martedì, 22 Luglio 2025
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Firenze ricorda la strage di via dei Georgofili, ventidue anni dopo

Era la notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, ventidue anni fa, quando Firenze viveva una delle pagine più drammatiche della sua storia, l’attentato di via dei Georgofili.

il ricordo

Una bomba provocò la morte di quattro membri della famiglia Nencioni e dello studente Dario Capolicchio, ferì 48 persone e causò gravissimi danni al patrimonio artistico e architettonico della città. Come ogni anno da quel terribile momento, il Comune e la Regione ricordano la strage insieme all’associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili, con una serie di iniziative previste in città.


Alle 17.30 di questo pomeriggio, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati si terrà il convegno “Lo Stato, la giustizia ferita, le indagini e i processi”, al quale interverranno, tra gli altri, l’assessore al bilancio del Comune, il presidente della Regione, il presidente del Senato Pietro Grasso e Giovanna Maggiani Chelli dell'Associazione tra i familiari delle vittime. Parteciperanno anche gli studenti della scuola media di Ponte Buggianese, dell’Isis Leonardo da Vinci di Firenze e dell’Itis Marconi di Lugo (RA).

palazzo vecchio

La sera, alle 21, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, alla presenza della vicesindaca, ci sarà la commemorazione della strage con il concerto “Le Passioni dell’Aria” di Roberto Scarcella Perino, Coro di Voci Bianche del Conservatorio Cherubini, diretto da Santa Tomasello, al pianoforte Sara Degl'Innocenti. Alle 21.30 previsti interventi di Pietro Grasso, Giovanna Maggiani Chelli, del prefetto di Roma Franco Gabrielli (all’epoca della strage funzionario della Digos di Firenze e componente del pool di inquirenti che indagarono sull’attentato) e del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

Alle 22.45 Gran Galà di Opera Arie Famose e cori del repertorio operistico di Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni (a cura di Silvana Froli soprano, Enrico Nenci tenore, Enrico Rotoli baritono, Coro S. Francesco e S. Chiara a Montughi diretto da Enrico Rotoli e Barbara Nizzi e Orchestra La Fortezza diretta da Fabiano Fiorenzani).

il corteo

Alle una del 27 maggio dall’Arengario di Palazzo Vecchio partirà il corteo guidato dal sindaco e formato dai Gonfaloni della Regione, del Comune e della Città Metropolitana di Firenze e dei labari delle Associazioni di Volontariato. Alle 1.04 sarà depositata una corona di alloro sul luogo dell’attentato.


mercoledì

Mercoledì 27 maggio, infine, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio (con inizio alle 10.30) è in programma l’iniziativa dell’assessorato all’educazione “Il senso della strage”, che prevede una lettura offerta dagli studenti della scuola di teatro ‘La stanza dell’attore’ condotto da Giovanni Micoli su un testo di Francesco Colonna e la proiezione di un documentario dell’Associazione tra i familiari delle vittime.
 

Fabrizio De André in concerto… al cinema

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“Faber in Sardegna”, tributo a Fabrizio De André, racconta una parte della vita privata del cantautore, con testimonianze, immagini di archivio e l’ultimo concerto al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998

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Alle Piagge la baby-orchestra parla tante lingue

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Ci sono i bambini più piccoli, gli alunni della scuola elementare, che insieme all’ABC imparano a destreggiarsi tra le note. Ci sono i colleghi più grandicelli, gli studenti delle medie, che seguono un percorso a indirizzo musicale coltivando la loro passione per uno strumento. Sono le due orchestre delle Piagge, che hanno casa nell’istituto comprensivo Gandhi di Firenze, una scuola speciale dove la musica è protagonista.

Con il progetto orchestra delle Piagge, seguito dalla Scuola di Musica di Fiesole, gli strumenti parlano tante lingue: bambini tra i 6 e gli 11 anni con culture diverse e che provengono anche da paesi extra europei imparano a lavorare in squadra, seguono lezioni di ritmica e di orchestra. “Oltre il 40 per cento dei piccoli iscritti alla scuola primaria Duca d’Aosta ha origini straniere – spiega Martina Chiarugi della Scuola di musica di Fiesole – a 6 anni spesso arrivano in orchestra senza sapere ancora bene l’italiano. Qui imparano a comunicare attraverso la musica”.

