Pulizia, distanziamento, ingressi, uscite e numero di operatori: la Regione Toscana ha definito le linee guida per i centri estivi 2020 con l’ordinanza 61 firmata dal presidente Enrico Rossi.
Innanzitutto, l’avvio delle attività dovrà essere comunicato al Comune in cui si svolgono attraverso la piattaforma regionale Suap. Aziende, cooperative, associazioni e tutti i soggetti che presentano i progetti dei centri estivi 2020 devono sottoscrivere l’impegno a rispettare una serie di linee guida, comportamenti e regole.
Centri estivi 2020 in Toscana, un “patto di corresponsabilità” contro il coronavirus
E, secondo il principio che ognuno è chiamato a fare la propria parte, i gestori dovranno firmare un patto di corresponsabilità con le famiglie. Un documento in cui si dichiara di essere a conoscenza di tutte le normative e delle linee guida da rispettare nella particolare condizione di emergenza da coronavirus in cui si svolgeranno i centri estivi 2020 in Toscana. Ognuno assumendosi i propri obblighi.
Prima di tutto, valutare le condizioni di salute dei bambini e degli adolescenti per verificare che siano compatibili con le attività. Rispettare tutte le norme di igiene e pulizia previste dalla normativa nazionale.
Centri estivi, le linee guida della Toscana per il 2020
Tutti, operatori e ragazzi, si dovranno lavare le mani all’ingresso, ogni volta che si cambia attività, dopo ogni utilizzo del bagno e dei servizi igienici, prima dei pasti, all’uscita e in generale quanto più spesso possibile. Le attrezzature e gli oggetti utilizzati dovranno essere puliti di frequente.
Si dovrà sempre rispettare il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, ma quello raccomandato è di 1,80 metri. Per le attività meglio sempre utilizzare gli spazi all’aperto e in zone ombreggiate.
Previsti anche, quando possibile, punti di ingresso e di uscita separati con percorsi obbligatori. Per evitare assembramenti si potranno anche organizzare orari scaglionati per l’arrivo dei bambini.
Ai genitori verrà chiesto se nei 14 giorni precedenti il proprio figlio abbia manifestato sintomi come febbre, tosse o difficoltà respiratoria. Se li avesse avuti, dovrà esibire un certificato medico o il referto di un tampone negativo.
Ogni mattina ai bambini verrà misurata la temperatura corporea. Se superiore ai 37,5 gradi non potranno entrare al centro estivo. Lo stesso vale per gli operatori.
Centri estivi, quanti operatori?
Le linee guida stabiliscono poi regole precise per quanto riguarda il rapporto tra operatori e ragazzi presenti ai centri estivi 2020 in Toscana. Un rapporto che aumenta all’aumentare dell’età: più piccoli sono, più operatori servono.
- Un operatore adulto ogni 5 bambini in età di scuola dell’infanzia (da 3 a 5 anni)
- Uno ogni 7 bambini per gli alunni in età di scuola primaria (da 6 ad 11 anni)
- Un operatore ogni 10 ragazzi per gli adolescenti in età di scuola secondaria (da 12 a 17 anni)
Il rapporto numerico deve rimanere stabili per tutto il tempo dei centri estivi, qualsiasi siano le attività. In caso di presenza di bambini o adolescenti con disabilità, questo rapporto aumenta anche fino a raggiungere la quota di 1 a 1.
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Gli organizzatori dei centri estivi 2020 in Toscana devono prevedere anche un numero di operatori supplenti, pronti a prendere il posto di altri che per qualsiasi ragione dovessero essere momentaneamente indisponibili.
Il testo completo dell’ordinanza 61 è disponibile sul sito della Regione Toscana.