sabato, 24 Maggio 2025
Home Blog Pagina 921

Una doppietta di Kalinic salva la Fiorentina nel derby con l’Empoli

0

Il derby dell’Arno finisce in pareggio. Primo tempo tutto di marca empolese, ripresa col riscatto viola affidato all’attaccante Kalinic che riesce a raddrizzare il doppio svantaggio causato dai gol di Livaja e Buchel. La Fiorentina, poco concentrata, nel secondo tempo si rialza con gli innesti di Kalinic e Bernardeschi che Paulo Sousa, come poi ammetterà anche a fine gara, aveva tenuto in panchina pensando alla gara di europa League in programma giovedì prossimo contro il Basilea. Sousa, in avvio, sceglie Babacar come prima punta supportato da Mati Fernandez e Rebic. In difesa gioca Tomovic mentre Suarez è il prescelto per il centrocampo. L’Empoli punta su Maccarone e Livaja. Saponara agisce da trequartista mentre Buchel da regista a centrocampo.

 

Primo tempo

 

Parte bene l’Empoli davanti ad una Fiorentina che sembra aver preso sottogamba il derby. I ragazzi di Giampaolo creano molto e vedono concretizzare tutti gli sforzi al 18’ quando Livaja segna il suo primo gol in maglia azzurra: in posizione di fuorigioco il croato raccoglie un passaggio di Saponara e di destro, a tu per tu con Tatarusanu, non sbaglia. La Fiorentina prova a riorganizzarsi ma fatica moltissimo. Da una punizione, al 27’, nasce l’azione del secondo gol con Paredes che, dal limite, prende in pieno la barriera ma Buchel ne approfitta e di precisione beffa Tatarusanu. E’ il 2-0 per gli azzurri col quale si va al riposo.

 

Secondo tempo

 

Paulo Sousa corre ai ripari mettendo dentro subito Kalinic e Bernardeschi al posto di Mario Suarez e Rebic. La squadra svolta ed inizia a giocare dopo che nei primi 45 minuti non ha mai impensierito la porta difesa da Skorupski. In pochi minuti il croato raddoppia e rimette in carreggiata la Fiorentina. Al 55’ Alonso mette al centro per Kalinic che stacca di testa, Skorupski sfiora la sfera ma non riesce a deviare. Al 61’ una bell’azione Bernardeschi-Babacar-Kalinic si conclude con quest’ultimo che a due passi dalla porta non sbaglia. Al 78’ in piena rimonta viola è la traversa a dire no a Kalinic. Da lì in poi è un tiro al bersaglio: ci provano Bernardeschi, Vecino, Alonso ma il risultato non cambia. A conti fatti divisione della posta giusta.

 

L’allenatore

 

Il tecnico Paulo Sousa a fine gara parla anche delle scelte fatte ad inizio partita. “Nello spogliatoio c’è un clima soddisfatto per la rimonta e per lo spirito che la squadra ha messo nel secondo tempo. Siamo orgogliosi e felici. Non rifarei le stesse scelte – aggiunge l’allenatore viola – visto come sono andati i cambi. Nel primo tempo è andata male, ma abbiamo fatto un grandissimo secondo tempo e va bene così. Non abbiamo preso sottogamba l’incontro. Nel primo tempo ci hanno pressato bene e non siamo mai riusciti ad uscire dalla pressione dell’avversario. Non abbiamo avuto lucidità tattica di recuperare palla e ripartire”.

Un mese di eventi contro la violenza sulle donne

0

Mostre di pittura, presentazioni di libri, convegni, spettacoli di danza e anche un flash mob in piazza dell’Isolotto. Il Quartiere 4 e la commissione Servizi sociali del Q4 hanno organizzato durante questo mese di novembre la rassegna “Filo rosso” per dire no alla violenza sulle donne.

Sabato 21 novembre nella sala consiliare di Villa Vogel si sono susseguiti convegni, danza, film e una perfomance teatrale. Lunedì 23 invece un flash mob in piazza dell’Isolotto: alle 17.30 tutti i presenti disegneranno un grande cuore umano. Il 24 novembre al Teatro Cantiere Florida (ore 21.00) andrà poi in scena lo spettacolo “Cinque danze contro la violenza”, mentre fino al 3 dicembre prosegue alla Limonaia di Villa Strozzi la mostra fotografica tutta al femminile “Il filo che ci unisce”.