L’orchestra delle Piagge, che fa parte del sistema italiano delle orchestre e dei cori giovanili, conta 62 elementi e da due anni sono arrivati anche i fiati. I più grandicelli, invece, fanno parte dell’orchestra della scuola media Paolo Uccello, che vanta un indirizzo musicale. Entrambe le formazioni si sono esibite al centro commerciale Coop delle Piagge, mercoledì 13 maggio, per una grande festa della musica.

LE VIDEO-INTERVISTE QUARTIERE PER QUARTIERE

Ogni mese, Il Reporter gira per le strade dei quartieri fiorentini, raccontando cosa sta succedendo,  grazie a interviste ai protagonisti. Tutti i video sono disponibili nella sezione dedicata e anche sul canale Youtube de Il Reporter.

Dite la vostra per piazza Pier Vettori: l’area a ”caccia” delle idee dei cittadini

Un giorno “decisivo” per il futuro di piazza Pier Vettori. Mercoledì 27 maggio, dalle 17 in poi, piazza Pier Vettori ospiterà l’evento centrale del percorso di partecipazione finanziato dalla Regione Toscana attraverso l’Autorità regionale per la Partecipazione, un passo importante nel progetto “Piazzaliberatutti” promosso dalla Onlus fiorentina SaveTheCity- Firenze nel Cuore.

opinioni e suggerimenti

“Sarà l’occasione per residenti e frequentatori di esprimere opinioni e suggerimenti per il miglioramento della qualità di uno spazio con grandi potenzialità ma che oggi appare trascurato e poco frequentato”, viene spiegato.

il plastico

Il laboratorio sarà condotto da facilitatrici professioniste (Sociolab) che lavoreranno con il supporto di tecnici e professionisti esperti (Studio Projekto architetture). Seguendo un percorso interattivo e con il supporto di un plastico della piazza e di materiali di lavoro appositamente creati per la progettazione con i cittadini – viene spiegato ancora – sarà possibile immaginare una piazza diversa: più bella, dinamica e moderna, più accogliente, più adeguata ai bisogni di chi la vive ogni giorno.

I cittadini potranno esprimersi su funzioni, elementi di arredo urbano, verde pubblico, soluzioni per la mobilità e per una maggiore fruibilità dello spazio. Tutte le proposte potranno essere discusse in termini di fattibilità sia con professionisti esperti nella progettazione di spazi pubblici che con referenti dell’Amministrazione comunale.

bambini

Durante l’incontro sarà offerta una merenda e saranno previste attività per intrattenere i bambini e far contribuire anche i più piccoli a dare spunti per la futura piazza Pier Vettori.

Sciopero triplo, giornata nera per chi si muove in bus

Non è il giorno più adatto a mettersi in viaggio sui mezzi pubblici: sciopero triplo e rischio concreto di blocco totale degli autobus a partire dal pomeriggio. Previste infatti tre distinte azioni di sciopero, proclamate, rispettivamente, dalle Rsu Ataf, dalle Segreterie territoriali Uil-Trasporti e Faisa Cisal e dalla Segreteria Territoriale Filt-Cgil.

Autobus fermi nel pomeriggio

Le Rsu Ataf hanno indetto lo sciopero dall'inizio del servizio alle ore 6, per ripartire poi dalle 9,15 alle 11.45 e ancora dalle 15 fino alla fine del servizio. Nella fascia pomeridiana si aggiungeranno anche gli scioperi proclmati da Uil-Trasporti e Faisa Cisal, dalle 16 alle 20, e da Filt-Cgil, dalle 17 alle 21. A questo si aggiunge lo sciopero di operai e impiegati, per l'intero turno di lavoro per quanto riguarda le Rsu Ataf, e per le ultime quattro ore del turno per Uil, Faisa e Filt.

