venerdì, 12 Settembre 2025
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Senza dimora, cresce l’accoglienza

Crescono a Firenze i posti garantiti dal Comune per i senza fissa dimora che si rivolgono alle strutture di accoglienza nel periodo invernale. Un aumento che è dato dalla maggiore disposizione dei posti letto, che da 100 sono passati a 136: 113 per gli uomini, distribuiti in tre strutture (Ostello del Carmine (80), Fosso Macinante (25), Albergo Popolare (8), e 23 per le donne. In totale l’amministrazione comunale ha offerto un importante numero di giornate di accoglienza ulteriori rispetto all’offerta ordinaria, e sono state garantite un totale di 16.000 giornate di accoglienza. Inoltre, negli ultimi tre anni l’amministrazione ha visto aumentare gli utenti del 125%. Un impegno costante da parte del Comune, dell’Asp Fuligno e delle associazioni di volontariato del tavolo per l’inclusione sociale, che insieme monitorano e si impegnano quotidianamente ad offrire sempre nuove risposte al tema della povertà, una questione complessa che ha bisogno di risposte articolate per essere realmente efficace.

Nel 2007/2008 sono state accolte 318 persone: 241 uomini, 77 fra donne e bambini ospiti al Fuligno), mentre lo scorso anno erano state 237, con un aumento complessivo del 34%. Un incremento avuto dal numero di uomini che in un anno sono aumentati del 64% passando da 147 a 241, per la maggior parte stranieri, anche se sono gli italiani, 78, il numero più alto. Seguono i rumeni, che da 16 nel 2006/2007 sono passati a 51, i marocchini da 12 a 33, seguono gli algerini e i tunisini che da 9 passano a 16, quindi gli albanesi che da 3 passano a 12. In totale gli stranieri ospitati presso le strutture di accoglienza erano 71 mentre quest’anno sono 218 provenienti da 26 nazioni diverse. L’età media delle persone che trovano accoglienza presso le strutture è di 45-50 anni, fra gli uomini è da segnalare che il 25% ha un’età inferiore a 40 anni.

Per quanto riguarda le strutture di accoglienza per uomini, 165 sono stati accolti all’Ostello del Carmine, 63 presso la Fossa Macinante, 13 all’albergo Popolare. Le donne invece hanno trovato ospitalità al Fuligno. Per quanto riguarda gli ospiti residenti a Firenze e accolti presso le strutture sono stati complessivamente 80, mentre i non residenti sono stati 238 pari al 75%. L’efficacia di un tale servizio che agisce sulla bassa soglia, si può desumere dai motivi di dimissione dall’accoglienza invernale, che vede al primo posto, al 17%, le persone che hanno trovato un alloggio, l’8% sono rientrate nel paese di origine e il 5% è entrato nelle altre strutture dell’amministrazione.

All’accoglienza invernale si aggiungono quelle strutture che sono in grado di ospitare i senza tetto per tutto l’anno. Fra queste segnaliamo quella di “emergenza”, il Pronto Intervento Sociale (Pis) che dal 2002 garantisce un intervento immediato per soggetti deboli e che serve a togliere dalla strada, per 72 ore, la persona in difficoltà. Tale servizio nasce da un protocollo tra prefettura e amministrazione locale e permette un ricovero immediato ai cittadini bisognosi. Nel 2006 sono state accolte 51 persone mentre nel 2007 sono state 66.

Agricoltura fiorentina sempre più bio

Un incremento a ampio raggio, che ha riguardato le arnie dei bombi, insetti utilizzati per l’impollinazione in serra, ma anche le larve di coccinella (Adalia Bipunctuta) o di crisoperla (Crisoperla Cornea) per debellare la piaga degli afidi e gli esempi non si fermano qui.

