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Il Museo Marino Marini di Firenze riapre, gratis

Museo Marino Marini di Firenze, ci siamo. Il 9 gennaio 2019 riapre con un nuovo allestimento uno spazio che non è una semplice area espositiva, ma un punto di incontro sempre più vitale per conoscere l’arte contemporanea, ricavato all’interno della chiesa di San Pancrazio grazie a un suggestivo progetto di recupero architettonico.

Le novità

I cittadini e turisti possono quindi accedere gratuitamente al museo, dove le opere di uno dei più famosi scultori del Novecento si integrano perfettamente con le tracce di un antico passato.

“Dopo i lavori di messa a norma da gennaio il Museo riapre al pubblico e il biglietto di ingresso è gratuito – sottolinea Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Marini -. Questa scelta punta a trasformare gli ambienti del museo, che integrano architetture moderne con ambienti antichi, in una piazza coperta, dove i fiorentini potranno riscoprire tanti capolavori dimenticati, e accedere a mostre e altre iniziative pubbliche che vi si alterneranno”.

La riapertura del Museo Marino Marini di Firenze

A inaugurare il nuovo corso, un evento legato a Pitti Uomo 95 e curato da Slam Jam, società italiana impegnata nella ricerca sull’urban culture: dopo la festa di apertura l’8 gennaio (su invito), la mostra, realizzata insieme a Carhartt WIP, Nike e Stussy sarà visitabile il pubblico dal 9 al 14 gennaio 2019, dalle 10 alle 19, con ingresso libero.

Il nuovo allestimento nell’ex chiesa di San Pancrazio

Gli ampi spazi, disposti su più livelli, permettono ai visitatori di ammirare le opere più note di Marini come le sensuali pomone, i ritratti, gli acrobati e i personaggi del circo attraverso più angolazioni e una prospettiva completa.

Dal 21 gennaio 2019 apre al pubblico poi la nuova mostra del Museo Marino Marini Effetto Museo. Intrusioni istantanee nei luoghi dell’arte, fotografie di Massimo Pacifico, a cura di Claudio Di Benedetto. L’esposizione, allestita nella cripta del museo, offrirà uno sguardo diverso sui musei come luoghi vivi pronti a ospitare la quotidianità di chi li frequenta. Spaziando tra  le sale dei più importanti musei internazionali l’obiettivo di Massimo Pacifico si è insinuato con discrezione nelle vite dei visitatori incontrati in viaggio, catturandone con grande sensibilità gesti ed espressioni mentre sono intenti ad osservare, ignorare o mimare statue e dipinti attorno a loro.

I 40 scatti in mostra saranno esposti fino al 29 febbraio e sarà una ulteriore occasione per approfondire la funzione dei musei come luoghi di scambi e di esperienze attraverso un rapporto sempre più diretto con i visitatori di tutto il mondo.

Informazioni utili, dove si trova e quali sono gli orari

Il Museo Marino Marini di Firenze si trova in piazza San Pancrazio, nel centro storico, a pochi passi da via della Spada. Ad eccezione dell’apertura straordinaria per Pitti Uomo, è visitabile sabato, domenica e lunedì con orario 10-19, mentre il martedì e venerdì è aperto su prenotazione (telefono 055219432 email [email protected]).

Informazioni e aggiornamenti sul nuovo sito del Museo Marino Marini: anche questo ha subito di recente un restyling.

Gli eventi di gennaio al Teatro del Maggio

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Finiti i festeggiamenti, archiviati fuochi d’artificio, candeline, abbuffate e pacchi da scartare, il Teatro del Maggio Fiorentino si rimette all’opera – è proprio il caso di dirlo – per offrire al pubblico, a partire dal 10 gennaio, un nuovo allestimento che vede il maestro Fabio Luisi, direttore musicale
del Maggio, salire sul podio fiorentino per dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino ne L’Olandese volante di Richard Wagner.

L'Olandese Volante, l'opera a Firenze

Der fliegende Holländer (L’Olandese volante) opera di Wagner in un nuovo allestimento del Maggio vedrà insieme al maestro concertatore e direttore Fabio Luisi, Paul Curran alla regia e le scene di Saverio Santoliquido (altre recite 13, 15 e 17 gennaio).

Ispirato a un’antica leggenda nordica e ai ricordi autobiografici di un avventuroso viaggio in nave dalla Prussia a Londra, L’Olandese volante fu composto da Wagner nel 1840 e rappresentato all’Hoftheater di Dresda il 2 gennaio 1843. L’opera può considerarsi anticipatrice dei grandi drammi wagneriani come Lohengrin, L’anello del Nibelungo, Tristano e Isotta. 