Alle Piagge la baby-orchestra parla tante lingue

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Arrivano da ogni parte del mondo e nella musica trovano un linguaggio comune. La storia dell’orchestra delle Piagge, composta da bambini tra i 6 e gli 11 anni.

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Fiorentina in Europa. Vittoria anche a Palermo

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La Fiorentina si qualifica per l’Europa con un turno d’anticipo. Vittoria per 3-2 al Renzo Barbera in mezzo a grande spettacolo e tante emozioni. Decisiva la rete di Marcos Alonso a poco più di dieci minuti dal termine dopo che il Palermo aveva agguantato in due occasioni il pari grazie a Jajalo e Rigoni dopo i gol di Ilicic e di Gilardino nel primo tempo. E’ la giornata d’addio di Paulo Dybala schierato fin dal primo minuto. Alle spalle dell’argentino Vazquez, che agisce da trequartista. Davanti a Sorrentino, i tre di difesa sono Vitiello, Andelkovic e Gonzalez, mentre nel centrocampo a 5 sulle fasce operano Quaison e destra e Lazaar sulla corsia opposta, con Rigoni, Jajalo e Della Rocca in mezzo. Montella schiera ancora Neto, Tomovic terzino destro, coppia centrale formata da Savic e Gonzalo Rodriguez e Pasqual a sinistra. A centrocampo spazio a Mati Fernandez, Pizarro e Kurtic, mentre il tridente d'attacco è composto da Salah, Gilardino ed Ilicic, l’ex di turno.

 

Primo tempo

 

C’è grande volontà di vincere da parte della Fiorentina che vuole effettuare il controsorpasso al Genoa ed avvicinarsi al quarto posto del Napoli. Dopo pochi minuti dal fischio iniziale arriva una bella conclusione dal limite dell’area di Mati Fernandez che termina a lato non di molto. Al 16’ scambio Ilicic-Salah-Ilicic ma il tiro dello sloveno esce per un soffio alla sinistra di Sorrentino. Al 23’ arriva il gol di Ilicic con una strepitosa conclusione dai 30 metri che va ad infilarsi all’incrocio dei pali. Il trequartista non esulta, per rispetto nei confronti dei tifosi della sua ex squadra, che fino a quel momento lo avevano fischiato ogni qual volta toccava il pallone. Passano tre minuti ed il Palermo risponde subito con un tiro potente, dal limite, di Jajalo che riceve un cross dalla sinistra ed approfitta di un errato disimpegno di Pizarro. Anche questo gol s’insacca all’incrocio dei pali. Passano pochi istanti e i rosanero vanno vicinissimi al sorpasso, con il tiro di Della Rocca che finisce a lato di un soffio. Al 33’ Gilardino riporta avanti la Fiorentina su un tiro al volo di Mati Fernandez. E’ il 2-1 per i viola. La squadra di Montella trova addirittura il terzo gol con un colpo di testa di Gonzalo Rodriguez, che però viene annullato per un presunto fallo dello stesso difensore su un avversario. Si va al riposo con i viola avanti per 2-1.

 

Secondo tempo

 

La ripresa si apre con due nitide occasioni da gol per la Fiorentina prima con Joaquin che aveva rilevato Salah già a metà primo tempo a causa di problemi muscolari e poi ancora con Gonzalo Rodriguez. Al 62’ passaggio in profondità di Ilicic per Joaquin che salta Sorrentino defilandosi però troppo, costringendolo a rimettere in mezzo il pallone sul quale non arriva nessun compagno. Reagisce la squadra di Iachini: traversone dalla sinistra di Della Rocca per il neoentrato Belotti, il cui colpo di testa viene messo in angolo da Neto. Il momento è propizio per i rosanero che trivano il pareggio al 69’ sugli sviluppi di un corner battuto da Dybala: batti e ribatti in mezzo all’area, con il pallone che arriva sui piedi di Rigoni che, a due passi da Neto, non sbaglia. Al 72’ la Fiorentina cerca ancora il vantaggio con una grande azione sulla destra di Joaquin, che appena entrato in area scarica un tiro che viene però ribattuto con i piedi da Sorrentino. A poco più di dieci minuti dal termine la Fiorentina trova la terza rete, questa volta con Marcos Alonso, entrato da non molto al posto di Pasqual, abile a sfruttare nel migliore dei modi la sponda di testa di Gilardino, battendo Sorrentino con un bel tiro di sinistro. All’88’ il Palermo cerca ancora la rimonta con un tiro dalla distanza di Vazquez ribattuto malamente da Neto. Successo fondamentale per la Fiorentina, che approda matematicamente in Europa League.

