lunedì, 23 Dicembre 2024
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Decreto rilancio, cosa prevede: tutti i bonus e il testo pdf

Decreto rilancio, attesa per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale: il dettaglio su cosa prevede (testo pdf e Word)

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Aiuti alle famiglie, ammortizzatori sociali per i lavoratori, sostegno alle imprese. È il giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto rilancio, salvo altre sorprese. Dopo un lungo travaglio, numerose tensioni interne alla maggioranza e qualche ritardo di troppo, il testo definitivo del Decreto rilancio è stato approvato dal Consiglio dei ministri di mercoledì 13 maggio 2020. Ecco cosa prevede, tutti i bonus e il testo completo in pdf e docx per Word dell’ultima bozza.

Nato come Decreto aprile, poi ribattezzato Decreto maggio per forza di calendario, il Decreto rilancio – questo il nome scelto dal governo – è un maxi pacchetto di misure straordinarie per un valore di 55 miliardi di euro. Interventi a sostegno dell’economia italiana gravemente danneggiata dall’emergenza coronavirus. Secondo le stime dell’Unione Europea, l’Italia nel 2020 registrerà un calo del 9,5% del Pil, il peggior dato della zona euro dopo quello della Grecia.

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Quando esce il Decreto rilancio

Sembrava che martedì fosse il termine ultimo per l’approvazione definitiva. Ma dopo una riunione fiume durata più di 7 ore – il cosiddetto “preconsiglio” – il Cdm (il Consiglio dei ministri) è slittato a oggi. E dunque, per quando è attesa la pubblicazione del Decreto rilancio? Il dl è stato approvato mercoledì 13 maggio. Poi è passato ai tecnici della Ragioneria di Stato per la “bollinatura”, dopo aver verificato le coperture finanziarie. Oggi sembra il giorno buono per la pubblicazione del testo definitivo in Gazzetta Ufficiale.

L’accordo sul testo definitivo del Decreto rilancio è arrivato in piena notte, durante il Consiglio dei ministri che ha concluso le lunghe trattative delle ultime settimane.

Il testo del nuovo decreto. Spostamenti e riaperture, cosa cambia dal 18 maggio

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Gli ultimi nodi da sciogliere sui quali le forze della maggioranza hanno trovato un punto d’incontro sono stati la regolarizzazione dei lavoratori migranti e i problemi di copertura rimasti. I principali capitoli di spesa saranno così ripartiti:

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  • 10 miliardi di euro per la proroga della Cassa integrazione
  • 4,5 miliardi per il bonus autonomi e partite Iva.
  • 4 miliardi per il taglio dell’Irap
  • 6 miliardi di contributi a fondo perduto delle Pmi
  • 1,5 miliardi per il sostegno agli affitti commerciali
  • 12 miliardi per la liquidità degli enti locali
  • 2 miliardi per le misure fiscali
  • 5 miliardi per la sanità,
  • 2 miliardi di contributo per l’adeguamento alle norme anti-Covid
  • 600 milioni per lo sconto sulle bollette delle imprese

Decreto rilancio, tutte le misure contro l’emergenza coronavirus

I bonus:

Le misure per i lavoratori:

Gli aiuti alle imprese:

Il testo completo del Decreto rilancio (pdf e Word)

Reddito di emergenza

Si chiama reddito di emergenza (abbreviato in Rem) il contributo tra i 400 e gli 800 euro destinato alle famiglie più bisognose, con bonus a salire per quelle numerose.

Quattro le condizioni: residenza in Italia, reddito familiare (ad aprile 2020) inferiore al totale del reddito di emergenza che spetterebbe, Isee sotto ai 15 mila euro, patrimonio mobiliare familiare inferiore ai 10.000 euro. Un tetto, quest’ultimo, aumentato di 5 mila euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al primo, fino a un massimo di 20 mila euro. Il Reddito di emergenza sarà cumulabile anche al reddito di cittadinanza, fino a un massimo di 600 euro di valore. Tutti i dettagli.

Bonus badanti e lavoratori domestici

Un nuovo bonus da 500 euro per i lavoratori domestici, colf e badanti. Ne hanno diritto tutti i lavoratori che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per un totale di almeno 10 ore settimanali. Il bonus verrà erogato per due mesi, aprile e maggio 2020.

Bonus vacanze, il tax credit che funziona come uno sconto per l’estate 2020

Un tax credit dal valore massimo di 500 euro per le famiglie che decideranno di trascorrere le proprie vacanze estive in Italia. Il bonus vacanze sarà cedibile anche direttamente alle strutture ricettive in forma di credito d’imposta per l’80% del suo valore. Funzionerà in pratica come uno sconto sul prezzo del pernottamento. Il 20% restante del valore potrà essere presentato come detrazione nella dichiarazione dei redditi 2020.

Il bonus vacanze avrà un valore di 500 euro per le famiglie con figli, di 300 per le coppie senza figli e di 150 euro per i single. Lo potranno ottenere soltanto i nuclei familiari con reddito Isee non superiore ai 35 mila euro e sarà utilizzabile tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020. Tutti i dettagli.

Bonus baby sitter: come funziona

Funzionerà come il precedente bonus istituito dal Cura Italia, ma con due importanti novità: avrà il doppio del valore (1200 euro invece di 600) e potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi. Il bonus baby sitter previsto dal Decreto rilancio è rivolto ai genitori con bambini fino a 12 anni che potranno richiedere 1200 euro per pagare una “tata” che si occupi dei figli nell’orario di lavoro. Bonus raddoppiato anche per chi lavora nella sanità o nelle forze dell’ordine, che riceverà 2000 euro anziché 1000.

