lunedì, 12 Maggio 2025
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Lamentele in musica

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Chi non si è mai lamentato perché i vicini tenevano la radio troppo alta o casomai perché ha aspettato il bus a lungo o anche per una cena troppo cara? Nessuno. Dobbiamo ammetterlo ci piace lamentarci.

Ma ora chi vorrà sfogare, appunto, le proprie lamentela potrà farlo in modo divertente e simpatico grazie al “Coro delle Lamentele”. I cittadini avranno la possibilità di mettere in musica le più comuni lagnanze quotidiane.

Tutti quelli che voglio partecipare e da un lato seguire il motto “canta che ti passa” avranno tempo fino al 28 marzo per inviare la propria lamentela e partecipare al primo Coro italiano delle Lamentele.

L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale STart con il contributo dell’assessorato alla Partecipazione del Comune di Firenze.

L’idea parte da Birmingham, dove due artisti, Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen, nel 2005 hanno organizzato il primo Coro delle Lamentele, dove i cittadini ricchi di lamentele, ma allo stesso tempo pieni di spirito hanno musicato le loro lagne con il supporto di un compositore. Hanno cantato le loro lamentele nelle piazze e in altri luoghi pubblici della città. L’iniziativa ha riscosso un grande successo e gli artisti hanno, quindi, creato il sito www.complaintschoir.org per fornire alle tante città europee che si sono rivolte a loro, le “istruzioni” su come costituire un Coro delle Lamentele.

Firenze sarà la prima città italiana che potrà lamentarsi cantando, ora devono essere i cittadini a farsi sentire e a mandare le loro lamentele.

L’indirizzo a cui mandare le lamentele è: e-mail [email protected]  oppure per posta a: Associazione culturale Start, Via San Lorenzo a Vigliano, 7 – 50021 Barberino Val d’Elsa. . Oggetto da indicare: LAMENTELE. Segnalare un proprio recapito e-mail e/o telefonico. E’ possibile ‘lamentarsi’ anche al numero 346/7460290. I cittadini verranno poi ricontattati per partecipare al Coro (il primo incontro si terrà il 2 aprile). Non sono richieste competenze musicali, la partecipazione è gratuita, con cibo e bevande per tutti durante le prove ed ogni partecipante riceverà una copia del video finale.

Fra i fiorentini conosciuti per il loro carattere un “po’ brontolone” e sempre pronti a lamentarsi non mancheranno i futuri “cantanti del lamento”.

Firenze si tinge di verde

Sono già in corso i due interventi. Il primo prende vita sul viale Gori, nei pressi di via Baracca, dove si sta provvedendo al reimpianto di 19 liriodendri al posto dei platani abbattuti nel corso degli anni.

Stessa sorte per la zona di Firenze Nova, tra via Panciatichi, via di Caciolle e piazza Mattei, dove i liodendri piantati saranno 53.

Il liriodendro (Liriodendron tulipifera) è una specie di albero di prima grandezza che raggiunge i 20-25 metri di altezza. Latifoglia che presenta foglie caduche di forma quadrilobata, è ampiamente utilizzato in sostituzione del platano che in questi anni è colpito da una grave fitopatologia denominata ‘cancro colorato‘.

Cloni di platano resistenti a questa malattia sono stati selezionati recentemente ed esistono già in vivaio, ma si dovrà attendere ancora qualche anno prima di ripiantarli in città perché ancora di dimensioni troppo piccole.

Emanuela Aureli in esclusiva

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Da anni è uno dei volti più popolari della televisione italiana e protagonista delle domeniche pomeriggio sia della Rai che di Mediaset in cui ci accompagna con le sue esilaranti caricature animate di celebri personaggi. Una mosca bianca sicuramente. Dalla Loren alla Carrà, da Patty Pravo alla Vanoni, fino ai personaggi più di stretta attualità artistica. Niente sfugge ai suoi occhietti vispi e attenti. Ad esempio, le è bastato che si siano spente le luci dell’ Ariston da poche ore per presentarci il suo personalissimo Sanremo con una riuscitissima Anna Tatangelo. Oggi Emanuela Aureli esce dal cono di luce delle telecamere televisive e compie il salto. Quello di calpestare le assi dei teatri italiani. Stasera sarà in scena al Teatro Puccini di Firenze, dove sbarcherà con il suo spettacolo dal titolo emblematico: “A viso aperto” in cui getta la maschera, presentando la vera Emanuela.