“Sono oltre una trentina – spiega Simone Tofani, responsabile dell’Area tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia – le aziende della provincia fiorentina che si sono rivolte a noi per avere insetti utili e molte richieste sono arrivate anche da altre realtà della regione. Rispetto allo scorso anno c’è stato un aumento di 7-8 unità, che dimostra come sia sempre maggiore l’attenzione per la salvaguardia dell’ambiente e la riduzione dell’uso di antiparassitari. Per quanto riguarda i quantitativi, direi che siamo intorno a un 30 % in più rispetto a quelli del 2007, anno in cui si era già registrato un discreto incremento. Tutto questo rappresenta un valore aggiunto per la qualità delle coltivazioni locali, in un momento in cui i clienti, disorientati da scandali e situazioni poco chiare, chiedono sempre più garanzie”.

Nei primi mesi di quest’anno sono lievitate a circa 2 mila unità le richieste di larve di coccinella e a circa 16 mila quelle di crisoperla per combattere gli afidi che infestano le colture, come i pidocchi che lo scorso anno avevano creato diversi problemi ai peschi nella zona di Scandicci.

“Il ricorso agli insetti utili – ricorda Tofani – avviene soprattutto in serra e abbiamo registrato una crescita impressionante nelle richieste di miridi per combattere la ‘mosca bianca’, circa 4 mila unità, di fitoseidi che combattono i ragnetti rossi, afidi che infestano pomodori, peperoni, cetrioli e altre coltivazioni orticole, arrivati a 18 mila unità, e dell’ ‘Orius levigatus’ per controllare i tripidi, insetti che colpiscono zucchine, cetrioli, pomodori e peperoni, per cui sono arrivate più di 2 mila richieste.

Buona anche la quantità richiesta delle arnie di bombi, usati per l’impollinazione, arrivate a superare quota 35. E’ chiaro che l’utilizzo degli insetti utili in aree protette come le serre, implica che l’agricoltore utilizzi metodi di difesa rispettosi dell’ambiente, per non danneggiarli”.

Nasce in Toscana “Streetfood”

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Promozione, ricerca, comunicazione di una tradizione culturale italiana, il cibo di strada, che porta con sé un pezzo di storia del nostro Paese. Dal pane ca’ meusa di Sicilia ai gofri del Piemonte passando per i lampredottai fiorentini. Una mappatura dell’Italia del mangiare “on the road”

E’ nata in Toscana, l’Associazione culturale “Streetfood”. Obiettivo principale di questa neonata realtà quello di recuperare la storia di una tradizione, quella del cibo di strada, che in Italia affonda origini storiche di grande importanza che fino ad oggi hanno rischiato di perdersi nella globalizzazione.

Nata da un gruppo di persone operanti nel settore dell’agroalimentare (dalla produzione alla comunicazione), Streetfood parte con i migliori presupposti per cercare di recuperare piatti storici del cibo di strada facendo conoscere chi ancora li produce e li vende. «E’ un progetto che portiamo avanti da qualche anno – spiega il presidente dell’associazione, Massimiliano Ricciarini – ma che solo da poco abbiamo realmente messo sulla carta con un gruppo di persone che crede nella promozione di queste realtà che ancora sono sparse per tutta Italia e che creano un vero e proprio indotto economico».

Dagli sfinciuni siciliani ai gofri del Piemonte. Dalla crescia di Gubbio alla pizza fritta napoletana passando per le Olive All’Ascolana e Cinque-e-Cinque fino al lampredotto fiorentino che si mangia cercando di non sporcarsi. In molti ancora forse non sapranno che cosa sia il Borlengo del modenese, o come si prepara uno gnumeredd delle Murgie. Sono solo alcuni dei prodotti che Streetfood ha scovato, catalogato cominciando a promuovere la loro esistenza grazie all’aiuto di chi questo mestiere lo pratica ogni giorno.

Appena nata Streetfood vanta già dei soci fondatori in rappresentanza di numerose regioni d’Italia. Gli Amici del Cibo di Strada ideali, che l’Associazione si augura di riuscire a coinvolgere, sono coloro che praticano il mestiere del cibo di strada, così come gli appassionati, i giornalisti che intendono sposare e promuovere la filosofia del cibo di strada e tutti coloro che ritengano di poter contribuire alla salvaguardia di questa parte di storia della gastronomia italiana.

