sabato, 9 Agosto 2025
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Banksy: a Firenze prorogata la mostra di Palazzo Medici Riccardi

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La sua firma è conosciuta in tutto il mondo, come i suoi graffiti. La vera identità dell'artista rimane avvolta però nel mistero. Sarà questa forse la chiave del successo della mostra fiorentina ospitata a Palazzo Medici Riccardi e dedicata a Banksy, considerato da molti il padre della street art contemporanea.

L’esposizione This is not a photo opportunity doveva concludersi il 24 febbraio, ma è stata decisa una proroga.

Quando chiude la mostra di Banksy a Firenze

Le immagini più celebri del misterioso street-artist inglese rimarranno esposte fino a domenica 24 marzo 2019. Tra queste c'è anche la serigrafia che raffigura una delle opere più famose “Balloon Girl”, quella della bambina con un palloncino rosso in mano, di recente al centro dell’attenzione mondiale per la sua clamorosa autodistruzione avvenuta subito dopo essere stata battuta all’asta per oltre 1 milione di euro.

La mostra su Banksy per la prima volta esamina e analizza le immagini originali dello street artist all’interno di un quadro che ne spiega origini, riferimenti e relazioni tra gli elementi e implicazioni. A completare il percorso espositivo anche un’infografica sulla cronologia dell’artista, ampie schede storiche sulle opere con documentazione fotografica, i “black books” originali, poster originali delle sue mostre, banconote contraffatte e una selezione di video.

Quanto costa il biglietto per Palazzo Medici Riccardi

Il biglietto di ingresso costa 10 euro, ma include l’accesso anche al museo di Palazzo Medici Riccardi, che è aperto tutti i giorni, ad eccezione del mercoledì, con orario 9-19. L'ingresso ridotto costa 6 euro per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni e gli studenti universitari, mentre i minori di 18 anni entrano gratis. 

Mostra Banksy Palazzo Medici Riccardi Firenze biglietti orari proroga

Workshop guardando Banksy

Per sabato 16 febbraio è in programma anche un workshop che trae la sua ispirazione dalle icone di Banksy per riflettere sul futuro, più sostenibile, del nostro pianeta. L’appuntamento (ore 10 e 11.30) è aperto a giovani e adulti: dopo uno sguardo in mostra e un'introduzione ai temi dell’Agenda 2030, che i paesi delle Nazioni Unite si sono impegnati a scrivere sui 17 obiettivi per il nostro domani, i partecipanti potranno evidenziare gli aspetti legati alla sostenibilità (sociale, ambientale, economica, etica) e elaborare immagini e obiettivi di un futuro sostenibile, pensando alla propria vita quotidiana.

Il futuro della stazione Foster? ”Non dipenda solo da calcoli economici”

La stazione Foster continua  a essere in bilico, nonostante i lavori siano iniziati da tempo: la realizzazione del nuovo stop sotterraneo dei treni ad alta velocità è legato alle valutazioni sul sottoattraversamento fiorentino.

La mozione in Consiglio regionale

Se il tunnel non si farà o il progetto sarà modificato, questo inciderà ovviamente sui cantieri negli ex Macelli di via Circondaria. Anche per il nodo fiorentino infatti si attende un dossier costi-benefici, uno studio analogo a quello dedicato alla Tav Torino-Lione. Intanto si continua a discutere sul futuro della “voragine Foster”: il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giacomo Giannarelli ha presentato una mozione in cui si chiede che sia bandito un concorso internazionale di idee per pensare all'utilizzo di questa area della città.

Stazione Foster: la posizione dell'Ordine degli Architetti

Nella discussione si inserisce anche l'Ordine degli Architetti di Firenze, secondo cui il domani della stazione Foster “deve dipendere non solo da puri calcoli economici, visto anche quanto è già stato speso finora, ma da quello che è necessario per lo sviluppo della città”.

