L’azienda festeggia la felice ricorrenza con una cena di gala a Firenze, in occasione di Pitti Immagine Uomo.
Protagonista di questa storia italiana, che ha fatto della moda maschile una voce di spicco del Made in Italy, è una famiglia fortemente vincolata alla sua terra.
Da Mantova, città segnata dall’arte e dalla cultura deriva una dimensione di sensibilità e raffinatezza che determina quella straordinaria vocazione all’eccellenza che connota lo stile Corneliani.
Facendo tesoro della sapienza sartoriale e innestando sul filone della ricerca l’utilizzo delle tecnologie d’avanguardia, Corneliani ha condotto un rigoroso cammino all’insegna del bello.
Negli anni Cinquanta, intelligenza e lungimiranza hanno portato i fratelli Claudio e Carlalberto a creare una realtà industriale moderna e dinamica.
L’identità imprenditoriale e il raggiungimento di elevata qualità si rafforzano con l’ingresso della seconda generazione: Corrado, alla direzione tecnica, Maurizio alla direzione globale sales e marketing, Sergio alla direzione creativa delle linee, Cristiano direttore delle vendite per i mercati esteri.
Ma, l’esordio di questa realtà risale agli anni Trenta e si deve ad Alfredo che, tra i pionieri della confezione nel settore moda uomo in Italia, avvia una produzione artigianale di impermeabili e capi spalla di buona fattura. Prima della guerra i dipendenti erano già 300. Oggi, con due stabilimenti, a Mantova e a Verona che contano circa 1000 dipendi, e due all’estero, in Romania e Slovacchia, per una parte della confezione, esclusa la prima linea, Corneliani produce all’anno 400.000 capi spalla, 300.000 pantaloni, 350.000 accessori.
Così, Corneliani interpreta il modello vincente del “family business”: unici obiettivi, grande coesione, stesso buon gusto, competenze specifiche.
Lo stile CORNELIANI si riflette in collezioni coerenti e raffinate, pensate per una clientela esigente che chiede drapperie pregiate, costruzioni impeccabili, dettagli preziosi.
Forme essenziali, mai appariscenti, materiali nobili, sfumature inedite definiscono un’eleganza moderna, aristocraticamente oltre le mode. L’abito Corneliani, nella naturale evoluzione Leader, è alta espressione del formale: un classico da possedere e conservare.
Prodotto e servizio, qualità e stilismo, tutti ai massimi livelli si concretizzano nel Su Misura Corneliani. Qui, la seduzione si imparenta con la più alta espressione della sartorialità e con l’efficienza propria dell’industria moderna per dar vita a capi esclusivi, di lusso certo e mai ostentato.
Per sottolineare l’anniversario dei 50 anni è prevista in autunno l’uscita di un libro edito da Franco Maria Ricci che percorre i fatti salienti di un cammino di moda e di cultura.
Si è inoltre attivato un concorso tra i clienti ed i dipendenti per recuperare i capi storici che troveranno spazio in una privata galleria del costume.
E’ in programma un evento che polarizzi l’attenzione sul percorso di un’industria moderna.
A siglare l’importanza della ricorrenza, è stata presentata a gennaio al Pitti a Firenze una collezione Limited Edition di 4 capi straordinari. Un cappotto, un abito, un pantalone, una giacca leggerissima, sfoderata ma rifoderata: mischie di cashmere e seta per realizzare capi esclusivi che rappresentano il non plus ultra di un lusso autentico ma discreto. Disponibili solo 250 pezzi, prenotabili nei monomarca in tutto il mondo e in selezionatissime boutique. E’ previsto un lancio a livello mondiale con vetrine dedicate e supporto pubblicitario.
Corneliani ha sempre puntato sulla qualità del prodotto e sui valori simbolici della marca e questa strategia è risultata premiante.
Le soddisfazioni sono tangibili ed evidenti nei numeri.