 

L’allenatore

 

Vincenzo Montella parla della vittoria e del suo futuro. “E’ stata fatta una grande partita. A fine campionato siamo tutti stanchi di nervi ma abbiamo vinto meritatamente. Il nostro campionato non finisce a Palermo perché c’è ancora una piccola possibilità di agganciare il Napoli e c’è comunque un quinto posto da difendere. Ogni squadra ha qualche rammarico all’interno di ogni stagione ma noi abbiamo fatto sempre il massimo senza snobbare nessuna competizione. Abbiamo avuto anche un pizzico di sfortuna, penso alla partita in casa contro il Verona. Sul futuro – continua Montella – dico che i contratti esistono, così come i programmi. Siamo arrivati alla fine di un ciclo forse più velocemente di quanto avevamo programmato. C’è molto rispetto tra le parti, mi sento molto corretto nei confronti della società così come la società lo è nei miei confronti. Al momento della firma del rinnovo c’era una clausola non scritta ed è questa che vi sto raccontando. La Fiorentina non è una società che mi sento stretta, ma non ho la presunzione di sentirmi l’allenatore migliore per questo club”.

Meteo, allerta maltempo in Toscana fino a mezzanotte

Meteo, stato di allerta oggi in Toscana per “piogge diffuse, solo occasionalmente temporalesche, dalle 8 alla mezzanotte”. Lo ha emesso la Sala operativa della Protezione civile regionale: l’allerta – viene spiegato – riguarda le province di Arezzo, Firenze, Pistoia, Prato, Siena, in corrispondenza dei bacini Sieve, Medio Valdarno, Reno Santerno, Casentino, Chiana, Valdarno Superiore e Tevere.

le precipitazioni

Sono previste precipitazioni diffuse in graduale intensificazione sulle zone appenniniche della provincia di Firenze e su gran parte della provincia di Arezzo. Su queste zone – viene spiegato ancora – sono attesi cumulati medi significativi con cumulati massimi molto elevati in singole situazioni.

rischio allagamenti

Saranno possibili allagamenti diffusi nelle aree depresse dovuti a ristagno delle acque o a tracimazioni dei canali e innalzamento dei corsi d'acqua con possibili locali inondazioni nelle zone vicine all'alveo e frane e smottamenti nelle aree a più alta pericolosità idrogeologica.

L’editore de il Reporter risponde a Donzelli

In relazione al comunicato stampa di Giovanni Donzelli sulla distribuzione attraverso il Reporter del materiale elettorale di due candidati alle prossime elezioni regionali, Bunker srl, editore della testata, specifica quanto segue:

il Reporter è edito da una società privata, Bunker srl, che si fa carico dei costi del giornale, stampa e distribuzione comprese. E’ dunque falso quanto affermato da Donzelli che “il Comune abbia pagato per il 2015 oltre 40mila euro per la stampa e la distribuzione del mensile”: il Comune di Firenze – come altri inserzionisti – ha acquistato per il 2015 pagine pubblicitarie all’interno del giornale, come da determina citata da Donzelli, esclusivamente per impaginazione, stampa e diffusione della comunicazione istituzionale a cura dei Quartieri.

Il materiale elettorale distribuito con l’ultimo numero de il Reporter viene pagato a Bunker srl come qualsiasi altra pubblicità veicolata attraverso il nostro giornale. Ogni altro candidato interessato a utilizzare il nostro giornale come strumento di diffusione del suo materiale avrebbe potuto farlo.

Bunker srl ci tiene infine a diffidare Donzelli o chi per lui dall'affermare che “la società ha incassato denaro per fare qualcosa che invece è già stata pagata dal Comune”, trattandosi di clienti e operazioni commerciali distinte e separate.