“Il vero tema da considerare in questa bagarre contemporanea è il ruolo virtuoso che la politica deve avere nei confronti degli interessi della collettività – si legge in un comunicato ufficiale – l'attuale sorte della stazione Foster è l'ultima tappa di un percorso che già troppe volte ha cambiato direzione dall'iniziale concorso internazionale del lontano 2002”.

Poi gli architetti evidenziano come “affidare oggi le sorti dell'area a un concorso di idee, per definizione strumento poco operativo in tempi rapidi, significa non rispettare l'interesse collettivo e tradire le legittime aspettative dei cittadini. Demandare al concorso di idee il ruolo di indicare cosa fare di quest'area vorrebbe dire rimandare a chissà quando la realizzazione di qualsiasi cosa, destinando l'area dell'attuale cantiere a un ulteriore, lungo periodo di immobilismo. Queste non sono le finalità di un concorso: il concorso funziona se si danno indicazioni precise e se si ha ben chiaro che cosa sia necessario ottenere, diventando in questi casi, come abbiamo più volte ripetuto, il miglior strumento possibile, quello che offrirà poi la migliore delle soluzioni a quella specifica richiesta dettata dall'amministrazione”.

SmArt And Coop 2: dal fanale “salvavita” all’allevamento di lumache per la cosmetica

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Un fanale posteriore con funzione “salvavita” per mezzi a due ruote, che si collega tramite bluetooth allo smartphone ed è capace, in caso di incidenti o cadute, di inviare tramite sms la posizione GPS. Un meccanismo per ottimizzare l’orientamento delle antenne Wi-Fi o LTE, abbinato ad un servizio di misurazione della qualità dell’aria. E ancora un allevamento elicicolo (da lumache) per la produzione di principi attivi per cosmetici, con protagonisti i ragazzi disabili. E la rivitalizzazione di un luogo attraverso l’aggregazione delle aziende agricole locali e la realizzazione di una filiera di trasformazione unica dei prodotti. Guardano alle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, ma anche alla riqualificazione dell’ambiente e al sociale le quattro idee finaliste di SmArt and Coop 2, il bando di Legacoop Toscana e di Fondazione CR Firenze che premia i gruppi di under 35 che desiderano costituire una impresa cooperativa. 


Quattro i team finalisti e non più tre come era inizialmente previsto. L’ alto livello qualitativo delle proposte pervenute (15 i progetti candidati per un totale di oltre 50 giovani coinvolti, otto i gruppi che hanno partecipato all’hackathon, la gara di creatività per l’accesso alla fase finale) ha portato la Commissione di valutazione a dare a AEquilibrium, G-Move, Helix Felix e I Diavolacci la possibilità di prendere parte al programma di accelerazione imprenditoriale. Proprio in questi giorni i quattro gruppi sono in visita a Impact Hub Belgrado, una realtà europea di riferimento nel campo dell’innovazione sociale per tre giorni dedicati al team building e al “fare impresa”. 


Un’opportunità e una delle novità di questa seconda edizione del bando che rientra nel percorso di formazione e di potenziamento organizzato in collaborazione con Impact Hub Firenze e Università di Firenze che i 14 giovani finalisti stanno svolgendo. Il programma prevede l’accesso gratuito allo spazio fiorentino di coworking in via Panciatichi 16, un ciclo di lezioni sulla cooperazione tenuto da Legacoop Toscana, l’ accompagnamento e il tutoring (su aspetti commerciali, legali, strategici, business planning, fiscali e di comunicazione), forme di facilitazione nell’incontro con tecnici specializzati nelle aree di riferimento del business, seminari e didattica frontale.


Al termine del programma i 4 gruppi definiranno, con il supporto di tutor ed esperti, un piano di sviluppo concreto per il proprio progetto imprenditoriale. L’assegnazione dei premi finali è prevista per il mese di maggio.

 

Pendolari dei furti in casa: 12 arresti in Toscana

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Sono 29 i furti in appartamento che al momento vengono contestati a una banda di cittadini albanesi: 12 personesono  finite in carcere e agli arresti domiciliari dopo un'operazione dalle squadra mobile di Firenze.

