Mostre, convegni e workshop a Firenze e in Toscana per raccontare vita e opere dell'architetto fiorentino e la stagione degli anni Cinquanta e Sessanta in città
La Fiorentina vista dal ‘benzivendolo’
Andrea Di Salvo, in arte il benzivendolo, non avrebbe bisogno di presentazioni. Amato, conosciuto, stimato da tutto l’ambiente del calcio dell’hinterland fiorentino e da tutti quelli che hanno avuto il piacere di scambiarci due chiacchiere.
Andrea lavora in piazza Alberti da quasi 30 anni. Sua moglie, Francesca, era una cliente ma adesso fa la benzinaia insieme a lui ed hanno costruitoinsieme una famiglia numerosa, felice e sorridente. Il calcio è la sua grande passione. Allenatore, lavoratore instancabile e grandissimo tifoso della Fiorentina.
Della squadra gigliata è un guru: conosce la storia, giocatori vecchi e nuovi, comprese le dirigenze che si sono susseguite. Segni particolari? Una barba rossa inconfondibile che taglierebbe solo in caso di vittoria della Fiorentina…“Per questa stagione non posso tagliarmela – sorride Andrea -, è andata male a 360 gradi”.
Ti riferisci anche ai tifosi?
“Avremmo potuto investire a gennaio 2016 sul mercato quando eravamo secondi a un punto dall’Inter, ma non è stato fatto. Difficile capirne le motivazioni. Da quel momento, in assenza di veri leader che sapevano parlare anche alla società, ci siamo divisi: chi sostiene che son meglio loro a rispetto a proprietari stranieri, chi si ricorda delle Coppe alzate. Io c’ero quando abbiamo vinto le Coppe Italia e la Supercoppa, vorrei vedere vincere ancora qualche trofeo prima che il Signore mi voglia con sé”.
Sousa?
“Di fficile capire cosa gli sia successo, a me ha detto una mattina che sì è fermato a fare benzina
che era di fficile lavorare in quel modo. In che modo? Non si sa. Ci sono state tante incomprensioni
tecniche e tattiche in questa stagione. Col Borussia, con tre gol in vantaggio, bastava rimettere Sanchez nel suo ruolo e coprire gli esterni e invece…”
In conclusione?
“Quest’anno non siamo voluti arrivati nelle prime cinque, ma io non mi arrendo. Sempre forza
viola!”.
La riva si trasforma in un ‘Terzo giardino’
Tagli mirati della vegetazione e, zac, la riva sinistra dell'Arno diventa un “giardino artistico” da 10mila metri quadrati. Per il secondo anno rinasce il “Terzo Giardino”, un intervento di arte pubblica realizzato dal collettivo Studio ++, che si è inspirato alle geometrie dei giardini all’italiana e in particolare al Giardino dei Semplici di Firenze.
La novità 2017 è rappresentata dagli eventi: questo spazio entra infatti a pieno titolo nell’Estate Fiorentina con un programma di incontri, workshop e laboratori per famiglie, che punta ad avvicinare l’ambiente fluviale ai cittadini.
Gli eventi in programma
Il palinsesto di eventi parte sabato 10 giugno con il laboratorio gratuito per famiglie “Il giardino del fiume. Alla scoperta del Terzo Giardino”, organizzato dal dipartimento mediazione di MUS.E. I bambini, insieme a mamma e papà, potranno conoscere le specie vegetali che crescono spontanee sulle rive dell’Arno per riscoprire la dimensione naturale della città. Si prosegue tra giugno e luglio con workshop per grandi e piccini per riscoprire la ricchezza biologica nascosta tra le rive dell’Arno e a guardare la città da una prospettiva insolita.
Guarda le immagini del Terzo Giardino
Il 21 e il 22 giugno Source, il progetto di self-made design ideato dall’associazione Altrove, guiderà un workshop di due giorni, rivolto agli studenti delle università e delle accademie, per la progettazione e realizzazione di piccoli elementi d’arredo destinati al Terzo Giardino.
Il 29 giugno sarà invece la volta di un altro workshop con protagonista Carlo Scoccianti, biologo WWF Toscana e esperto di ecologia applicata al territorio, che cercherà di avvicinare i cittadini al rapporto con il fiume, educando i partecipanti alla natura spontanea a partire dall’osservazione delle diverse specie nel giardino. A settembre sono previste iniziative che coinvolgeranno realtà virtuose a livello nazionale, che hanno saputo riqualificare artisticamente zone di margine.