La giornata contro le malattie respiratorie

Secondo dati dell’OMS circa il 20% (pari a quasi 10 milioni di soggetti) delle morti per malattia nel mondo è dovuto a cause respiratorie.
Si prevede che la mortalità aumenterà ancora e che nel 2020 dei 68 milioni di morti in tutto il mondo, 11,9 milioni saranno causati da malattie respiratorie.

Alla  fine dello scorso anno, AIMAR (Associazione Scientifica Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie) ha organizzato a Roma la “Conferenza Nazionale di Consenso in Medicina Respiratoria” con l’obiettivo di definire nuovi modelli di riferimento sostenibili nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie respiratorie. Per divulgare i risultati della Conferenza Nazionale di Roma a livello regionale, AIMAR ha organizzato una serie di 17 Conferenze regionali denominate “Primavera AIMAR” che si svolgeranno contemporaneamente sabato 12 aprile in tutta Italia.

Il consenso raggiunto a Roma sui più importanti temi clinici della Medicina Respiratoria verrà sottoposto a valutazione, discussione e adattamento alle singole realtà regionali. A Firenze l’appuntamento, ad ingresso libero, è allo Starhotels Michelangelo in viale Fratelli Rosselli, 2.

Oltre agli esperti pneumologi, ai responsabili della sanità pubblica e a quelli delle Associazioni dei pazienti, parteciperanno i medici di medicina generale e potranno intervenire gli stessi pazienti. La “Primavera AIMAR” è una manifestazione unica nel suo genere, mai realizzata prima d’ora in Italia.

La “nuova vita” dei rifiuti elettronici

In quella sede si terrà l’incontro l’incontro “Dove vanno i rifiuti elettronici: le previsioni del decreto per la raccolta differenziata dei rifiuti elettrici e elettronici (RAEE)”. Un appuntamento del ciclo di incontri ed eventi organizzati dal Comune di Firenze e dallo Sportello EcoEquo dal titolo “Se non ora quando? Un mondo diverso comincia adesso”. Ad intervenire ci sarà Roberto Marini, responsabile del WWF di Prato, Claudio Kutufà di Ingegneria Senza Frontiere e l’ingegnere Domenico Scamardella di Quadrifogilo, oltre all’assessore alla partecipazione democratica del Comune di Firenze.

Il Decreto legislativo 151/2005 che recepisce alcune Direttive Europee, ha introdotto nuove regole che impongono: l’obbligo, per i produttori di nuovi beni, di non utilizzare determinate sostanze pericolose nella fabbricazione delle “AEE” e un peculiare sistema di gestione dei “RAEE”, (rifiuti e attrezzature elettrici e elettronici), basato su raccolta differenziata, trattamento e recupero ad hoc con oneri economici posti a carico dei produttori e distributori delle apparecchiature nuove.Si parlerà inoltre di ” trashware” cioè del riutilizzo dei materiali elettronici che possono essere recuperati e avere così una seconda vita con cenni al software libero per migliorare le loro performance.

Nell’occasione sarà possibile visitare “RiartEco”. La quarta edizione della mostra internazionale di opere d’arte realizzate con il riutilizzo di materie, oggetti, manufatti di rifiuto, aperta dal 6 al 15 aprile dalle 10 alle 19 con ingresso libero e che ha già avuto numerosi visitatori, dove sono esposti i lavori prodotti con il riutilizzo dei rifiuti e votare l’opera preferita con un apposito modulo disponibile all’ingresso della mostra.Le due iniziative forniscono lo spunto per riflessioni sui comportamenti sostenibili da adottare quotidianamente che puntino a limitare la quantità dei materiali da portare allo smaltimento finale, riciclando e valorizzando i rifiuti ed il materiale di scarto.

