lunedì, 18 Novembre 2024
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Il nuovo ponte sull’Arno della tramvia di Firenze: come sarà

Quasi 200 metri di ponte, tre corsie e una nuova viabilità. Ecco come cambierà la circolazione tra via Villamagna e lungarno Colombo e come si trasformerà il parco dell'Albereta

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Il nuovo ponte sull’Arno, legato alla linea 3 della tramvia di Firenze, collegherà Gavinana a Bellariva ed è una delle infrastrutture per cui sono già partiti i lavori. Sarà un collegamento a 3 corsie riservato ad auto, motorini, pedoni e bici, che verrà aperto alla circolazione già durante i lavori al vicino Ponte da Verrazzano, ridefinendo la circolazione nella zona di piazza Gualfredotto e viale Europa. Secondo il cronoprogramma il nuovo ponte potrebbe essere pronto a metà 2025. Il condizionale, visto che c’è un fiume di mezzo, è d’obbligo.

Il progetto del nuovo ponte della tramvia di Firenze sull’Arno tra Gavinana e Bellariva

Il nuovo ponte sull’Arno non sarà utilizzato dalla linea 3 della tramvia, i cui convogli passeranno invece al centro del ponte Giovanni da Verrazzano lasciando alle auto solo una corsia verso piazza Ravenna e l’altra nella direzione opposta. Il collegamento che sarà creato tra Bellariva e la sponda dell’Albereta servirà a realizzare una nuova viabilità per le auto, dando vita a un collegamento alternativo tra Quartiere 2 e Quartiere 3, anche durante i cantieri sul “vecchio” ponte da Verrazzano.

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Andrà da lungarno Colombo, all’altezza con via Minghetti, fino a via Villamagna, all’incrocio con via Lapo di Castiglionchio. Secondo il progetto esecutivo della T3, la nuova infrastruttura sarà lunga 180 metri e larga 17,45 metri, con due 2 campate e un pilone nel fiume, più spostato verso l’argine dell’Albereta e orientato nella direzione del flusso del fiume.

Come cambierà il parco dell’Albereta con il nuovo ponte

La prima campata sarà quella più lunga, dai giardini di Bellariva fino al pilone sull’Arno, collocato a poche decine di metri dal versante sud. La seconda campata – lunga 79 metri – passerà praticamente sopra il  parco fluviale dell’Albereta. Il nuovo ponte previsto dal progetto esecutivo della tramvia infatti non interromperà la passeggiata lungo la sponda che già esiste sul lato di Gavinana, ma l’infrastruttura sarà rialzata rispetto all’argine, con un’altezza minima di 7 metri, permettendo il passaggio anche dei mezzi impiegati per garantire la sicurezza del fiume.

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All’Albereta sarà quindi spostato un campo di tennis, realizzato uno skate-park, demolito un magazzino di Publiacqua, verranno realizzati nuovi percorsi ciclopedonali tra via Villamagna e il fiume e tra il nuovo ponte e il viale del parco. Arriveranno anche nuove panchine, aree picnic, un approdo per canoe e piccole barche con tanto di rampa e scalinata di accesso, oltre che un manto in cemento architettonico color terra al posto dell’attuale strada in asfalto che corre lungo l’area sportiva e di collegamento con via Villamagna.

L’area cani tornerà sul lato sud-est del ponte, in parte di quella attuale, con un ampliamento in una porzione del terreno dell’ex magazzino di Publiacqua. Intorno al nuovo ponte sull’Arno saranno piantati in totale 99 alberi (qui il dettaglio): 15 sulla sponda di Bellariva e altri 84 dalla parte di Gavinana.

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Sulla sponda di Bellariva invece la nuova viabilità interromperà il percorso pedonale che corre lungo l’argine del fiume e sarà installato un semaforo per permettere di attraversare la carreggiata.

Come cambierà la viabilità tra Gavinana e Bellariva?

Il passaggio della linea 3 della tramvia rivoluzionerà la viabilità. I binari creeranno “un’imbuto” tra il Circolo Vie Nuove e piazza Gavinana: in questo breve tratto di viale Giannotti resterà una sola corsia in direzione di Bagno a Ripoli, l’altra sarà occupata dal tram. Quindi non si potrà più percorrere viale Giannotti per andare verso piazza Ravenna. Una volta finito il nuovo ponte sull’Arno (anche durante gli altri lavori della tramvia), le macchine in arrivo da viale Europa potranno svoltare a destra alla rotonda in via Caponsacchi, proseguire in piazza  Gualfredotto, imboccare via Lapo da Castiglionchio e poi salire sul nuovo ponte che avrà due corsie in direzione Bellariva e una verso Gavinana.

Su entrambi i lati della carreggiata sono previsti marciapiedi e piste ciclabili. Come detto la tramvia passerà al centro del Ponte da Verrazzano, lasciando spazio a una corsia per senso di marcia. Per quanto riguarda le strade limitrofe in via Giovanni dalle Bande Nere sarà cambiato il senso di marcia (si andrà da piazza Gualfredotto verso via Adriani) e anche piazza Gavinana sarà ridisegnata: la rotonda lascerà spazio alla fermata della tramvia con una parte pedonale coperta in lastre di pietra. La documentazione tecnica del nuovo ponte è pubblicata sul sito del Comune di Firenze, nella sezione dedicata al progetto esecutivo della linea 3 della tramvia.

I lavori per il nuovo ponte sull’Arno

I cantieri sono scattati lo scorso aprile e interessano adesso principalmente il lato dell’Albereta: la zona dell’area cani di via Villamagna (chiusa al pubblico) e quella del vicino magazzino di Publiacqua che confina con il parco. Qui, dopo la bonifica bellica e alcune opere preliminari, sono iniziati gli scavi e sono stati abbattuti i primi alberi che si trovano sulla traiettoria dell’opera. Il progetto della linea 3 della tramvia, come detto, prevede di piantare quasi 100 alberi nella zona del nuovo ponte, più del doppio di quelli che andranno giù.

Di fatto questo cantiere non ha grossi impatti sulla viabilità, se non su un piccolo tratto di via Villamagna, all’altezza di via Lapo da Castiglionchio per la possibile uscita di mezzi pesanti.  La durata dei lavori per il nuovo ponte sull’Arno è fissata in 12 mesi, ma molto dipenderà dal fiume e dalle eventuali piene. Fine (auspicata) a metà 2025. Dopo i lavori preliminari, la costruzione vera e propria delle infrastrutture che reggeranno le due campate dovrebbero iniziare a settembre. Dall’inizio di agosto, più verso Bagno a Ripoli, sono entrate nel vivo inoltre le opere per realizzare i nuovi parcheggi scambiatori di viale Europa e via Pian di Ripoli.

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