Come nasce il “Terzo Giardino”
L’installazione “green” del collettivo Studio ++ prende forma all’interno del Progetto Riva, la piattaforma multidisciplinare che riunisce artisti, architetti, performer, operatori culturali e istituzioni in un cantiere di ricerca comune attorno al fiume Arno, promossa da Le Murate Progetti Arte Contemporanea, MUS.E, Comune di Firenze, Regione Toscana, direzione artistica di Valentina Gensini, con il contributo di Publiacqua.
Baby festa nell’orto in terrazza
C’è Alice nel Paese delle Meraviglie, con tanto di fiocco e Bianconiglio da seguire nella sua tana, immaginaria e magica. Ma c’è anche lo scienziato: camice bianco e parlantina svelta per raccontare nello spazio di un pomeriggio le origini del mondo, partendo, ovviamente, dai semi e dalle piante, primi “abitanti” della Terra. Poi si soffia la candelina e si mangia la torta, fra piantine di pomodoro e fiori di tutti i colori.
È il compleanno verde che i bambini fiorentini possono festeggiare a Orsù, l’orto in terrazza al primo piano del negozio Unicoop Firenze di via Carlo del Prete. In terrazza, ma al coperto. Orto, ma anche palcoscenico per ospitare l’animazione della cooperativa Meta, che da 35 anni coordina le attività del consumo consapevole che Unicoop Firenze propone agli studenti toscani.
Feste di compleanno a “Orsù”
Orsù nasce nel 2014 per portare un pezzetto di campagna in città e coinvolgere piccoli e grandi del quartiere in percorsi verdi, di formazione alla sostenibilità e di vera e propria ortocoltura. Da maggio 2017, oltre ai laboratori, Unicoop Firenze ha studiato la formula originale ed economica (100 euro per festa, buffet escluso) per ospitare i compleanni dei piccoli da 4 a 10 anni. Info e prenotazioni: 0554225620.
Visite guidate by night alla Galleria dell’Accademia
Visite guidate e aperture serali per le notti estive della Galleria dell’Accademia di Firenze, che ogni martedì dal 6 giugno al 26 settembre prolunga la sua attività fino alle ore 22.00 accompagnando i visitatori alla scoperta delle tante opere d’arte conservate nel museo, non solo il celebre David di Michelangelo.
Ogni martedì sera si svolge un diverso “Appuntamento ad arte”: alle ore 20.00 gli operatori dei servizi educativi illustrano gratuitamente ai visitatori i capolavori meno conosciuti al grande pubblico. L’iniziativa è offerta solo in lingua italiana.
Come partecipare
Per prendere parte ai percorsi guidati gratuiti basta presentarsi alle 20.00 al meeting point, vicino alla biglietteria muniti di biglietto di ingresso al museo. Le visite vengono svolte con un massimo di 25 persone. La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria: può essere fatta gratuitamente chiamando Firenze Musei al numero telefonico 055 294883.
Il programma di “Appuntamento ad arte”
Ecco gli appuntamenti per il mese di giugno e luglio.
6 giugno
20.00 Formare la forma
Giambologna e il modello per il Ratto delle sabine. Tecniche e procedimenti della scultura in Michelangelo, Giambologna e Bartolini.
13 giugno
20.00 Simboli di passione
il Cristo in pietà del Maestro della Madonna Straus. Singolari rappresentazioni della passione di Cristo nella cultura figurativa fiorentina del Trecento.
20 giugno
20.00 Icone francescane
l'Albero della Vita di Pacino di Bonaguida. Modo e stile della cultura figurativa francescana.
27 giugno
20.00 Fiori di Maria
Botanica e simbologia floreale nell'Annunciazione di Alessandro Allori. L'originale interpretazione di Allori nella tradizione iconografica dell'Annunciazione dal Trecento al Cinquecento.
Martedì 4 luglio
20.00 Il santo, il mercante e la città:
San Giovanni trionfa su Orgoglio, Avarizia e Vanagloria di Giovanni del Biondo.
Culto dei santi e istituzioni civili della Firenze del Trecento e Quattrocento
Martedì 11 luglio
20.00 Percorso celeste di Maria.
L'Assunzione della Vergine di Pietro Perugino e le varianti iconografiche relative al tema della purezza di Maria fra Quattrocento e Cinquecento.
Martedì 18 luglio
20.00 Formare la forma
Giambologna e il modello per il Ratto delle Sabine.
Tecniche e procedimenti della scultura in Michelangelo, Giambologna e Bartolini.
Martedì 25 luglio
20.00 Simboli di passione:
Il Cristo in pietà del Maestro della Madonna Strauss.
Singolari rappresentazioni della passione di Cristo nella cultura figurativa fiorentina del Trecento.
Informazioni sul sito ufficiale della Galleria dell'Accademia.