Al centro delle indagini una serie di colpi messi a segno in Toscana, nella zona fiorentina (Lastra a Signa, Signa, Pontassieve e Montelupo fiorentino), ma anche a Rosignano Marittima, Cecina, Castagneto Carducci, Cascina, San Miniato, Pistoia e Poggibonsi. Sono in corso accertamenti: gli inquirenti non escludono che gli indagati possano essere stati coinvolti anche in altri episodi analoghi.

Il modus operandi dei topi di appartamento

Secondo le indagini , i componenti della banda avevano messo a punto un modus operandi: in genere raggiungevano gli obiettivi in treno e autobus, sempre con i guanti e parzialmente travisati, e spegnevano il cellulare prima del colpo o lo lasciavano accesso nella loro abitazione di fortuna, per sviare eventuali accertamenti.

I furti avvenivano durante la notte, mentre i padroni di casa erano a letto, approfittando delle finestre lasciate aperte durante le caldi notte estive o forzando gli infissi. In più di un caso ai proprietari delle abitazioni è stata rubata anche l’auto, usata per la fuga. 

Undici persone sono finite adesso in carcere, in attesa del processo, mentre una dodicesima è agli arresti domiciliari. Tra gli indagati figurano anche il presunto ricettatore “seriale” del gruppo e una donna accusata di complicità per aver recuperato i ladri dopo alcuni colpi.

Il diritto alla speranza negli scatti di Massimo Sestini

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Una barca carica di migranti, di storie e desideri di riscatto approda al Mandela Forum: è stata inaugurata oggi la mostra permanente Mediterraneum – il diritto della speranza, scatti dal mare del fotografo Massimo Sestini. 14 stampe in maxi-formato retroilluminate saranno esposte nell’ingresso e sul soffitto del Palazzetto per dare una dimensione completamente nuova al fenomeno che ormai vive nell'attualità di tutti i giorni.

Gli scatti impossibili di Massimo Sestini

Verticali, rubati, impossibili o impensabili, gli scatti di Massimo Sestini, fotografo di origine pratese, catturano tutto e tutti. Sestini è ovunque e da nessuna parte: nella sua lunga carriera di fotoreporter si è appostato su alberi, sulle barche, si è nascosto tra la folla per essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Così è riuscito a superare le barriere del matrimonio blindato di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, a guardare oltre i confini delle ville sarde di politici italiani e a ritrarre la principessa Diana in bikini durante una vacanza in Italia.

La sua totale incuranza dei pericoli lo ha spinto a superare tutti i limiti fino ad arrivare a fotografare dal cielo. Proprio nella particolare tecnica zenitale, ovvero nel raggiungere una posizione esattamente verticale sopra il soggetto fotografato, si apprezza l'abilità di Sestini. Le sue fotografie portano ad una rottura drastica, quasi destabilizzante, della prospettiva e permettono di osservare la realtà con uno sguardo completamente nuovo. Così, lo spettatore si trova davanti a immagini che raccontano in modo diametralmente gli eventi che hanno segnato la storia recente del paese come ad esempio i danni materiali e umani dei terremoti nel Centro-Italia, la tragedia della Costa Concordia al largo dell'Isola del Giglio, ma soprattutto il flusso migratorio che dal 2013 attraversa il Mediterraneo.

 

Sono 14 le maxi-stampe esposte che mostrano in primo piano le barche stipate e i volti segnati, stanchi e impauriti di coloro che hanno abbandonato le coste della Libia o della Tunisia per raggiungere l'Italia o la Grecia.

Le fotografie sono state realizzate durante le operazioni di salvataggio della Marina Militare Italiana nel 2014 alle quali Sestini ha partecipato a bordo di un elicottero. Da quel punto di vista privilegiato ha scattato la sua immagine forse più famosa Mare Nostrum, nella quale ritrae una barca abbandonata in mezzo al mare con circa 500 persone stipate sopra. Questa fotografia gli ha permesso di vincere il premio del World Press Award nel 2015, il più prestigioso premio per i fotoreporter del mondo intero.