Perchè questa scelta Emanuela?
Dopo anni di tv ed imitazioni volevo far conoscere al pubblico l’Emanuela vera, quella genuina, quella che io sono veramente, quando smetto di essere qualcun’altra e si spengono le luci della ribalta.
Fare questo in teatro è ideale perchè il contatto con il pubblico, che adoro, è più diretto non essendo filtrato dallo schermo della tv.

Ma lei è famosa per le imitazioni?
Non voglio rinnegare il mio passato assolutamente. Ci saranno anche quelle infatti in questo spettacolo, perchè fanno parte di me, ma voglio ripeto, presentare l’Emanuela che ancora, nonostante tutto, è rimasta una ragazza genuina di provincia con i suoi sentimenti, le sue paure, le sue emozioni, i suoi amori e perchè no i suoi dolori.

Uno spettacolo intimista?
Anche. Tutto ciò che fa parte della mia vita è sul palco. Come ogni persona che fa ridere ho in me anche un po’ di tristezza e voglio rappresentare anche quella.
Intendiamoci, lo spettacolo è allegro e divertente e per spiegarlo ai lettori in poche parole dico solo che ci sarà una vecchietta – che sarei io proiettata fra molti anni – che racconta la sua vita alla nipotina. Il resto non lo svelo, è una sorpresa…

Un impegno grande stare sola su un palcoscenico?
Eh sì! In effetti lo è. Sto perdendo molti chili in questa tournee (dice sorridendo) ma l’emozione di ogni sera è diversa, il contatto con il pubblico che io adoro, è una scarica d’energia che appaga di ogni sacrificio.
Amo molto questo interscambio con il pubblico che solo il teatro può generare. Loro mi chiedono personaggi e quasi come se fossi un juk box e io cerco d’accontentarli.

Chi imita sul palco?
Mah non c’è una scaletta precisa, tutto nasce spontaneo dalle richieste della sera… Diciamo che è una sorpresa diversa ad ogni sera.

Firenze e la Toscana l’aspettano stasera. Emozionata?
Moltissimo. Amo e adoro la vostra regione da sempre e non lo dico per piaggeria.
Qua ho iniziato la mia carriera moltissimi anni fa, alla Bussola in Versilia, con un giovanissimo Carlo Conti e ricordo con simpatia quei tempi e tutte le deliziose persone conosciute.
Poi siete allegri solari ed io mi sento affine a voi. Sto sempre volentieri in vostra compagnia. Poi siete la culla dell’arte, della cultura ed ho molto rispetto per questo. Poi avete il grande Benigni…

Allora stasera verremo tutti al Puccini a seguirla Emanuela?
Spero di cuore che siate in tanti e che io sia all’altezza delle vostre aspettative, anche se purtroppo, ho saputo che stasera gioca anche la Fiorentina, quindi Forza Viola!

 

 

Ztl, ad aprile scatta alle 24

L’idea della sperimentazione è emersa nel corso dell’incontro che gli assessori hanno avuto con i rappresentanti delle categorie economiche. Si tratta di una proposta che recepisce lo spirito di collaborazione dimostrata da Confesercenti, Confcommercio e Cna per individuare e attuare iniziative in grado di alleggerire la pressione sul centro storico che nelle ore notturne, soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, diventa particolarmente forte con tutto quello che ne consegue a livello di vivibilità e civile convivenza.

 

Nel corso del mese di aprile sarà quindi verificata sul campo l’efficacia del provvedimento sperimentale che sarà accompagnato da una serie di iniziative collaterali quali i parcheggi di struttura a tariffa scontata collegati con il centro da due linee gratuite di trenini ecologici, l’estensione delle isole pedonali, il ritorno dei tavolini nelle strade e una più diffusa applicazione del codice di autoregolamentazione dei locali varato dalle associazioni di categoria.

Prandelli: “Corti e ordinati a Napoli”

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“Voglio una squadra corta e ordinata che non lasci distanze tra i reparti”.
Così si presenterà la Fiorentina a Napoli, nelle parole del tecnico Cesare Prandelli.

