Il Testamatta è un Sangiovese vinificato in purezza, invecchiato per 18 mesi in barrique nuove di rovere e affinato in bottiglia per 6 mesi.
E’ Bibi Graetz, produttore e agronomo, di origine per metà israeliana e metà norvegese, ad aver raggiunto questo importante successo, grazie ad una produzione limitata di bottiglie di elevata qualità , che lo colloca nel gotha del vino mondiale. “Avremmo potuto produrre una quantità superiore, ma la scelta è stata di privilegiare la qualità ”, afferma Bibi Graetz “anche se la domanda da parte dei distributori ora è decisamente superiore alla disponibilità ”.
La storia del suo Testamatta comincia quasi per caso, nel 1999. “Mi occupavo della valorizzazione del Castello e della tenuta di famiglia a Vincigliata, dove c’era anche una piccola vigna di Chianti che coltivavo per passione” racconta Bibi.
Alle soglie del 2000 avviene la svolta. Due ettari di vigneto vengono acquistati e quindici presi in affitto. L’obiettivo di Bibi Graetz è la produzione di grandi vini. La passione per la sua terra, sulle colline di Fiesole, si affianca ad un intenso lavoro continuo alla ricerca di qualità , che conduce Testamatta ad essere nominato nel 2004 miglior rosso al VinExpo di Bordeaux. Oggi il vitigno maggiormente rappresentativo è il Sangiovese, che raggiunge il 65-70% di diffusione, inframezzato da moscato nero e malvasia nera. Il restante 30% include il Colorino e il Canaiolo.
In questi ultimi anni Bibi Graetz si è ulteriormente dedicato al miglioramento della lavorazione in cantina, attraverso l’analisi di ogni singola barrique e l’assaggio ogni due settimane, ma l’attenzione si è rivolta soprattutto alla salvaguardia e alla valorizzazione delle uve e del lavoro svolto in vigna, dove la qualità eccellente del vino trae la sua origine.
Le vigne del Testamatta si affacciano su Firenze e sulla valle dell’Arno, in una posizione che favorisce gli sbalzi termici tra il giorno e la notte, fondamentale per far sviluppare il bouquet aromatico delle uve.
La passione per il vino e la terra traspaiono in ogni parola di Bibi Graetz, come anche la sua originalità . Per quanto riguarda l’etichetta, così luminosa e colorata,Bibi Graetz dice di averci pensato a lungo. “Non volevo che il mio vino avesse una di quelle etichette tutte uguali, così ho comprato io stesso i colori e l’ho disegnata”. Non per nulla Bibi proviene da una famiglia di artisti…
Nicoletta Curradi