La crescita dei ricavi è oggettivamente riconducibile alla strategia dell’azienda che ha rafforzato le scelte distintive con innovazione in termini di stile e flessibilità produttiva per soddisfare le esigenze di un consumatore evoluto.
Parallelamente, l’azienda ha mirato al consolidamento di partnership con clienti e fornitori, valorizzando le risorse umane.
Dopo un incremento nel 2006 del 16,3% e un utile netto della Corneliani S.p.A. di 4,7 milioni di euro, l’azienda ha chiuso il 2007 con un fatturato consolidato di 145,8 milioni di euro segnando un aumento del 10,3% rispetto al 2006 e nel 2008 si prevede di raggiungere il tetto di 160 milioni, con un più 10,0%. Ma uno tra i primi traguardi che l’azienda si è prefissata è di conseguire i 200 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Punto di forza del brand Corneliani è il suo core business declinato in capispalla formali e capi sportivi caratterizzati dal label Corneliani ID.
Il piano di sviluppo prevede il potenziamento della rete distributiva e della visibilità con nuove aperture di negozi monomarca nel mondo. Numerosi sono quelli già previsti nel corso dell’anno e dopo il più prestigioso a Londra in New Bond Street, altri si aggiungeranno ai 24 punti vendita già esistenti. Ad aprile, inaugurazione a Nuova Delhi del secondo monomarca in franchising e a seguire, potenziamento della presenza in Russia con due nuove vetrine.
In Cina, a breve termine verrà aperto un ufficio operativo con show room a Shanghai, e, grazie alla felice collaborazione con un partner locale, Hengdian Group, alcuni monomarca si aggiungeranno entro dicembre ai quattro già aperti e a quello di proprietà ad Hangzhou.
Ma, grande attenzione permane anche per il mercato interno: in Italia il marchio genera il 38% del suo fatturato. Un altro monomarca si colloca prima dell’estate nella prestigiosa cornice di Porto Cervo.
La cultura e l’arte hanno portato Corneliani a legare il proprio nome ad eventi importanti e rassegne di respiro internazionale.
Fitta e sostanziosa la presenza della Corneliani nel panorama culturale. Un’attività costante dal 1995, quando fu realizzato il Premio Corneliani “I manifesti e la moda” patrocinato dall’Accademia di Brera e dalla Scuola d’Arte e Messaggio di Milano con premiazione al Castello Sforzesco dei migliori lavori realizzati dagli studenti.
Nel 1996 16 stoffe fornite dalle più grandi aziende produttrici divengono insolito territorio su cui si cimentano 16 grandi artisti, da Dorazio a Veronesi, da Rotella a Del Pezzo, Tadini…
Le opere vengono poi battute in un’asta curata dalla Sotheby’s ed il ricavato devoluto a favore della Ricerca sulle lesioni del midollo spinale.
Nello shoow-room dell’azienda, prestigioso spazio del secentesco Palazzo Durini a Milano, sono periodicamente ospitati incontri di grande qualità. Nel 1999 è la volta della personale dell’artista Umberto Maria Branchini, nel 1999 Rita Levi Montalcini inaugura la personale della sorella gemella Paola: 65 opere tra quadri e sculture, alcuni inediti.
Nel giugno del 2000 è la volta della grande rassegna DNArt, organizzata dalla Laboratoires Garnier Paris: una carrellata sulla potenza della creatività di maestri guida come Balla, Duchamp, Ernst, Kandinskij, Klein, Burri…
Quindi, la Corneliani aderisce anche a “Dieci Nobel per il futuro”, progetto del Comune di Milano dedicato ai grandi temi della scienza, dell’economia e dell’etica che si concretizza in magistrali incontri con Premi Nobel.
Dal settembre 2000 lega il nome al Festivaletteratura di Mantova, evento di straordinario successo mediatico che ha catalizzato i nomi più importanti della letteratura e della critica nel mondo, e sponsorizza gli incontri con Ken Follet, Jonh Grisham, Alessandro Baricco, Jeffrey Eugenides, Roberto Calasso e molti Premi Pulitzer. Alcuni di questi autori sono stati ospiti della famiglia Corneliani, quasi tutti hanno visitato l’azienda e il negozio.