Al servizio fotografico di Sestini è stato associato un progetto più ampio. In seguito ad un appello in rete, il fotografo è riuscito a rintracciare i soggetti presenti sulla barca e ne ha raccontato le storie. Nonostante di molti si siano perse le tracce, gli altri sono riusciti non senza difficoltà a stabilirsi in Italia o a spostarsi all'estero. Il prossimo 20 giungo, questo progetto sarà presentato in anteprima, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, sui canali del National Geographic Network.

“Abbiamo cercato di colpire il vostro animo con immagini che possano rimanere indelebili tra i vostri ricordi”, così Sestini commenta la sua mostra. Senza dubbio è un evento da non mancare in città, al quale sarebbe interessante dedicare una gita, per vedere con i propri occhi, per quanto possibile, la realtà di un fenomeno spesso mal raccontato.

La mostra al Mandela Forum è stata promossa dall'Associazione Nelson Mandela a conclusione dell'anno di festeggiamenti dei cento anni della nascita del leader sudafricano.

Mef pensa al futuro green e forma i giovani sul risparmio energetico

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Grande opportunità per gli studenti che frequentano gli istituti tecnici e professionali a indirizzo elettrotecnico o elettronico. È la terza edizione del progetto “Pensa in verde, porta in Mostra la tua classe”, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

L'iniziativa, ideata e promossa da MEF Distribuzione Materiale Elettrico, coinvolgerà quest'anno circa 2000 alunni di oltre 30 scuole. E per due studenti, i più meritevoli, si concretizza la possibilità di effettuare altrettanti tirocini da 2 a 6 mesi in azienda.

Il progetto ha preso il via all'Istituto di Istruzione Superiore Benvenuto Cellini di Firenze, dove il Centro Studi Cetri-Tires, partner di MEF nell'iniziativa, ha previsto un'ora di lezione in materia di risparmio energetico.

A salutare l'avvio della formazione scolastica, il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, “MEF è un'esperienza imprenditoriale vincente, cresciuta a tal punto negli anni da richiamare la partecipazione di prestigiosi investitori a livello internazionale – ha rimarcato il Presidente Giani -. Tuttavia rimane una sorta di start-up, nata e cresciuta a Firenze, che solo nella nostra città dà lavoro a più di 400 persone. La famiglia che la guida ha da sempre una vocazione di attenzione alla comunità che si concretizza anche attraverso la formazione nelle scuole: un modo per coinvolgere gli studenti nel momento di proiezione esterna massima, ovvero la tradizionale Mostra Elettrotecnica che quest'anno cambia location e si sposta in uno spazio più capiente, quello della Fortezza da Basso. Una grande opportunità che permette agli studenti di vedere da una finestra privilegiata cosa significa il mondo del lavoro nella dimensione produttiva e fieristica, mostrando loro il meglio dell'elettronica e dell'elettrotecnica. I miei complimenti a MEF e agli Istituti, come il Benvenuto Cellini, che hanno risposto positivamente all'iniziativa”. Per conto di MEF, è stato il responsabile della comunicazione, Luca Janovitz, a descrivere agli studenti le finalità del progetto.

“È volontà di MEF di avvicinare il mondo delle scuole a quello del lavoro perché in azienda cerchiamo innanzitutto competenza, che viene agevolata indubbiamente tramite lo studio ma anche e soprattutto attraverso l'esperienza. E un tirocinio è un primo passo verso la creazione della competenza. I ragazzi sono invitati a partecipare alla prima giornata di Mostra Elettrotecnica, per sottolineare l'importanza della loro presenza.