Musica, bambini protagonisti

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E’ previsto l’utilizzo di diversi linguaggi espressivi, dalla musica al gesto, dalla recitazione alla danza. L’iniziativa, dal titolo “Progetto musica insieme: la rassegna delle orchestre dei bambini” fa parte delle offerte formative delle Chiavi della Città dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con il Centro Teatro Educazione dell’Eti Teatro Pergola e con la preziosa partecipazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (www.portaleragazzi.it), dell’Accademia Musicale di Firenze, della Compagnia Sperimentale Opera Bazar e del Centro Attività Musicali. La prima orchestra si esibirà giovedì 10 e venerdì 11 aprile alle 17,30 con “Mediterraneo: Musiche e danze del Mare “Nostrum”, condotto e diretto da Lucia de Caro dell’Accademia Musicale di Firenze. Per il progetto “Mediterraneo” l’Accademia Musicale di Firenze ha ricevuto la medaglia di bronzo del Presidente del Senato della Repubblica Italiana.

Lunedì 14 aprile alle 16,30 il cartellone prevede lo spettacolo “Lo scoiattolo in gamba di Nino Rota” con la compagnia sperimentale Opera Bazar, condotto e diretto dal Maestro Aldo Tarabella e dalla regista Emiliana Paoli. La stessa compagnia sarà di scena, con i bambini, il giorno seguente, sempre alla stessa ora, con “Fantasie di Micro – opera”. L’iniziativa si conclude mercoledì 16 aprile alle 17,30 con “Tutti i colori del blues” condotto e diretto dal musicista Alessandro di Puccio del CAM il Centro Attività Musicali.Lo spettacolo della prima opera “Mediterraneo: musiche e danze del Mare Nostrum” è ambientato in un famoso ristorante “Il Mediterraneo”, nel centro di Parigi, che diventa luogo di incontro tra personaggi provenienti dai diversi paesi che si affacciano sull’omonimo mare. Emergono lingue, musiche, culture, tradizioni di terre che, almeno nella finzione, si dimostrano aperte al dialogo.

“Lo Scoiattolo in Gamba” è nata come una vera opera lirica in miniatura cantata da voci liriche adulte e destinata ai bambini. In questa versione invece gli interpreti saranno tutti bambini tranne uno, il Re Pappone; inoltre i ruoli solisti saranno interpretati da diversi bambini nelle varie scene e frequentemente raddoppiati vocalmente dal coro. Durante il lavoro iniziale di “Fantasie di Micro – Opera” è stata rivolta una particolare attenzione alla creazione di una storia inventata dai bambini, attraverso una serie di stimoli creativi sviluppati attorno ad un unico soggetto: il circo. Dal punto di vista musicale il primo passo per la composizione delle micro-opere è stato quello di abituarsi alla ritmica naturale e musicale della parola e più precisamente al rapporto tra ritmo e sillaba.

Nei “Tutti i colori del blues” si narra la storia di un percorso di viaggio di un giovane nomade alla scoperta del mondo, durante il quale ci farà conoscere diverse lingue (assolutamente inventate dai bambini), la loro musica, i loro balli e i loro coloratissimi costumi. Lo spettacolo si chiuderà con l’ultima canzone “l’Esperanto Blues”, cioè il linguaggio musicale che il nomade dice di aver creato ispirandosi alle diverse culture e forme musicali dei popoli incontri durante i suoi viaggi.Il progetto delle orchestrine, ideato per i bambini, e che ha visto la partecipazione di 116 insegnanti, nasce con lo scopo di accendere negli alunni la fantasia, la spontaneità e un sano mettersi alla prova in prima persona, che determina in loro la consapevolezza del potenziale espressivo proprio attraverso la musica e l’arte. I ragazzi conosceranno il teatro come luogo di interesse sia dal punto di vista storico sia come luogo dedicato alle arti e allo spettacolo. Essi trascorreranno, infatti, l’intera giornata, il giorno dello spettacolo, come dei veri artisti.

Importante in questo contesto la collaborazione con l’Eti-Pergola, finalizzata non solo a mettere in evidenza metodologie e strumenti educativi per la valorizzazione dei linguaggi giovanili ma anche come forma di disseminazione dell’ esperienza in altre realtà. E’ possibile consultare e scaricare in formato pdf l’intero “Cartellone delle Operine”, a cura dell’assessorato alla pubblica istruzione, collegandosi al sito www.portaleragazzi.it dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Martini visita la Rcr

E’ quanto sottolineato dal presidente della Regione al termine della visita di questa mattina alla RCR Cristalleria Italiana di Poggibonsi. Oltre alla visita agli stabilimenti, il presidente ha incontrato i vertici aziendali rappresentati dall’ad Carlo D’Ajello e dal direttore commerciale Stefano Lucherini e poi la Rsu e le organizzazioni sindacali.

