venerdì, 26 Aprile 2024
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Compleanno fiorentino per il tricolore

Un fitto calendario di eventi per festeggiare l'anniversario della bandiera italiana

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Buon compleanno, Tricolore. Il 7 gennaio la bandiera italiana festeggia i primi 215 anni di vita con una festa – diffusa su tutto lo stivale – che a Firenze trasformerà la città in un vero e proprio evento per celebrare, insieme con il vessillo, l’unità e la solidarietà nazionale.

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LA FESTA. Le celebrazioni inizieranno alle 9.30 di sabato prossimo nel Salone dei Cinquecento con gli onori alle bandiere e i saluti delle autorità (il Comune di Firenze sarà rappresentato dall’assessore Di Giorgi). A seguire l’intervento del professor Antonio Santoro e la premiazione del concorso (indetto dall’assessorato all’educazione e dal Rotary Club dell’Area Medicea in collaborazione con la Direzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale e con gli altri partner dell’evento) riservato alle scuole primarie di Firenze e provincia sul tema ‘Il Tricolore, una storia sempre viva tra passato e futuro’. In tutto sono stati esaminati dalla commissione, un centinaio di lavori. La mattinata si concluderà con un’esibizione del Coro della Ruota. La sera, invece, all’auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze ci sarà il concerto della banda del Corpo militare della Croce Rossa. Si esibirà anche il contralto Lisetta Luchini.

LA STORIA. Il Tricolore nacque il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia. Quell’abbinamento di tre colori venne proposto dal cittadino deputato Giuseppe Compagnoni, di Lugo di Romagna. E identificò l’embrione del primo Stato italiano: la Repubblica Cispadana. Nel gennaio del ’97, celebrando i duecento anni di vita, venne così istituita la Giornata nazionale della bandiera.

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L’ASSESSORE. «Grazie alle iniziative per il 150° dell’Unità e grazie anche al lavoro instancabile e fondamentale di due presidenti della Repubblica come Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano – ha rilevato Rosa Maria Di Giorgi – la nostra bandiera si è affermata come il simbolo di tutti gli italiani. Ora il Tricolore deve diventare sempre di più il simbolo di una comunità accogliente che abbraccia tutti i suoi componenti. A cominciare dai nuovi cittadini. In questo modo gli restituiremo il suo significato originale: non quello di divisione e guerra al quale il Tricolore è stato a lungo associato nel corso del Novecento, ma quello positivo e pacifico di solidarietà, di aggregazione, di simbolo degli ideali democratici e costituzionali alla base della nostra Repubblica». «Il Tricolore rappresentò e rappresenta l’unità del popolo – ha concluso l’assessore all’educazione – la nostra società sta cambiando: oggi è rappresentata non solo da quei cittadini che sono nati in Italia ma anche da quelli che vi sono arrivati in seguito. La nostra bandiera può essere la base comune sulla quale unire tutti».

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