L’ingegnere-calzolaio prende il posto del maestro

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“Come, hai fatto ingegneria e ora ti ritrovi allievo dal calzolaio?” chiedeva ironico Beppe, il ciabattino storico di Ponte a Greve, zona sud ovest di Firenze. Ma questo giovane apprendista, 30 anni, originario di Poggio a Caiano e una laurea all’Università di Firenze, il mestiere l’ha preso sul serio, tanto che adesso porta avanti questo lavoro artigianale e si fa chiamare “Giacomo l’ingegnere-calzolaio”.

Ha aperto una sua bottega, poco distante dal negozio che era del maestro: Giuseppe Sala, semplicemente “Beppe” come lo conoscevano tutti, 50 dei suoi 73 anni li ha passati a lavorare in via Pisana. Il 4 marzo scorso è morto in un brutto incidente stradale. Prima di andarsene, da un mese aveva finalmente trovato un apprendista a cui avrebbe voluto cedere l’attività in vista della pensione, la prossima estate.

Beppe il ciabattino e l'apprendista (ingegnere)

Lo cercava da tempo e lo ha scovato per una coincidenza. “Il commercialista di mio padre e quello di Beppe si conoscevano”, racconta Giacomo Barenghi, una laurea in ingegneria edile nel 2013 e poi tanti lavoretti. Niente di stabile: 6 mesi come agente di commercio, 5 saltando da uno studio di architettura all’altro.

“Ho mandato curriculum ovunque – dice – quando ho saputo di Beppe mi sono detto ‘perché stare a far niente, intanto vado a imparare un mestiere’, è stata una scelta fatta a pelle”. Alle spalle non aveva esperienza nel settore, solo del fai-da-te in casa, ma “Beppe diceva che avevo una buona mano”.

L'ABC del calzolaio

Giacomo sorride quando parla della nuova professione, scoperta quasi per caso e in cui si è buttato a capofitto. In trenta giorni da apprendista ha imparato i rudimenti, come risuolare, rifare i tacchi, mettere una cerniera. “Il massimo per me sarebbe creare scarpe su misura – confida – per ora inizio a fare riparazioni. Se avrò modo seguirò corsi professionali”.

Dietro all’impresa del giovane calzolaio non ci sono banche e prestiti, ma un’intera famiglia: il capitale l’ha investito nonna Maria; babbo Giovanni e mamma Simonetta hanno aiutato nel trasloco dei macchinari e dei materiali, comprati dai parenti di Beppe, verso il nuovo laboratorio, quaranta metri quadrati in via De’ Menabuoi, poco lontano dal nucleo storico di Ponte a Greve.

Impresa di famiglia

“Non mi sarei mai aspettato di passare dall’ingegneria al calzolaio – ride Giacomo – non c’è confronto rispetto a quando studiavo, qui le giornate passano veloci, non sai che soddisfazione provavo quando i primi lavoretti venivano bene”. Una seconda vita per Giacomo, una seconda vita per un mestiere tradizionale. A Ponte a Greve l’eredità di Beppe non è andata persa, ha trovato una strada inaspettata.

Beppe calzolaio Ponte a Greve, Giuseppe Sala ciabattino Firenze

Chi era Beppe il calzolaio di Ponte a Greve

Ha fatto le scarpe a mezzo rione. Certo, ogni tanto bucava le consegne o dava per disperso qualche paio nel gran trambusto del negozio, ricordano tra i sorrisi i tanti clienti affezionati, ma le scarpe a Ponte a Greve si portavano da lui, “il miglior ciabattino della zona”, dicono.

Era fatto così Beppe, al secolo Giuseppe Sala, classe 1941, disordinato, caotico ma con le persone e le calzature ci sapeva fare. Aveva aperto la prima bottega in via Pisana cinquant’anni fa. Il 4 marzo è stato investito in via Baccio da Montelupo mentre tornava a casa. Per il suo funerale si è mobilitato mezzo rione: Beppe qua era un’istituzione.