mercoledì, 5 Febbraio 2025
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”Gioconda, torna a Firenze”, lo chiedono in 100mila

Nella battaglia per far migrare – temporaneamente – il quadro simbolo di Leonardo da Vinci a Firenze, 100mila persone si schierano a favore di questa ipotesi, firmando una petizione.

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La proposta di riportare il sorriso più enigmatico della storia dell’arte a Firenze ha suscitato reazioni da più parti: da quelle più “tecniche”, sull’opportunità di sostare la Gioconda dal Louvre, a considerazioni contro le opere-feticcio.

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LE FIRME. Nella battaglia per far migrare – temporaneamente – a Firenze il quadro simbolo di Leonardo da Vinci, 100mila persone si schierano a favore di questa ipotesi. Tante sono infatti le firme raccolte fino ad oggi dal Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, culturali e ambientali, che ha così raggiungeto l’obiettivo prefissato.

DALLA RUSSIA PER LA GIOCONDA. Consistente il numero di adesioni pervenute da Stati Uniti, Spagna, Francia e Russia, paese dove è stato raccolto il maggior numero di firme. Silvano Vinceti, responsabile della campagna, in una nota ha ringraziato “tutti gli intellettuali e professori universitari che hanno aderito al nostro appello” aggiungendo di ritenere che “il direttore degli Uffizi Antonio Natali e istituzioni come il ministero per i Beni e le attività culturali non possono non tenere conto di questa forte e appassionata volontà popolare che si è espressa con l’adesione al nostro appello”.

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APPELLO. La raccolta proseguirà ancora per tutto il mese di gennaio 2012. I promotori presenteranno le firme ai governi di Francia e Italia per sensibilizzarli all’iniziativa. La petizione è stata lanciata la scorsa estate perché gli Uffizi tornino ad esporre temporaneamente, nel 2013, la Gioconda.

IL FURTO E IL RITROVAMENTO.  L’iniziativa è legata alla ricorrenza del centesimo anniversario del recupero del quadro, che fu rubato nel 1911. Due anni dopo fu individuato a Firenze e fu così esposto temporaneamente nelle gallerie più importanti d’Italia: dagli stessi Uffizi, all’ambasciata di Francia di Palazzo Farnese a Roma, infine alla Galleria Borghese.

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