Non solo manga, sushi e samurai: il Nimj XIII Festival giapponese offre molto di più. Tra modernità e tradizione, un evento diverso dalle solite manifestazioni dedicate al Giappone.
PICCOLO ANGOLO D’ORIENTE. Gettare un ponte culturale, economico e sociale tra Firenze e il Giappone, offrire uno sguardo più ampio delle tradizioni dell’arte e della cultura underground nipponica, proporre curiosità e spettacoli legati allo stato insulare del Sol Levante. Sono questi gli intenti di Nimj Festival, l’evento di livello internazionale che dal 16 al 18 dicembre trasformerà la Fortezza da Basso in un piccolo angolo d’Oriente.
POP E TRADIZIONI. Tanti e diversi gli eventi che animeranno la tre giorni del Nimj Festival: dalla presentazione in anteprima delle prime tre puntate di Metal Samurai, un telefilm ambientato in una Tokio del passato che sposta lo sguardo all’occidente contemporaneo con numerosi riferimenti all’Heavy Metal, a un tuffo nel passato con la mostra fotografica di Isashi Itoh. Un’esposizione incentrata sulla storia di alcune di quelle ragazze che durante il periodo Edo (1603 – 1868) venivano vendute dai contadini meno abbienti alle case di piacere.
TIMBRI D’IDENTITA’. Gli Inkan o Hanko sono timbri tradizionali fatti a mano, ognuno è un pezzo unico ed è per questo che in Giappone si può sostituire la firma con il proprio Hanko personale. Al festival sarà presente il maestro Mochizuki Nobuyuki, conosciuto come Zuifuu che con i suoi attrezzi da lavoro e realizzerà per i visitatori dei piccoli timbri, oltre a tenere due brevi e interessanti seminari sulla calligrafia e l’arte dell’incisione.
DANZE TIPICHE. Spazio anche per la danza e il teatro. A esibirsi in spettacoli scenografici ed emozionanti ispirati alle tradizioni e alle varie forme di teatro giapponesi ci saranno i Manjushaka, una compagnia di danzatori che con il loro stile, chiamato in giapponese taishu geno e ideato per il popolo e per la strada, intende “regalare un bouquet di fiori spirituale” agli spettatori.