lunedì, 9 Settembre 2024
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Sagre in Toscana ad agosto: le feste gastronomiche tipiche da non perdere

Nel pisano ci sono gli "schiaffoni", mentre sulla costa si gusta il favollo. Sulle Apuane si fa festa con la pattona e in Maremma va in scena una sfida di "granocchie". Guida alle sagre dove assaporare piatti tipici

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Le sagre in Toscana, organizzate durante tutto il mese di agosto 2024, sono un vero e proprio viaggio tra i sapori del territorio: dalla Versilia alla Maremma, passando dalla provincia di Firenze questi eventi gastronomici mettono in vetrina le ricette tipiche di ogni zona. Così in Lunigiana troviamo il panigaccio e la pattona, sulle Apuane la pupporina, sull’Amiata l’acquacotta. E poi le tante varianti dei tortelli (mugellani, maremmani e pure i “tordelli” lucchesi), senza dimenticare zuppe, carne alla brace, caciucco e pesce. Insomma più che delle semplici sagre sono un piccolo compendio della cucina tradizionale toscana. Abbiamo selezionato gli appuntamenti più interessati dall’inizio alla fine del mese, passando per Ferragosto.

Le sagre da non perdere ad agosto nei dintorni di Firenze

In provincia di Firenze è il Mugello a fare il pieno di sagre in questo mese di agosto. Il tortello mugellano, rigorosamente di patate, abbinato ai sughi più diversi è il piatto forte della classica sagra organizzata nel campo sportivo di Sagginale, frazione di Borgo San Lorenzo, che sul menù ha anche carne alla brace e bistecca (dal 3 al 15 agosto, tutti i giorni, domenica e Ferragosto anche a cena). Altra pietanza tipica del territorio è la polenta, protagonista a Firenzuola, prima nella frazione di Trarvesa (14-15 agosto) e poi a Pietramala (il 17 agosto). Spostandosi invece a Fucecchio, un must dell’estate che si replica ormai da 53 edizioni a Galleno è la sagra della bistecca, in corso tutte le sere fino a Ferragosto.

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Le sagre d’agosto 2024 in Versilia e sulla costa toscana

Virando verso la costa toscana, il menù delle sagre d’agosto punta sul pesce. Succede ad esempio a Lido di Camaiore, con la festa organizzata dalla Croce verde dall’8 al 18 agosto, quest’anno giunta alla 25esima edizione. Cucina marinara in provincia di Livorno, con piatti a base del tipico granchio favollo e cacciucco (Rosignano Marittimo dal 15 al 17 agosto) e con una festa della cozza sulla costa degli Etruschi (23-25 agosto a Cecina).

Basta un viaggio di mezz’oretta in auto dalla costa pisana, dal 5 al 15 agosto, per raggiungere anche la 28esima Sagra degli Schiaffoni, appuntamento che il Circolo ARCI di Campo (San Giuliano Terme) dedica da 28 anni a questo tipo di pasta fatta a mano, abbinata a sugo di funghi, pesto, cinghiale o ragù toscano. Più a sud, vicino al parco dell’Uccellina, Alberese dà la possibilità dal 10 al 28 agosto di assaporare la buona carne maremmana.

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Dalla Lunigiana al Monte Amiata

Questo viaggio tra le sagre tipiche in Toscana ci porta sui monti, dove durante il caldo mese di agosto trovare non solo prelibatezze del territorio ma anche fresco. Iniziamo da nord, dalla Lunigiana. Podenzana (Massa Carrara) mette sul suo menù il panigaccio, tradizionale focaccia non lievitata a base di acqua, farina e sale cotta nei testi (piatti di terracotta) che è anche tutelata da un consorzio (dal 9 all’11 agosto e poi dal 14 al 18 agosto). Ad Agnino (vicino Fivizzano) è protagonista la pattona, piccolo pane sottile preparato con un impasto di farina di castagne DOP, insieme a primi piatti e carne alla brace (dal 16 al 18 agosto e dal 23 al 25 agosto).