I concerti al Teatro del Maggio

Il 12 gennaio appuntamento con un nuovo concerto del Ciclo Mahler/Schubert che vede il maestro Fabio Luisi impegnato a dirigere l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore D. 485 di Franz Schubert e nella Sinfonia n. 7 in mi minore di Gustav Mahler.

Il 19 e 20 gennaio spazio ancora alla musica sinfonica con Juraj Valčuha, direttore d’orchestra slovacco che salirà sul podio per guidare l’Orchestra del Maggio nello Stabat Mater per soli, coro e orchestra op. 58 di Antonín Dvořák e vedrà protagonista il soprano Simona Šaturová, il mezzosoprano Gerhild Romberger, il tenore Gerard Schneider, il basso Liang Li e il Coro del Maggio diretto dal maestro Lorenzo Fratini.

Concerti classici teatro opera Firenze gennaio 2019

Juraj Valcuha, foto: MicheleBorzoni – TerraProject – Contrasto

Mozart al Teatro Goldoni

Ci si sposta infine al Teatro Goldoni per due nuove date del Ciclo Mozart il 25 e 27 gennaio con il maestro Nicola Valentini che dirigerà l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia n. 20 in re maggiore K. 133 di Mozart, nell’Ouverture de Il Ruggiero di Pietro Alessandro Guglielmi, ne L’Armida abbandonata di Niccolò Jommelli, in Nitteti di Josef Mysliveček, in Mitridate Re di ponto di Wolfgang Amadeus Mozart, ne L’Annibale in Torino di Giovanni Paisiello, ne Il Ruggiero di Johann Adolf Hasse, e in Ascanio in alba e nell’Ouverture di Lucio Silla di Mozart.

I (cattivi) propositi per il 2019

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Chi non ha mai preso a gennaio l'impegno di mangiare in modo più salutare, di perdere peso rinnovando l'abbonamento in palestra, di leggere un numero maggiore di libri, ma anche di spendere meno e meglio? Tutti buoni, anzi ottimi propositi per vivere meglio il 2019, che spesso però non superano febbraio

Per trascorrere felici giornate a Firenze che passano veloci tra traffico, appuntamenti, ritardi, sempre in pensiero per il lavoro o per la sua assenza, forse sarebbe meglio seguire i “cattivi” propositi. Decidere cioè di non imbrigliare il tempo libero in regole troppo rigide e scegliere piuttosto di concedersi qualche sfizio.

Il consiglio per il 2019 è quindi di provare a gratificare l'anima e la mente con nuove piccole soddisfazioni, concedendosi quel dolce in più, rinunciando alla fretta per una passeggiata tra mercatini e botteghe e preferendo la calma di un parco, di un chiostro o di una piazza insolita della città per allontanarsi dalle preoccupazioni. Rallentare per godersi di più la vita, insomma, ma senza esagerare.

Peccati di gola. In pasticceria

Trascorsa qualche settimana di routine, nonostante i buoni propositi si dovrà già cercare un modo per resistere, in attesa delle prossime ferie. Per fare del bene allo spirito ci sono le pause proibite in pasticceria, e sicuramente a Firenze non mancano le opportunità. È tempo però di provarne di nuove.

Da febbraio 2019, lo chef stellato Simone Bartolini aprirà in via Masaccio la seconda Bottega di Pasticceria, che dalla mattina alla sera sarà perfetta per concedersi un raffinato piacere. Per evadere dalla quotidianità e far “viaggiare” il gusto, in via della Chiesa c'è Mama's Bakery. La prima vera pasticceria 100% a stelle e strisce fiorentina, oltre a glasse colorate, cupcake, muffin e bagel propone anche il brunch domenicale, ottimo per “ricompensarsi” dopo settimane di lavoro impegnative.

Anche chi ha scelto una dieta più restrittiva può decidere di cedere alla tentazione: in Borgo San Frediano c'è Sweethings, la pasticceria vegana, che pur eliminando alcuni ingredienti, non sacrifica  il gusto e propone degli spumeggianti piaceri bio e green. Ce n'è per tutti i gusti e in fondo non c'è una regola: basta trasgredire ogni tanto, senza pensarci troppo.

La colazione? Si fa al Museo. E nutre la mente

I “cattivi” propositi per il 2019 sono anche quelli che nutrono la mente e non solo il corpo! Il Museo Galileo propone quest'anno un intenso programma di “Colazioni al Museo”, pensato in collaborazione con Mus.E e Opera Laboratori Fiorentini, per avvicinare i curiosi di tutte le età non soltanto alle collezioni permanenti ma soprattutto alle tradizioni e ai saperi degli artigiani fiorentini.

