In primavera a Firenze si respira un’aria tutta orientale, sarà merito del Florence Korea Film Fest: 8 giorni, dal 22 al 30 marzo, al cinema La Compagnia di Firenze, 40 pellicole interamente dedicate alla cinematografia coreana contemporanea e alla scoperta della sua storia, cultura, tradizioni, cibo.
La manifestazione giunta alla 16/ma edizione è ideata e diretta da Riccardo Gelli, console onorario di Corea in Firenze e presidente dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, e inaugura la settima edizione della Primavera Orientale, iniziativa che celebra il cinema d’Oriente organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana. Gelli racconta “A Firenze è presente una piccola comunità coreana, che studia e lavora. La Corea adora Firenze: il turismo dalla Corea sta crescendo a dismisura, solo nell’ultimo anno è aumentato del 300%. – e continua – Il festival ha un ottimo riscontro sia da parte dei fiorentini, ormai affezionati alla manifestazione, sia dal pubblico nazionale”
Il tema del Florence Korea Film Fest 2018
Focus di questa edizione, la sedicesima, sarà il difficile rapporto tra le due Coree. “Quest'anno abbiamo deciso di affrontare la difficile situazione politica, molto attuale, tra Corea del Sud e del Nord” – dice Gelli – “All’argomento dedicheremo un’intera sezione: K –South North, 6 pellicole che spazieranno dal documentario Ryeohaeng sulle donne nordcoreane fuggite in Corea del Sud, al film drammatico, sportivo, fino al thriller”
Ospite speciale del Festival sarà l’attore Ha Jung-woo che presenterà inprima europea sabato 24 marzo l’ultima pellicola di cui è protagonista, il fantasy Along with the Gods: The Two Worlds, diretto da Kim Yong-hwa, che in Corea ha sbancato il botteghino. È la storia di un vigile del fuoco che perde la vita mentre sta salvando una bambina, tre guardiani lo traghetteranno all’interno di un viaggio, di cui solo alla fine conoscerà il suo destino nell’aldilà.
Jung-woo sarà inoltre omaggiato da una retrospettiva di 7 titoli dedicata al suo percorso artistico.
L’apertura del festival sarà affidata a The Fortress di Hwang Dong-hyuk, film storico e di azione ambientato nel 1636 durante la Seconda invasione Manciù della Corea, presentato in prima europea. La serata di chiusura sarà invece dedicata alla prima europea Room No.7, commedia nera confezionata da Lee Yong-seung.
Tra gli eventi collaterali, dal 23 marzo, la mostra “Imaging Korea” che sarà visitabile per un mese a Villa Bardini. 120 scatti dei maggior fotografi coreani che ripercorrono la storia del Paese dal 1970 a oggi. In collaborazione con l’Istituto Coreano di Roma e Budapest e Cassa di Risparmio di Firenze.
A Riccardo Gelli abbiamo anche chiesto di consigliare ai lettori due titoli della rassegna: “Vi segnalo due film diversi tra loro ma molto interessanti e utili per capire aspetti culturali e sapere di più della storia della Corea: Glass Garden, dove una promettente ricercatrice scientifica dopo aver scoperto che il suo lavoro sta per essere compromesso fugge in una casa isolata immersa nella foresta. E ancora, A Taxi driver, che ripercorre la storia della rivolta contro la dittatura Coreana nel 1980 attraverso l’incontro casuale tra un tassista coreano e un giornalista tedesco.”
Per scoprire tutto il programma: www.koreafilmfest.com