Il bonus baby sitter può essere erogato anche “per la comprovata iscrizione ai centri estivi” e a tutti i servizi educativi per l’infanzia e la prima infanzia. I genitori di figli di età non superiore ai 12 anni potranno anche usufruire di un congedo parentale pagato al 50% per un periodo pari fino a 30 giorni, consecutivi o frazionati.

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Confermato il bonus bici

Annunciato da tempo, il cosiddetto il bonus bici ha rischiato di saltare. Ma nella serata di ieri è arrivata la conferma: nel testo definitivo del Decreto rilancio ci sarà. Si tratta di un buono dal valore massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici e altri mezzi “verdi”. L’ipotesi era quella di un rimborso del 60 o 70% del valore speso per l’acquisto, limitando il buono ai residenti in città da oltre 50 mila abitanti.

La versione definitiva del bonus bici potrebbe però prevedere soglie diverse. Il decreto introdurrà anche alcune norme semplificate per la realizzazione delle piste ciclabili da parte degli enti locali.

Rimborso abbonamento di treno, bus, metropolitana

I pendolari che durante il periodo del lockdown non hanno potuto usufruire del loro abbonamento di treno, bus, metropolitana e ogni altro mezzo di trasporto pubblico, potranno chiederne il rimborso. Basterà inviare al gestore del servizio un’autocertificazione e una copia dell’abbonamento.

Non sarà però un rimborso in denaro. Ci sono due opzioni tra le quali scegliere: un voucher di pari importo, da utilizzare entro un anno dall’emissione. Oppure il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo pari a quello non fruito.

Bonus 600 euro per partite Iva e autonomi

Confermato il bonus autonomi e partite Iva da 600 euro per il mese di aprile, la stessa cifra già versata a chi ne aveva diritto per il mese di marzo. A maggio il bonus salirà a 1000 euro. Ma solo per quei lavoratori “che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019”.

Il bonus è rivolto agli iscritti all’Inps e ai professionisti delle casse private: Inarcassa, Cassa forense, Enpam e simili. Tutti i dettagli.

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Riduzione dell’orario di lavoro

Si chiama Fondo nuove competenze, ed è un nuovo fondo costituito presso l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (Anpal) per coprire i costi di nuovi corsi di formazione per i lavoratori. In base all’articolo 94 del Decreto rilancio infatti, le aziende e i rappresentanti dei lavoratori potranno siglare accordi per promuovere corsi di formazione durante l’orario di lavoro. Turni rimodulati e riduzione dell’orario, ma con lo stesso stipendio. Ecco come funziona.

Divieto di licenziamento per cinque mesi

Confermato il divieto di licenziamento per cinque mesi. La misura introdotta dal precedente decreto Cura Italia viene prolungata dal Decreto rilancio: i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo sono sospesi fino al prossimo autunno, così come le procedure pendenti.

I datori di lavoro potranno anche revocare tutti i licenziamenti firmati tra il 23 febbraio e il 17 marzo scorso. A condizione però di presentare richiesta di cassa integrazione in deroga per il lavoratore licenziato.

Cassa integrazione

Il Decreto rilancio proroga la Cassa integrazione guadagni, la cosiddetta Cig, di 18 settimane. Di queste, si legge nel testo del decreto “quattordici settimane fruibili per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e quattro settimane fruibili per i periodi decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020”.

In pratica, le 9 settimane di Cig disposte dal Cura Italia vengono raddoppiate. Previste anche procedure semplificate per il pagamento della Cassa, soprattutto quella in deroga, entro 30 giorni.

Ecobonus al 110 per cento: la ristrutturazione gratis

Il nuovo incentivo potenziato per i lavori di risparmio energetico è un ecobonus che dà diritto a un credito d’imposta del 110 per cento. In pratica, su certi interventi, si potrà avere una ristrutturazione gratis.

Il credito d’imposta potrà anche essere ceduto direttamente all’impresa che esegue i lavori, funzionando come sconto totale sul prezzo finale. Oppure lo si potrà usare come detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi ottenendo in dieci anni una riduzione delle imposte superiore alla cifra spesa. Cosa rientra e come funziona l’ecobonus.

Decreto rilancio, gli aiuti alle imprese

Sconti su tasse, bollette e affitti: il Decreto rilancio contiene anche alcune misure di aiuti per le imprese. In particolare sono previsti:

Contributi a fondo perduto per le imprese

Il Decreto rilancio introduce poi dei contributi a fondo perduto per le imprese sotto ai 5 milioni di euro di fatturato. Saranno importi tra i 1000 e i 62 mila euro che potranno essere richiesti da chi ha subito danni per almeno il 33% nel mese di aprile 2020.

I contributi a fondo perduto saranno così versati alle imprese:

  • il 25% delle perdite registrate ad aprile 2020 per chi fattura fino a 100 mila euro
  • il 20% delle perdite per chi ha fatturati fra 100 e 400 mila euro
  • il 15% per imprese con volume d’affari fra 400 mila e 5 milioni di euro

i requisiti e tutti i dettagli sui contributi a fondo perduto introdotti dal Decreto rilancio, sono illustrati in questo articolo.

Decreto rilancio, il testo completo in formato pdf e docx per Word

In attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del testo definitivo e completo del Decreto rilancio, è stata diffusa l’ultima bozza del provvedimento, quella presa in esame dal Cdm del 13 maggio e in larghissima parte simile al testo definitivo. Un documento lungo ben 464 pagine.

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