Cattivi propositi 2019 - Colazione al Museo Galileo Firenze

Dal 13 gennaio al 10 marzo 2019, ogni domenica mattina, dopo una colazione condivisa gli artigiani ospiti spiegheranno i segreti manuali e artistici del proprio mestiere con dimostrazioni pratiche. Gli  argomenti includono il commesso fiorentino, il cannocchiale, l'orologio, le macchine fotografiche e il motore a scoppio. L'appuntamento è alle 10.30, ma i posti sono limitati quindi affrettatevi a prenotare allo 055 265311.

Shopping: vie del lusso o mercati

Se per il nuovo anno avevate la buona intenzione di mettere da parte qualche risparmio, date retta ai nostri consigli e non sentitevi troppo in colpa: dai mercati cittadini ai negozi più belli (e costosi) della città, approfittando anche dei saldi fiorentini, potrete avere un aspetto più sofisticato senza guastare troppo le vostre finanze.

Il luogo dello shopping di lusso per eccellenza in città è sicuramente via Tornabuoni, una delle più eleganti di Firenze, non solo per le famose boutique, ma anche per i molti palazzi storici (si trova qui anche la sede della Fondazione Ferragamo). È qui che potrete scegliere le più grandi firme per
il vostro armadio
. Già che ci siete, fate un salto anche ai negozi di via Roma e di via della Vigna nuova.

Passate poi anche da piazza della Repubblica, per un elegante tailleur o un profumo da diva, e dalla zona di Palazzo Strozzi, per non perdersi una boutique. In via dei Calzaiuoli c’è una delle
orologerie più antiche d’Italia. E se avete voglia di arricchire il vostro completo con qualche gioiello, sicuramente le moltissime gioiellerie e oreficerie del Ponte Vecchio faranno per voi. Ma se ancora non ve la sentite di approdare al lusso, potrete comunque darci dentro con gli acquisti nei vari mercati cittadini: alle Cascine, il più grande ed economico della città (un chilometro di camminata lungo
l’Arno); in Sant’Ambrogio, uno dei più antichi, intorno all’omonimo mercato; in Santo Spirito, uno dei più caratteristici e particolari, dove potrete anche trovare articoli e abbigliamento vintage.

Il cattivo proposito per il 2019: dolce far niente, ma con classe

Se proprio non avete voglia di fare niente per un pomeriggio, vi capiamo. Ecco qui qualche consiglio per poter oziare con classe in luoghi suggestivi della città, nelle ore di sole. Se preferite i luoghi monumentali, optate per chiostri e cortili interni (le Oblate e il complesso di San Lorenzo, il cortile di Palazzo Vecchio), sicuramente meritevoli anche di una bella foto.

Se invece non fa troppo freddo e volete rifugiarvi in un giardino, consigliamo il giardino del Borgo, cinquecentesco, nascosto tra gli angoli di Borgo Pinti; il giardino del Bobolino, zona Porta Romana, versione ridotta di quello di Boboli; il giardino Corsini, all’inglese, in stile romantico, in zona Il Prato.

Altrimenti, potete sedervi nelle piazze più piccole del centro: piazza del Limbo, in zona Borgo
Sant’Apostoli; piazza del Capitolo, in zona Duomo; piazza della Passera, vicino a via dello Sprone.

E dopo le feste… ancora un brindisi!

Per chi ha voglia di concedersi una piccola evasione, un bicchiere di vino può essere l’ideale: molte possibilità in zona Sant'Ambrogio (I Macci, Alla sosta dei Papi), dove poter anche mangiare qualcosa di sfizioso, in via de’ Neri, insieme alla famosa schiacciata o a un tagliere toscano (All’Antico Vinaio, La Fettunta, La Prosciutteria) o in S. Frediano (I’ Vinaino).

Se preferite giocare a freccette con una bella birra in mano, molte (e gustose) le proposte artigianali del centro, anche al sapore di bergamotto, nelle vicinanze di piazza della Repubblica
(King grizzly), in Santo Spirito (Archea) o in San Lorenzo (Fermento, Brewdog).

Animalia Fashion: a Pitti una mostra ”bestiale”

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L’impatto visivo è forte. Nelle sale di Palazzo Pitti per la mostra “Animalia Fashion”, le creazioni di stilisti affermati ed emergenti sono i protagonisti di abbinamenti inaspettati: da una parte ci sono vestiti, scarpe e accessori, dall’altra animali impagliati e rettili in formaldeide, ragni conservati in teche e disegni tratti da antichi bestiari.

Le date

A Firenze il Museo della moda e del costume (conosciuto fino a qualche tempo fa come “Galleria del Costume“) ospita dall’8 gennaio, non a caso giorno di apertura di Pitti Immagine Uomo, una passeggiata tra fashion e zoologia a cura di Patricia Lurati. La mostra sarà visitabile fino al 5 maggio 2019.