Nasce la Casa dei babbi (single)
Sono in cinque e sono appena diventati condomini di un’immobile sui generis, fatto di appartamenti autonomi e spazi comuni di socializzazione (tra cui una ludoteca con cucina). Sono gli inquilini della Casa dei Babbi single, che risponde ad un’esigenza diffusa: supportare i padri (in molti casi disoccupati) con figli minori che, dopo il divorzio o la separazione, si trovano in difficoltà economiche e abitative.
Dove è la casa dei babbi
La struttura, di proprietà comunale e situata a Santo Spirito, è gestita dall’associazione GenGle, una rete nata nel 2015 per offrire ai genitori single supporto e consulenze specialistiche gratuite (di avvocati, terapeuti, educatori e life coach).
“Ad essere ammessi in casa, su bando, sono tutti quei papà che non hanno la possibilità di pagarsi un affitto né di vedersi assegnare un alloggio popolare, a causa di redditi oltre soglia – spiega Giuditta Passotto, presidente e ideatrice di GenGle -. Lo scopo è quello di garantire la continuità del rapporto con i figli minori”.
La selezione
Tra gli ospiti, per esempio, c’è anche un babbo che ha vissuto a lungo in un garage senza poter quindi ospitare il suo bambino. La selezione avviene su graduatoria, in continuo aggiornamento, e garantisce l’assegnazione per 12 mesi affrontando una spesa minima. “Ovviamente – sottolinea Giuditta – puntiamo a realizzare percorsi che consentano di abbandonare molto prima questa condizione e iniziare una nuova vita. Nel frattempo, il Comune sta lavorando per mettere a disposizione altri 5 appartamenti”.
‘Icché Ci Vah Ci Vole’ a Villa Favard
Torna “Icchè Ci Va Ci Vole” festival sperimentale per la creazione di immaginari condivisi. Dall'8 all'11 giugno a Villa Favard prende corpo un'iniziativa promossa da alcune realtà giovanili emergenti, un festival all'insegna della partecipazione e della condivisione di spazi e idee.
Il festival è gratuito e aperto a tutti, realizzato principalmente da volontari, in primis dalle realtà che hanno ideato l'evento: No dump, Riot Van, Progeas Family. “Ci muoviamo con un approccio alternativo alla canonica progettazione culturale – spiega Mauro Andreani di No dump – Icché Ci Vah Ci Vole vuole creare connessioni tra la cultura underground contemporanea, la cittadinanza e le istituzioni promuovendo la condivisione delle esperienze e facendo rete in modo che il festival non sia solo un momento ludico ma anche educativo”.
Le novità di Icché Ci Vah Ci Vole
Quest'anno i giorni sono 4 rispetto alle due giornate dell'anno scorso, nuove realtà culturali e associative si sono unite al progetto, gli artisti che partecipano al festival provengono sia da realtà locali che da contesti nazionali e internazionali.
Il risultato è un evento composto da musica live, teatro itinerante, street art e arti figurative, cortometraggi, design e artigianato artistico, workshop su riuso e autocostruzione, laboratori open source e cortometraggi. Per maggiori informazioni sul programma è possibile visitare il sito internet ufficiale di Icché ci va ci vole.
Cosa non sapete su Sorgane (che compie 60 anni)
Tanti auguri, Sorgane: il 9 giugno compie sessant’anni. Il primo masterplan del quartiere nacque sulla carta sessant’anni fa, contemplava anche un “secondo” piazzale Michelangelo e 40 ettari di città fuori dalla città. Prima dell’arrivo della “Nave”, della “Torre” e degli altri giganti di cemento, nella tenuta di Sorgane, come veniva chiamata allora, c’erano solo campi e una villa. All’inizio del Novecento si contavano appena 160 abitanti.
L’idea alla base della nuova “città satellite” fu discussa il 9 giugno del 1957 in occasione del convegno nazionale “Firenze, Sorgane e il Piano regolatore” da 37 architetti e ingegneri, coordinati da Giovanni Michelucci. Tra loro anche importanti firme come Leonardo Ricci e Leonardo Savioli, oltre a Ferdinando Poggi, nipote del Giuseppe che ha disegnato il volto di Firenze Capitale.
Sorgane, come doveva essere
Il progetto di Sorgane era imponente, immaginava un grande quartiere popolare autonomo: case, servizi, negozi e chiesa tra la pianura e le colline, dove era previsto il piazzale panoramico. Così non fu. “Sorgane appartiene alla storia dei conflitti urbanistici, fu molto discussa”. Giancarlo Paba, presidente della Fondazione Michelucci e urbanista, seguì il dibattito quando ancora era studente.
Spiega: “Ci fu un forte contrasto con la filosofia di pianificazione di Edoardo Detti (urbanista e, al tempo, consigliere comunale ndr). Detti immaginava che la città nuova dovesse svilupparsi sull’asse a nord-ovest, lungo pianura, con ampliamenti limitati sulle altre direttrici”.