“Come Quartiere crediamo fortemente nell'importanza di realizzare un lavoro educativo e culturale di prevenzione sulla violenza di genere e contro le discriminazioni”, ha spiegato Mirko Dormentoni, presidente del Q4, nella video-intervista de Il Repoter.

LE VIDEO-INTERVISTE QUARTIERE PER QUARTIERE

Ogni mese, Il Reporter gira per le strade dei quartieri fiorentini, raccontando cosa sta succedendo,  grazie a interviste ai protagonisti. Tutti i video sono disponibili nella sezione dedicata e sul canale Youtube de Il Reporter.

 

Gaia, lo sportello del Meyer contro la violenza sui bimbi

0

Ogni anno il Meyer, attraverso il servizio Gaia, assiste oltre 80 tra bambini e bambine che hanno subito maltrattamenti o abusi. Un fenomeno in crescita che richiede un impegno maggiore. Per questo oggi, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Meyer ha presentato lo Sportello Gaia, un nuovo servizio di ascolto e sostegno per i bambini vittime di violenza.

Specialisti al fianco dei più piccoli

Lo sportello resterà aperto ogni martedì, a partire dal prossimo, dalle 15 alle 18. Un’equipe di specialisti (pediatri, psicologi, neuropsichiatri infantili, infermieri e assistenti sociali) sarà impegnata presso il punto di ascolto con l'obiettivo di prevenire e, se necessario, far emergere, casi sospetti di abusi e maltrattamenti.

Allo Sportello, nato grazie al lavoro sinergico del Meyer con l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine, potranno rivolgersi tutti: famiglie, semplici cittadini, ma anche i professionisti – ad esempio pediatri, medici, infermieri, insegnanti, assistenti sociali – che nell’ambito del loro lavoro possono venire a conoscenza di situazioni di sospetti abusi. Attraverso l’ascolto, che avverrà in un ambiente anonimo e protetto per garantire al massimo la privacy degli utenti, gli specialisti dello Sportello Gaia avranno la possibilità di rilevare eventuali fattori di rischio, intervenendo tempestivamente in un’ottica di prevenzione. Ma il loro compito sarà anche quello di avviare, in caso di situazioni di abusi e maltrattamenti già in atto, i necessari percorsi assistenziali, raccordando inoltre il proprio lavoro con quello delle istituzioni competenti, sia giudiziarie sia del territorio (comuni, associazioni di volontariato): il nuovo servizio nasce sotto il segno della sinergia istituzionale e intende proseguire su questa strada. Tra le autorità che saranno presenti all’inaugurazione, Sara Funaro, assessore comunale al welfare, Ornella Galeotti, sostituto procuratore, il colonnello Marco Lorenzoni, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze, Maria Valeria Acquaro, presidente comitato regionale per l’Unicef della Toscana, Valdo Flori, segretario provinciale Fimp e Zaira Conti, direttrice del Progetto Villa Lorenzi.

Come rivolgersi allo Sportello

Per accedere al colloquio, non occorre prendere appuntamento: basta presentarsi tutti i martedì pomeriggio negli orari di apertura dello sportello. Il primo contatto con il nuovo servizio potrà anche avvenire via mail: [email protected]. Ma gli specialisti possono anche essere raggiunti tramite un recapito telefonico, con un numero appositamente dedicato, disponibile presso l’Urp (055.5662332).

Lo Sportello Gaia rappresenta il punto di arrivo di un lungo percorso dedicato ai minori con sospetto abuso e maltrattamento che l’Ospedale Pediatrico Meyer ha intrapreso a partire dal 2005, con la creazione del gruppo Gaia, un équipe multidisciplinare specializzata nella tutela dei diritti dei minori. Dal 2008 al giugno del 2015, il progetto si è occupato della presa in carico di circa 500 bambini e adolescenti, con un trend in continua crescita. In quest’arco di tempo, gli specialisti coinvolti nel gruppo, lavorando in modo sinergico, hanno garantito ai minori un’accoglienza efficace e un corretto inquadramento diagnostico del problema. Per la sua stessa natura, la figura del medico svolge un’importante opera di mediazione in grado di facilitare l’emersione di un fenomeno come quello degli abusi e dei maltrattamenti che, troppo spesso, rischia di restare nascosto. Grazie al rapporto fiduciario che si viene a creare con i piccoli pazienti i medici sono in grado farsi tramite di disagi e malesseri che nascondono realtà troppo dolorose per essere espresse. E spesso, attraverso l’ascolto, si riesce a dar voce a chi rischia di restare senza.