LE NOVITÀ

Due le grandi novità di quest'anno. I test per accedere all'ottenimento dei due tirocini remunerati, offerti da MEF, potranno essere svolti tramite un'app direttamente sul proprio smartphone. Inoltre, avendo partecipato a Didacta nell'ottobre scorso, abbiamo preso contatti con Istituti tecnici e Università di tutta Italia e, per la prima volta, ospiteremo anche studenti fuori regione. Al taglio del nastro sono attesi oltre 2000 ragazzi”.
Le lezioni vengono condotte da Antonio Rancati di Cetri-Tires. “Durate ogni incontro, – spiega – oltre alle modalità di accesso al tirocinio, mostreremo agli studenti dei video con docufilm legati ai temi dell'energia e della green economy. Viene poi fatto un excursus su quella che è la prospettiva di green job, fornendo dei numeri legati ai posti di lavoro che sta generando la green economy. Una nuova cultura per una generazione più consapevole, è essenziale per investire su un futuro più pulito e aumentare la tutela dell’ambiente in cui viviamo”.


È invece il direttore commerciale e marketing di MEF, Daniele Giaffreda, a illustrare quali sono i
requisiti per partecipare all'assegnazione dei tirocini offerti.
“Gli studenti dovranno aver conseguito il diploma di scuola media superiore in un istituto specialistico e dovranno recarsi alla Mostra Elettrotecnica, mercoledì 27 marzo, per rispondere ai quesiti di un questionario incentrato sul risparmio energetico e per partecipare alla creazione di uno slogan sull'Efficienza Energetica, che potrà essere utilizzato nella prossima campagna pubblicitaria MEF. Tra i migliori 15 risultati, valutati da un'apposita commissione composta da un rappresentante MEF e da uno di Cetri-Tires, l'azienda procederà a un successivo colloquio con i candidati, riservandosi la possibilità di non assegnare il tirocinio ove non ci siano elaborati con le caratteristiche adeguate”.
La formazione proposta da MEF si svolge con cadenza biennale ed è propedeutica a Mostra Elettrotecnica, il più grande evento espositivo dedicato all'impiantistica elettrica, illuminotecnica, termoidraulica e alle soluzioni di risparmio energetico, che si svolgerà quest'anno alla Fortezza da Basso, dal 27 al 30 marzo.

I prossimi appuntamenti nelle scuole toscane saranno il 13 febbraio all'ITT G. Ferraris di San Giovanni Valdarno (AR) e il 14 febbraio all'Istituto di Istruzione Superiore Roncalli-Sarrocchi di Poggibonsi (SI)

Una legge per tutelare il lavoro dei professionisti: la Rete Toscana delle Professioni Tecniche scrive a Rossi

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Una legge per tutelare il lavoro dei professionisti in Toscana e contrastare allo stesso tempo l'evasione fiscale. È quanto chiesto dalla Rete Toscana delle Professioni Tecniche, l'associazione che raccoglie i circa 50.000 professionisti dell’area tecnico-scientifica della regione (dottori agronomi e forestali, architetti, chimici e fisici, geologi, geometri, ingegneri, periti industriali e periti agrari), che – seguendo l’esempio anche di altre regioni italiane – ha elaborato una proposta che è stata presentata al governatore Enrico Rossi e alla giunta regionale.

Una proposta che vuol affrontare e risolvere il problema del pagamento del lavoro svolto, che prevede che tra i documenti che il professionista deve fornire alla pubblica amministrazione nel momento in cui presenta una pratica amministrativa (come ad esempio una pratica edilizia, ma pure tutte le altre) debbano esserci anche l’incarico e la quietanza che indica l'avvenuto pagamento del professionista da parte del cliente, senza la quale l'iter non può essere completato.

“Si tratta di una svolta epocale nel rapporto con il cittadino e in quello con lo Stato e i suoi principi – spiega Michele Mariottini, coordinatore della Rete Toscana delle Professioni Tecniche – la pubblicazione degli incarichi professionali e delle quietanze con l’indicazione del titolo di pagamento costituiscono una forte innovazione e una chiara trasparenza nel rapporto con il cliente e con la collettività in generale”. Secondo la proposta dei professionisti toscani, non riportare questi documenti tra gli elaborati progettuali dovrebbe impedire il prosieguo stesso dell’iter e la chiusura della pratica.

