Finalmente, dopo le tante polemiche e su richiesta del presidente della Commissione controllo Marco Stella (Pdl), la sovrintendente della fondazione teatro del Maggio fiorentino Francesca Colombo ha riferito in Commissione sull’approvazione del bilancio 2011 e sulle scelte fatte riguardo la tournée in Giappone.
LA DISCUSSA TOURNE’E IN GIAPPONE. Riguardo la ”questione giapponese” la sovrintendente ha ribadito la validità dei provvedimenti adottati dichiarando che non c’era altra scelta che fidarsi delle autorità, governo e ambasciata, risolute a non dichiarare lo stato di emergenza, necessario per organizzare l’evacuazione da Tokyo, salvo poi prendere comunque l’iniziativa di rientro per i circa 300 lavoratori del Maggio. L’abbandono della tournée comporterà però il pagamento di una penale che ammonterebbe a circa 2,1 milioni, anche se la transazione non si prevede tanto dura, visti i buoni rapporti col Giappone. Comunque i sindaci revisori hanno chiesto che si prevedesse un accantonamento di un milione a copertura dei possibili contenziosi.
IL NUOVO BILANCIO E IL DEBITO. Il consuntivo del 2010 è così tragico che è stato rimandato a fine mese. Per il 28 giugno è fissata la nuova riunione del consiglio d’amministrazione della fondazione del Maggio, che sarà dedicata quasi interamente ai debiti dell’anno scorso. Si sa che il passivo è molto superiore a quanto fissato nel bilancio di previsione, stimato all’epoca in un milione e 700mila e forse si aggira intorno ai 10 milioni. Nonostante il bilancio del 2011 si sia chiuso in perdita di 3milioni e mezzo, la sovrintendente Colombo ritiene che nel 2012 si arriverà a un sostanziale pareggio di bilancio, con addirittura un utile stimato in 130mila euro. Nel 2013 di prevede perfino di chiudere con un attivo di 735mila euro.
TAGLI AL PERSONALE? Ma la domanda che si rincorre nei corridoi del teatro è: quale strada seguirà la sovrintendente Colombo per ottenere questo utile nel 2013? Nella seduta del cda, Colombo ha spiegato di voler aumentare i ricavi del Maggio per circa 2 milioni di euro. Ma il timore dei lavoratori è che si intervenga sull´organico, soprattutto sui precari: i costi del personale (circa 25 milioni l´anno) sono infatti una delle voci che gravano con maggiore forza sul bilancio. A questo proposito la Colombo ha garantito che per i prossimi mesi gli stipendi sono assicurati dai fondi del Fus, ma sul dopo non si pronuncia.
QUALCHE DATO POSITIVO. Annuncia però aumenti di introiti al botteghino per 300.000 euro, nuovi soci per un contributo di 600.000 euro e nuovi sponsor per altri 300.000 euro. “Sarà poco – commenta la sovrintendente – ma io non ho la bacchetta magica, l’importante è invertire la tendenza e ci stiamo riuscendo”.