“La squadra di Reja ha una buona organizzazione di gioco e ottime individualità. Dovremo fare una partita decisa, Mutu può essere decisivo attaccando gli spazi”.

“C’è qualche acciaccato ma abbiamo voglia di andare a Napoli a fare la partita. La sconfitta con la Juventus dei partenopei non è stata meritata, quindi mi aspetto una prova decisa. Jorgensen, Gamberini e anche Santana non saranno della gara penso.
Il Napoli ha scelto dei giocatori importanti e stanno trovando un po’ per volta continuità.
Quando dai campo a Lavezzi, può farti male, poi ci sono altre individualità da tenere d’occhio come Hamsik e Blasi che è un ragazzo straordinario. Una squadra ordinata che non sarà facile affrontare”.

Prosegue il Mister: “Io sono fiducioso però. Vedo che i miei ragazzi sono concentrati. Dall’allenamento di oggi vedrò poi alcune decisioni sulla formazione iniziale. Fa piacere sentire che Mutu e Frey vogliono stare qui a lungo. Quanto a Gamberini devo dire che sta facendo un campionato incredibile, è un davvero un peccato il suo infortunio”

Al termine della seduta d’allenamento Cesare Prandelli ha convocato questi 19 calciatori.
Ecco la lista in ordine alfabetico: Avramov, Cacia, Da Costa, Dainelli, Diakhate (n° 35 centrocampista), Donadel, Frey, Kroldrup, Kuzmanovic, Liverani, Lupatelli, Montolivo, Mutu, Osvaldo, Papa Waigo, Pasqual, Pazzini, Potenza, Ujfalusi.

Ospedali amici dei bambini

E’ questo il riconoscimento attribuito agli ospedali dall’OMS-Unicef. L’ambito riconoscimento,  16esimo in Italia e il quinto in Toscana, ha un particolare significato perché viene attribuito a un ospedale con un alto numero di nati all’anno (circa 1900), superiore a quello che raggiungono le altre strutture premiate in precedenza, ossia gli ospedali di Montepulciano, del Mugello, di Pistoia e di Poggibonsi.

Le dimensioni dell’Ospedale e la numerosità degli operatori, circa un centinaio tra medici e altro personale sanitario coinvolto nell’assistenza a madri e neonati, hanno comportato un particolare impegno e sforzo organizzativo da parte di tutti per poter raggiungere l’omogeneità assistenziale richiesta.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’iniziativa degli Ospedali amici dei bambini nel 1992, per assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel miglior modo i bambini e sostengano l’allattamento al seno.

Per raggiungere questo traguardo le strutture sanitarie devono dimostrare di applicare correttamente i “10 passi” Oms Unicef, tra i quali figurano l’impegno a non accettare campioni gratuiti o a buon mercati di latte artificiale, a non usare biberon o tettarelle, a promuovere la formazione del personale e a organizzare il “rooming in”. In questi anni 20.000 ospedali in 140 paesi hanno ottenuto questo riconoscimento.

 

Formazione, novità nel sistema

In particolare viene fatta luce sulle novità legate all’accreditamento delle agenzie formative. Un meccanismo nuovo è stato messo a punto con l’obiettivo di semplificare e valorizzare la qualità delle agenzie accreditate, promovendone la crescita dimensionale.

L’obiettivo, come sottolineato dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, nel suo intervento introduttivo, è quello di costruire un sistema che risponda meglio alle esigenze del mercato del lavoro e delle realtà territoriali, pronta a captare le aspettative dei singoli e delle aziende e le novità che si muovono nei vari settori dell’economia toscana.

Questi alcuni dei temi centrali del nuovo sistema regionale della formazione, sulla base della legge 32, il testo unico su istruzione, formazione e lavoro e del nuovo regolamento che la attua. Il documento punta su nuovi meccanismi di accreditamento delle agenzie formative e nuove  modalità di assegnazione dei finanziamenti pubblici.

