Il progetto si rivolgeva a quella fascia di popolazione carceraria con problemi di emarginazione e disagio ma con una bassa pericolosità sociale. La Società della Salute, in collaborazione con la Provincia di Firenze, presentò al ministero del Welfare il progetto Beyt col fine di realizzare una vera e propria azione di sistema con il coinvolgimento d tutti i soggetti, pubblici e privati, impegnati nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa di ex detenuti.
Per le persone coinvolte, gli interventi hanno spaziato dall’accoglienza di emergenza alla formazione al lavoro, dall’autonomia abitativa alla consulenza legale e al tutoraggio.Il progetto ha funzionato, dato che delle 68 persone che hanno preso parte al progetto soltanto 3 sono tornate in carcere.
Dunque, la mostra arriva a conclusone del percorso e rappresenta una testimonianza importante di come, grazie a un’efficace rete d interventi di sostegno a persone particolarmente fragili, si possano ottenere risultati significativi relativamente al reinserimento sociale degli ex detenuti.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica con orario 10.30-16.