Un evento-installazione che mette a nudo il rapporto tra alta moda e il mondo degli animali. Le opere d’arte, le creazioni di stilisti contemporanei di tutto il mondo, dalla Francia alla Russia, dalla Cina all’Italia, e le collezioni zoologiche sono messe in relazione tra loro.

Cosa si può vedere a Palazzo Pitti, nel museo della moda e del costume

In mostra ci sono quasi 100 pezzi rappresentativi della haute couture che vanno dal 2000 al 2018,  in prestito dalle maison più affermate, ma anche da stilisti emergenti. Si va da Christian Dior a Jean Paul Gaultier, da Chanel a Dolce & Gabbana fino ai gioielli di Cartier. E ancora  Saint Laurent, Roberto Cavalli, Prada, Valentino, Armani, Emilio Pucci, solo per fare qualche nome.

Accanto agli esempi del fashion mondiale, nelle 18 sale del percorso espositivo si trovano ragni, cigni, conchiglie, ricci, pesci, coralli, pappagalli, aragoste, pesci, serpenti, scarabei, insetti, coccodrilli e farfalle.

Mostra Palazzo Pitti Firenze - Animalia Fashion vestiti animali Galleria del Costume

“In questa mostra l’alta moda interpreta un universo favoloso, dove i manichini diventano creature di un bestiario moderno e poetico – dice il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – è anche un omaggio alle qualità artistiche e tecniche della moda contemporanea, un settore cui il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti sta dedicando nuove energie ed attenzione”.

“In un dialogo emozionante con questo zoo di stoffe, piume, pellami – aggiunge la curatrice della mostra Patricia Lurati – il visitatore viene sorpreso, coinvolto nella scoperta delle meraviglie del mondo animale, che per gli stilisti diventa fonte di ispirazione, o che crea accostamenti inaspettati nell’immaginazione di chi guarda”.

Mostre Pitti Firenze - Animalia Fashion scarpe

Come visitare la mostra “Animalia Fashion”

Il biglietto intero per visitare Palazzo Pitti  e la mostra costa 10 euro (5 euro il ridotto) fino al 28 febbraio, 16 euro intero (8 euro ridotto) dal primo marzo 2019 fino al termine della mostra. Gli orari di apertura vanno dal martedì alla domenica, dalle 8.15 alle 18.50.

Sul sito ufficiale di Palazzo Pitti le informazioni su Animalia Fashion.

Decreto sicurezza, la Regione Toscana fa ricorso alla Consulta

Il ricorso della Regione Toscana alla Consulta contro il decreto sicurezza del Governo sarà reso ufficiale nel pomeriggio di oggi. La giunta regionale approverà nella seduta di oggi il ricorso alla Corte Costituzionale e a seguire ne presenterà i contenuti. L’iniziativa raccoglie intanto il sostegno del Piemonte e dell’Umbria, mentre Emilia Romagna, Lazio e Calabria stanno valutando mosse simili. Anche il Pd toscano appoggia l’iniziativa del governatore e il sindaco di Firenze Dario Nardella rinnova l’appello per un fronte unito Comuni-Regioni contro i contenuti del decreto.

Rossi contro il decreto sicurezza: ''Crea invisibili''

“Questa legge ostacola il nostro lavoro: erogare assistenza sociale”, ha spiegato Enrico Rossi in un’intervista a La Stampa pubblicata oggi. “Secondo i nostri conti almeno in Toscana ci sono almeno 6mila persone che diventano ‘invisibili’. Dall'oggi al domani rischiamo di ritrovarci in giro decine di migliaia di giovani disperati, altro che maggiore sicurezza”. “Cosa fa Salvini? – si è domandato Rossi – Le rimpatria tutte queste persone? Aveva già promesso di rimpatriarne 600mila, ma non mi pare che nel suo semestre radioso siano aumentati i rimpatri, anzi. È una legge propagandistica, gli serve solo a mostrare i muscoli”.

Enrico Rossi e l'appello al premier Conte

Eppure una soluzione sarebbe a portata di mano, secondo quanto lo stesso Rossi ha spiegato in giornata intervendo a Omnibus su La7: “Se il premier Giuseppe Conte ci chiamasse basterebbe una modifica dell'articolo del decreto e noi continueremmo a fare il nostro mestiere di gestione del territorio”.

Ricorso alla Consulta, il sostegno di Piemonte e Umbria

L’iniziativa del governatore toscano ottiene intanto l’appoggio del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e della collega umbra Catiuscia Marini. Altre regioni potrebbero aggiungersi a breve. Secondo quanto previsto dalla legge, le Regioni possono sollevare la questione di legittimità costituzionale di un provvedimento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale ricorrendo direttamente alla Corte Costituzionale, senza passare dal giudice ordinario.

