venerdì, 26 Aprile 2024
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Firenze non aprirà alle bici tutte le preferenziali

L’assessore Giorgetti: ''Deroga solo in 5 casi''. Ecco in quali corsie preferenziali le biciclette possono circolare

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Nessuna frenata. L’idea di Palazzo Vecchio non è quella di far sfrecciare le bici in tutte le corsie preferenziali della città, ma solo nelle 5 che sono state aperte in via sperimentale. Parola di assessore ai trasporti.

Stefano Giorgetti  oggi ha incontrato i sindacati di Ataf proprio sulla questione della “liberalizzazione” delle corsie preferenziali dei bus. Le sigle sindacali erano preoccupate che questo primo via libera ai ciclisti nelle linee gialle, avrebbe anticipato l'estensione delle ciclo-busvie in tutta la città.

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Da qualche settimana in 5 punti di Firenze, i ciclisti possono imboccare le corsie preferenziali in via sperimentale. Succede in via Guido Monaco, come in via Ponte alle Mosse, viale Ponte di Mezzo, via Sestese e via della Scala.

Perché le bici entrano in 5 corsie preferenziali

Motivo: in queste zone, sprovviste di piste ciclabili, le bici erano costrette a viaggiare in mezzo alla carreggiata con a destra i bus, che transitavano nelle “loro” linee gialle, e a sinistra le auto. Dice l'assessore Giorgetti: “Abbiamo ritenuto che  non fosse sicuro per i ciclisti”: 

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Altrove le bici restano fuori

Questa sperimentazione precede l’apertura totale delle corsie preferenziali dei bus? “Assolutamente no – risponde Giogetti – ad oggi è escluso. Gli stessi uffici comunali sono contrari a un’apertura di tutte le corsie preferenziali alle bici. È stato fatto in via sperimentale in cinque zone, ma questo non vuole preludere a un’azione più generale”.

Durante l’incontro con l'assessore comunale ai trasporti, i sindacati di Ataf hanno comunicato le loro perplessità e hanno suggerito alcuni cambiamenti per le 5 busvie dove il Comune ha dato il via libera alle biciclette. La prossima riunione sul tema si svolgerà i primi di settembre.

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L'associazione dei ciclisti

Intanto l'Associazione Città Ciclabile, che – precisa la stessa organizzazione –  non ha sollecitato questa novità, propone di allargare le corsie Ataf coinvolte nell'esperimento, “sottraendo un po' di spazio alle parallele corsie dei mezzi privati a motore – si legge in una nota –  in modo che i bus Ataf possano più agevolmente sorpassare una bici senza dover superare la linea di demarcazione”. 
 

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