Nel dicembre del 2000 il Gruppo concede la sede milanese ad un’altra rassegna singolare: “Il colore della musica”, con lo stimolante confronto tra la musica e la pittura.
Dal 2001, in concomitanza con il Salone del Mobile a Milano, apre le porte anche il mondo del design.
Dal 2006 è presente al World Business Forum alla Fiera di Milano, meeting rivolto a imprenditori, manager ed esperti del marketing che ha coinvolto relatori di prestigio tra cui Rudy Giuliani e Colin Powell, che hanno avuto parole di apprezzamento per i capi dell’azienda mantovana nel salotto-boutique dedicato al Su Misura.
Nel 2006 la Corneliani, fortemente ancorata alla propria terra, non poteva mancare l’appuntamento dell’omaggio ad Andrea Mantegna nel cinquecentesimo anniversario della morte: una grande rassegna di capolavori a Palazzo Te. In quell’occasione sono stati realizzati capi ispirati all’artista, come cravatte in pura seta e maglie in cashmere che riprendevano disegni della Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova.
La collaborazione con una delle più alte espressioni della musica jazz italiana: il Mauro Negri Quartet, che ha creato un’atmosfera esclusiva durante le presentazioni delle collezioni Corneliani a Firenze, al Pitti, e a Milano, ha portato anche alla realizzazione di un cd dal titolo “Liquid Places”, ultimo successo della band.
Altra sponsorizzazione di tono in programma per quest’anno, il cd edito dalla Deutsche Grammophon, prestigiosa casa discografica. Selezione di brani a Ruggero Leoncavallo per il giovane pianista cinese Lang Lang che accompagna Placido Domingo, dirige il maestro Alberto Veronesi.
Dopo la prima apparizione nel settore della vela con Mascalzone Latino, Corneliani è sponsor ufficiale di “Fe Più Più Sailing Team” che regata con la “Corneliani ID”, una dodici metri conosciuta come X35, classificata negli USA “barca dell’anno 2007”. Nell’ambito del calendario velico dello Yacht Club Italiano ad Alassio e nel mare di Toscana ha incrementato il record di successi di una imbarcazione che si distingue perché può partecipare indipendentemente dalle regate a handicap o in monotipo, alle competizioni in tutto il mondo. Nel 2008 la barca Corneliani ID parteciperà al campionato mondiale Isaf classe X35 che si terrà all’Argentario a settembre.
Tra le attività di sostegno scelte e programmate, anche quelle legate all’automobilismo storico o ad auto di straordinaria tecnologia e design.
L’attenzione per l’universo motori ha portato nel 2007 alla partecipazione al Trofeo Valli e Nebbie e alla sponsorizzazione delle manifestazioni a ricordo dello storico incontro di Tazio Nuvolari che consegna un’Alfa Romeo a D’Annunzio, conclusasi al Vittoriale di Gardone.
In entrambe le manifestazioni l’Ing.Corrado Corneliani, con Erminio Araldi, si è distinto alla guida di una Jaguar del 1950, alla quale si affiancata l’ultima arrivata nella scuderia Corneliani, una Porsche del ’58, scelta proprio perché costruita lo stesso anno della fondazione dell’azienda.
Sempre nel 2007, durante le giornate della moda a Milano, in via Montenapoleone, davanti alla boutique Corneliani, una pedana funge da box per la Zonda, l’auto della scuderia di Horacio Pagani tutta aggressività e ricerca tecnica in veste lussuosa.
E, ancora, nell’autunno, Corneliani è tra i sostenitori del concorso internazionale per giovani talenti, Autostyle Design Competition, organizzata dalla Berman a Mantova a Palazzo Te.
Corneliani, 50 anni di successi
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