Il 2007 per la RCR è stato l’anno del salvataggio e del rilancio. Infatti dal luglio scorso l’azienda ha un nuova direzione e nuove strategie produttive e commerciali. I risultati di questi primi nove mesi, che il management ha presentato al presidente toscano, sono incoraggianti e positivi. Il rilancio dell’azienda è passato attraverso una riduzione dei costi, il riposizionamento del prodotto di punta, il cristallo, e nuovi investimenti per la produzione di un nuovo vetro sonoro di alta qualità e a prezzo contenuto.

Con questo nuovo prodotto, che è in corso di brevettazione, la RCR punta a conquistare un mercato mondiale dieci volte più grande di quello del cristallo, che si aggira sui 350milioni di euro, poco più di un mercato di nicchia. Oggi due terzi della produzione prende la via dell’export, a partire dai paesi arabi fino a quelli dell’estremo Oriente e a tutta l’area dell’euro.

Il presidente ha messo l’accento sull’importanza della RCR per l’economia toscana, sia per le dimensioni (500 dipendenti) che per l’eccellenza che rappresenta: è la più importante cristalleria italiana e una delle tre maggiori imprese europee del settore.

I vertici aziendali hanno presentato al presidente della Regione un progetto di crescita molto ambizioso e innovativo, che registra un consenso convinto anche da parte dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni locali. Un progetto che si fonda sull’innovazione e la ricerca per assicurare un prodotto sempre più competitivo sul versante sia dei costi che della qualità. L’ingegno e il genio creativo sono alla base di questo successo che rappresenta un’eccellenza della Toscana.

Per questo la Regione ha assicurato un sostegno convinto in particolare sul versante della formazione del personale, del sostegno all’innovazione e alla ricerca, della promozione all’estero e per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.

La cristalleria RCR ha in produzione un forno a fusione elettrica più grande del mondo insieme ad altri due più piccoli. L’obiettivo è quello di arrivare ad una produzione ad emissioni zero. Entro il 2009 l’obiettivo è quello di realizzare una produzione di biodisel e un parco fotovoltaico utilizzando i tetti dei fabbricati in modo da produrre 2 MW di energia, tanti quanti ne servono ad alimentare uno dei
tre forni, quello utilizzato per la produzione del vetro sonoro.

Italia Wave si farà a Livorno

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Il festival si è aggiudicato concerti esclusivi in data unica per l’Italia: sabato 19 Luglio con il duo inglese Chemical Brothers, composto da Tom Rowlands e Ed Simons, mercoledì 16 Luglio con l’annunciato ritorno dei The Verve, che dopo aver conquistato le classifiche di tutto il mondo con “Urban Hymns” tornano a riunirsi con un nuovo lavoro per il pubblico di “Italia Wave”.

Entrambe le formazioni chiudono i più prestigiosi festival del mondo come nomi di punta e per l’Italia la loro unica apparizione sarà a Livorno. Sono solo 2 degli oltre 100 eventi che compongono il cartellone di Italia Wave che sarà svelato nei dettagli solo nei prossimi mesi. Sono queste alcune delle novità annunciate da Mauro Valenti, direttore artistico del festival che dopo 20 edizioni svolte nella città di Arezzo ha battezzato la prima edizione di Italia Wave nella provincia di Firenze e si appresta nei prossimi anni a stabilirsi a Livorno con un mix di sole, mare e buona musica.

Assieme al direttore Valenti c’era il Sindaco della città Alessandro Cosimi che ha dichiarato: “Oggi presentiamo un evento di grande importanza per i giovani. Un evento che ha in sé una grande vitalità, energia, e che vuol far vivere la città in maniera positiva. Non mancheranno certo i problemi, ma crediamo fortemente nella nostra capacità di governarli, cercando di coinvolgere il più possibile le altre istituzioni e le realtà culturali che lavorano tutto l’anno a Livorno”.

