Il Tar boccia l’obbligo del casco per chi circola a bordo di un monopattino elettrico a Firenze, ma il sindaco Dario Nardella tira dritto e annuncia modifiche per reintrodurre la norma per i cosiddetti e-scooter. Intanto il Comune convocherà i gestori dei servizi di sharing, per cercare una soluzione condivisa su questo tipo di mobilità. Al momento quindi a Firenze non c’è l’obbligo per i maggiorenni di indossare il casco protettivo quando si viaggia a bordo di un monopattino elettrico, ma questo via libera potrebbe durare poco.
Cosa dice la sentenza del Tar della Toscana sugli e-scooter
Sono stati proprio i gestori del servizio di sharing dei monopattini elettrici, Timove e Bit Mobility, a presentare ricorso al Tribunale amministrativo della Toscana contro l’ordinanza del sindaco di Firenze Dario Nardella che imponeva l’obbligo del casco per gli e-scooter, anche a chi ha più di 18 anni. Secondo i giudici amministrativi, ha spiegato il primo cittadino, “per una simile decisione la competenza ha carattere gestionale e dunque spetta ai dirigenti. Ci attiviamo subito – ha aggiunto – per andare avanti correggendo la procedura secondo le indicazioni del giudice”.
Monopattino elettrico, obbligo del casco a Firenze
Sempre Nardella ha annunciato che convocherà Timove e Bit Mobility per individuare una soluzione condivisa, in modo tale da garantire la sicurezza stradale e l’incolumità di chi guida i monopattini elettrici in caso di incidente. “Noi siamo per incentivare l’uso del monopattino, ma vogliamo che questo venga fatto nel rispetto di questi principi non negoziabili – ha chiarito Nardella – perché purtroppo i rischi sono dietro l’angolo com’è confermato dal tragico evento che proprio oggi si è verificato a Genova, dove una donna su un monopattino ha perso la vita”.
Il sindaco ha rinnovato il suo appello al Parlamento perché estenda l’obbligo del casco, oggi previsto per gli under 18, anche a tutti gli altri conducenti dei monopattini elettrici.