini. Shoah e violenze di massa nel novecento’.

Attraverso l’approfondimento dei temi storici legati allo Sterminio e alle deportazioni naziste ed il contatto diretto con i luoghi della memoria presenti a Berlino, gli ottanta insegnanti toscani saranno messi nella condizione di preparare al meglio gli studenti in vista del Treno della Memoria 2009.

Al viaggio-studio a Berlino, organizzato in collaborazione con il Museo della deportazione di Prato, partecipano anche gli assessori alla cultura e all’istruzione, formazione e lavoro.

Il viaggio si apre il pomeriggio del 30 marzo con una visita guidata al Museo Ebraico, esposizione permanente sulla storia degli ebrei in Germania, e prosegue nei giorni successivi nei luoghi di memoria e di conoscenza più importanti: Fondazione Topographie des Terrors, mostra permanente all’aperto allestita in corrispondenza dei luoghi che costituivano la ‘centrale del terrore nazista a Berlino’; luoghi di memoria meno noti sparsi in città; casa della conferenza di Wannsee, dove si tenne la riunione operativa per la ‘soluzione finale’; KL Sachsenhausen, ex campo di concentramento dove morirono circa 100 mila deportati, uno dei più grandi della Germania; ex campo femminile di Ravensbrück; edificio del Reichstag (compresi alcuni spazi normalmente chiusi al pubblico); Memoriale alla Shoah e ‘punto di informazione’.

La conclusione del viaggio-studio è affidata, la mattina del 3 aprile, ad una tavola rotonda con esperti italiani e tedeschi.

Il programma completo è disponibile all’indirizzo

www.regione.toscana.it/memorie_del_900/giorno_della_memoria/iniziative

Se i rifiuti diventano strumenti

Ecco un modo veramente originale di utilizzare i tanti materiali da riciclo frutto della raccolta differenziata. Oggetti in vetro, plastica, alluminio, rame, per non parlare di carta, cartoni e derivati possono costituire la base per costruire persino gli strumenti musicali. Nasce così il laboratorio “Musica dal cassonetto”, organizzato dal Quartiere 2 insieme al Centro Toscano Musicoterapia, al Servizio Salute Mentale Adulti del Quartiere2 e al Cineclub Sancat, rivolto tutti coloro che sono interessati al tema antispreco e alla musica in generale.

 

Per realizzare questa strumentazione con rifiuti recuperati non è necessario possedere competenze musicali né tecniche, basta la volontà di partecipare a qualcosa di innovativo. Il corso, che si tiene presso l’associazione Sancat, via del Mezzetta 1, è gratuito e prende il via domani, mercoledì 2 aprile, con orario 16,30-18,30. In tutto sono previsti 5 incontri, fino al 7 maggio, con pausa il 30 aprile. Per iscrizioni e informazioni, Gruppo Liete Dissonanze, tel. 3317546430.

 

Assistenza religiosa in ospedale

La firma del protocollo è avvenuta questa mattina nella sede della giunta, per mano del presidente della Regione Claudio Martini e del cardinale arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli.

Diventa così operativa la nuova convenzione che disciplina vari aspetti concernenti il rapporto tra Aziende sanitarie e assistenti religiosi e una attività che, nel rispetto della volontà e della libertà di coscienza dei cittadini, è rivolta non solo ai pazienti ricoverati ma anche ai familiari e al personale delle varie strutture, compatibilmente con l’assolvimento degli obblighi di servizio.

Starà ora alle singole aziende stipulare le convenzioni con l’Ordinario diocesano.


In particolare nello schema di convenzione si puntualizzano alcuni aspetti del trattamento degli assistenti religiosi, che sono assunti o a convenzione (trattamento economico, sostituzioni, ferie, malattie, formazione) e viene data più certezza rispetto al passato in materia di locali a disposizione.


Il protocollo di intesa trova fondamento nella legge 21 del 1985 che ratifica l’accordo tra Repubblica italiana e Santa sede, accordo che ha modificato il Concordato del 1929. Per quanto riguarda la Toscana la prima indicazione in materia è contenuta nel Piano sanitario 1999- 2001. Nel 2000 la giunta approvò la prima deliberazione, che fu seguita nel 2005 da un primo rinnovo.


