Qualcuno avrebbe omesso di dare l’allarme. E i soccorsi, secondo i magistrati, sarebbero partiti con almeno quattro minuti di ritardo. Per questi motivi, nove persone finiscono nel registro degli indagati.
LE INDAGINI. E’ arrivata a una svolta l’inchiesta della procura di Lucca sulla morte di Valerio Catelani e la fidanzata Daniela Bertoneri, pilota e navigatrice, morti il 21 luglio in un incidente a Brancoli mentre disputavano il Rally Città di Lucca. I magistrati hanno inscritto nove persone nel registro degli indagati con l’accusa di omissione di soccorso e omicidio colposo.
GLI INDAGATI. Tra gli indagati ci sarebbero anche alcuni equipaggi del rally nonchè alcuni esponenti dell’organizzazione. I magistrati hanno rilevato delle anomalie nella gestione e nei tempi dei soccorsi, partiti con almeno quattro minuti di ritardo. Si ipotizza inoltre che gli equipaggi partiti dopo il team Catelani – Bertoneri non abbiano dato l’allarme eni tempi debiti.
L’INCIDENTE. Catelani, pilota di 37 anni, e la sua fidanzata Bertoneri, navigatrice, di 34 anni, sono morti carbonizzati, dopo che la loro auto, una Pegugeot, era uscita di strada prendendo fuoco. L’incidente è avvenuto alle 4 del mattino, durante la quarta prova del rally e a circa 3,5 chilometri dal via.