Figlia di un compromesso
Lo scontro durò 5 anni e Sorgane fu figlia di un compromesso: non più 12mila abitanti, come previsto inizialmente, ma 4mila residenti e ventisette mega-complessi. Oggi questa storia travagliata è diventata un caso di studio, i mastodontici edifici di Ricci e Savioli sono finiti sui libri di architettura.
Paola Ricco, docente a contratto all’Università di Firenze, dopo una tesi di dottorato sul tema sta continuando la sua indagine. “Sorgane rappresenta un frammento di storia dell’architettura, con le sue macrostrutture e il cemento a vista, è specchio di un momento culturale – sottolinea – ma testimonia anche una parte importante della storia urbanistica fiorentina”.
Uno sviluppo travagliato, come successo in altre aree di edilizia popolare. “Sorgane ha cominciato a vivere con difficoltà – continua Ricco – i servizi sono arrivati tardi, all’inizio mancavano del tutto”. Ma cosa rimane di Sorgane sessant’anni dopo? “Come tutte le periferie – osserva Ricco – è un’area che offre spunti per il progetto, ad esempio nella gestione dello spazio pubblico. La riqualificazione di piazza Istria è stata un’occasione importante, ma si deve continuare a lavorare in questa direzione”.
A Villa Vogel un weeked di yoga, meditazione e massaggi
Sarà anche l’occasione per provare lo “yoga in volo”, cullati da una sorta di altalena mentre si è impegnati nelle posizioni dell’antica disciplina. Sabato 10 e domenica 11 giugno torna nel parco di Villa Vogel il festival delle discipline olistiche e del benessere “Csen in Harmonia”.
L'evento porterà nel parco dell’Isolotto tante attività, da provare gratuitamente: dal bagno di gong, ai massaggi (cinese, ayurveda), dalla meditazione alla riflessologia plantare, passando per pilates, tai chi, qui gong, danza orientali e tantissimi tipi di yoga (hatha, anukalana, acro, yoga dance, solo per citarne alcuni).
Csen in Harmonia 2017
L’evento, organizzato da Csen Firenze in collaborazione con il Quartiere 4, prevede eventi, lezioni aperte, workshop, musica e laboratori di cucina vegana e crudista con ingresso libero. Si svolgerà tra il chiostro di Villa Vogel, che per l’occasione si trasforma in un’area meditazione, la Limonaia, che ospiterà invece i convegni, e il parco dove infine prenderanno posto i tanti espositori, la zona yoga e il corner per fare uno spuntino.
Il festival sarà aperto sia sabato 10 sia domenica 11, dalle 10 del mattino fino alle 20 della sera. Informazioni e programma completo sul sito ufficiale di Csen in Harmonia 2017.
Calcio storico fiorentino 2017: biglietti, date e prezzi
Calcio storico fiorentino, ci siamo: parte mercoledì 7 giugno la vendita dei biglietti per il torneo di San Giovanni 2017. È possibile acquistare i ticket di ingresso nei punti vendita Boxoffice Toscana (comprese i supermercati Coop.fi dov'è attivo il servizio) e anche online.
Date e biglietti
Per la partita di sabato 10 giugno che vedrà i Verdi battersi contro i Rossi, l’apertura delle vendite scatterà il 7 giugno alle ore 11 sia online che nei punti box office. Per l'incontro di domenica 11 giugno, Azzurri contro Bianchi, si potranno comprare i tagliandi nei punti vendita dalle ore 11.00 del 7 giugno, mentre eventuali posti rimanenti potranno essere acquistati dalle 11.00 dell’8 giugno. Per questo match sarà possibile acquistare massimo 6 biglietti a transazione.
Vista la capienza inferiore della tribuna D (1180 posti destinati ai Bianchi) rispetto alla tribuna B (1940 posti per gli Azzurri), il Comune di Firenze ha deciso che per la partita dell’11 giugno i biglietti della tribuna D verranno messi in vendita solo qualora non fosse esercitata totalmente la prelazione da parte dei Bianchi.
Calcio storico fiorentino 2017, i prezzi
Ecco quanto costa assistere al torneo: si va dagli 80 euro della tribuna d’onore centrale ai 29 per le curve popolari. Prezzi intermedi per la tribuna d’onore laterale (60euro per un posto) e per la tribuna al sole (40 euro).
Sul sito del Box Office Toscana si trovano tutte le informazioni e la lista dei punti vendita dove è possibile comprare i biglietti per il torneo del calcio storico fiorentino 2017.
Qui invece le informazioni per i biglietti per la finale del calcio storico fiorentino.