Un giro tra i numerosi stands enogastronomici ha consentito di assaporare cibi e vini del territorio, anche grappe (cui è stato dedicato un interessante convegno). Altre regioni come la Toscana sono votate per tradizione all’enoturismo ed il Festival è stato l’occasione di incontro tra gli operatori del settore, un confronto diretto tra i vari protagonisti. Ma sono ancora molte le criticità e ci vogliono soluzioni ad hoc per migliorare i risultati e fare davvero sistema. E’ improtante capire cosa racconta una bottiglia di vino: per questo è stato ideato un microchip che, applicato sull’etichetta della bottiglia, avvicinando il cellulare permetterà di leggere tutta la storia che c’è dietro quel vino. Il progetto è stato presentato proprio in fiera e coinvolgerà i produttori interessati per un gran numero di bottiglie.
Grande affluenza di pubblico e di esperti, come Gualtiero Marchesi, che presiede la Commissione Ministeriale Enoturismo, a questa prima edizione, ma la seconda, prevista l’anno prossimo a Treviso, si preannuncia ricca di sorprese e di piacevoli novità.
Anche la Toscana al Festival dell’Enoturismo
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