Nuovo capitolo nella vicenda che vede protagonisti una cinquantina di profughi, che nelle settimane passato avevano protestato davanti alla Fortezza da Basso, installando una tendopoli. Il gruppo di stranieri, in maggior parte eriteri, somali ed etiopi, hanno occupato un edificio di proprietà della Regione in via Slataper, nella zona di piazza Leopoldo.
“PICCHIATI E MINACCIATI”. L’occupazione è avvenuta durante il fine settimana. Al termine delle operazioni, con il supporto del movimento di lotta per la casa, gli occupanti hanno pubblicato un documento in cui si dicono stanchi di quanto sta accadendo. “Abbiamo subito tre sgomberi, siamo stati picchiati, umiliati, minacciati, sorvegliati costantemente come pericolosi criminali – scrive l’assemblea dei Rifugiati politici somali eritrei e etiopi – ancora una volta insieme ai nostri amici italiani abbiamo dovuto trovare un modo per non rimanere in mezzo a una strada”.
LE CRITICHE. “Firenze -si legge sempre non loro documento- si trova di fronte a una situazione grave, un’emergenza umanitaria a cui Renzi non ha voluto neanche provare a trovare una soluzione, offrendo solo un ottuso cinismo che dimostra quanto le amministrazioni siano lontane dalla vita reale che vivono i cittadini”.
LA PROTESTA. Sabato 22 maggio, i profughi avevano creato una tendopoli in piazza Bambini e Bambine di Beslan, di fronte alla Fortezza da Basso. Durante uno degli sgomberi, si sono registrati feriti tra le forze dell’ordine e tra gli stranieri. Leggi gli articoli e guarda i video:
Via la tendopoli davanti alla Fortezza, tra le polemiche
Sgomberata la tendopoli, ne arriva subito una nuova / VIDEO