In questi anni la giunta regionale è intervenuta in altre occasioni su questo tema. In particolare nell’ottobre del 2006 la Consulta per il dialogo interreligioso e per la pace tra le culture, istituita nel 2005 e presieduta dal presidente della Regione, ha approvato e diffuso una “Dichiarazione comune sul diritto del paziente al rispetto delle convinzioni filosofiche e religiose” in cui si afferma “il diritto di ogni paziente ad essere assistito e curato con premura e attenzione, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose” e si impegnano i soggetti pubblici e religiosi in essa rappresentati a cooperare “perché sia garantita ad ogni paziente una adeguata assistenza spirituale e un trattamento rispettoso delle sue convinzioni”.

Cioni, lotta all’accattonaggio

E’ quanto appreso stamattina dal quotidiano locale Il Firenze, al quale lo “sceriffo” fiorentino ha spiegato: “la situazione dell’accattonaggio in città è diventata insostenibile, per contrastare questo fenomeno dilagante ho dato mandato al comandante Alessandro Bartolini di studiare una norma dettagliata che venga inserita nel nuovo regolamento della polizia municipale”.

La decisione dell’assessore alla vivibilità urbana è scattata dopo un incidente avvenuto qualche giorno fa, che ha coinvolto un mendicante e una signora cieca. La donna è letteralmente inciampata nella persona accovacciata sul marciapiede ed è caduta per terra. Tre denti rotti e una lesione al ginocchio, questa la diagnosi.

“Anche se l’accattonaggio non è reato – ha detto Cioni – i mendicanti distesi per terra sono un grosso ostacolo”. Le intenzioni dell’assessore non sembrano quelle di promuovere un’ordinanza come quella contro i lavavetri ma una norma da inserire nel regolamento della polizia che regoli il fenomeno e che contrasti il racket dell’elemosina.

Zurigo diventa più vicina

“Sarà un’opportunità per la città di Firenze che sarà collegata non solo con Zurigo ma anche con il resto del mondo. Sarà una nuova tratta aerea indispensabile per i flussi turistici ma anche per gli operatori commerciali ed è importante, come amministrazione comunale, dare riconoscimento all’aeroporto di Firenze per il buon lavoro svolto”. Queste le parole dell’assessore alle attività produttive Silvano Gori che stamani ha presentato il nuovo collegamento aereo tra Firenze e Zurigo assicurato dalla Swiss International Air Lines, che sarà operativo dalla prossima estate.

 

Saranno tre i collegamenti quotidiani tra le due città, con un tempo di volo di circa un’ora e venti minuti. In Italia, sono altre quattro le città collegate con Zurigo: Milano (da Malpensa) con 6 voli giornalieri, Roma (Fiumicino) con 4 voli, Venezia con 3 voli, Napoli con 1 volo al giorno. L’aeroporto di Zurigo rappresenta un punto di partenza per altre 75 destinazioni in 42 Paesi in tutto il mondo e grazie alla compagnia di bandiera tedesca, la Lufthansa, le città collegate salgono a 170. Inoltre, a maggio, a Zurigo, sarà inaugurato anche il collegamento con la città di Shangai.

L’aeromobile utilizzato sarà l’AVRO RJ100 con 97 posti a bordo e due classi di servizio. Stamani, nella Sala degli Specchi di Palazzo Vivarelli Colonna, era presente anche Harry Hohmeister, Chief Network & Distribution Officer di Swiss International Air Lines: “non solo puntualità (uno degli elementi di punta della compagnia aerea assicurata nelle partenze e nella durata dei voli) e cioccolata (offerta in bon bon ai passeggeri) ma anche la possibilità di essere collegati, tramite Zurigo, con il resto del mondo”. Il direttore ha anche raccontato che all’aeroporto di Zurigo è presente il bar più lungo fra gli scali aeroportuali in tutto il mondo.

ORARI

Questi gli orari dei voli:
da Firenze 9,25 (arrivo a Zurigo alle 10,50), 14,40 (arrivo a Zurigo alle 16,00), 19,40 (arrivo a Zurigo alle 21,05);
da Zurigo 7,35 (arrivo a Firenze alle 8,50), 12,50 (arrivo a Firenze alle 14,10), 17,45 (arrivo a Firenze alle 19,00).