E’ scoccata oggi, sabato 2 luglio, l’ora dei saldi. Quest’anno gli sconti partono lo stesso giorno in tutta Italia, il 2 luglio. Tra file davanti alle boutique e sconti fasulli, ecco i consigli per acquistare di essere truffati (o di acquistare capi inutili).
DATA UNICA. Il via libera unificato al cartellino barrato è una conquista di Federazione Moda Italia, da anni in lotta contro le “migrazioni” dello sconto di città in città.
BUDGET. Secondo le stime di Confcommercio ogni famiglia spenderà, in media, per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo, 274 euro per un valore complessivo di circa 4,1 miliardi di euro (circa il 12% del fatturato totale annuo del settore abbigliamento e calzature). L’acquisto medio di prodotti a saldo per persona sarà di 114 euro, un budget piuttosto ridotto, a conferma della permanente situazione di stallo dell’economia. A conferma di ciò anche il dato delle famiglie che comprano prodotti a saldo: sono circa 15 milioni, più della metà dei nuclei familiari italiani.
ATTESE. Pertanto le attese dei commercianti non sono particolarmente alte. Ma neanche pessimistiche. “Ci aspettiamo lo stesso risultato dell’anno scorso”, dichiara Confcommercio. In ogni caso la maratona dei saldi andrà avanti anche domenica 3 luglio: i negozi di tutta la regione tirar su il bandone anche nel dì di festa.
NO CARTELLINO, NO ACQUISTO. Tra le più semplici regole da seguire per evitare di essere truffati, c’è quella di fare caso al cartellino originale: per legge il prezzo da scontare deve sempre essere esposto insieme a quello scontato. Attenzione al capo in vendita: il negoziante, infatti, non ha l’obbligo di cambiarlo, tranne che nel caso in cui sia danneggiato o non conforme. Dunque meglio informarsi prima se è disposto a fare un’eccezione. Alle/ai fashion victim toccherà prestare un occhio di riguardo in più: niente impedisce ai negozianti di mettere in vendita resti di magazzino e capi degli anni precedenti.
COMMESSI. In compenso i commessi fiorentini sono tra i più gentili d’Italia. Secondo un sondaggio effettuato dal sito web Tripadvisor su 1300 opiniositi della community italiana, la palma d’oro va ai colleghi bolognesi, che battono tutti in ambito di cordialità e gentilezza. Poco sotto si attestano Milano e Roma, dove si fanno anche i migliori affari in ambito di saldi. Seguono Firenze e Napoli. Il capoluogo toscano è in cima alla lista anche per quanto riguarda gli “affaroni”, al quarto posto dietro a Milano, Roma e Napoli e un gradino sopra Bologna.
LISTA DELLA SPESA. Per evitare infine di acquistare capi del tutto inutili, spinti dal discount-entusiasmo, meglio partire da casa con una sorta di lista della spesa con su scritto cosa serve e cosa al contrario è meglio evitare di comprare. Per stilarla, però, bisogna avere la pazienza di esaminare ciò che abbiamo già nell’armadio, sotto il letto e nei cassetti. Potrebbe anche andare a finire che ci bastano i 114 euro stimati da Confcommercio ci bastano e ci avanzano.
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