Dal museo San Marco al Bardini: il Marzocco cambia casa. Il suo trasferimento nella nuova sede è già cominciato, e il Marzocco sarà uno dei simboli del museo che il 4 aprile, dopo 10 anni, riaprirà i battenti. “Ho personalmente voluto il trasferimento del Marzocco al Bardini – spiega l’assessore alla cultura Eugenio Giani – e ringrazio la sovrintendente Cristina Acidini di questo. Voglio ricordare che il Bardini, quando fu aperto nel 1925, fu considerato il museo civico. Il Marzocco che stava sulla porta di Palazzo Vecchio insieme al Porcellino di cui al Bardini verrà collocato l’originale sono considerati i simboli della fiorentinità e nel nuovo allestimento del Museo troveranno una giusta collocazione“.
Le spese per lo smontaggio, il trasferimento e rimontaggio sono a carico di sette Lions Club fiorentini (Firenze, Cosimo dei Medici, Firenze Firenzuola, Firenze Giotto, Firenze Impruneta San Casciano, Firenze Poggio Imperiale, Firenze Stibbert) che hanno sottoscritto con il Comune di Firenze una specifica convenzione firmata da Elena Pianea, dirigente dei Musei comunali, assumendosi il costo di 30mila euro.