I numeri dell’attività

I maltrattamenti iniziano già a pochi mesi di vita e proseguono per tutta l’infanzia e l’adolescenza. È questo il primo eclatante aspetto che emerge dai dati dell’attività del servizio Gaia. Secondo il report 2014, nel 25% dei casi la violenza avviene quando ancora non c’è la possibilità di esprimerla, ovvero nella prima infanzia. Un’età così prematura che occorrono specialisti capaci di intuire dai “sintomi sentinella” i segnali di malessere che meritano approfondimenti. Per quanto riguarda l’appartenenza di genere, le violenze sono ugualmente distribuite tra i due sessi, con un’incidenza lievemente superiore per le bambine. Per quanto riguarda la provenienza, si nota che la maggior parte dei piccoli aiutati in questi otto anni da Gaia ha origine italiana. E se nel 2008, gli interventi per abusi sessuali erano numericamente equivalenti a quelli per maltrattamenti, negli ultimi anni, quest’ultima casistica ha decisamente preso il sopravvento. Nel 2014, per esempio, i minori vittime di abuso sessuale sono stati il 17%, mentre quelli che hanno subito un maltrattamento sono l’83%.

I dati in Toscana e in Italia

Per capire come vanno le cose in Toscana bisogna rifarsi ai dati del Codice Rosa, un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza. Solo nel 2014, in Toscana sono stati 441 gli accessi di bambini e ragazzi sia nelle Asl che nelle aziende ospedaliere universitarie: tra loro, l’80% aveva subito un maltrattamento, mentre il 20% era stato vittima di un abuso. Moltissimi gli adolescenti che hanno usufruito di questo percorso: 103, nella fascia di età tra i 12 e i 14 anni e 128 in quella dai 15 ai 18. Dalla Toscana all’Italia la situazione resta drammatica. Impressionanti i numeri, delineati dal dossier dell’organizzazione Terre des Hommes che ha elaborato le denunce arrivate alle forze dell’ordine: i reati a danno dei minori sono in vertiginoso aumento. Nel 2004, i casi in Italia erano 3311, nel 2013 sono aumentati fino a 5100 (il 61% riguarda bambine e ragazze). I maltrattamenti in famiglia hanno registrato +87% (da 751 vittime nel 2004 a 1408 nel 2013); l’abbandono di minori è aumentato del 94%; le violenze sessuali aggravate hanno registrato un incremento del 42% mentre la pornografia minorile ha conosciuto un vero e proprio boom, con +411%. Ma c’è ancora molto da fare per far emergere tutte quelle situazioni che rischiano di restare sommerse: un’indagine condotta da Terre des Hommes e Cismai, il Coordinamento italiano servizi contro maltrattamento e abuso all’infanzia, ha rivelato che in Italia ci sono 700mila minori a rischio. Di questi, 140mila sarebbero in condizioni di maltrattamento.

La violenza assistita

Si parla di violenza assistita quando il minore assiste a forme di maltrattamento attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica su figure di riferimento o su figure affettivamente significative, adulte o minori. In Italia, secondo il Cismai, si stima che ci siano 400mila minori “spettatori” di violenze. Un fenomeno rilevato anche dal Gaia: nel 2013, su 85 minori presi in carico, il 12% era stato testimone di violenza domestica.

Fiorentina-Empoli, il club viola: ”Tifosi, non esplodete petardi”

0

Non esplodete petardi. E’ quanto chiede la Fiorentina ai suoi tifosi, dopo quanto successo a Parigi negli ultimi giorni.

l'invito ai tifosi

Nel weekend in Italia il campionato riprenderà regolarmente, e al Franchi di Firenze arriva l’Empoli. Per l’occasione “Acf Fiorentina – si legge sul sito ufficiale della società gigliata – invita i propri tifosi, anche in considerazione del particolare momento storico-politico, a non portare o far esplodere petardi o qualsiasi altro materiale pirotecnico all’interno e all’esterno dello stadio onde evitare allarmismi e situazioni di panico”.

i controlli

“Come di consueto – continua la Fiorentina – saranno effettuati controlli volti ad evitare simili comportamenti che, nella circostanza, saranno più attenti ed accurati”.