L’iniziativa di Enrico Rossi incassa l’appoggio del Pd toscano: “Il cosiddetto decreto sicurezza del ministro Salvini avrà l'effetto opposto a quello che promette: aumentare l'insicurezza. Il governo mette i Comuni in una situazione paradossale”, ha detto la segretaria del Pd regionale Simona Bonafè. Per questo “sosteniamo il ricorso alla Consulta che la giunta regionale toscana si appresta ad approvare”.

Nardella: ''Fronte unico tra Regioni e Comuni''

Intanto il sindaco di Firenze Dario Nardella rilancia la sua proposta: “Un fronte unito tra Regioni e Comuni per mettere in luce gli aspetti gravi, deboli, negativi e anche incostituzionali di questa legge, perché sarebbe sbagliato se ognuno andasse per la propria strada. Così come sarebbe sbagliata una battaglia fuori dai confini della legalità”. L’auspicio di Nardella è che già dal prossimo direttivo nazionale Anci del 10 gennaio “si possa arrivare alla composizione più larga possibile. Oggi, infatti, tutti i sindaci sono preoccupati, anche se in modi diversi, delle conseguenze di questa legge”.

Pitti Uomo 2019: gli eventi per tutti (senza invito)

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Non serve invito per questi eventi legati a Pitti Uomo 95. Non è necessario scervellarsi e  trovare qualche strano espediente per entrare. Certo, il cuore del salone della moda è custodito “gelosamente” nella Fortezza da Basso, dove possono accedere solo gli addetti ai lavori e dove è (quasi) impossibile imbucarsi: qui saranno presentate le novità per scoprire ciò che vestiremo nell'autunno inverno 2019-2020.

Nei giorni fiorentini del fashion (dall’8 all’11 gennaio 2019) però ci sono tante iniziative in giro per la città accessibili a tutti e non solo ai fortunati che hanno ricevuto la “chiamata”. Ecco allora un mini-calendario degli appuntamenti da non perdere.

Hacula alla Dogana

Pitti Uomo si apre anche al pubblico. Nello spazio della Dogana, in via Valfonda 25, a pochi passi dalla Fortezza, l’installazione “Arts-Meets-Fashion” firmata da Hacula, marchio ispirato ai lavori dell’artista di strada Harif Guzman e ideata dal direttore creativo Jon Koon.

L’evento è dedicato alla continua evoluzione della street art di New York e alla sperimentazione di materiali innovativi. L’apertura al pubblico va da martedì 8 a mercoledì 9, con orario 9.00-18.00.

Pitti Uomo al Museo Marini di Firenze (gratis)

È una della novità di quest’anno: le atmosfere di Pitti Immagine Uomo contagiano anche un luogo dedicato all’arte contemporanea, che per l'occasione riapre le porte al pubblico: il Museo Marino Marini di Firenze. Qui arriva Slam Jam, società italiana impegnata nella ricerca sull’urban culture che per celebrare i suoi 30 anni ha pensato a una serie di interventi artistici proprio negli spazi espositivi di piazza San Pancrazio.

Ad eccezione dell’evento di apertura (8 gennaio dalle ore 18 alle 21, su invito), le mostre sono visitabili dal pubblico, gratuitamente, dal 9 gennaio, giorno in cui il Museo Marino Marini riapre ufficialmente le porte alle visite dopo un periodo di lavori, al 14 gennaio 2019, nei normali orari di apertura. 

“I cinque sensi” a Casa Martelli

Anche il museo di Casa Martelli (via Zannetti 8), viene coinvolto nel calendario di eventi diffusi in città di Pitti Uomo: giovedì 10 gennaio dalle ore 17 alle 22 apertura serale per partecipare al percorso “I cinque sensi”. Cos’è? Un itinerario sensoriale, a piccoli gruppi, per scoprire l’epoca del Rococò e i suoi piaceri. Ogni percorso dura 30 minuti. I posti sono limitati.

Animalia Fashion a Pitti (inteso come palazzo)

Proprio nel giorno di inaugurazione di Pitti Uomo si apre anche una suggestiva mostra nel Museo della moda e del costume di Palazzo Pitti: Animalia Fashion. E' visitabile con il biglietto del museo e raccoglie in 18 sale quasi 100 creazioni di stilisti contemporanei, affermati ed emergenti, messe in relazione con collezioni zoologiche, animali impagliati e disegni tratti dagli antichi bestiari.

Per vederla c'è tempo: prosegue fino al 5 maggio 2019, anche se dal primo marzo, per effetto del “biglietto stagionale” per i musei delle Gallerie degli Uffizi, la tariffa di ingresso diventerà più cara. Più informazioni nel nostro articolo dedicato alla mostra Animalia Fashion.