A fianco del festival sin dalla sua origine anche la Regione Toscana. Il Presidente Claudio Martini ha espresso la propria soddisfazione per il fatto che Italia Wave mantenga una collocazione toscana: “Questi eventi – ha detto – aiutano le comunità a crescere, maturare, misurare le proprie capacità organizzative. Livorno è una città aperta e siamo certi che per il festival questa edizione rappresenterà un colpo d’ala”.

Il Presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà ha confermato l’impegno dell’amministrazione provinciale in questa che è “una vera e propria sfida per il nostro territorio ed un importante veicolo per la sua promozione”.

L’annuncio della nuova edizione di Italia Wave è stata salutata con favore anche dal Ministro per le Politiche Giovanili Giovanna Melandri che ha inviato una nota ricordando come “ancora una volta Italia Wave Festival si propone di essere uno tra gli appuntamenti di maggior rilievo per il calendario degli eventi musicali del 2008. Più di 2.000 gruppi iscritti al concorso di quest’anno è testimonianza del valore dell’iniziativa, che continua a riscontrare tra gli appassionati di musica, in particolare i giovani un successo che è sinonimo di qualità”.

Il festival si svolgerà in più aree di spettacolo che coinvolgono la città: nello Stadio Comunale sarà collocato il Main Stage della sera, nella Fortezza Vecchia avrà sede Elettrowave per le serate del 17, 18 e 19 luglio e altre attività durante la settimana del festival. Altra area di spettacolo sarà la Rotonda d’Ardenza, una terrazza sul mare che ospiterà musica ed eventi collaterali nella fascia mattutina e pomeridiana sconfinando anche nelle vicine aree dei 3 Ponti e della Banditella. In queste zone si troverà anche lo Psycho Stage, palco musicale pomeridiano con le formazioni regionali vincitrici del concorso “Italia Wave Band” e i nuovi nomi emergenti della musica italiana e internazionale.

Italia Wave proporrà come sempre la migliore musica italiana e internazionale accanto a percorsi di letteratura, cinema, teatro, culture elettroniche e culture digitali contaminati dalle tante eccellenze livornesi del territorio. Sarà un festival che permetterà al pubblico di interagire con gli angoli più suggestivi di una delle città più vivaci della nostra penisola. Italia Wave si sposta attratta dal mare, dalle spiagge, dal surf, dall’allegria e dall’ironia che da sempre contraddistinguono la città di Livorno.

Seguendo la tradizione del festival buona parte della programmazione della rassegna è ad accesso gratuito: i palchi e gli spettacoli diurni saranno ad accesso libero. Per la parte serale del Main Stage presso lo stadio e per la parte notturna di Elettrowave presso la Fortezza Vecchia è previsto un biglietto che rimane comunque a un prezzo molto contenuto: tra i 10 e 20 euro a seconda del giorno e della fascia oraria di ingresso per il Main Stage e 10 euro per Elettrowave.

Quadri “per non dimenticare”

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L’esposizione dell’artista empolese Gino Terreni sarà visitabile da venerdì 11 aprile a Palazzo Cerretani. Scultore, pittore e autore di belle xilografie, Terreni ha vissuto gli orrori della guerra come combattente della brigata partigiana “Arno” e poi, sulla Linea Gotica, nel corpo dei “Volontari della Libertà”. Dall’esperienza bellica Terreni ha tratto la sua arte, “una testimonianza civile di altissimo significato, esempio e modello per le giovani generazioni” (Antonio Paolucci).

Nell’anno che celebra i sessant’anni della Costituzione, le sue opere sono una testimonianza “Per non dimenticare”, l’ombra nera che scese sulla vita di chi per questa Costituzione dette tutto se stesso.

All’apertura della mostra interverranno il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e la storica dell’arte Maria Giovanna Carli. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 27 aprile, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17.