Irene Mangani è la nuova portavoce dei giovani cooperatori toscani

0

Irene Mangani, 25 anni, fiorentina, laureata in Scienze per la Pace a Pisa, è la nuova portavoce di Generazioni Toscana, il coordinamento regionale dei cooperatori under 40.

una palestra per i nuovi cooperatori

Mangani, che fin da giovanissima ha partecipato alle iniziative dell’associazione Libera e della Fondazione Il cuore si scioglie, di cui oggi è vicepresidente, ha all’attivo anche un'esperienza di lavoro a Parigi. Lavora all’Associazione cooperative di consumatori distretto tirrenico e nell'ambito del suo incarico si è impegnata a promuovere progetti sociali e educativi.

“Insieme ai membri dell’esecutivo che mi affiancheranno in questa esperienza – ha dichiarato dopo esser stata eletta all'unanimità – vogliamo far diventare Generazioni una palestra dove fare esperienza per crescere. Per questo lavoreremo a iniziative per aumentare il coinvolgimento sul territorio e promuoveremo progetti di tutoraggio per affiancare i cooperatori più giovani. In programma anche viaggi di formazione all’estero e momenti di formazione collettiva”.

Insieme a Mangani, sono entrati nell'esecutivo di Generazioni Toscana: Barbara Fortini, Giulia Fossi, Francesca Drovandi, Marco Prestifilippo, Olmo Gazzarri, Giacomo Giusti, Valerio di Quirico, Dario Santillo.

giovani e grandi cooperatori a confronto

All'elezione è seguito un momento di confronto fra i giovani cooperatori under 40 di Legacoop e i “grandi cooperatori”: Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, Pierluigi Stefanini, presidente Unipol, Mauro Lusetti, presidente Legacoop nazionale e Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana.

Tra i temi discussi, il futuro della cooperazione, le opportunità di stringere alleanze internazionali nel mondo cooperativo, le possibilità di espansione in settori del mercato alternativi a quelli storici e lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, l’applicazione concreta dei valori cooperativi, la diffusione della cultura cooperativa fra le generazioni più giovani e la lotta all’illegalità.


 

Dietro le quinte del presepe ai Bassi (Argingrosso)

0

Lo scolapasta serve per filtrare la rena del sentiero, il colino per dare un tocco di colore alla sabbia del deserto in miniatura. Aldo sta rinnovando la strada lastricata, Sandro pensa a quali giornali contattare per chiedere un articolo. E poi ci sono Renato, Alfio, Vincenzo e Franco. Sono gli angeli del presepe: un gruppo di volontari che inizia a pensare al Natale già nel mese di febbraio, mettendo a punto i cambiamenti per l’allestimento di fine anno.

Dopo 9 mesi di lavoro, mancano gli ultimi dettagli: tra poco più di trenta giorni si alza il sipario sul “Presepe ai Bassi”, che ha casa dal 2005 nei locali della chiesa dell’Argingrosso.

L’anno scorso ha richiamato 22mila visitatori da tutta la Toscana. “Nei giorni prima delle feste la fila arrivava fino al cancello”, racconta fiero Aldo, da cui è nata l’idea del presepe. Fino al 2005 lo creava nella sua abitazione, in tanti suonavano il campanello per vederlo. Ricorda: “Mia moglie si lamentava perché in casa nostra non c’era più posto”.

Presepe meccanizzato ai Bassi argingrosso Firenze

Un presepe in movimento

Il pezzo forte del “Presepe ai Bassi” è rappresentato dalle statuette in movimento: 60 personaggi su decine di metri quadrati di allestimento. Ci sono gli artigiani intenti nei mestieri tradizionali, gli animali al pascolo, i Re Magi in cammino verso la capanna, sebbene al momento le statuette di Gaspare, Baldassarre e Melchiorre siano ancora insacchettate per proteggerle dalla polvere. In 11 minuti di ciclo il presepe racconterà, grazie a effetti speciali (notte, giorno, saette), musica e a un’audio-storia, le vicende che vanno dalla natività alla fuga in Egitto.