I soggetti autorizzati a fare formazione saranno individuati i sulla base di nuovi criteri e finanziati prevalentemente mediante procedure di evidenza pubblica. «Il nuovo sistema di accreditamento, che abbiamo fatto passare al vaglio di enti locali e parti sociali, spiega l’assessore, inserisce  elementi di semplificazione per ridurre il numero complessivo delle strutture accreditate. Per garantire la qualità e l’efficacia delle iniziative di formazione viene proposto, fra l’altro, un meccanismo di punteggio che non viene assegnato una volta per tutte, ma deve essere mantenuto, stimolando quindi una ricerca di qualità e un miglioramento continui nei soggetti che fanno formazione.
 

Ma ecco le novità. Innanzitutto il passaggio da un sistema fondato sull’accreditamento delle sedi operative a un sistema che si basa sull’accreditamento dell’organismo (ente, società, associazioni), che può anche avere più sedi operative sul territorio, ma una sola ragione sociale. Vengono modificati e ridotti anche i requisiti, gli indicatori e i parametri richiesti per  essere accreditati. I criteri vengono inoltre ridotti da 9 a 4, e gli indicatori all’interno di ciascun criterio passano complessivamente da 33 a 9, con un generale ridimensionamento delle caratteristiche formali e un maggior peso dato a quelle sostanziali.

Di particolare rilievo è l’obbligo per le agenzie formative di dotarsi in via continuativa ed esclusiva delle funzioni professionali fondamentali, quali quelle della direzione, del coordinamento formativo, della valutazione degli apprendimenti e della gestione amministrativa finanziaria.

Per stimolare la riduzione e spingere all’aggregazione delle agenzie formative, la Regione mette a disposizione 1 milione 600 mila euro di contributi a fondo perduto (pari a 10 mila euro per ogni agenzia che si aggrega. Gli organismi formativi che hanno sedi già accreditate devono presentare una nuova domanda di accreditamento entro il 17 giugno 2008, pena la decadenza dell’accreditamento posseduto.

La giunta di ieri ha approvato gli indirizzi per l’attivazione dei processi di concentrazione. Un processo che dovrà portare ad avere un minor numero di organismi formativi, ma di maggiori e più solide dimensioni.  La domanda può essere presentata da due o più organismi formativi, aventi tutti almeno una sede formativa orientativa accreditata in Toscana.

Ogni organismo formativo deve avere realizzato nel triennio precedente attività formative per un valore totale di almeno 150 mila euro. I processi di concentrazione possono avvenire per fusione o incorporazione. Per ogni organismo formativo che si estingue è previsto un contributo che va da un minimo di 20 mila ad un massimo di 200 mila euro  (per dieci organismi coinvolti nel processo).     

Le sedi operative accreditate al settembre 2006 erano in tutto 1060, di questi il 20% è postituito da istituti scolastici, il 19% da università, il 61% da agenzie formative. Altro cardine del nuovo regolamento è il meccanismo di finanziamento, che cambierà gradualmente da qui al 2010. In particolare entro quella data il 50% delle attività formative sarà messo a gara, il 25% attraverso la formula dei voucher e il restante 25% attraverso avvisi di concessione.

Un ulteriore tassello nel mosaico del sistema è costituito dai nuovi standard regionali per il riconoscimento e la certificazione delle competenze ai quali la Regione sta lavorando dal 2004 e la cui adozione completa è prevista per il 2009 (la complessa e articolata proposta è disponibile sul sito web della Regione).  

L’assessore ha ricordato quindi come il finanziamento delle attività di formazione sia garantito, per gli anni 2007-2013, dalla nuova programmazione del Fondo sociale europeo. Il programma operativo della Regione Toscana prevede un finanziamento complessivo pari a oltre 664 milioni di euro in sette anni. La Regione ha deciso di finanziare la programmazione anche con risorse proprie, recuperando in questo modo lo scarto esistente rispetto alla precedente programmazione. 

Qualche dato sulle attività di formazione in Toscana   
Nel periodo 2004-2006 la Regione ha approvato 29.300 interventi formativi di cui 17.000 finanziati con il Fondo sociale europeo e 2.000 con fondi statali. Accanto a questi i 10.200 corsi che la Regione, tramite le Province, riconosce ma che sono finanziati da altri soggetti. Gli allievi iscritti complessivamente sono 267.700 di cui il 62% frequenta corsi finanziati dal Fse, il 9% corsi finanziati con fondi statali e il 28% corsi riconosciuti. I formati sono oltre 167.200, il 58 % dei quali esce dai corsi finanziati con il Fse, il 6% da corsi finanziati da fondi statali, il 36% da corsi riconosciuti.