Eventi Pitti - Animalia Fashion

Aperture straordinarie per la Collezione Casamonti

Arte e moda viaggiano insieme e sono anche… vicine di casa. In piazza Santa Trinita, lì dove via Tornabuoni si apre in un suggestivo slargo, ha casa la Collezione Roberto Casamonti. Dentro Palazzo Bartolini Salimbeni il collezionista e appassionato d’arte mette in mostra oltre 100 opere in un percorso che va dagli inizi del Novecento agli anni Sessanta. Warhol, Burri, de Chirico, Picasso, solo per fare qualche nome.

In occasione di Pitti Uomo, la collezione seguirà un orario speciale: martedì 8 dalle 17.00 alle 20.00; mercoledì, giovedì e venerdì dalle 11.30 alle 20.00. Ingresso con biglietto a pagamento (intero 10 euro, ridotto 8).

Mostra della Diadora alla Stazione Leopolda

Un compleanno speciale, per Diadora: 70 anni. In occasione di Pitti Uomo, Il marchio dedicato allo sportswear celebra questo anniversario con una mostra aperta al pubblico dentro la Stazione Leopolda di Firenze, intitolata It Plays Something Else che celebra il brand attraverso la produzione di una serie di opere d’arte grazie a nomi riconosciuti dalla critica: Ducati Monroe, Maisie Cousins, Gabber Eleganza, Invernomuto e Patrick Tuttofuoco. Il filo rosso che unisce tutte le creazioni è la velocità.

Dopo l’inaugurazione dell’8 gennaio (con party su invito), la mostra “griffata” Diadora rimane aperta a tutti il 9 e 10 gennaio, con orario 11-19.

Pitti Uomo eventi come partecipare - mostra Diadora Stazione Leopolda

Lezioni sulla moda

Lungo il calendario delle conferenze e degli incontri dedicati al mondo del fashion. Il Polimoda inaugura il suo programma di “Rendez-Vous lecture” (posti limitati, su prenotazione) all’interno di Villa Favard (via del Curtatone 1) con il suo primo incontro dell’anno: mercoledì 9 gennaio alle ore 20.00 ospite Bruce Pask, il Men’s Fashion Director di Bergdorf Goodman e Neiman Marcus, per parlare di retail e consumatori moderni.

Giovedì 10 gennaio alle ore 15.00, l’Istituto Marangoni, via de Tornabuoni 17, propone il primo appuntamento di “Tornabuoni_17 series”, il programma di conversazioni promosso insieme a I-D. Per “Unboxing Barengo”, special guest Federico Barengo, esperto di ultime tendenze e del mondo social. La partecipazione è gratuita, ma i posti limitati (iscrizioni via mail [email protected]).

Venerdì 11 alle ore 10.00 un’altra lecture al Polimoda dal titolo “Buying and storytelling: the language of fashion in a concept store”. In occasione dell’open day della celebre scuola, Filippo Leone Maria Biraghi, Menswear and Womenswear Buyer di 10 Corso Como, terrà una e lezione sul fashion buying. Prenotazioni sul sito del Polimoda.

Da segnalare sempre venerdì, il “Maschio Forum” a Palazzo Capponi (lungarno Guicciardini 1), un summit sulla moda maschile e sul lifestyle, oltre a una tavola rotonda sull'eCommerce. In chiusura Networking light dinner e cocktail. Per registrarsi mondomaschio.com.

Sul sito ufficiale  il calendario di venti (su invito e non) di Pitti Uomo 2019.

Scuole e housing sociale: come rinasce il Meccanotessile

Nel futuro dell’ex Meccanotessile c’è la scuola: avranno sede lì la nuova sede dell’Indire, l’Istituto nazionale di formazione e ricerca del Ministero dell’istruzione, e quella dell’Isia, l’Istituto superiore di istruzione artistica. Questa è la destinazione prevista dalla delibera di indirizzi approvata dalla giunta comunale di Firenze nella sua ultima seduta del 2018. Oltre a questo, ospiterà alcuni alloggi di housing sociale, attività commerciali e varie funzioni pubbliche, un parcheggio e un giardino.

Il nuovo Meccanotessile

L’ex Meccanotessile, l’enorme area che fu delle Officine Galileo, dismessa e abbandonata da decenni, sarà suddiviso in sette porzioni principali: nel corpo centrale dell’immobile, sul lato nord, nascerà la nuova sede dell’Isia, oggi di stanza alle scuderie di Villa Strozzi. Sul lato opposto troverà casa l’Indire. La galleria centrale dell’immobile sarà destinata ad attività commerciali di quartiere, i cui gestori verranno individuati con una gara pubblica. Alcuni alloggi pubblici di housing sociale saranno realizzati nella striscia est della struttura, tra via Maestri del Lavoro e via Alderotti. La parte restante dell’immobile sarà ad uso diretto dell’amministrazione per funzioni pubbliche. All’esterno, il giardino (già realizzato) nell’area tra via Cocchi e via Santelli e il parcheggio pubblico da 80 posti su via Alderotti, per il quale stanno per partire i lavori e che verrà inaugurato nella prossima primavera.

