Misure drastiche su tutto il territorio nazionale, ma non uguali per tutte. Il nuovo Dpcm di novembre presentato stamani dal premier Conte alla Camera suddividerà le Regioni d’Italia in tre aree a rischio corrispondenti ad altrettanti scenari calcolati attraverso un coefficiente. Più grave sarà il coefficiente di rischio, più stringenti le misure restrittive anti Covid applicate in quella regione. Ecco quali sono le regioni a rischio.
Covid, regioni divise in tre aree di rischio
Il coefficiente delle aree a rischio sarà calcolato e certificato dall’Istituto superiore di sanità per tutte le regioni, secondo vari indicatori scientifici. Un dato unico per fotografare la gravità del contagio in ciascuna regione.
Il coefficiente di rischio non sarà “fisso”, ma aggiornato periodicamente. Così che ciascuna delle aree potrà passare nella fascia a rischio più alto o in quella più bassa a seconda della sua curva epidemiologica.
Un coefficiente per calcolare il rischio Covid in ogni regione
Le diverse aree di rischio determineranno anche limiti agli spostamenti tra regioni: non si potrà andare infatti da una regione con coefficiente più alto verso una a coefficiente più basso. Il testo definitivo del nuovo Dpcm chiarirà le modalità di queste limitazioni.
Quali sono le regioni a rischio
Uno degli indici che viene tenuto in considerazione per il calcolo del coefficiente di rischio delle regioni è l’indice Rt. Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, sono 15 le regioni italiane a rischio, dove cioè l’indice supera la quota di allerta di 1,5.
In due di queste regioni l’indice Rt supera addirittura quota 2: si tratta del Piemonte (2,16) e della Lombardia (2,09). Le altre, tutte con valori tra l’1,5 e il 2, sono: Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta e le due province autonome del Trentino, quelle di Trento e di Bolzano.
Coprifuoco e limiti agli spostamenti: il nuovo Dpcm
Ci sarà il coprifuoco: Conte ha parlato di “limiti alla circolazione nella fascia serale”. Conte ha poi confermato che il nuovo Dpcm disporrà la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Misura che non riguarderà farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole. Saranno chiusi anche musei e mostre. La capienza dei mezzi di trasporto pubblico verrà ridotta del 50%.