I giochi sembrano ormai fatti, nonostante a 80 giorni dalla data (non ancora ufficiale) delle elezioni regionali 2025 in Toscana i due principali schieramenti non abbiano ancora confermato i loro candidati governatore. Da settimane i due principali contendenti, il presidente uscente Eugenio Giani per il centrosinistra e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi per il centrodestra si comportano come se fossero già in corsa per la poltrona di Palazzo Strozzi Sacrati. Intanto c’è anche un outsider, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro che ha chiamato a raccolta parte del mondo civico per creare un’alternativa al bipolarismo.
Questa corsa a tre, col passare delle settimane, potrebbe richiamare però altri pretendenti: alle ultime elezioni regionali furono 7 i candidati presidente. Sul fronte delle date, Giani ha più volte detto che nel caso in cui non venga individuato un election day comune con le altre Regioni al voto, in Toscana le elezioni saranno fissate per domenica 12 ottobre 2025. L’intenzione del governatore, se non ci saranno novità nazionali, è quella di firmare a cavallo di Ferragosto il decreto per indire il ritorno alle urne.
I candidati per le elezioni regionali in Toscana: Eugenio Giani (PD)
Da mesi il presidente uscente è impegnato a tessere la tela per la sua ricandidatura su più fronti: da una parte per trovare un campo larghissimo che lo sostenga (uno schieramento che, tra mille interrogativi sul programma, metta insieme il PD con anime variegate come Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva, Azione, +Europa e il Movimento 5 Stelle), dall’altra per ottenere l’investitura ufficiale dai vertici del Partito Democratico nazionale e degli schleiniani. Al momento sembra aver portato a casa entrambi i risultati.
Dopo gli incontri romani delle settimane scorse con la segretaria Elly Schlein, Giani è tornato a Firenze con l’ok alla corsa per il secondo mandato, forte anche dei sondaggi che lo vedono in testa. Lo scacchiere nazionale (che in Campania vede convergere PD e M5S sul nome di Roberto Fico per le regionali) ha lasciato libertà di movimento al governatore che in Toscana sta trattando proprio con i Pentastellati. “Penso che per fine luglio si possa arrivare a definire, chiarire e ufficializzare la candidatura“, ha detto nei giorni scorsi. Insomma sarebbe questione di ore. Poi ci sarà da risolvere il nodo della lista civica a trazione riformista, che Giani vorrebbe a suo sostegno, non del tutto digerita da parte del PD.
Chi è Eugenio Giani – classe 1959, laureato in Giurisprudenza, da sempre impegnato nel mondo dello sport, ha un lungo curriculum politico: nel 1990 è stato eletto per la prima volta nel Consiglio comunale di Firenze, è stato più volte assessore comunale (mobilità, sport, protezione civile e cultura), dal 2009 al 2014 è stato presidente del Consiglio comunale, mentre nel 2010 è entrato nel Consiglio regionale toscano di cui è stato presidente dal 2015 al 2020. Nelle ultime elezioni regionali, sostenuto tra gli altri da PD, Italia Viva, +Europa e Sinistra Civica Ecologista, è stato eletto presidente della Regione Toscana al primo turno con il 48,62% dei voti.
Il centrodestra punta sul sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (Fratelli d’Italia)
Dopo mesi di dubbi e discussioni, anche in casa centrodestra si è trovato un punto fermo per le elezioni regionali 2025 in Toscana, sebbene la discussione sui possibili candidati abbia creato qualche mal di pancia nella Lega. Alcuni esponenti locali del Carroccio avrebbero voluto schierare come aspirante governatore il generale Vannacci. Ma alla fine, a spuntarla per l’appuntamento del 12 ottobre sembra proprio essere stato il nome indicato fin dall’inizio come papabile: il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, che è pure coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
Anche in questo caso l’ufficialità della candidatura sarebbe questione di giorni, se non di ore, appena gli ultimi tasselli in altre partite nazionali finiranno al loro posto. Il primo cittadino di Pistoia è orientato, come lo sfidante del centrosinistra, ad avere nel suo schieramento anche una lista civica senza simboli di partito, su cui sta lavorando, nonostante i dubbi degli alleati di Forza Italia. L’obiettivo è catalizzare i voti del centro per provare a scardinare la roccaforte rossa.
Chi è Alessandro Tomasi – Classe 1979, una laurea in Scienze politiche, al secondo mandato come sindaco di Pistoia, Tomasi scrive nel suo curriculum di aver “sempre vissuto del proprio lavoro di artigiano”, ma di essersi impegnato fin da ragazzo nella politica, nei gruppi studenteschi e nel movimento giovanile di Alleanza Nazionale. Nel 2007 è stato eletto nel Consiglio comunale di Pistoia per AN per poi tornare per una seconda consiliatura nel 2012 nelle fila del Popolo della Libertà. Nel 2013 è stato candidato alla Camera, ma senza essere eletto. È alla guida di Pistoia dal 2016, quando conquistò la fascia tricolore al secondo turno, mentre nel 2022 è stato riconfermato con il 51,49% dei voti. Dallo scorso ottobre è coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
Giorgio Del Ghingaro: il “terzo incomodo” tra i candidati alle elezioni regionali in Toscana
Nella lista dei candidati (non ancora ufficiali) alle elezioni regionali 2025 intanto è spuntato anche un terzo incomodo: Giorgio Del Ghingaro, primo cittadino di Viareggio, impegnato a creare un’alternativa al centrosinistra e al centrodestra con il suo movimento, da poco fondato, “L’Altra Toscana”.
L’obiettivo è raccogliere le tante liste civiche che nelle dieci province toscane non si riconoscono nei due schieramenti. Serviranno 13.000 firme per sbarcare sulla scheda elettorale, ma il primo cittadino da settimane sta prendendo contatti con le realtà locali per creare un terzo polo con aspirazioni nazionali, oltre che regionali.
Chi è Giorgio Del Ghingaro – 65 anni, laurea in sociologia, tributarista e revisore contabile per professione, si definisce un uomo “prestato alla politica”. È diventato sindaco di Viareggio nel 2015 e poi riconfermato nel 2020 al primo turno con il 54% dei voti. Prima di allora aveva guidato come primo cittadino il Comune di Capannori per 10 anni, dopo essere stato eletto per la prima volta nel 2004 appoggiato dal centrosinistra. Nel corso della sua carriera ha svolto diversi ruoli in enti pubblici e società private ed è stato impegnato in ambito socio-sanitario come presidente di Federsanità Toscana, vice presidente nazionale di Federsanità e come responsabile Sanità e Welfare di Anci Toscana.