“Abbiamo lavorato molto per individuare per il Meccanotessile funzioni tali da restituire lo spazio alla vita ordinaria della città – ha commentato la vicesindaca Cristina Giachi –: istituzioni del sapere, della ricerca e della formazione che porteranno vitalità e lavoro a Rifredi, una zona servita dalla tramvia che vedrà anche un nuovo giardino pubblico e servizi per i cittadini. Avranno la loro sede nell’ex edificio industriale l’Isia e Indire che realizzerà qui il Centro di documentazione sulla scuola progettato insieme al Comune”.

Tramvia a Firenze sud, scontro Lega-Comune

La tramvia verso Bagno a Ripoli sarà “una condanna a morte per la viabilità a Gavinana”: la Lega fiorentina si scaglia contro il progetto della linea 3.2, il prolungamento previsto tra piazza della Libertà e Bagno a Ripoli. Pronta la replica del sindaco di Firenze Dario Nardella, che su Twitter ha commentato: “La #Lega dice di NO alla #TramviaFi come fece per le linee 1 e 2. Noi andiamo avanti per completare le tramvie, dalla parte dei cittadini”.

Lega: ''No a una città blindata per i mezzi pubblici''

Ad aprire il dibattito sulla questione era stato venerdì scorso il commissario fiorentino della Lega Federico Bussolin: “Siamo favorevoli allo sviluppo infrastrutturale di Firenze e di quest’area – ha affermato a margine di un volantinaggio del suo partito in piazza Gavinana –, ma non con questa idea di città blindata solo in favore di questo mezzo pubblico, per non ripetere le esperienze che abbiamo visto in piazza Stazione con il bosco d’acciaio, per non ripetere le Cascine come le vediamo oggi squarciate a metà, bensì per riprendere il concetto di bello che sicuramente non appartiene a questa opera”.

Tramvia in viale Giannotti? ''Strade intasate dal traffico''

Il progetto attuale, sostiene Bussolin, “Penalizzerà ulteriormente una situazione già difficile. Non solo lungo l'arco dei viali di circonvallazione, che restano la sola arteria disponibile per Firenze e che il treno declasserebbe inevitabilmente compromettendo la viabilità urbana, ma anche nella zona sud della città. Il progetto prevede infatti il passaggio dei binari da viale Giannotti, strada già oggi assai trafficata, ma soprattutto è già previsto che la circolazione dei veicoli privati avvenga in una sola direzione in quello che è il tratto più stretto, cioè quello che va da piazza Gavinana alla casa del popolo delle Vie Nuove. Tratto in cui i veicoli potranno procedere solo in direzione di viale Europa, mentre le auto dirette verso il centro e i viali saranno deviate verso via Villamagna, dopo per altro dovrebbe nascere il nuovo ponte sull'Arno e che quindi sarà intasata dal traffico”.

Sotto attacco anche i costi dell’opera: “Si parla di un progetto da 220 milioni di euro per un tragitto di 7,5 chilometri, che significa 29 milioni al chilometro. La Lega non è contro un miglioramento del servizio di trasporto pubblico, che anzi resta fondamentale, ma dobbiamo evitare di compromettere la viabilità definitivamente”.

Nardella: ''Il no della Lega? Perde il pelo ma non il vizio''

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino. Nardella, su Twitter, ha commentato: “Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La #Lega dice di NO alla #TramviaFi come fece per le linee 1 e 2. Ora vuole bloccare quella per Gavinana/Bagno a Ripoli, lasciando mezza città senza trasporto adeguato. Noi andiamo avanti per completare le tramvie, dalla parte dei cittadini”.

Giorgetti: ''Un no immotivato''

Parole in linea con quelle dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti: “La Lega – ha detto – continua a dire no alla tramvia. L'ha fatto con la linea 1, e tutti possono constatare il successo che riscuote tra i cittadini, e con la linea 2, prossima all’entrata in funzione e molto attesa. È un no immotivato e ingiustificato che vuole privare una parte importante di città e moltissimi cittadini di un servizio di trasporto pubblico efficiente, puntuale, moderno ed ecologico. A questo no noi contrapponiamo il nostro deciso e convinto sì. Un sì basato sull'esperienza quotidiana che dimostra la validità di questa scelta”.