Il 61% dei disoccupati che hanno frequentato  corsi di formazione, a dodici mesi dalla conclusione del corso, risultava occupato. L’aumento del tasso di inserimento nel mercato del lavoro cresce con il crescere del titolo di studio dei  destinatari ed è inversamente proporzionale all’età. Infatti, i lavoratori fino a 24 anni che riescono a trovare un’occupazione al termine di un corso sono il 71% del totale dei formati, mentre gli over 55 soltanto l’11%. Resta sempre elevata l’efficacia della formazione superiore che, accompagnata ai corsi di formazione, ottiene risultati decisamente migliori.

Consiglio provinciale di Firenze sulla scuola

Il testo impegna la giunta: “A continuare a stanziare risorse finanziarie adeguate per l’edilizia scolastica; muoversi nella direzione di avere un campus scolastico per ottimizzare servizi educativi, formativi, culturali e ricreativi nell’ottica dell’area metropolitana; incrementare gli stanziamenti di risorse per il diritto allo studio; per le politiche di integrazione ed handicap, lavorare ad un nuovo accordo di programma tra gli enti interessati (Provincia, Regione, Comuni, Asl, Uffici scolastici) per l’integrazione scolastica dei ragazzi portatori di handicap della scuola media superiore;  fare la nostra parte anche per ciò che riguarda la formazione degli insegnanti alle prese con la multietnicità delle classi; sostegno ai progetti che vanno nella direzione di contrastare l’abbandono scolastico”.

Respinta, con 4 sì e 20 no, la mozione della Sinistra Arcobaleno che chiedeva, tra l’altro, di: “Stanziare risorse finanziarie adeguate per l’edilizia scolastica finalizzate a rispondere alle necessità di nuove aule, alla sicurezza delle strutture e delle persone e all’ambiente in relazione all’uso di tecniche bio-architettoniche e al risparmio energetico; progettare nuovi insediamenti scolastici ponendo attenzione al rapporto scuola-territorio soprattutto nelle zone prive di strutture (come ad esempio Campi Bisenzio); intervenire per una definizione territoriale complessiva dei Piani di Offerta Formativa in modo da arginare la competizione tra istituti all’accaparramento degli alunni-utenti e per definire criteri di omogeneità nella diffusione dei singoli indirizzi”.

Respinta anche la mozione di FI, AN, UDC che chiedeva: “Di utilizzare, in modo proficuo, i dati forniti dall’Osservatorio Scolastico Provinciale, le cui mansioni sono state recentemente trasferite dall’Ente a Linea Comune Spa, che trova nella collaborazione con l’Università di Firenze le necessarie sinergie operative ma non ha però ancora ricevuto dall’Ente le indispensabile indicazioni su come riorganizzare, leggere ed interpretare i dati raccolti al fine di una loro lettura che indirizzi proficuamente e tempestivamente le future scelte di edilizia scolastica dell’ Ente, in funzione dell’orientamento delle iscrizioni e dell’aumento/diminuzione delle stesse; portare a termine nei tempi più brevi possibili il programma di realizzazione delle nuove aule necessarie per coprire il fabbisogno, e degli interventi di manutenzione straordinaria attualmente in corso”.

Protesta di Forza Italia in Provincia di Firenze per il Tibet

Il capogruppo Carlo Bevilacqua ed i consiglieri Francesca Avezzano Comes e Leonardo Comucci che, in apertura di seduta, hanno sventolato dagli scranni la bandiera del Tibet ed hanno mostrato cartelli con la scritta “Free Tibet”.

Una protesta, hanno sottolineato i consiglieri, contro il governo cinese che sta uccidendo centinaia di tibetani. “Chiediamo il rispetto dei diritti umani e che s’intervenga per fermare questo genocidio” è quanto hanno ribadito Bevilacqua, Avezzano Comes e Comucci. I consiglieri hanno, inoltre, ricordato che il Consiglio provinciale aveva votato una mozione che invitata il Dalai Lama in Provincia. “Mozione – hanno sottolineato – che non ha avuto seguito”.