L’associazione riunisce mogli, madri, e figlie dei 250 uomini e bambini del villaggio uccisi dai paramilitari serbi, il giorno dopo l’inizio dei bombardamenti Nato su Belgrado.
La tre giorni è stata presentata stamani in Palazzo vecchio dal consigliere del Gruppo Spini Tommaso Grassi e si svilupperà in cinque sessioni.
Si parte il pomeriggio del 20, dedicato alla conoscenza e alla comprensione della pittura e del lavoro di Sara Melauri, nonché del progetto di aiuto alla Associazione delle Vedove di Krusha Grande.
Sabato mattina si aprirà invece una riflessione sui rapporti tra nonviolenza e teorie trasformative, come sociologia, religione, politica, antropologia culturale, pedagogia e fisica, con interventi di Alberto L’Abate, che coordinerà l’incontro, Don Alessandro Santoro, Valdo Spini, Alberto Cacopardo, Idana Pescioli, Antonino Drago.
In pomeriggio ci saranno proiezioni e discussioni di film legati al tema della nonviolenza come “Quit India” di Alice Concari e “Madri” di Barbara Cupisti
Infine domenica si svolgerà una tavola rotonda con i rappresentanti di associazioni che operano per superare le guerre e dar vita ad un modello di sviluppo basato sulla solidarietà. L’iniziativa si chiuderà nel pomeriggio con la proiezione di alcuni documentari sulle lotte nonviolente più importanti di questo secolo, come quella di Solidarnosh contro la dittatura comunista in Polonia e la lotta dei neri in USA contro le discriminazioni razziali.