Già dal 2017 il consiglio direttivo della Rete Toscana delle Professioni Tecniche aveva iniziato a lavorare al testo della proposta, facendo seguito alla proposta fatta dalla Rete nazionale al Governo e seguendo l’esempio di altre regioni italiane che hanno già approvato un simile provvedimento, tra cui Basilicata, Piemonte e altre. Ora, dopo un percorso di condivisione e riflessione e l'approvazione definitiva da parte dell'Assemblea degli Ordini e Collegi associati, la proposta di una legge regionale di tutela delle prestazioni professionali e di contrasto all’evasione fiscale è stata inviata al governatore e alla giunta toscani.

“In un momento in cui il settore delle costruzioni e delle infrastrutture attraversa la crisi peggiore dal dopoguerra ad oggi – afferma Mariottini – sia il lavoro che il relativo giusto compenso sono sempre più difficili da ottenere. Sono in particolare i più giovani, ma non solo, a soffrire in modo serio questa situazione. Dobbiamo cambiare passo, rendere trasparente il nostro lavoro, ricercare la qualità della prestazione nell’interesse dei nostri clienti, ma anche dello Stato e di tutta la comunità toscana. Deve essere resa dignità al lavoro del professionista”.

 

Dark Polo Gang: la trap al Viper Theatre

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La Dark Polo Gang arriva sul palco del Viper Theatre di Firenze il 23 Febbraio 2019 con il loro “Trap Lovers Tour”, il tour che li sta portando in giro per i club italiani con i brani del loro ultimo album “Trap Lovers” e che a Firenze ha già fatto sold out.

Quest’ultimo progetto discografico, ad una sola settimana dall’uscita, ha raggiunto il primo posto degli album più venduti nella classifica FIMI/GfK e contiene 11 brani tra cui il singolo, attualmente in rotazione radiofonica, “Cambiare Adesso”, che conta oltre 10 mln di stream su Spotify ed è stato certificato disco d’oro.

Dark Polo Gang: al successo senza major

Sotto una velata autoironia, il nucleo dei testi cantati dal gruppo è costituito da una critica al rap moderno, definito ormai accessibile a tutti e dal riferimento alla globalizzazione e alla necessità di adattarsi alle sue regole per guadagnare e diventare celebre, da sempre unico obiettivo del gruppo.

La Dark Polo Gang è nota per essere arrivata alla ribalta senza l’aiuto e l’appoggio di una major, avendo prodotto tracce musicali e video-clip in maniera autonoma. Si appoggiano a un’emergente etichetta discografica indipendente chiamata Triplosette Entertainment, i cui fondatori altro non sono che i membri stessi della Gang, amici di lunga data.

Il 13 aprile 2018 esce il brano “Plug Walk” di Rich The Kid, a cui la Dark Polo Gang partecipa per la versione italiana. Venerdì 11 maggio 2018 esce il singolo “British”, che viene certificato in poco tempo disco di platino. Il 28 settembre 2018 viene pubblicato il primo album distribuito dall’etichetta discografica Virgin Records/Universal Music Italia, “Trap Lovers”, che dopo solo una settimana dall’uscita, raggiunge il primo posto degli album più venduti secondo la classifica FIMI/GfK.

Attualmente il singolo in rotazione radiofonica è “Cambiare Adesso”, prodotto da Michele Canova e Sick Luke. Nel 2018 partecipano come giudici alla nuova edizione dello StraFactor, insieme a Elio e Pupo.

Per i fortunati che hanno acquistato i biglietti, l’appuntamento è sabato 23 febbraio 2019 alle 21:00 al Viper Theatre. Maggiori informazioni sul sito di BitConcerti.

