La consegna è avvenuta lunedì 25 gennaio durante una cena di gala tenutasi al Centro Affari e Convegni e alla presenza delle massime autorità civili e militari della provincia di Arezzo.
Il Premio (ispirato all’omonimo vescovo aretino vissuto alla fine del 1300) è stato istituito nel 1991 con l’intento è di rendere omaggio a un personaggio del mondo dell’enogastronomia che abbia contribuito a promuovere la cucina tipica della terra aretina, in italia e nel mondo, sia esso giornalista, scrittore, conduttore televisivo, personaggio politico e delle istituzioni, cuoco, con meriti riconoscibili.
Luigi Cremona, romano, ingegnere meccanico con due grandi passioni: i viaggi e la gastronomia. La prima lo ha fatto andare in giro per il mondo, dall’Alaska alla Corea, mentre la seconda si è alimentata con gli stessi viaggi ed è proseguita alla scoperta dei prodotti alimentari e della tavola. Ha collaborato per dieci anni alla Guida dei ristoranti de L’espresso per passare, dal 1995, al Touring Club Italia, dove è consulente per la ristorazione e l’informazione alberghiera, in particolare per la Guida degli Alberghi e dei Ristoranti.
“Luigi Cremona è un amico della nostra terra – spiega il presidente dell’Associazione Cuochi Roberto Lodovichi – presente alle numerose manifestazioni tenute nella nostra provincia, convinto assertore della qualità dei prodotti e della professionalità in cucina che si può trovare nel nostro territorio”. E sulla manifestazione Lodovichi aggiunge: “La consegna del premio è da molti anni il momento più solenne della nostra associazione che da anni riesce ad aggregare oltre 100 ristoratori della nostra provincia ed è un punto di riferimento indiscusso per la valorizzazione delle produzioni agro-alimentari autoctone”.
“Sono felice e commosso di così tanto affetto – ha aggiunto il premiato Cremona. Frequento da anni
questa terra piena di tradizioni e sapori genuini che meritano riconoscimenti forti. Arezzo mi ha dato e mi continua a dare il conforto del suo mondo agroalimentare, che è tra i più vari che esistano. Dall’olio al vino, passando per ortaggi, prodotti caseari, carni e salumi. C’è un po’ di tutto e in più ci sono anche gli uomini. Uomini che stanno dietro e dentro le vigne anche se sono uomini famosi del mondo della moda e che potrebbero infischiarsene, o che stanno dietro al banco o che si fanno centinaia di migliaia di chilometri per portare questi prodotti in giro per il mondo. E ancora bravi cuochi, bravi sommelier, bravi osti. Insomma un mondo che riempie la vita di un curioso goloso come me di tanti messaggi e tanti stimoli”.
Ospite della 20°edizione del premio Tarlati anche Anna Moroni de “La prova del cuoco”.
Nel corso delle serata sono stati premiati anche alcuni cuochi aretini.
Per la categoria cuochi senior (che esercitano la professione da più di 20 anni) il riconoscimento è andato a Lea Quazzeroni e Nella Meozzi del ristorante Il Fiorentino di Sansepolcro e a Renata Valentini della Lodovichi Ricevimenti.
Miglior cuoco della provincia di Arezzo a Donatella Neri del ristorante Antica Fonte di Arezzo per essersi fortemente distinta nel sapiente utilizzo dei prodotti di qualità tradizionali del territorio.
Un riconoscimento anche alla Scuola alberghiera di Caprese Michelangelo, che ha partecipato alla creazione dei Finger Food di tradizione aretina serviti durante l’aperitivo della serata di premiazione.
La scena di gala si è aperta con il classico aperitivo, dove le bollicine dell’azienda La Vialla e la birra aretina della Pevak hanno accompagnato proprio le delizie dei preparati dagli studenti di Caprese Michelangelo. Accanto a loro la varietà dei crostini tipici della cuoca Sara dell’agriturismo Le Rocche, i crostini della Valdichiana di Susanna Del Cipolla del ristorante il Goccino, i crostini con salsa di struzzo dell’azienda Cuori d’Etruria, le fritturine all’italiana della cuoca Renata Valentini del Lodovichi Ricevimenti, il prosciutto di Grigio e la tartare di Chianina di Simone Fracassi, la ribollita e l’acquacotta casentinese di Marilena Dragomir dello Sugar Reef, la polenta di grano Quarantino e quella di castagne e ricotta di Rita e Piero Lapini, i finger di galantina di Enrica Romani dell’agriturismo Badia Ficarolo, il lampredotto di Donatella Neri del ristorante Antica Fonte, i tortelli di patata fritti di Carolina Cipriani del ristorante Torricella e l’intaglio di verdure di Luca Borghini del ristorante Le 4 Pietre, mentre una delegazione dell’A.M.I.R.A. si è esibita nelle preparazione flambé e i cuochi Roberto Bendinelli, Franca Senesi e Alessia Uccellini hanno dato vita ad un divertente cooking show.
A tavola, sotto l’abile regia di Manuela Capecchi e Massimo Lodovichi, sono arrivate le seguenti proposte: da parte di Gianluca Drago del ristorante “Il casale di Pieve a Quarto” la “Zuppa di pollo del Tarlati”, Giuseppe Giuliattini “il Risotto con ragù di piccione”, Francesco Mastronardi del ristorante “Doccia” il “Raviolone di ricotta del pastore e bietola con pomodorini canditi e abbucciato aretino”, Leonardo De Candia della “Lancia d’oro” il “Guanciale di manzo al Sangiovese con tortino di verdure croccanti e fagioli zolfini”, l’associazione pasticceri “La trilogia di ricotta” Carlo Viti “La pralineria”, il tutto accompagnato dai vini delle aziende La Traiana, Baracchi, Il Borro e la Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino serviti dall’Associazione Italiana Sommeliers mentre agli abbinamenti di olio ci hanno pensato i delegati aretini dell’ Aicoo. Tra i produttori di olio presenti “la Pieve”.