L’apertura è fissata per il 19 dicembre, intanto nel laboratorio dei presepisti fervono i preparativi. Le novità 2015 sono il contadino che zappa l’orto, il pescatore con la rete a bilancia, la mucca che viene munta (con tanto di latte che sgorga dalle mammelle) e la nuova struttura per raccogliere le offerte. Anche questa, una volta inserita la moneta, riserverà una sorpresa ai visitatori.

AAA cercasi presepisti

“Il nostro presepe va avanti solo grazie alle offerte dei visitatori”, sottolineano i volontari che dal 2010 hanno creato un comitato. “Qualche persona in più non guasterebbe,  per fare un presepe ci vuole pazienza e tanto lavoro. Dopo anni inizio ad essere stanco”, dice Aldo.

Per vedere il dietro le quinte del presepe, all’Argingrosso passano ogni anno centinaia di bambini delle scuole fiorentine: il prossimo appuntamento è il 21 novembre con 90 piccoli alunni dalle Cure.

Gli orari 2015 del presepe ai Bassi dell’Argingrosso

Quest’anno il Presepe ai Bassi sarà aperto dal 19 dicembre 2015 al 17 gennaio 2016, dal lunedì al venerdì dalle ore 15.30 alle 19; sabato e festivi dalle 10.30-12.30 e dalle 15.30 alle 19. Ma i volontari danno un consiglio: “Meglio venire nei giorni feriali per non trovare fila”.

Firenze Capitale, il presidente Mattarella a Palazzo Vecchio

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà oggi a Firenze alla commemorazione dell’insediamento della Camera dei deputati della IX legislatura del Regno d’Italia, nell’ambito delle celebrazioni del 150esimo anniversario di Firenze Capitale d’Italia.

la cerimonia

La cerimonia si svolgerà a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, a partire dalle 11.15. Alla cerimonia parteciperanno anche gli attori Stefano Accorsi e Laura Morante, che reciteranno alcune letture per ricreare l’atmosfera della prima seduta del Parlamento a Firenze. Accorsi leggerà il Discorso della Corona pronunciato da Vittorio Emanuele II all’apertura della legislatura, mentre Laura Morante l’indirizzo di risposta al discorso. L’allestimento è curato dal Teatro della Toscana.

il programma

Successivamente sono previsti gli interventi del sindaco Dario Nardella, del presidente della Regione Enrico Rossi e dello stesso presidente Mattarella. Le musiche sono state selezionate dalla Filarmonica Gioacchino Rossini e comprendono anche l’Inno nazionale e l’Inno alla Gioia.

il museo di Palazzo Vecchio

A causa della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni del 150esimo anniversario di Firenze Capitale, oggi, mercoledì 18 settembre, il museo di Palazzo Vecchio aprirà alle 13 anziché alle 9. Chiusura alle 19, con ultimo accesso alle 18.

Spesa, torna la colletta alimentare

Un pacco di pasta in più, un paio di omogeneizzati anche se non ci sono bimbi a casa e qualche scatola di pelati. Per partecipare alla Colletta Alimentare del prossimo 28 novembre basta poco, ma il risultato può significare tanto per molti.

un sabato speciale

Non sarà un sabato di spesa qualunque, ma un sabato speso pensando al prossimo. Almeno così auspica il Banco Alimentare che, oltre alle attività in favore dei meno fortunati svolte durante l’anno, ogni ultimo sabato di novembre organizza la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, da 19 anni l'evento di solidarietà più partecipato in Italia.

Quest’anno la giornata sarà in particolare rafforzata dal messaggio di Papa Francesco che campeggia su www.collettaalimentare.it sulla fame come scandalo e sulla condivisione.

supermercati e volontari

Alla Colletta Alimentare parteciperanno migliaia di supermercati e decine di migliaia di volontari in tutta Italia. Anche in Toscana si attende una forte partecipazione. I volontari saranno già dalla mattinata davanti ai supermercati della regione a distribuire i sacchetti e a ritirare le donazioni di chi va a fare la spesa. I generi alimentari che viene consigliato di donare sono alimenti per l'infanzia, riso, olio, biscotti e prodotti in scatola, che verranno trasportati nei magazzini temporanei del Banco Alimentare allestiti a supporto dell’evento per poi essere distribuiti a chi ne ha bisogno.

