domenica, 22 Dicembre 2024
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Cosa cambia dal 15 e 17 maggio 2021: aperture, coprifuoco, Dpcm

Ripartono le piscine all'aperto, si discute sul coprifuoco e sulla riapertura dei centri commerciali nel weekend vietata dal Dpcm. Cosa cambia dal 15 e 17 maggio e quando arriva il nuovo decreto

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Rientro in Italia senza quarantena con il green pass, aperture delle piscine e (forse) dei centri commerciali nel weekend, cambio di orario per il coprifuoco in zona gialla: dal 15 maggio 2021 (e anche dal 17 maggio) sono in vista novità che potrebbero rivoluzionare le regole dei “vecchi” Dpcm, ma per capire cosa cambia bisognerà aspettare le decisioni del governo attese a giorni su un nuovo decreto. Se alcune ripartenze sono già previste dall’ultimo decreto legge, nuovi allentamenti sono in discussione all’interno della maggioranza. Cruciale, in questo senso, il monitoraggio Covid che sarà reso noto venerdì 14 maggio dall’Istituto Superiore di Sanità.

Aperture dal 15 maggio 2021: cosa cambia e quando riaprono le piscine secondo il nuovo decreto

Iniziamo da cosa cambia di sicuro dal 15 maggio 2021: in questa data, nelle regioni in zona gialla, è fissata la riapertura delle piscine, ma solo per le vasche all’aperto e secondo le linee guida anti-Covid. È quando previsto dal decreto legge dello scorso 22 aprile.

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Le piscine al chiuso resteranno inaccessibili e non è ancora chiaro quando riapriranno: non sono menzionate nel testo del decreto e dunque, allo stato dei fatti, non potranno spalancare le porte nemmeno il 1° giugno, quando ripartiranno le palestre in zona gialla. La discussione all’interno del governo però è in corso e potrebbero arrivare novità.

I divieti del vecchio Dpcm: l’orario del coprifuoco cambia dal 15 o dal 17 maggio?

È la cosa più dibattuta all’interno della maggioranza: il coprifuoco cambia o no dal 15 maggio o dal 17 maggio? La questione si era già posta con la riapertura dei ristoranti con i tavoli all’esterno, costretti a turni più corti per permettere ai clienti il rientro nella propria abitazione entro le 22. Il premier Draghi, in Parlamento, ha chiesto però ancora presenza, parlando di un allentamento graduale delle misure anti-Covid.

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Il coprifuoco è stato introdotto a novembre dall’allora Dpcm, ma non ci saranno cambiamenti dal 17 maggio: sarà proprio in questa data che si riunirà la cabina di regia che valuterà uno spostamento del divieto di circolazione notturno alle 23 oppure a mezzanotte (anche se questo orario è meno probabile) a partire dal 24 maggio quando potrebbe entrare in vigore un nuovo decreto riaperture. Per l’abolizione totale del coprifuoco la data chiave sembra essere invece quella del 21 giugno.

In bilico l’apertura dei centri commerciali nel weekend a maggio: dal 15 maggio resta lo stop del Dpcm

Inizialmente le aperture dei centri commerciali nel weekend, in zona gialla, erano previste dal 15 maggio 2021, ma questa data è saltata nel testo definitivo del decreto legge di fine aprile. Per ora le regole non cambiano dunque i negozi dei grandi shopping center devono restare chiusi il sabato e la domenica anche dopo il 15 maggio.

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Pure in questo caso c’è uno spiraglio di luce, perché da più parti arrivano pressioni per un ritorno allo shopping del fine settimana. Lo stop all’apertura dei centri commerciali nel weekend, imposto dai vecchi Dpcm, potrebbe essere rivisto il 17 maggio durante la cabina di regia: la ripartenza in zona gialla il sabato e la domenica potrebbe quindi avvenire con un nuovo decreto Covid nel weekend del 29-30 maggio.

Cosa cambia dal 15 maggio per la quarantena al rientro in Italia o per i turisti dall’estero

Dal 15 maggio 2021 arriva il green pass anche per chi torna dall’estero (ma da Paesi dell’Unione Europea) e per i viaggi dei turisti che arrivano da Stati UE, senza l’obbligo della quarantena. Funzionerà allo stesso modo delle certificazioni verdi per spostarsi tra regioni gialle e arancioni: dal 15 maggio la quarantena di 5 giorni per chi arriva dai Paesi dell’Unione Europea, e forse anche da Stati Uniti e Israele, non sarà più obbligatoria se si dimostrerà una di queste 3 condizioni

  1. aver fatto l’intero ciclo di vaccinazione anti-Covid
  2. essere guariti dal coronavirus nei 6 mesi precedenti
  3. aver fatto un tampone negativo nelle 48 ore precedenti all’ingresso in Italia

Non cambiano i divieti del Dpcm per i matrimoni

Non ci saranno novità nell’immediato per le feste dei matrimoni, dal 15 o 17 maggio in poi: resterà lo stop ai ricevimenti imposto dal vecchio Dpcm. “Bisogna avere pazienza”, ha detto il premier Draghi nel question time alla Camera. Anche in questo caso qualcosa però si muove. Le associazioni del settore hanno messo a punto linee guida per le feste di nozze, molto simili a quelli dei ristoranti, e non è escluso che il divieto cada in zona gialla già dal 15 giugno o, al più tardi, dal 1° luglio. Una data certa per il settore dei matrimoni è attesa con il nuovo decreto.

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