Rosamimosa 2019: torna la corsa per la parità di genere

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È la corsa più antica d’Italia dedicata alle pari opportunità delle donne. Sabato 9 marzo appuntamento con la Rosamimosa 2019, organizzata dal gruppo sportivo Le Torri Podismo in collaborazione con Usip Firenze e Q4: partenza dallo stadio atletico Betti di Soffiano per due corse lungo le strade del quartiere, una competitiva, l'altra ludica.

Sono partite le iscrizioni, aperte alle donne di tutte le età: la manifestazione nazionale Uisp, valida per il 13esimo trofeo Roberta Betti, prevede una gara podistica competitiva di 7,8 chilometri e una passeggiata ludico-motoria di 4 chilometri. Il ritrovo è per sabato pomeriggio alle 15 in via del Filarete 5/A, un’ora dopo lo start.

Il tema

Ogni anno la Rosamimosa è dedicata a un tema diverso, sempre al femminile. Per il 2019 la corsa è dedicata alle pari opportunità nel mondo del lavoro, in collaborazione con Jobbando e l’associazione Cure2children.

Nel pomeriggio del 9 marzo è previsto anche un riscaldamento pre-gara con Francesca Rossi e massaggi post-corsa grazie alla fisioterapista Francesca Pinciu Bartolini. Sarà allestito inoltre un punto ristoro con pane olio, vino e prodotti da forno.

Rosamimosa 2019: il costo dell’iscrizione

Fino all’8 marzo il costo dell’iscrizione è di 7 euro (8 euro il giorno della gara), 6 euro invece per la passeggiata ludico motoria (2 euro senza premio di partecipazione). Le categorie giovanile partecipano gratuitamente.

Rosamimosa 2019 stadio Betti Firenze 9 marzo

I premi

Alla prima classificata della corsa competitiva andranno prodotti Coop del valore di 100 euro. Saranno premiate varie categorie: assolute (prime 40 donne a tagliare il traguardo), veterane (prime 20), argento (prime 5), oro (prime 3).

Per informazioni e iscrizioni è possibile mandare una mail a [email protected]

Tramvia T2 e autobus Ataf: cosa cambia per 9 linee

Bus Ataf si cambia, di nuovo. Dopo le prime modifiche scattate la scorsa estate con l’entrata in funzione della linea 3 della tramvia (ora “fusa” nella T1 Scandicci-Stazione-Ospedale), dal 24 febbraio 2019 a Firenze è tempo della seconda fase: con il debutto della T2 Vespucci il trasporto pubblico su gomma si riorganizza, per lo più nella zona toccata dai nuovi binari, quindi tra Novoli, l'area di piazza Puccini e l’aeroporto di Peretola.

Percorsi deviati, nuove fermate, capolinea spostati: sono 8 le linee di autobus gestite da Ataf che subiscono modifiche, mentre nascono due nuovi collegamenti su gomma a servizio della tramvia ed infine scompare un bus storico che collegava il centro a via di Novoli.

Perché cambia la “mappa” degli autobus a Novoli?

I cambiamenti ai percorsi seguono la stessa logica che ha comportato la riorganizzazione in seguito all’estensione della linea 1 del tram: addio agli autobus che ricalcano il tracciato della linea T2 Vespucci, benvenuti a nuovi collegamenti su gomma che trasportano i passeggeri da e verso i binari di Sirio, mettendo in comunicazione diversi quadranti dei quartieri e anche la linea due del tram con la linea uno. Vediamo nel dettaglio le novità, linea per linea.

Linea Ataf 22: soppressa

Per oltre 40 anni ha permesso di andare da Novoli al centro storico (e viceversa): dal 24 febbraio la linea Ataf 22 viene soppressa e non esisterà più. Va in pensione perché il suo percorso coincide in larga parte con quello della nuova tramvia.

Il tratto compreso fra la stazione Santa Maria Novella e il capolinea di Santa Maria Maggiore sarà coperto dall’estensione della linea 14 (vedi sotto).