“Colazioni”

Insieme alla Colletta Alimentare, il Banco Alimentare quest’anno può presentare anche il successo di un’altra iniziativa partita a settembre 2015. Si tratta di Colazioni, il progetto voluto da Kellogg's Italia, Mukki centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno e la Rete dei Banchi Alimentari italiani, che ogni giorno distribuiscono fiocchi di cereali, latte parzialmente scremato e succo di mela a 250 bambini e ragazzi, assistiti da strutture caritative della Toscana. L'iniziativa non ha solo un valore nutrizionale – fiocchi, latte e succo rappresentano certamente una colazione equilibrata –  ma vuole avere anche un valore educativo, dal momento che un bambino nutrito in modo equilibrato diventa un adulto che continuerà a nutrirsi in modo sano ed equilibrato.

Dodici sfumature di video art

Si intitola “Visio. Next Generation Moving Images“, la mostra in corso alla Strozzina (fino al 17 dicembre) curata da Leonardo Bigazzi, che offre l’occasione di un confronto con le opere di 12 video artisti under 35, selezionati attraverso un bando internazionale.

Chi sono gli artisti

Brud (India/Polonia), Alessandro Di Pietro (Italia), Rebecca Digne (Francia), LucFosther Diop (Camerun/Olanda), Hoël Duret (Francia), Roberto Fassone (Italia), Giorgi Gago Gagoshidze (Georgia/Germania), Emilie Pitoiset (Francia), Janis Rafa (Grecia/Olanda), Anike Joyce Sadiq (Nigeria/Germania), Dan Walwin (Gran Bretagna/Olanda), Baha Görkem Yalim (Turchia/Olanda), questi i nomi dei dodici prescelti tra i circa cento che avevano partecipato al bando.

La mostra

La mostra propone uno sguardo sulla produzione di film e video di una nuova generazione di artisti, tutti nati negli anni Ottanta, che hanno vissuto la transizione completa da analogico a digitale, la diffusione di internet come immenso archivio da cui attingere e come canale di distribuzione dei propri lavori, e lo sviluppo di tecnologie video sempre più sofisticate ma allo stesso tempo disponibili su dispositivi portatili come cellulari o tablet.

I lavori

Alcuni artisti prediligono un’estetica cinematografica per coinvolgere lo spettatore in una visione immersiva e poetica, come Rebecca Digne, che nell’opera Kino-Peinture utilizza la pellicola 16 mm, o Janis Rafa, con lo stupefacente slow-motion di un’insolita esplosione-ascensione della videoinstallazione A Sign of Prosperity to the Dreamer.

In New Void Alessandro Di Pietro parte invece dal film Enter the Void di Gaspar Noè, per realizzarne una decostruzione processuale e creare una nuova e complessa struttura narrativa. Utilizzando l’estetica del found footage e occultando con delle maschere i volti dei protagonisti del film, Émilie Pitoiset in The Third Party crea una coreografia surreale, sospesa tra realtà e finzione, in cui riprende e dirige i gesti quotidiani degli impiegati in una banca di Francoforte.

Hoël Duret per girare i suoi film allestisce invece nelle mostre dei veri e propri set cinematografici. Nel film La Vie Héroïque de B.S., l’artista francese elabora un’opera in tre atti fatta di curatissime scenografie e costumi ricchi di riferimenti al design modernista e alle pubblicità o agli show televisivi americani degli anni Cinquanta.

Il visitatore della mostra è chiamato ad una riflessione politica nel video We Are One dell’artista camerunense LucFosther Diop la cui ricerca tra origine da storie di neo-colonialismo e imperialismo messe in scena attraverso una strategia visiva sintetica ed estremamente poetica. Una dimensione fortemente simbolica e performativa caratterizza anche il lavoro di Bah Görkem Yalim, che in Pas de deux propone un’essenziale e tragica coreografia con cui rievocare i sintomi della shell shock syndrome  dei reduci della Prima Guerra Mondiale.

Ironico e irriverente è invece il lavoro del georgiano Giorgi Gago Gagoshidze che con It’s just a single swing of a shovel propone un documentario surreale su una storia di cronaca realmente accaduta nel proprio paese di origine. Lo spettatore è direttamente coinvolto come protagonista nell’opera You Never Look At Me From The Place From Which I See You di Anike Joyce Sadiq che genera un gioco di ombre in cui quella dell’artista interagisce con la presenza fisica dello spettatore.