Anche qui la parte del leone la fanno i tortelli, anzi i “tordelli lucchesi” per dirla come quelli del posto: due sagre in particolare sono dedicate a questa prelibatezza. A Farnocchia (Stazzema) il 10 e 11 agosto e il weekend successivo si assaporano tortelli al sugo insieme ad altri piatti della cucina apuana come gli sgabei (pasta di pane fritta), mentre a Bozzano (Massarosa) fino al 15 agosto la pasta ripiena è affiancata da un’altra prelibatezza della zona, la pupporina, il dolce del paese preparato con farina, uova, zucchero, burro, lievito, semi d’anice, un pò di marsala e scorza di limone.

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Scodelle alla mano poi per la sagra della zuppa di Aquilea, organizzata nel paese omonimo, per celebrare questo piatto preparato con verdure ed erbe spontanee della zona (2-4 agosto e weekend successivo). Si tratta dell’unica zuppa inserita nell’elenco delle ricette PAT (Prodotto agroalimentare tipico Regione Toscana).

Andando molto più a Sud, nel basso Casentino, la sagra degli gnocchi fatti con la patata bianca di Faltona valorizza questo ingrediente tipico della frazione di Talla (Arezzo).

Sul Monte Amiata invece il paese di Santa Fiora custodisce un tesoro culinario: l’acquacotta, una zuppa tipica preparata con cipolla, sedano e uova. L’appuntamento gastronomico a Santa Fiora è dal 9 al 18 agosto con gli stand aperti sia a pranzo che a cena (eccetto che il primo giorno, solo alla sera). Sempre sul Monte Amiata, Seggiano, dal 14 al 18 agosto, ospita la sagra del picio che come punto di forza ha l’impiego di prodotti toscani di qualità. Quest’anno  i protagonisti sono il marrone del Mugello Igp, il miele della Lunigiana Dop, l’Olio Seggiano Dop, il Pane Toscano Dop e il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp.

Le sagre tipiche nell’interno della Maremma toscana: gli eventi di agosto 2024

È proprio il caso di dirlo, i menù delle sagre della Toscana, anche in questo mese di agosto, propongono tortelli in tutte le salse. Non sono però tutti uguali: il Mugello e la zona lucchese, come abbiamo visto, hanno le proprie ricette tipiche. E così anche la Maremma, con il classico ripieno di ricotta e spinaci. Accompagnati da ragù, funghi o dal semplice condimento di burro e salvia, questi tortelli sono il piatto forte della sagra organizzata a Valpiana (Massa Marittima) dall’8 al 18 agosto, ogni sera. Ma ogni borgo conserva gelosamente la sua ricetta: Castell’Azzara ad esempio da oltre 40 anni dedica ai suoi tortelli una sagra, che quest’anno cade domenica 11 agosto.

Cambiando del tutto sapori, il biscotto salato è l’antico cibo di Roccalbegna, che viene fatto risalire addirittura al Medioevo. Viene preparato con semi di anice, farina, olio extra vergine di oliva, vino bianco e un pizzico di sale. Ha una forma intrecciata caratteristica, simile a un bretzel ed è un Presidio slow food. A questo dolce il paesino della Maremma dedica una sagra (11, 12, 14 e 15 agosto) in cui gustare anche zuppe e specialità tradizionali.

Altri piatti del popolo, molto comuni in Maremma, sono quelli a base di carne di rana: nel borgo medievale di Paganico, dal 24 agosto al 1° settembre, la Sagra della Granocchia oltre ai consueti stand gastronomici, prevede anche un palio (di carriole che trasportano rane) e una gara culinaria tra i rioni a base di rane. Andando a caccia di sagre in questo mese di agosto, un borgo della Maremma da (ri)scoprire è Sorano, soprannominato da alcuni la “Matera della Toscana”. Il prosciutto e i formaggi soranesi sono al centro della festa promossa ogni sera dall’8 al 22 agosto nel centro storico, insieme a eventi per grandi e piccoli.

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