Nascono le nuove linee 16 e 68

Per una che va, due arrivano. Alla fine di febbraio debuttano due nuovi collegamenti su gomma: nasce il 16 per andare dal capolinea di piazza Puccini fino a piazza Leopoldo, passando dalla zona di piazza San Jacopino e viale Corsica. Le corse, dal lunedì al venerdì, intercetteranno due linee della tramvia: la T2 vicino viale Corsica e La T1 in piazza Leopoldo.

Cambiamenti linee Ataf tramvia linea due: percorso e mappa linea bus 16

Altra novità la linea 68, una circolare che dai borghi di Brozzi, Peretola, Quaracchi arriva in viale Guidoni all’altezza della fermata sotterranea della tramvia T2 e dove è stato inaugurato il nuovo parcheggio scambiatore da 250 posti auto. Anche in questo caso il servizio viene effettuato dal lunedì al venerdì.

Deviazioni autobus tramvia - linea 68 fermate

La mappa degli autobus Ataf che cambiamo percorso: nuovo capolinea per il 5

Sono 8 le linee che vengono rivoluzionate dall’arrivo di Sirio. La linea 5 non muta il percorso, ma il capolinea viene spostato: parte sempre da via del Filarete ma termina la sua cosa in via Fanfani (zona delle Tre Pietre) invece che in via Vasco De Gama. Sarà comunque mantenuta una fermata vicino alla stazione ferroviaria di Firenze Rifredi.

Il capolinea del 7 torna in piazza Stazione

I fiesolani lo chiedevano da tempo: la linea Ataf 7 (Fiesole – Firenze) riconquista il suo “storico” capolinea in piazza della Stazione o meglio vicino allo scalo ferroviario. La fine della corsa, traslocata negli scorsi anni in piazza San Marco (dove rimane una fermata), sarà in Largo Alinari.

Cambiano fermate e mappa della linea 14

Già rivoluzionata con l’estensione della tramvia fino a Careggi (oggi non arriva più all’ospedale), stavolta la linea 14 non perde fermate ma ne guadagna alcune in più nella zona centrale, per ovviare alla soppressione del 22. Quindi da Largo Alinari i bus numero 14 dal 24 febbraio proseguiranno fino a piazza di Santa Maria Maggiore.

Linea 14 Ataf bus - modifiche percorso mappa

Nuovo percorso per la linea 23

Anche la 23 è stata modificata la scorsa estate con due ramificazioni per Sorgane e Bagno a Ripoli. Ora debutta un’estensione del servizio: sarà prolungata dalla nuova scuola carabinieri sul cosiddetto viale del metano, fino al parcheggio scambiatore di viale Guidoni-viale XI agosto per intercettare la linea 2 della tramvia.

Deviazione per la linea 29

La linea 29 continuerà a partire dalla zona dell’Osmannoro ma arriverà fino alla stazione ferroviaria di Rifredi. In particolare il tracciato da via Baracca sarà deviato verso via di Novoli, dove incrocerà la linea T2 Vespucci, per poi proseguire verso Rifredi FS con le fermate “Magellano” e “Panciatichi”.

Il 30 porta fino alla linea 2 della tramvia

Nessun cambiamento per i capolinea del 30 (Leopoldo da una parte e Campi Bisenzio dall’altra con due ramificazioni per via Galilei e piazza Togliatti), in questo caso cambierà il percorso intermedio che intersecherà la fermata della linea due della tramvia “Guidoni”.

Linea 57: arriva sempre a Calenzano ma si accorcia dall’altra parte

Per la linea Ataf 57, che serve anche il polo universitario, non cambia il capolinea di Calenzano. Si accorcia invece dall’altra parte con lo spostamento del capolinea da Leopolda a piazza Puccini.

Estensione per la linea 66

Infine il bus numero 66 gestito da Ataf sarà esteso dalla zona di via Pratese fino all’Osmannoro e al parcheggio scambiatore Guidoni-XI agosto dove i passeggeri potranno scendere dal bus e salire sulla linea 2 della travia.

Sul sito di Atat i dettagli e la mappa dei cambiamenti di percorso degli autobus dal 24 febbraio.