L’artista e performer Roberto Fassone realizza invece con Jeg er enorme jævler I e II un frenetico collage di immagini pop, spezzoni di video musicali, testi, animazione 3D e filmati trovati online che l’artista integra esibendosi dal vivo cantando in lip syncing la colonna sonora del film. La grafica digitale e l’animazione 3D sono invece le tecniche usate nel video Umstülpung del collettivo Brud (Aditya Mandayam & Ada Pola) dedicato alla forma geometrica che descrive l’inversione del cubo, che per i due artisti rappresenta il tentativo di sovvertire concettualmente il cosiddetto spazio white cube dell’arte contemporanea.

I seminari

Parte degli spazi espositivi sarà dedicata a seminari, incontri e laboratori, che proseguiranno tutti i giovedì fino al termine della mostra con ospiti come Andrea Bellini, direttore del Centre d'Art Contemporain di Ginevra, Erika Balson, lecturer al King's College di Londra e Jason Wood, Direttore Artistico (Film) a HOMEmcr a Manchester. Mercoledì 18 novembre gli artisti in mostra presenteranno al pubblico il proprio lavoro.
 

”Ricomincio da tre”, torna in sala il debutto di Troisi

0

Nel 1981, un film con un regista e attore esordiente al cinema batteva tutti, incassando quasi 14 miliardi di lire e superando quell’anno i grandi campioni di incasso italiani e stranieri.

RICOMINCIO DA TRE

''Ricomincio da tre'', fortunatissimo debutto di Massimo Troisi, prodotto dalla IIF di Fulvio Lucisano e dalla Factory Film, torna in sala solo il 23 e il 24 novembre, distribuito da Microcinema, in una versione restaurata a cura della Cineteca Nazionale del Centro sperimentale di Cinematografia, che permetterà agli spettatori di rivedere, con una qualità tecnica mai raggiunta prima, il titolo più premiato del 1981 e riabbracciare uno dei comici italiani più amati di sempre.

le battute “storiche”

In questi due giorni, il pubblico potrà riassaporare le grandi battute “storiche” di un film entrato nell’immaginario popolare, frasi che sono diventate un tormentone (“Quando c'è l'amore c'è tutto!”. “No, chella è 'a salute!”. […] “Secondo me, è colpa 'e San Francesco, si è nata 'a migrazione 'e gli uccelli”. […] “Voi siete napoletano?”. “Sì, ma non emigrante, eh”).

Il produttore Fulvio Lucisano ricorda che “Troisi all’inizio non voleva girare il film e ci ho messo un po’ a convincerlo, ma ero sicuro che fosse la scelta giusta, perché si trattava di una storia molto personale”. Prima dell’uscita, anche gli esercenti non erano sicuri delle potenzialità della pellicola. “Sia a Torino che a Milano, c’era la paura che il pubblico del nord non lo capisse e che il film non incassasse nulla. Per questo, ho garantito ad alcune sale il loro incasso normale per un periodo di cinque settimane, in modo che, in qualsiasi caso, avrei coperto io i mancati guadagni. Ma non è stato necessario, visto che anche in quelle città 'Ricomincio da tre' ha ottenuto dei risultati trionfali”.

in tutto il mondo

Da lì, il film è stato presentato con successo in tutto il mondo, compresa “una bellissima proiezione a New York all’aperto. In occasione di quel viaggio con Troisi, gli ho presentato  Martin Scorsese, molto interessato a conoscerlo”.

Ricomincio da tre ha anche rappresentato la prima collaborazione tra Massimo Troisi e Pino Daniele, che dopo aver composto le musiche di questo film, si è occupato anche de Le vie del signore sono finite e Pensavo fosse amore invece era un calesse.

ingresso gratis con Il Reporter

I primi 10 lettori che scriveranno all’indirizzo mail [email protected] potranno entrare al cinema gratuitamente per la proiezione del 24 novembre al cinema UCI. Affrettatevi!

dove vedere il film

Queste le sale dove si potrà vedere il film in Toscana:

Firenze – The Space
Firenze – UCI Cinemas
Campi Bisenzio – UCI Cinemas
Chiusi – Clev Village
Colle Val d'Elsa – S.Agostino
Grosseto – The Space
Livorno – The Space
Poggibonsi – Garibaldi
Prato – Omnia Center S.Giusto
Sinalunga – UCI Cinemas
Arezzo – UCI Cinemas