domenica, 8 Settembre 2024
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Biennale dell’antiquariato: l’edizione 2024 da Tiziano a De Chirico

Dal 28 settembre al 6 ottobre torna uno degli appuntamento con l'antiquariato più importanti al mondo: 80 gallerie selezionate esporranno a Palazzo Corsini opere che vanno da Tiziano a Bronzino fino a Le Corbousier

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Torna dal 28 settembre al 6 ottobre 2024 la Biennale Internazionale dell’Antiquariato e Firenze si prepara ad accoglierla.

La 33ma edizione della Biennale vedrà a Firenze, a Palazzo Corsini, il meglio della scena mondiale con 80 gallerie e 14 nuove prestigiose partecipazioni internazionali.

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In mostra pezzi da museo: da una testa del vescovo Andrea de’ Mozzi (1296-1300 ca.), attribuita a un collaboratore di Arnolfo di Cambio proposta da Botticelli Antichità alla Madonna col Bambino del Bronzino dell’antiquario Maurizio Canesso. E ancora, la Madonna con il Bambino e la Santa Maria Maddalena di Tiziano, due capolavori – riconosciuti come autentici del maestro veneziano da illustri esperti d’arte, tra cui Federico Zeri – che arriveranno a Firenze con la galleria Carlo Orsi e il raro “Paesaggio Notturno con Storie di Cerere” di Jan Brueghel I, detto dei Velluti, presentati dalla Galleria Caretto & Occhinegro. Solo alcuni dei pregiatissimi pezzi che troveranno spazio alla Biennale dell’Antiquariato 2024 a Firenze che vedrà in mostra anche gioielli più vicini alla contemporaneità, come  il pastello divisionista di Umberto Boccioni (Ritratto di giovane, 1905 circa) proposto da Antonacci Lapiccirella mentre per il Novecento sono annunciate alcune opere di Le Corbusier da Tornabuoni Arte, Alberto Savinio da Sperone Westwater con un “Notturno” del 1950 e un De Chirico del 1933 da Farsetti intitolato Le figlie di Minosse (Scena antica in rosa e azzurro II).

Biennale 2024: a Firenze il meglio dell’antiquariato internazionale

Tra gli espositori dell’edizione 2024 della Biennale a Firenze gallerie di antica tradizione come Colnaghi, fondata nel Settecento, Agnews, londinese è del 1817, la galleria Enrico Frascione – la cui famiglia si occupa di dipinti antichi dalla fine dell’800 e vanta la partecipazione alla Biennale di Firenze dalla prima edizione nel 1959 – e ancora Botticelli Antichità, inaugurata proprio nel 1959, Bacarelli e Longari.

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La maggior parte delle gallerie che esporranno alla BIAF, ha all’attivo in media dai 30 ai 50 anni di esperienza come Sarti, Tornabuoni, Lampronti, Piva, Sperone & Westwater, Dickinson il cui fondatore Simon Dickinson in passato ha scoperto opere di Botticelli, Tiziano e Rubens, tra i molti.

BIAF 2024: tra i galleristi, i talent scout dei capolavori

Tutte queste gallerie, piccole o grandi che siano, hanno contributo a formare il gusto dei collezionisti internazionali e hanno venduto – e tuttora vendono – capolavori ai musei più importanti al mondo.

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Non fanno eccezione a questi elevati standard le Gallerie di recente fondazione o dirette da giovani galleristi, che porteranno a Palazzo Corsini nuove scoperte e rarità. Tornano a Firenze Caretto & Occhinegro e Romano Fine Arts ed entra per la prima volta Flavio Gianassi con sede a Londra, che esporrà un’accurata selezione di dipinti e sculture italiane dal XIV al XVII secolo tra i quali una grande croce dipinta di Giovanni da Rimini e tre piccoli tondi di Bicci di Lorenzo. Prima partecipazione anche per altre due gallerie estere molto prestigiose: Lullo Pampoulides (Londra) e Rob Smeets (Ginevra).

Su tutte, sia che trattino l’antico che il contemporaneo, vigilerà il Comitato di Vetting composto da 55 esperti dei vari settori (dipinti, sculture, ceramiche, arredi, disegni, argenti). Un pool di studiosi chiamato a verificare ogni singolo oggetto prima che le porte di Palazzo Corsini aprano ufficialmente.

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