sabato, 20 Aprile 2024
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Conosci la biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo?

Una casa dei libri tutta da scoprire. A due passi dalla stazione di Firenze la Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo è molto di più che un ambiente raccolto e silenzioso per studiare

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Potrebbe passare inosservata a causa delle transenne dei lavori, ma in piazza dell’Unità Italiana, al piano terra di Palazzo Cerretani (sede del Consiglio Regionale) si trova la nuova Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo. In pieno centro e in posizione strategica rispetto al capolinea della tramvia, questa biblioteca è un nuovo polo tutto da scoprire.

Inaugurata nel 2016, la Biblioteca della Toscana è nata dall’unione di tre collezioni: la biblioteca giuridica del Consiglio Regionale, quella della Giunta Regionale e la biblioteca dell’Identità toscana, quest’ultima costituita dai volumi di storia locale dello studioso Giorgio Mugnaini. Insieme costituiscono una fonte preziosa per gli studenti di giurisprudenza e per gli storici della Toscana.

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I SERVIZI della biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo

La nuova biblioteca è aperta a tutti e offre una vasta gamma di servizi gratuiti. I più interessanti, oltre il prestito e l’accesso a internet, sono da un lato la possibilità di riservare una postazione di studio sulla quale lasciare i libri in consultazione senza doverli riporre sugli scaffali a fine giornata. Dall’altro, l’accesso a tutti i più recenti numeri delle più di cento riviste, esposte nell’Emeroteca, a cui è abbonata la Biblioteca dal 2011. Inoltre, questa sala è stata pensata per accogliere eventi, come presentazioni di libri o conferenze. Nelle stanze successive è possibile scoprire, oltre a libri rari, alcuni affreschi emersi fortuitamente durante i lavori.

 

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LA BIBLIOTECA “SOTTERRANEA”

Risalgono circa all’800 quando il Palazzo era ancora una residenza privata, prima di essere ceduto alle Regie Ferrovie dello Stato e successivamente alla Regione. Un’altra scoperta inaspettata è avvenuta nel sottosuolo, quando sono stati rinvenuti i resti di una fattoria di epoca romana tra i quali si riconoscono gli ambienti anticamente dedicati alla vinificazione dell’uva. Gli scavi non sono aperti al pubblico, ma presto saranno visitabili.

 

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LE NOVITÀ IN CATALOGO

Nonostante abbia già un notevole catalogo, la Biblioteca dal 2016 ha acquisito due nuovi fondi: uno dedicato agli studi sulla comunicazione ceduto dal Comitato Regionale per le Comunicazioni della Toscana. Il secondo è stato donato dagli eredi di Oriana Fallaci e raccoglie, oltre ai suoi libri, anche alcuni strumenti di lavoro e ricordi particolari collezionati durante i suoi viaggi, oggi esposti in una teca nella Sala a lei dedicata.

La Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo è molto di più che un ambiente raccolto e silenzioso per studiare, è un posto nuovo, moderno, versatile e tutto da vivere.

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