“Dalle dichiarazioni che leggo – ha aggiunto Giorgetti – traspare un pressapochismo preoccupante e una scarsa conoscenza della questione. Prima di tutto a chi parla di 'servizi ingessati dal caos trasporti' vorrei ricordare che la tramvia è, dati alla mano, un sistema che garantisce puntualità ed efficienza perché può contare su una sede protetta indipendente dalla circolazione veicolare. Sulla paventata chiusura dei negozi, invito gli esponenti della Lega a consultare sia gli studi sia le valutazioni immobiliari che invece evidenziano come la tramvia rappresenti un valore aggiunto per le attività commerciali e per la residenza. La Lega si dice favorevole allo sviluppo infrastrutturale della città. Ma nelle dichiarazioni di oggi leggo solo una visione miope che si traduce nell'esclusione di una parte importante di città da un sistema di trasporto pubblico efficiente, moderno ed ecologico. Un sistema che funziona e che porta con sé anche una riqualificazione urbanistica, la costruzione di parcheggi scambiatori e la riorganizzazione del trasporto pubblico su gomma a tutto vantaggio di cittadini e di chi viene in città per lavorare e studiare”.

Blocco del traffico a Firenze per i mezzi più inquinanti

Blocchi alla circolazione dei veicoli più vecchi e inquinanti, i primi stop del 2019, oltre alla riduzione dell’orario in cui è consentita l’accensione degli impianti di riscaldamento. Scattano le misure anti-smog a Firenze e nei Comuni limitrofi a seguito del peggioramento della qualità dell’aria.

Quando e dove

I provvedimenti sono in vigore da lunedì 7 gennaio 2019 fino a venerdì 11 in 8 Comuni della cintura fiorentina, in particolare: Firenze, Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa, Scandicci e Bagno a Ripoli.

Queste misure durano cinque giorni e non si interromperanno se il meteo migliorerà.

Aggiornamento: prorogata l'ordinanza anti-smog

La situazione dello smog

Arpat,l’agenzia regionale per la protezione ambientale, nei giorni scorsi ha rilevato 4 superamenti del valore limite per la media giornaliera del Pm 10 (polveri sottili). Una situazione che impone ai Comuni di emettere ordinanze antismog,

Blocchi del traffico per le auto: quali macchine non possono circolare a Firenze

Tra le misure previste anche il divieto di circolazione, nei centri abitati, per le auto a benzina euro 1 e a diesel euro 2 ed euro 3; per i motocicli a 2 tempi euro 1; per i veicoli destinati al trasporto merci euro 1 ed euro 2.

L’orario di questo blocco del traffico va dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Tra i veicoli esentati le auto con almeno tre persone a bordo, i mezzi a servizio delle persone invalide (con contrassegno). Sul sito del Comune di Firenze la lista completa delle “esenzioni” dal blocco al traffico.

Le regole e gli orari per l’accensione del riscaldamento

L’ordinanza  vieta anche, nelle abitazioni, l’accensione di caminetti, stufe, termocamini o termostufe alimentati a legna, ad eccezioni delle case dove questi impianti rappresentano il principale sistema di riscaldamento.

Prevista anche la diminuzione degli orari giornalieri di funzionamento degli impianti di riscaldamento individuali: i termosifoni possono rimanere in funzione al massimo per 8 ore al giorno. Il rispetto di queste regole è a cura del proprietario, a cura dell’amministratore di condominio o del terzo responsabile dell’impianto termico.

Sono esclusi dal provvedimento gli impianti di: ospedali, cliniche e case di cura, scuole, asili, alberghi e simili, strutture che per fini istituzionali o di servizio o per processi produttivi devono rimanere in funzione per 24 ore.

Il Reporter – Gennaio 2019

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Buon 2019 e buon proseguimento

Tradizione vuole che dicembre sia il mese dei bilanci e gennaio quello dei nuovi inizi.
Rispetteremo le tradizioni. Questo numero segna un nuovo inizio per il Reporter. Apriamo il 2019 con l’ottimismo con cui si affronta una nuova sfida, nell’incertezza generale che circonda il mondo dell’editoria e la situazione economica italiana nel suo complesso.

Con l’anno nuovo entriamo in una nuova fase, per la vita politica e sociale di questa città, e vogliamo continuare a raccontarla con uno spirito nuovo, dando importanza ogni giorno a ciò che facciamo, anche valorizzando maggiormente i canali digitali.

Quando ho accettato di diventare direttore de Il Reporter ero consapevole del compito che mi aspettava: traghettare il giornale in una nuova dimensione. Lascio il timone con la consapevolezza che ciò che abbiamo costruito è solo un punto di partenza, una pista da cui spiccare il volo.

Il futuro non è una lavagna bianca, è una tavolozza di colori tra cui scegliere. Che sia un anno a colori per tutti voi. Auguri al Reporter e al suo futuro Direttore.

Francesca Puliti
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